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5.3 Trasmissione delle tradizioni

5.3.1 FGrHist 104 e Plutarco

FGrHist 104 rientra tra i materiali direttamente o indirettamente usati da Plutarco per le Vite di Aristide, Temistocle, Cimone e Alcibiade.59 Ab-

biamo semplici formulazioni simili, come in 1.1 dove troviamo κρύφα in riferimento a Sicinno, il maestro εὔνους, prigioniero di guerra, persiano di famiglia, che viene introdotto da un verbo di ingiunzione simile nei due testi (κελεύσας 1.1 ἐγκελευσάμενος Arist. 9), nonostante il cambio di emissario di Plutarco.

Un caso forse più istruttivo si ha dove Plutarco usa χῶμα per ”terrapie- no”, invece che nel senso di ”molo”, in un contesto in cui i due si rifanno alla medesima narrazione. Non è certo in che rapporto cronologico stiano Plutarco ed FGrHist 104. Questo esempio è uno dei casi in cui dobbiamo pensare che FGrHist 104 sia precedente a Plutarco perché conserva il si-

57Arist. Ath. Pol. 25.3, Androzione FGrHist 324 F6, Momigliano 1930; Gibson 2002, 169;

Thomsen 1972, 79-80.

58Le informazioni e discussioni di carattere più storico sono per lo più nel commento

al testo, in appendice, vedi p.437, mentre nelle seguenti sezioni si trova la discussione storiografica e letteraria, limitatamente a quanto è stato possibile dividere.

59Palerm 2003; Baragwanath 2008; Schmidt 2010. La tecnica con cui Plutarco compo-

neva le sue opere è materia di studio e non credo si possa trovare un’unica soluzione sebbene singoli e isolati casi si prestino a buone argomentazioni. L’ipotesi migliore (Del- vaux 1996, 107) per le vite coinvolte con lo studio di FGrHist 104 è che Plutarco si servisse direttamente di una o due fonti per lo più, citando gli autori che queste citano, e che pure conosceva (ma non ricontrollava). Esse sarebbero per lo più fonti storiografiche e farebbe- ro da griglia per una lunga serie di aggiunte pertinenti secondo una tecnica compositiva che oppone ἦθος e πράξεις. Anche il testo del Catalogo di Lampria (Otranto 2000, XIII) è molto interessante rispetto alle letture in circolazione nel III-IV secolo d.C., sia esso o meno il ”catalogo della biblioteca” di Plutarco (Irigoin 1987, CCCIII-CCCX).

gnificato di Erodoto e di Ctesia.60 Allo stesso modo Plutarco (Them 16.5)

ha la stessa formula di FGrHist 104, 1.7 ma prima di ἐπὶ τὸ ζεῦγμα ha εἰς τὸν ῾Ελλήσποντον, come precisazione. Anche il confronto tra le due opere di edilizia ed ingegneria, posteriore al racconto erodoteo, presenta il terra- pieno di Salamina in funzione del ponte all’Ellesponto ὅπως τὴν ᾿Ασίαν ἐν τῇ Εὐρώπῃ λάβωμενe Plutarco lo riprende in Arist. 9: κρεῖττον δὲ λείπεσθαι τὸ λαβεῖν ἐν τῇ Εὐρώπῃ τὴν ᾿Ασίαν. Un ultimo esempio tra i tanti si può vedere anche FGrHist 104, 2.2, dove si parla delle offerte di Serse tramite Mardonio che a sua volta invia Alessandro il filelleno: FGrHist 104 no- mina, come Plutarco, le ricchezze insieme alla terra, alla ricostruzione e i μύρια τάλανταdel nostro corrispondono alle χρήματα πολλὰ del Cheronense. Questi esempi portano già a stabilire con una certa sicurezza la preceden- za, se non la presenza di FGrHist 104 in Plutarco. Ci sono poi due casi ancora più eclatanti nelle opere di Plutarco stesso (dovendoli attribuire di- rettamente a lui, che non cita la sua fonte): la storia della figlia di Coronide (8)61e il racconto della fuga e morte di Temistocle (10).62

Vorrei ora presentare più nel dettaglio la nota rispetto alla visione di Diceo (1.8) e al passo relativo alla morte di Mardonio (2.5).

L’episodio di Diceo permette un confronto diretto tra Erodoto (8.65), FGrHist 104 e Plutarco (Them. 15). Riporto i testi di Erodoto e Plutarco:

ἔφη δὲ Δίκαιος ὁ Θεοκύδεος [. . . ] τυχεῖν τότε ἐὼν ἄμα Δημαρήτῳ τῷ Λακεδαιμονίῳ ἐν τῷ Θριασίῳ πεδίῳ, ἰδεῖν δὲ κονιορτὸν χωρέοντα ἀπ᾿ ᾿Ελευσῖνος ὡς ἀνδρῶν μάλιστά κῃ τρισμυρίων, ἀποθωμάζειν τε σφέας τὸν κονιορτὸν ὅτεων κοτὲ εἴη ἀνθρώπων, καὶ πρόκατε φωνῆς ἀκούειν, καί οἱ φαίνεσθαι τὴν φωνὴν εἶναι τὸν μυστικὸν ἴακχον. [. . . ] τὸν μὲν δὴ ταῦτα παραινέειν, ἐκ δὲ τοῦ κονιορτοῦ καὶ τῆς φωνῆς γενέσθαι νέ- φος μεταρσιωθὲν φέρεσθαι ἐπὶ Σαλαμῖνος ἐπὶ τὸ στρατόπεδον τὸ τῶν ῾Ελλήνων.

A Diceo figlio di Teocide [...] capitò di trovarsi con lo spartano Demarato nella piana Triasia e di vedere avvicinarsi un polverone da

60Vedi p.437s. Sono tutti dettagli interessanti ma non si potrebbe comunque escludere

un percorso inverso, da Plutarco a FGrHist 104.

61Vedi p.467. 62Vedi p.474.

Eleusi come se ci fossero trecentomila uomini, di trasalire chiedendo- si di che uomini fosse il polverone, e subito di sentire una voce, e a loro sembrava proprio essere il mistico Iacco. [...] mentre gli consi- gliava queste cose dal polverone e dalla voce sorse una nuvola che fu portata in alto verso Salamina e l’accampamento dei Greci. (Hdt. 8.65) ἐν δὲ τούτῳ τοῦ ἀγῶνος ὄντος φῶς μὲν ἐκλάμψαι μέγα λέγουσιν ᾿Ελευσινόθεν, ἦκον δὲ καὶ φωνὴν τὸ Θριάσιον κατέχειν πεδίον ἄχρι θαλάτ- της , ὡς ἁνθρώπων ὁμοῦ πολλῶν τὸν μυστικὸν ἐξαγόντων ῎Ιακχον. ᾿Εκ δὲ τοῦ πλήθους τῶν φθεγγομένων κατὰ μικρὸν ἀπὸ γῆς ἀναφερόμενον νέφος ἔδοξεν αὖθις ὑπονοστεῖν καὶ κατασκήπτειν εἰς τὰς τριήρεις.

Dicono che proprio in questo momento del combattimento una gran luce s’accese dalla direzione di Eleusi, giunse anche una voce che prese tutta la pianura Triasia fino al mare, come di molti uomini che procedono per il mistico Iacco. Da quel gran trambusto piano pia- no da terra parve che salisse una nuvola che poi ridiscese piombando sulle triremi. (Plut. Them. 15)

La prima frase del nostro autore (1.8) con gli dei che partecipano alla battaglia riassume il racconto delle spedizioni dirette a portare gli Eacidi in battaglia che è precedente la battaglia in Erodoto, successivo in Plutarco. Con γάρ, FGrHist 104 riprende e spiega la prima frase e introduce Diceo, dopo di che osserviamo una serie di corrispondenze dirette: ἔφη ἰδεῖν in Erodoto diventa ἔφη θεάσασθαι seguito dalla stessa struttura con ὡς e il genitivo, dopo il complemento di luogo. FGrHist 104 conserva anche il κονιορτὸνerodoteo ἀπ’ ᾿Ελευσῖνος anche se il dubbio e il progressivo avvi- cinamento sono cancellati assieme al dialogo con Demarato per diventare semplice dato.63

Nel confronto con Plutarco si vede come FGrHist 104 sta nel mezzo, tra il biografo di Cheronea ed Erodoto. A parte l’inizio del paragrafo 15 della Vita di Temistocle (᾿Εν δὲ e la cancellazione di Diceo, anche il κονιορτὸν è diventato una luce (φῶς). Plutarco con una serie di δὲ sembra stabilire

63Non credo che la variazione nelle cifre sia rilevante, in questo caso anche più che in

la sequenza cronologica (i puntini di una lista), come nella prima parte di questo primo paragrafo di FGrHist 104, e solo dopo aggiunge il rac- conto sugli Eacidi che in Erodoto invece precede il racconto della visione. Lo stesso verbo, ἀναφερόμενον, e il soggetto dell’azione che cambia in νέ- φοςsono un altro elemento che lega Plutarco ad FGrHist 104 piuttosto che direttamente ad Erodoto. Il sintagma in cui questo pare più chiaro è l’ero- doteo ἐκ δὲ τοῦ κονιορτοῦ καὶ τῆς φωνῆς γενέσθαι νέφος che viene ridotto da FGrHist 104 in κονιορτὸν νεφωθέντα e in Plutarco è semplicemente νέφος. Questa nube va verso le navi sia in FGrHist 104 che in Plutarco, mentre in Erodoto abbiamo il discorso di Diceo che profetizza sulle due opzioni. Ma sebbene sia molto più probabile la ”sequenza” che propongo, il passo non è decisivo quanto il seguente.

In FGrHist 104 il colpo letale per Mardonio arriva mentre stava ”com- battendo a capo scoperto” (γυμνῇ τῇ κεφαλῇ μαχόμενος).64 Ritroviamo l’e-

spressione già in Erodoto ma riferita a tutto l’esercito, che sarebbe stato sconfitto poiché ”armati alla leggera combatterono contro opliti” (πρὸς γὰρ ὀπλίτας ἑόντες γυμνῆτες ἀγῶνα ἐποιεῦντο).65 Plutarco (Arist. 19) invece nar-

ra che ”uno spartiata di nome Aimnesto uccise Mardonio, colpendolo con una pietra alla testa” (καὶ τὸν Μαρδόνιον ἀνὴρ Σπαρτιάτης ὄνομα ᾿Αείμνηστος ἀποκτίννυσι, λίθῳ τὴν κεφαλὴν πατάξας). Questi passi di Plutarco e FGrHist 104 condividono anche la medesima ortografia del nome, e ciò è rilevante per distinguere la fonte usata dal biografo di Cheronea. Nel De maligni- tate Herodoti, infatti, tra le cui fonti era sicuramente presente lo storico di Alicarnasso, consultato o meno, il valoroso spartiata torna ad essere ᾿Αριμ- νήστος.66 Mentre Erodoto e Diodoro sono alquanto vaghi, in FGrHist 104

e nella Vita di Aristide è messo in risalto il fatto che Mardonio venne colpi- to alla testa. In questo dettaglio, tuttavia, mentre FGrHist 104 resta sulla

64Come Leostene durante la guerra lamiaca in Diod. 18.13.1 πληγεὶς εἰς τὴν κεφαλὴν

λίθῳ παραχρῆμα μὲν ἔπεσεν.

65Ebeling (1925, 320) dice che Timoteo, nei Persiani introduce anche un altro episodio

nel quale un gruppo di asiatici nudi e infreddoliti si lamentano: v. 109s. Δ΄ἐπ΄ἀκταῖς ἐνάλοις ἥμενοι γυμνοπαγεῖς . . . θρηνώδει κατείχοντ΄ὀδυρμῷ κτλ.

66È possibile pensare anche ad un’origine di questo errore nella confusione con

Arimnesto, un plateese ricordato in Arist 11.8 e Alex 34.1-3 per aver convinto i Plateesi a cedere un pezzetto di terra per la battaglia. Grimaldi 2004, 15-16.

scia di Erodoto e non collega se non paratatticamente la morte e l’abbiglia- mento di Mardonio, Plutarco se ne discosta ed esplicita come questa testa senza elmo possa aver dato luogo alla morte di Mardonio.67

Il percorso della tradizione sembra molto simile a quello del passo su Diceo e lo conferma.

Plutarco si è dunque probabilmente servito di FGrHist 104 o di una sua fonte, perché in nessun altro luogo si parla della testa di Mardonio, coper- ta o scoperta che sia. Mardonio come generale persiano è parte integrante delle tradizioni greche sulle guerre persiane, ma queste non erano le uni- che a disposizione perché esistevano anche tradizioni orientali o comun- que diversificate. Queste informazioni ”orientali” in Plutarco sono comu- nemente ritenute di derivazione in parte teopompea e in parte peripateti- ca, con elementi che risalgono a Ctesia.68 In un simile contesto credo che sia difficilmente negabile la presenza di un testo molto vicino ad FGrHi- st 104, se non nella ”Biblioteca”, almeno nella formazione e nella memoria di Plutarco. Fatte salve queste citazioni ”indipendenti”, sono molti anche i passi in cui Plutarco cita autori che fanno parte della tradizione di FGrHist 104, come si vedrà nelle sezioni seguenti.69