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Obiettivo di questo paragrafo è quello di introdurre alcune informazioni di alto livello riguardo la struttura organizzativa del Consiglio Regionale, le sue principali funzioni e le caratteristiche e i vincoli tecnologici del sistema informativo in cui portare innovazione. Queste considerazioni risultano fondamentali per poter comprendere in modo completo il contesto nel quale si inserisce il progetto in analisi e in generale tutti gli altri progetti riconducibili alla dematerializzazione e alla gestione degli atti legislativi e amministrativi avviati dall’Ente.

Come spiegato nei capitoli precedenti infatti, l’ambito del progetto è determinante per la definizione delle scelte organizzative, tecnologiche e funzionali effettuate dall’Ente, soprattutto in ottica evolutiva.

Struttura organizzativa, ruoli e funzioni 5.1.1.

La struttura organizzativa delle Regioni italiane prevede la suddivisione in 3 organi principali:

Presidente della Giunta Giunta Regionale Consiglio Regionale

Il Presidente della Giunta rappresenta la Regione e presiede la Giunta Regionale, avendo la direzione e la responsabilità della politica della Giunta, promulga le leggi ed emana i regolamenti; viene eletto direttamente dal popolo, nomina gli Assessori (anche al di fuori del Consiglio) e ha facoltà di revocarli. Nei suoi confronti il Consiglio può approvare, a maggioranza assoluta, una mozione di sfiducia che ne comporta le dimissioni insieme a quelle dell'intera Giunta, con conseguente scioglimento del Consiglio e necessità di procedere a nuove elezioni regionali. Egli può nominare fino a 4 sottosegretari, che non potranno far parte della Giunta pur partecipando alla relative sedute.

La Giunta Regionale è l’organo esecutivo della Regione. Tra le sue competenze si segnalano le proposte di legge e gli atti amministrativi di competenza del Consiglio. La Giunta esercita le proprie funzioni mediante deliberazioni adottate a maggioranza dei suoi membri (organo collegiale). La Giunta ha recentemente acquisito la competenza di approvare i regolamenti regionali, precedentemente compito del Consiglio, salvo quelli delegati dallo Stato. La Giunta è composta dal Presidente e da un numero massimo di 16 Assessori. Gli Uffici della Giunta sono ripartiti in Unità Organizzative e strutture all'interno

Capitolo 5 - Applicazione a un caso reale: Consiglio Regionale

di Direzioni Generali, una per ogni componente della Giunta.

Il Consiglio Regionale è l’assemblea legislativa della Regione; concorre con il Presidente della Regione alla determinazione dell’indirizzo politico regionale ed esercita, con funzioni di controllo, l’attività del governo regionale. Attualmente il Consiglio è composto da 80 membri eletti ogni 5 anni. Legifera nelle materie di competenza regionale, può proporre leggi alle Camere e promuovere referendum nazionali insieme ad almeno altri quattro Consigli regionali. I consiglieri si organizzano in Gruppi Consiliari secondo l'appartenenza alle diverse liste elettorali. Le Commissioni

consiliari esaminano preventivamente i progetti di legge riguardanti i diversi ambiti di competenza regionale e hanno poteri di controllo e vigilanza.

Il Consiglio Regionale, che rappresenta l’elemento centrale della trattazione del caso in oggetto, è a sua volta organizzato in una serie di uffici che preparano, organizzano e gestiscono l’attività del Consiglio in Aula (o Assemblea).

Ufficio di Presidenza: è un organo collegiale, composto, oltre che dal Presidente del Consiglio, da due Vice Presidenti e da due Consiglieri Segretari. Svolge funzioni di indirizzo e di verifica sull’amministrazione consiliare e sovrintende al suo funzionamento. Coadiuva il Presidente, garantisce le prerogative e i diritti dei consiglieri, assicura il rispetto dei diritti delle minoranze. Assegna ai gruppi e alle commissioni i mezzi necessari al loro funzionamento.

Segreteria del Consiglio: coordina e

indirizza le attività relative ai lavori dell’Aula (cioè l’Assemblea dei Consiglieri Regionali), ne cura la convocazione, fornisce assistenza tecnico-giuridica per l’esame dei provvedimenti iscritti all’ordine del giorno, cura la verbalizzazione e la rendicontazione dei lavori e provvede alla registrazione audio video delle sedute in Aula.

Consiglieri

rapporto consiglieri/abitanti 1 ogni 121.783 80

Risorse finanziarie

costo per abitante € 72 .177.740 € 7,40

Gruppi consiliari

web del Consiglio 15

Commissioni consiliari permanenti speciali 9 7 2 Sedute dell’Assemblea 152 Sedute dell’Ufficio di Presidenza 193

Sedute e incontri delle

commissioni 1436

Deliberazioni

dell’Assemblea 975

Deliberazioni

dell’Ufficio di Presidenza 1560

Atti approvati dalle

commissioni 897

Dipendenti 277

Dirigenti 24

Giornalisti 10

Contatti giornalieri al sito 65.000

Commissioni Consiliari

Le commissioni consiliari permanenti svolgono un ruolo essenziale nel processo legislativo e in generale nella complessa attività dell’Istituzione assembleare: a seconda dei casi, svolgono funzioni referenti, redigenti, deliberanti, consultive. Esaminano preventivamente i progetti di legge ed espletano ogni attività preparatoria dei provvedimenti di competenza consiliare; esercitano funzioni di vigilanza e controllo sull’attuazione delle deliberazioni consiliari e dei piani e programmi regionali, nonché sull’attività amministrativa della Regione e degli Enti e aziende dipendenti. Svolgono inoltre attività consultive, conoscitive e di studio, attivando direttamente contatti con le istituzioni e le realtà sociali ed economiche del territorio.

L’attuale legislatura prevede 8 commissioni: • I Commissione: Programmazione e Bilancio II Commissione: Affari Istituzionali

III Commissione: Sanità e Assistenza IV Commissione: Attività Produttive V Commissione: Territorio

VI Commissione: Ambiente e Protezione civile

VII Commissione: Cultura, Formazione professionale, sport, informazione VIII Commissione: Giunta delle elezioni

A queste si aggiungono alcune Commissioni Speciali istituite per presiedere temi specifici di particolare interesse nella legislatura.

A fornire assistenza alle attività delle Commissioni e a coordinare il lavoro delle Commissioni e dell’Aula durante tutto l’iter del processo legislativo, opera un ufficio dedicato che prende il nome di Servizio Commissioni.

Ci sono poi una serie di altri Organi Statutari, ovvero organismi esterni alle Commissioni a cui viene richiesta la formulazione di pareri relativamente a provvedimenti in specifici ambiti di competenza o di interesse e azioni di controllo sull’operato delle commissioni. Di seguito vengono elencati gli organismi attualmente attivi:

Consiglio delle Autonomie Locali: cura gli interessi delle autonomie locali e svolge tutta una serie di attività che sono direttamente correlate agli iter legislativi e amministrativi degli Atti ufficiali trattati dal Consiglio.

Capitolo 5 - Applicazione a un caso reale: Consiglio Regionale

Consiglio per le Pari Opportunità: organismo autonomo di tutela e garanzia che ha come fine la rimozione delle discriminazioni di genere e la promozione delle pari opportunità

Commissione Garante dello Statuto: è competente sulla valutazione dell’ammissibilità delle proposte di iniziativa legislativa, popolare e di referendum abrogativo, valutando le Proposte di Regolamento e relazionandosi direttamente con il Consiglio.

Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione: ha funzione di controllo sull’attuazione delle leggi e di valutazione degli effetti delle politiche regionali e svolge tutta una serie di attività che sono direttamente correlate agli iter legislativi e amministrativi degli Atti ufficiali trattati dal Consiglio Regionale.

L’attività normativa

La produzione normativa costituisce l’aspetto più qualificante dell’attività consiliare. Nel corso dell’ultima legislatura109 sono stati presentati 453 progetti di legge (295 di iniziativa

consiliare, 140 di iniziativa della Giunta e del suo Presidente, 18 di iniziativa popolare). Le leggi approvate sono state 162 e i regolamenti 22. Gli interventi normativi hanno riguardato pressoché tutti i settori nei quali si esplica l’autonomia della Regione.

Tre aspetti hanno connotato l’attività normativa dell’attuale legislatura: 1. Il riordino e la semplificazione della normativa regionale;

2. l’attenzione per la qualità delle leggi;

3. l’introduzione di clausole valutative e strumenti di controllo e analisi dell’operato. Sistema informativo del Consiglio Regionale

5.1.2.

Per comprendere come l’Ente riesca a supportare le proprie attività e per ragionare sul contesto tecnologico in cui le evoluzioni della piattaforma di gestione atti si inseriscono, è necessario descrivere come è strutturato il sistema informativo del Consiglio Regionale. Per far ciò verrà di seguito analizzata sia l’architettura logica, ovvero le componenti applicative che ad alto livello compongono l’insieme delle piattaforme di lavoro dell’Ente, sia l’architettura fisica, dove verranno mostrate nel dettaglio le interconnessioni tra i vari sistemi e le modalità di condivisione dei dati.

La schematizzazione mostrata in questo paragrafo si riferisce alla morfologia del Sistema Informativo del consiglio a giugno 2011, analizzata durante la progettazione della Nuova Piattaforma di Gestione degli Atti Caratteristici. L’attuale piattaforma principale di gestione degli atti del Consiglio prende il nome di SIDAC e sarà descritta nel dettaglio nel paragrafo 5.3.3 - Nuova piattaforma di Gestione degli Atti Caratteristici del Consiglio. Architettura logica

Osservando ad alto livello l’intero Sistema Informativo del Consiglio Regionale, è rilevabile come l’Ente sia supportato, durante l’iter legislativo, oltre che da SIDAC anche da una molteplicità di applicativi, schematizzati nella seguente.

Figura 24 - Architettura logica del Sistema Informativo del Consiglio

Ciascun applicativo copre una specifica area operativa del Consiglio e supporta delle esigenze e dei requisiti molto particolari e spesso specialistici. Di seguito tali piattaforme sono descritte in termini generali, con l’obiettivo di delineare il ruolo di supporto svolto nell’ambito delle attività del Consiglio:

Galileo. Si occupa di gestire tutte le attività del Protocollo: dalla registrazione dei documenti in ingresso e in uscita, alla creazione e gestione dei fascicoli in cui tutta la documentazione dei processi legislativi e amministrativi è organizzata, all’archiviazione dei singoli documenti. Il sistema è in corso di sostituzione con una nuova piattaforma più evoluta (Archiflow) in grado di garantire pieno supporto alla posta elettronica certificata e alla protocollazione diffusa presso tutti gli uffici del Consiglio (quest’ultima funzione sarà inizialmente non utilizzata).

Capitolo 5 - Applicazione a un caso reale: Consiglio Regionale

Anagrafica. Supporta la gestione dei dati relativi all’insieme degli attori e delle attività politiche che intervengono nei processi legislativi e amministrativi degli atti. In particolare il sistema tiene traccia delle legislature, dei gruppi consiliari, dei consiglieri, delle commissioni e della relativa composizione.

Gestione Atti Assemblea. E’ la piattaforma web che consente al Consiglio di gestire gli atti di sindacato ispettivo e di indirizzo (interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno e risoluzioni), originati dalle attività dell’Assemblea. Il sistema gestisce queste tipologie di atto lungo tutto l’iter di processo che seguono e ne regola la pubblicazione sul portale web. Tale piattaforma verrà in seguito approfondita nel paragrafo 5.3.2 - Gestione Atti Caratteristici dell’Assemblea, poiché rappresenta una tappa importante dell’evoluzione del più ampio sistema di gestione degli Atti del Consiglio.

Portale. Consiste nella piattaforma web che costituisce l’interfaccia del Consiglio verso il pubblico sul canale web. Mediante il portale, il cittadino può conoscere le attività dell’ente e consultare gli atti emanati 0i (sia con iter in corso che concluso).  XNorme. Consiste in una base dati contenente l'archivio delle Leggi Regionali

promulgate dal 1971 ad oggi, con una gestione specializzata che consente di consultare i testi vigenti e quelli pre-vigenti.

Gestione emendamenti. E’ un software dedicato alla digitalizzazione e alla gestione degli emendamenti che vengono presentati in Assemblea e che permette di curarne l’aspetto grafico (tramite scansione con riconoscimento dei caratteri - OCR) per renderli conformi alle esigenze di catalogazione. Lo strumento è inoltre integrato con l’applicativo PRISMAarchive, che consente di associare al testo dell’atto tutta una serie d’informazioni aggiuntive, che facilitano le ricerche sull’archivio dei testi conservati. Attualmente PRISMAarchive è disponibile al solo personale interno del Consiglio per funzionalità di gestione e archiviazione degli atti e non prevede servizi di consultazione per il pubblico.

Architettura fisica

Ad integrazione dell’analisi dell’architettura logica del Sistema Informativo, viene approfondita anche l’architettura fisica, che permette di comprendere in maniera esatta il contesto tecnologico in cui il sistema attuale di gestione degli atti (SIDAC) è inserito, sia per quanto riguarda l’operatività interna (rete interna - area blu), che per il contatto con gli utenti esterni (rete Internet - area grigia).

Figura 25 - Architettura fisica attuale del Sistema Informativo del Consiglio

L’architettura fisica rilevata, rappresentata nella precedente Figura, è in grado di mostrare come il Sistema Informativo del Consiglio sia composto da applicativi eterogenei e parzialmente integrati tra loro, secondo una tipica configurazione a isole applicative. Eterogeneità e parziale integrazione sono elementi che non fanno leva sull’unicità dell’informazione, come dimostrato dal fatto che in alcuni casi gli utenti devono effettuare un doppio inserimento di dati.

Il sistema è potenzialmente in grado di fornire servizi centralizzati capaci di garantire l’unicità dell’informazione (ad es.: anagrafica consiglieri), ma attualmente molte delle potenziali integrazioni non vengono sfruttate e quelle presenti sono realizzate punto- punto, cioè utilizzando metodi tecnologicamente differenti tra i diversi applicativi e con impatti diretti sulla complessità di gestione.

Capitolo 5 - Applicazione a un caso reale: Consiglio Regionale

Un altro punto di attenzione è costituito dall’eterogeneità delle tecnologie utilizzate per le basi dati (Oracle, MySQL, SQLServer, etc.), che aumenta il grado di complessità dell’integrazione tra i vari applicativi dedicati al supporto dei processi di gestione degli atti. In particolare, l’utilizzo di Oracle come DBMS (DataBase Management System), al di là di richiedere determinati costi di licenza, comporta un alto livello di onerosità nella gestione dei meccanismi di replica, che portano con una certa frequenza ad errori e attività interrotte, con riflessi diretti sui livelli di servizio dell’intera infrastruttura. Per la realizzazione di tutti i futuri applicativi del Consiglio si sono quindi stabiliti dei vincoli tecnologici che permettano nel lungo periodo una razionalizzazione delle tecnologie utilizzate dall’Ente.

Il percorso di innovazione intrapreso