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CAPITOLO 4 Presentazione dei risultati: analisi dei temi emergenti

4.4 La professionalità dell’operatore

4.4.1 Formazione, aggiornamento, crescita professionale

I nodi che fanno riferimento al sottotema della formazione, dell’aggiornamento e della crescita professionale possono essere raggruppati in tre nodi focalizzati:

1. Formazione/preparazione iniziale e tirocinio 2. Formazione continua e supervisione

Da notare come la gran parte dei nodi non faccia particolare riferimento a ciò che si ritiene importante acquisire in termini di contenuto. Ad essere sottolineati sono invece i diversi momenti in cui la formazione può/deve avvenire e le diverse tipologie di formazione che possono essere erogate o attivate.

4.4.1.1 La formazione/preparazione iniziale e il tirocinio 4.4.1.1.1 La formazione/preparazione iniziale

Il tema della formazione iniziale sottolinea l’importanza dell’acquisizione di un set di conoscenze di base ad ampio raggio e di natura prettamente tecnica. Per quanto tale momento formativo sia attribuito alla preparazione universitaria, viene sottolineato come le conoscenze specifiche sui Minori Non Accompagnati richiedano una formazione autonoma che - per quanto precedente l’inizio del lavoro in struttura - risulta essere successiva al percorso accademico. Allo stesso modo, si sottolinea come la formazione tecnica, legata ai contenuti, possa non essere comunque sufficiente affinché il singolo operatore sviluppi le competenze necessarie per lavorare con i minori, e come accanto a conoscenze di tipo contenutistico, acquisite magari durante un percorso universitario, sia essenziale acquisire un bagaglio anche di tipo esperienziale. Tali esperienze fanno riferimento, ad esempio, alla possibilità di viaggiare, al fine di conoscere culture altre ed essere consapevoli delle condizioni politiche e sociali dei Paesi di provenienza dei minori.

They need some culture experience, I mean for me at least I lived a lot abroad and for me that helps also in work settings

Se si potesse spaziare, io farei fare loro un viaggio con un ragazzo che è arrivato. Gli direi di seguire i loro viaggi. Magari non il barcone, però… (Italia 1).

De dónde viene la inmigración, a lo mejor en Italia la inmigración no viene de Marrueco, viene de otro lado, aquí ahora hay muchos menores africanos y marroquíes, pero en otras partes hay rumanos, en otras partes del país hay latinoamericanos, no son todos iguales, yo creo que uno tiene que tener claro, la historia de esos países, de donde ha surgido la inmigración y cuales son los problemas que pueden tener esos países.

La formazione iniziale appare essenziale anche a Cipro, dove si sottolinea come l’ingresso presso le strutture attraverso un tirocinio debba essere calendarizzato al termine di un corso di studi, proprio al fine di permettere l’acquisizione di una quantità sufficiente di conoscenze utili a vivere l’esperienza in modo completo.

So, somebody that enrols this has to be sure that they have this kind of situation and of course it’s very satisfying and fulfilling to see that you’re supporting and seeing change in the life of people but it’s also very hard sometimes so it can be useful in this sense but on the other hand it’s good to have a theoretical basis before you get involved with the practical aspect so maybe if somebody is at the 3rd or 4th year of their studies it might be better instead of the beginning to actually work and be helpful here.

Ultimo riferimento rispetto alla formazione necessaria per lavorare nei servizi per Minori Non Accompagnati riguarda la possibilità di fare esperienze in altre tipologie di servizi, al fine di sperimentare la relazione con utenti diversi:

The experience to have done something even if you work for (?) which is very important to try this kind of work, I did in Red Cross, Youth Red Cross, beside my studies in university for 5 years and that helped me out a lot as well with the teenagers from the middle eastern.

Viene inoltre sottolineata l’importanza di una formazione legata non tanto ai contenuti quanto ad un lavoro psicologico personale, che viene visto come necessario per poter lavorare in tale tipologia di servizio.

L’educatore e anche il coordinatore deve avere delle competenze come abbiamo detto legate al percorso della preparazione universitaria (Italia 1).

Deve essere formato, formato, formato (Italia 4).

E sono cose su cui ti devi informare in maniera autonoma, successivamente al tuo percorso (Italia 2).

Quindi io li manderei tutti un po’ in analisi prima di fare questo lavoro (Italia 4).

4.4.1.1.2 Il tirocinio

Il tema del tirocinio si declina attraverso due sottotemi comuni a tutte le nazioni analizzate:

1. Esperienze in struttura

2. Esperienze fuori dalla struttura

Il principale gruppo di occorrenze riguardanti il tema del tirocinio fa riferimento ad esperienze che è possibile fare presso una struttura di accoglienza per Minori Non Accompagnati.

Le occorrenze fanno capo a quattro sottogruppi: fare esperienze pratiche, osservare, fare un’esperienza completa, dimensioni trasversali.

La prima dimensione da segnalare riguarda la necessità - all’ingresso in un servizio - di comprenderne il funzionamento.

Gli deve essere spiegato prima che cos’è questo servizio

Ma un po’ di formazione prima ci vuole, magari proprio rispetto alla struttura, dicendo: tu andrai in questa struttura…

È necessaria qualche forma di incontro prima.

Poi li farei parlare sicuramente con chi ne sa. Questo in un mondo ideale in cui c’è tempo di fare delle cose. Quindi farei fare loro qualche giornata di formazione con me o con Rita, non buttandoli allo sbaraglio. Perché a volte facciamo delle cose senza neanche sapere chi siamo, dove siamo e dove stiamo andando. E questo lo dico con un grande senso di autocritica organizzativa. E poi, sempre avendo tempo, dovrebbero secondo me parlare con un paio di nostri colleghi ora dipendenti che hanno fatto il percorso, se generosamente volessero raccontare. Questo perché potrebbero anche dare la capacità di lettura su quanto è importante fare bene il lavoro di operatore. E solo chi è passato attraverso, può trasmettere queste cose.

In questo senso gli operatori di Cipro riportano l’iter procedurale a cui sono abituati, che prevede un’accoglienza per gradi e la possibilità, da parte del tirocinante, di familiarizzare con il servizio e di comprenderne il funzionamento generale, prima di iniziare ad entrare in contatto con i minori.

First of all, they didn’t come just to meet them, but they need to have an idea of what we do here.

When you enter a shelter, you are not entering a shelter in one day. You don’t know how it works and you can only imagine, because I was trying to understand how the shelter was before coming here.

The first step is to be familiar and the second of course is before he starts doing things with the children, what we do is to train him first.

After they go through training, the coordinators will show them the department about the social works, the coordinator of the psychology department, the coordinator of the child development department, the coordinator of the legal department so they go through their training and explain about everything with procedures how it goes.

But it depends also on his or her studies, he will be more with a group of professionals. For example, if he is a social worker he will make the procedures with a social worker. It’s the same for a lawyer or psychologists in general. Anyway, what we do, in general, is to give the whole picture of this shelter and to get familiar first. I think it’s the first step for everyone who work here

Allo stesso modo, Spagna e Italia segnalano l’importanza di poter accedere alla documentazione dei minori.

Penso anche io che sia fondamentale un primo momento di spiegazione strutturata sia rispetto a come funziona il percorso del MNA in struttura sia come funziona la parte di documentazione.

Tale possibilità, che in Italia viene spesso impedita, viene riconosciuta come essenziale perché i tirocinanti possano guardare ai minori con un occhio professionale e - al contempo - con una maggior capacità di comprensione e di apertura:

Modulando, sicuramente, però tendenzialmente spesso far vedere loro la documentazione sembra come far toccare loro le sacre scritture, e leggere il diario… ‘ah non possiamo scrivere delle baggianate perché poi le legge anche il tirocinante!’

Leer los informes, conocer, leer las historias de estos chicos. Es lo primero que te invitan a hacer cuando llegas al hogar, porque ya no ves a la persona igual, cuando ves por lo que ha pasado, eso te pone en una situación de comprensión, de apertura de búsqueda adecuada para esa persona, conocerla. Su historia y la de muchos.

Osservare è la seconda dimensione riconosciuta importante: gli operatori indicano come necessario far sì che i tirocinanti vedano ‘tutto’:

When someone is coming as a trainee for some training in the shelter of course, he or she can see everything in here. (cipro)

Invece secondo me se per quei sei mesi sei parte dell’equipe, siccome il lavoro è quello, dovrebbero vederlo tutto.

Secondo me i tirocinanti dovrebbero poter fare tutto, ascoltare tutto, avere accesso a tutto. Perché se no è sempre un percorso carente di qualcosa. Perché quando poi sono all’interno delle strutture - e peraltro parliamo di tirocinio di educatori - e fare il tirocinio in una struttura dovrebbe significare compartecipare tutto.

Si auspica che possano assistere a tutte le tipologie di attività presenti presso il centro, come ad esempio i laboratori, affiancando gli operatori e vedendo come operano (Cipro), così come si opera in situazioni problematiche (Spagna).

En todos los talleres que se hacían me daban la oportunidad de entrar de ver como se hacía el taller

Let’s say I am the responsible, if I go to services with two boys, I will take the big organisation and I will take the trainee with me to make them see where we go, what to do, how we do.

El conocer a los chicos, conocer los expedientes, el trabajar el día día, a lo mejor no se esta trabajando con la historia de vida, pero a lo mejor ha surgido un problema con un chico y está nervioso hay que hablar con él, tranquilizarlo, que vea como ha reaccionado

ante situaciones de violencia. Ver como se trabaja en esas situaciones eso ayuda al estudiante.

In questo senso viene sottolineata l’importanza di non far uscire i tirocinanti in caso di tensioni e discussioni in equipe (Italia), proprio per permettere loro di rendersi pienamente conto delle difficoltà a cui è possibile andare incontro.

Oppure magari in struttura abbiamo un momento sopra le righe e allora si dice: ‘ah, c’è il tirocinante! Facciamolo uscire’. E invece non si dovrebbe.

Le esperienze pratiche, riferite come necessarie al fine di permettere un’esperienza significativa, sono di diversa tipologia: fare esperienze di momenti di vita comunitaria (Italia) e proporre attività specifiche ai minori (Cipro, Italia) riguarda anche esperienze che i tirocinanti - contrariamente agli educatori - possono fare, come attività al di fuori della struttura e attività dedicate al gioco.

Before they study it could be useful to understand if they really want to study or have this kind of occupation because if they don’t experience it you don’t know how it is if you’re reading theory and it’s a difficult field. (cipro)

Poi dovrebbe partecipare ai momenti comunitari, dal punto di vista del pranzo e della cena, perché rappresentano un momento in cui si scontrano diversi modelli: il nostro, funzionale, con un menu’ calcolato al grammo/caloria, e le varie esigenze invece culturali diverse di una cinquantina di ragazzi con una decina di provenienze.

And after they can choose after the boys, after understanding their needs, they can choose an activity to do with them. Let’s say to cook together every Sunday, or every Thursday to read books. They choose an activity, so we have many volunteers and many interns, so they have many activities the boys also. This is how we train, it’s not from Monday to another.

Noi una cosa che chiediamo a chi viene a fare tirocinio - più che altro servizio civile, perché di tirocinanti non ne abbiamo in effetti - è di proporre qualcosa. Sulla base delle loro esperienze, di quello che hanno visto, chiediamo poi di avere uno spazio autogestito che abbia la stessa matrice progettuale dei progetti che facciamo coi ragazzi. Questo perché anche i tirocinanti abbiano fatto esperienza di modifica. Quindi a parte le due volontarie del servizio civile internazionale, però secondo me l’importante è che si faccia un’esperienza coerente col vissuto generale della struttura.

Tali dimensioni vengono segnalate come critiche dagli operatori italiani, che sottolineano come attività esterne, quali gli accompagnamenti, vengono affidate in modo esclusivo ai tirocinanti o ai volontari di SCN, senza che vi sia una reale motivazione formativa alla base. Allo stesso modo, appare critica la questione del gioco, che viene ‘permesso’ solo qualora ci sia tempo a disposizione, e che viene segnalato come attività appropriata solo per i volontari del SCN. I tirocinanti non sono invece visti come volontari, ma come affini al profilo di educatore, e quindi non viene considerato possibile dedicare del tempo alla parte ludica.

Avendo tempo, anche seguire una parte ludica, come fanno magari i ragazzi del servizio civile.

Però un tirocinante si presuppone che sia al principio dell’attività lavorativa all’interno della comunità, quindi poi non è che può davvero dedicarsi al gioco.

La possibilità di partecipare ad equipe e formazioni viene considerata come elemento importante sia in Spagna che in Italia.

In secondo luogo deve avere un’esperienza di equipe, come parte attiva. Quindi anche la supervisione, perché è una sorta di formazione.

Dove si segnala anche l’importanza di poter partecipare alla preparazione alla Commissione per la richiesta di riconoscimento dello status.

Invece magari anche solo l’attesa all’ospedale è una scusa per creare relazioni e la chiacchiera. Quindi una tirocinante/volontaria alle prime esperienze nella relazione d’aiuto o comunque educativa, ed è anche colei che ascolta e che quindi fagocita storie e frustrazioni e paure dei ragazzi, ovviamente ha bisogno - ma spesso non lo sa - di equipe e supervisioni per rielaborare questi aspetti. Serve quindi ancor di più farla partecipare a riunioni e supervisioni, per farla sentire parte dell’equipe piuttosto che parte del gruppo dei ragazzi.

Da ultimo, il riferimento specifico alla possibilità di sperimentare la costruzione della relazione educativa, ritenuta elemento essenziale per affrontare e ridimensionare altre tipologie di problematiche. minimizzare qualsiasi altro problema (Svezia).

The most investment should be to build strong relationship

At my workplace I have that role. What I think it’s important I always tell those who are you new if you have the relationship then you can accomplish a lot and you minimise all the problems that you can face

Per quanto infatti gli operatori di Cipro sottolineino come la tipologia di esperienza dipenda dai centri di accoglienza, alcuni dei quali non permettono di vedere e fare tutto, la possibilità di osservare e praticare appare così di rilievo da declinarsi, in Spagna e Italia, come un acquisire temporaneamente lo status di educatore’.

It depends also on the organisation, I think that we are quite open with the new ones. Actually, I was thinking about it yesterday because I had a flashback, I went recently to Greece and I met my old colleagues and I remembered how I was treated as a volunteer in 2013. I was really excited, and I wanted to do everything, and I was stopped in some activities, it wasn’t possible for me to enter because I was a volunteer. And I was thinking that for example here, the new ones, the volunteers they can attend everything. They can talk to the boys alone without an officer with them, they can check our files, so your answer is that they can go through all the activities that are applied in the organisation. It’s another choice.

Y creo que para poder aprender lo mejor es enfrentar y estar como uno más.

De hecho, yo estuve aquí haciendo mis prácticas hace dos años, y como actividades me presentaron como una educadora más, no una persona de práctica me iba guiando con mis compañeros, veía más o menos como actuaban, y donde más aprendes es con el trato directo, en todas las actividades que se llevan a cabo.

Secondo me in base alla tipologia di lavoro il tirocinante va trattato alla stregua di un operatore, nel senso che ovviamente fermo restando che non sia un killer, sin dall’inizio va trattato come un operatore. Poi è chiaro che ci debba essere un occhio di riguardo verso certe tematiche. Però anche secondo me fin da subito va trattato…

Però ecco, secondo me un tirocinante va subito trattato come un operatore, per far sì che apprenda il modo di lavorare. Ovviamente seguito a distanza su alcune cose, ma è necessario che sia gettato nella mischia, che capisca fin da subito come funziona.

Essere come qualsiasi altro educatore e - soprattutto - essere presentati ai minori come uno di loro, permette ai tirocinanti di essere riconosciuti e - come conseguenza -

di poter agire effettivamente come tali, al fine di compiere un’esperienza significativa (Italia).

Perché poi la posizione del servizio civile o del tirocinante è la più brutta, è proprio brutta, perché l’educatore ha il suo ruolo, e nessuno glielo leva, mentre il tirocinante deve farsi un culo mostruoso, perché i ragazzi dicono: ‘allora non sei un cazzo, allora posso anche non ascoltarti perché sei un tirocinante’ (Italia 2).

L’ultimo (ma più nutrito) gruppo di occorrenze sottolinea una serie di aspetti che risultano rilevanti nella progettazione e gestione di un’esperienza di tirocinio presso un centro di accoglienza per MNA.

Il primo elemento da tenere in considerazione riguarda la possibilità che l’ingresso dei tirocinanti possa condurre ad una condizione di spaesamento e destabilizzazione, sia dei tirocinanti stessi che dei minori accolti in struttura (Italia).

Ogni figura che entra destabilizza, e non c’è mai l’attenzione a questo punto.

Loro - e mi riferisco anche ai ragazzi del servizio civile - all’inizio sono proprio spaesati.

In questo senso appare utile una cura nella progettazione e gestione dei tempi, affinché l’inserimento risulti sufficientemente graduale da permettere il processo di ‘accomodamento reciproco’ (Italia).

Farei un inserimento graduale, perché troppe volte vedo i ragazzi anche del servizio civile lanciati dentro una struttura così, senza che nessuno gli dica niente.

Non va bene. Quindi anche l’entrata di un servizio civile o di una tirocinante va fatta passare con gradualità, non lanciati lì.

Un’entrata graduale all’interno della struttura è necessaria, anche perché non è solo lei o lui che deve abituarsi, ma i ragazzi devono abituarsi.

Gli operatori di Cipro segnalano inoltre la necessità che i tirocinanti trascorrano un tempo non eccessivamente breve in struttura, proprio perché coinvolti con i minori, che necessitano di gradualità non solo all’ingresso, ma anche in fase di distacco.

Yes, there are some of them that come for practicum or internship and we do this a lot for our services that we provide in the central offices. For the shelter it’s a bit more difficult to be accepted because if it’s for a short period of time we don’t want to bring people here to get involved with the minors and then immediately leave.

Un ulteriore importante elemento è dato dal riconoscimento dell’importanza di azioni di affiancamento e supervisione da parte degli operatori della struttura.

It’s important the manager makes the schedule and puts everyday one officer responsible to train them, they follow him around.

We have a responsible everyday for the new officers in training and they are following an officcer every day, in the shelter and out.

Sarebbe invece essenziale un affiancamento da parte di noi operatori, e un momento per loro di osservare nel contesto.

Riguardo tale aspetto, dinanzi alla dichiarata necessità di azioni di tale tipo, gli