MUSINT 2. Nuove esperienze di ricerca e didattica nella museologia interattiva, a cura di Anna Margherita Jasink, Giulia
Dionisio, ISBN 978-88-6453-396-4 (online), ISBN 978-88-6453-395-7 (print), CC BY 4.0, 2016 Firenze University Press
Progettazione e articolazione del percorso
La progettazione e strutturazione dei contenuti del percorso didattico di MUSINT II si basa sulla precedente esperienza di MUSINT e nasce, anche in questo caso, da un dialogo diretto con i bambini della scuola primaria1. Dal 2013, infatti, il progetto MU-
SINT viene presentato ogni anno alle classi dell’Istituto Comprensivo Statale di Scuola dell’infanzia, elementare e media «Baccio da Montelupo» di Montelupo Fiorentino. Il programma è rivolto, in particolare alla classi quarte e quinte della scuola elementare e prevede un ciclo di lezioni incentrate sul percorso didattico del museo interattivo e su applicazioni ed approfondimenti ad esso collegate2.
Il percorso didattico di MUSINT comprende testi semplificati ed immagini a colori ed ha riscosso grande successo presso le giovani generazioni. Ciononostante, al suo interno mancano giochi interattivi e video animati, frequentemente richiesti, invece, dai bambi- ni. All’interno di un museo interattivo, infatti, gli studenti vogliono poter giocare e avere a disposizione tante immagini, colori, suoni e testi da leggere.
Pertanto, nella progettazione della sezione didattica di questo progetto, memori dell’e- sperienza precedente, sono stati previsti giochi e video e molte immagini colorate e da colorare.
Grazie alla collaborazione di archeologi, grafici ed informatici il percorso ha, dunque, preso vita ed è attualmente strutturato in varie sezioni, qui di seguito riportate (Fig. 1): • Video didattici
• Scarica e colora le impronte dei sigilli • Ridisegna le immagini
• Impara giocando
• Testi e disegni a colori: scopri alcune curiosità • Completa la storia
1 Per la progettazionene del percorso didattico del progetto MUSINT si veda Dionisio 2011. 2 Per approfondimenti si veda Jasink-Dionisio 2016.
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MUSINT II
Video didattici
All’interno di questa sezione è contenuta una serie di video didattici creati per i bambini. Il primo video, intitolato «Alla scoperta delle cretule minoiche» spiega in maniera sem- plificata la funzione di questi documenti, piccoli pezzetti di argilla di varia tipologia che accompagnavano le merci conservate all’interno dei palazzi e che portavano impressa su una faccia l’impronta del motivo decorativo di un sigillo e, talvolta, un segno di scrittura. Il secondo video, «Alla scoperta di Haghia Triada» presenta la ricostruzione virtuale dell’antica villa minoica realizzata da @egeanLab – Laboratorio di Civiltà Egee, in colla- borazione con il laboratorio DREAMSLab (Dedicated Research Environment for Advan- ced Modeling and Simulations) della Scuola Normale Superiore di Pisa in occasione del convegno CHNT 18 (2013)3, nella forma aggiornata attraverso l’Oculus Rift. La ricostru-
zione dei vani interni e degli oggetti ivi rinvenuti permette, infatti, di entrare all’interno della costruzione e girare nelle stanze ed è estremamente utile e divertente per catturare l’attenzione dei bambini ed introdurli nel contesto archeologico del progetto (Fig. 2).
Il terzo video «Il progetto MUSINT per i bambini» presenta invece una panorami- ca introduttiva relativa alle lezioni svolte in questi anni presso la scuola elementare di Montelupo Fiorentino e mostra, tramite una serie di immagini a colori, i contenuti del percorso didattico del progetto MUSINT e le sue applicazioni ed approfondimenti.
La sezione comprende, infine, anche due video esplicativi che mostrano il processo di digitalizzazione virtuale di alcuni documenti amministrativi (un sigillo ed una cretula) del Museo Archeologico Nazionale di Firenze realizzati dal laboratorio GECO (Laborato- rio di Geomatica per l’Ambiente e la Conservazione dei Beni Culturali – UNIFI) tramite sistema laser scanner a triangolazione4 e dalla ditta Menci Software Srl tramite proce-
dura fotogrammetrica5. I modelli tridimensionali sono attualmente inseriti all’interno del
progetto MUSINT.
3 Albertini-Jasink-Montecchi 2014.
4 Per ulteriori informazioni si veda Tucci et alii 2011. 5 Menci et alii 2011.
Scarica e colora le impronte di sigillo
In questa sezione è possibile visualizzare e scaricare le immagini relative ai motivi decorativi impressi dai sigilli su alcune cretule rinvenute ad Haghia Triada. I motivi decorativi riprodotti sono molto accurati nei dettagli e comprendono raffigurazioni di animali, scene di caccia nonché raffigurazioni di figure umane ed esseri fantastici. La possibilità di scaricare e colorare queste rappresentazioni è una possibilità divertente e creativa per i bambini ma può essere anche uno strumento particolarmente utile in ambito scolastico per la strutturazione di percorsi di approfondimento che prevedono la creazione di cartelloni da appendere in classe (Fig. 3).
Ridisegna le immagini
In questa sezione i bambini hanno la possibilità di disegnare o ricopiare i motivi de- corativi lasciati dai sigilli sulle cretule. Tramite il collegamento diretto ad applicazioni progettate per colorare e disegnare online, infatti, gli studenti interessati potranno creare le proprie immagini con colori e motivi personalizzati, divertendosi con la fantasia e sti- molando l’apprendimento.
Impara giocando
All’interno di questo spazio sono contenuti alcuni giochi interattivi relativi al progetto. La componente ludica è, infatti, essenziale all’interno del percorso didattico poiché con- sente l’apprendimento e lo sviluppo della memoria attraverso il gioco, permettendo di ricordare in maniera dinamica quanto appreso nelle precedenti sezioni. Tramite rebus, parole crociate, aneddoti cifrati e labirinti i bambini, infatti, potranno dilettarsi con gli argomenti trattati all’interno del sito. I contenuti potranno essere utili anche per attività didattiche di approfondimento da svolgersi in classe nel corso dei normali programmi di apprendimento scolastico.
Testi e disegni a colori: scopri alcune curiosità
All’interno di questo percorso sono presentati agli studenti alcuni antichi mestieri (pe- scatore, arciere, vasaio, vignaiolo) ed alcune particolarità relative alla civiltà minoica (salto del toro, figura della donna-uccello, elmo fatto da zanne di cinghiale, uomo in barca) che si trovano riprodotte sui motivi decorativi lasciati impressi dai sigilli sui do- cumenti amministrativi o riprodotti sugli affreschi. Le immagini, elaborate dall’architetto Panaiotis Kruklidis, affiancano le raffigurazioni reali a ricostruzioni ipotetiche a colori6
che consentono una migliore comprensione dei temi trattati (Fig. 4). Ogni immagine è af-
6 Per ulteriori informazioni si rimanda al contributo di Kruklidis all’interno di questo stesso volume. Fig. 3. Selezione di immagini scaricabili relative al motivo decorativo di alcune cretule di Haghia Triada
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MUSINT II
fiancata da un breve testo esplicativo di riferimento che spiega e fornisce alcune curiosità sulla rappresentazione (Fig.5).
Completa la storia
L’ultima sezione del percorso didattico contiene un racconto storico-narrativo scritto per i bambini. «La mattina di Zuzù», un’idea di Maria Emanuela Alberti7, racconta la vita
quotidiana di una bambina cretese e descrive le attività e il modo di vivere dell’antica civiltà minoica. Oltre alla presenza di immagini a colori, la struttura del racconto è articolata in modo da catturare e stimolare l’attenzione del lettore. Al termine di ogni paragrafo, infatti, è prevista la possibiltà di scegliere come far proseguire la narrazione, determinando la successione dei fatti in base alle proprie curiosità personali. Oltre a questo, ogni paragrafo contiene dei link di approfondimento su argomenti specifici reativi all’industria tessile, agli affreschi oppure alla produzione ceramica, solo per fare alcuni esempi.
In questo modo la lettura si articola in maniera dinamica e permette di scoprire e approfondire una molteplicità di argomenti storici e tematiche, altrimenti di difficile comprensione.
Ognuna delle sezioni presentate può essere implementata ed aggiornata in qualsiasi momento per permettere l’inserimento di nuovi contenuti e l’aggiornamento dei temi già
7 Per approfondimenti si rimanda al contributo della stessa all’interno di questo volume Fig. 4. La sezione relativa ai mestieri e alle particolarità della civiltà minoica
Fig. 5. Esempio di immagine relativa ad uno dei mestieri (vignaiolo) afficancata dal testo esplicativo di riferimento
presenti. Come già è stato fatto a proposito di MUSINT, anche il percorso didattico di questo nuovo museo interattivo verrà successivamente presentato alle scuole, permetten- do di lavorare in classe sui contenuti previsti e di sviluppare ulteriori percorsi di appro- fondimento. L’interazione diretta con i bambini consentirà di migliorare costantemente la strutturazione di questo percorso arricchendolo di nuove immagini, tematiche, video animati e giochi.
bibliografia
Albertini, N., Jasink, A.M., Montecchi, B. 2014. Digital acquisition and modeling of the Minoan seals and sealings kept in two Italian Museums. In: Proceedings of the 18th International Conference on Cultural Heritage and New Technologies, Museen der Stadt Wien – Stadtarchäologie: 1-22.
Dionisio, G., Jasink, A.M. 2016. Teaching new technological methodologies applied to ancient history. In: Proceedings of the 20th International Conference on Cultural Heritage and New Technologies, Museen der Stadt Wien – Stadtarchäologie: (in corso di pubblicazione). Dionisio, G. 2011. L’archeologia nei progetti didattici multimediali in Toscana: il percorso
didattico del progetto MUSINT. In: A.M. Jasink, G. Tucci, L. Bombardieri (a cura di), MUSINT. Le collezioni archeologiche egee e cipriote in Toscana. Ricerche ed esperienze di museologia interattiva, Firenze University Press: 43-52.
Menci, L., Ceccaroni, F., Bianchini, D. 2011. Un metodo alternativo di digitalizzazione: Z-scan. In: A.M. Jasink, G. Tucci, L. Bombardieri (a cura di), MUSINT. Le collezioni archeologiche egee e cipriote in Toscana. Ricerche ed esperienze di museologia interattiva, Firenze University Press: 101-114.
Tucci, G., Cini, D., Bonora, V., Nobile, A. 2011. Proposta metodologica per la digitalizzazione 3D di reperti archeologici. In: A.M. Jasink, G. Tucci, L. Bombardieri (a cura di), MUSINT. Le collezioni archeologiche egee e cipriote in Toscana. Ricerche ed esperienze di museologia interattiva, Firenze University Press: 65-100.
introduzione
Gli ambienti virtuali e la visualizzazione 3D hanno introdotto un nuovo elemento nel processo di analisi dei dati derivanti dai beni culturali, permettendo al ricercatore di osservare e percepire le informazioni in maniera più naturale. La composizione di un materiale o la struttura di un edificio sono esempi di come una rappresentazione grafica possa aiutare nella comprensione del dato stesso e nella successiva ed eventuale comu- nicazione al pubblico1.
La fruizione dei dati scientifici non è solo un atto visivo ma deve permettere al ri- cercatore di capire e manipolare le informazioni, testando ipotesi e cercando risultati significativi. Il metodo di interazione diviene quindi fondamentale: con gli attuali sistemi di interfaccia uomo-computer esso diviene intuitivo, funzionale e semplice, permettendo un approccio più naturale. L’avvento delle nuove tecnologie di massa quali smartphone, tablet o cinema 3D ha permesso di vedere e manipolare informazioni grafiche interattive anche per chi pratica la ricerca sul campo, fornendo un valido ausilio alla comprensione e alla fruizione del dato (Fig. 1).
1 Barrettara 2014: 8-13.