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GLI SCAMBI CON L’ESTERO

Nel documento Volume Rapporto 2004 (.pdf 1.5mb) (pagine 197-200)

In questo capitolo vengono presi in esame gli scambi con l’estero di pro-dotti agro-alimentari dell’Emilia Romagna e delle sue province. Come di consueto, l’analisi è svolta sulla base dei dati Istat organizzati secondo la classificazione merceologica nota come ATECO-3, che a partire dal 2000 sostituisce quella basata sui Gruppi Merceologici. Entrambe le serie storiche hanno periodicità trimestrale, sono disponibili su base provinciale e sono quindi aggregabili a livello regionale. Il passaggio dai Gruppi Merceologici ad ATECO-3 consente di uniformare la classificazione delle voci di com-mercio con l’estero a quella delle attività economiche nota come ATECO-91, nella versione a tre cifre. D’altro canto, il loro limite principale è costi-tuito dalla scarsità del dettaglio relativo ai prodotti, in particolare a quelli del settore agricolo (complessivamente sono solo quattro gli aggregati disponi-bili per questi prodotti), almeno per i flussi disponidisponi-bili per le analisi a livello provinciale/regionale.

E’ senz’altro opportuno ricordare, inoltre, che l’analisi è svolta utilizzan-do la serie dei dati definitivi relativi agli anni 1999-2003, nonché le informa-zioni ancora provvisorie per l’anno 2004. Ne consegue che i flussi degli scambi del 2003 ed i relativi tassi di variazione riportati in questo Rapporto risultano leggermente diversi rispetto a quelli pubblicati nell’edizione dello scorso anno, proprio perché anche allora i dati disponibili per l’ultimo anno erano quelli provvisori.

Gli argomenti che di seguito vengono trattati riguardano il contributo del-la regione Emilia-Romagna agli scambi del Paese (par. 8.1), del-la struttura de-gli scambi per i principali aggregati merceologici prodotti (par. 8.2), i flussi con i paesi partners più importanti (par. 8.3) e, infine, il contributo delle sin-gole province agli scambi agro-alimentari della regione (par. 8.4).

8.1. Il contributo della regione agli scambi del Paese

Nel 2004 gli scambi con l’estero di prodotti agro-alimentari dell’Emilia-Romagna aumentano significativamente rispetto all’anno precedente: le im-portazioni regionali crescono del 2,7%, e le esim-portazioni addirittura del 3,6%

(tab. 8.1), raggiungendo rispettivamente i 3.811 ed i 2.988 milioni di euro. Il saldo per i soli prodotti agro-alimentari, quindi, rimane negativo ma si riduce leggermente, scendendo a -824 milioni di euro, rispetto ai -828 milioni dell’anno precedente. Il miglioramento delle performance commerciali del sistema agro-alimentare regionale appare importante, anche perché giunge dopo un anno molto difficile, il 2003, nel quale le esportazioni si erano ridot-te rispetto all’anno precedenridot-te, mentre le importazioni erano comunque au-mentate, principalmente a causa degli effetti della siccità sulle produzioni agricole regionali e nazionali.

Sempre nel corso del 2004, anche a livello nazionale si registra un au-mento sia delle importazioni che delle esportazioni agro-alimentari, anche se di intensità più contenuta: le variazioni, infatti, sono pari all’1,2% e all’1,3%

rispettivamente. Le importazioni agro-alimentari salgono così a 27.000 mi-lioni di euro, a fronte di esportazioni che si fermano a 19.270 mimi-lioni di eu-Tab. 8.1 - Contributo dei prodotti agro-alimentari alla formazione della bilancia commerciale dell'Emilia-Romagna e dell'Italia nel 1999-2004

Prodotti agro-alimentari (milioni di euro) a prezzi correnti

Contributo % alla formazione della bilancia commerciale

import export import export

Emilia-Romagna

1999 3.031 2.523 20,42 9,67

2000 3.273 2.679 18,86 8,95

2001 3.549 2.821 19,83 8,98

2002 3.581 2.904 18,59 9,10

2003 3.655 2.847 19,26 9,12

2004 3.811 2.988 18,98 8,74 Var.% 2004/2003 2,67 3,58

Italia

1999 23.036 15.684 11,13 7,10

2000 25.078 16.860 9,70 6,48

2001 25.963 18.202 9,84 6,67

2002 26.102 19.121 9,99 7,11

2003 25.948 18.678 10,09 7,23

2004 27.000 19.270 9,57 6,87 Var.% 2004/2003 1,20 1,28

Fonte: Nostre elaborazioni su dati Istat.

ro. Il saldo nazionale del commercio con l’estero dei prodotti agro-alimentari, quindi, peggiora, anche se in misura assai contenuta, passando da -7.654 milioni a -7.730 milioni di euro. Anche in questo caso la situazione aveva registrato un’evoluzione assai più negativa nell’anno precedente, quando, appunto, anche a livello nazionale le esportazioni erano scese rispet-to al 2002 dello 0,5%, mentre le importazioni erano aumentate del 2.2%.

Per valutare come sia mutato, eventualmente, il ruolo dell’agro-alimentare nel contesto degli scambi con l’estero sia della Regione, che dell’intero Paese, appare opportuno confrontare questi andamenti anche con quelli degli scambi per l’intera bilancia commerciale. Se si estende, quindi, l’analisi al totale dei prodotti, i dati regionali appaiono, oltre che struttural-mente più positivi rispetto a quelli nazionali, anche caratterizzati da una evo-luzione più favorevole. Per l’Emilia-Romagna, infatti, il saldo commerciale totale, oltre ad essere positivo, risulta in forte miglioramento grazie ad un aumento delle esportazioni totali di intensità più che doppia rispetto a quella delle importazioni: +7,7% rispetto a + 3,5% (tab. 8.2). Il saldo passa così da 12.346 milioni di euro a 14.111 milioni, in aumento del 14,3% sul 2003. Il saldo normalizzato1 (SN), migliora, quindi, di quasi due punti (+1,9).

Per l’Italia, invece, le importazioni aumentano più intensamente delle e-sportazioni (+7,3% rispetto a +6,1%), facendo passare il saldo da un valore positivo pari a 1.618 milioni di euro ad uno negativo pari a -1.515 milioni di euro. Per trovare un saldo negativo della bilancia commerciale complessiva del nostro Paese bisogna tornare al 1992, prima che la grande svalutazione della lira, iniziata nel settembre di quell’anno, potesse mostrare i suoi pode-rosi effetti sul nostro commercio estero complessivo. Almeno a livello na-zionale, quindi, si può affermare che nel corso del 2004 si sia del tutto esau-rita quella spinta, tanto importante quanto inaspettata, dell’ultima svaluta-zione “competitiva” della lira, peraltro non voluta né determinata dal nostro Paese, quanto subita per l’azione combinata degli operatori dei mercati valu-tari mondiali. I dati riportati, tuttavia, permettono di affermare che la regione Emilia-Romagna esce da questo lungo periodo in condizioni complessiva-mente migliori rispetto al Paese considerato nel suo insieme.

Con riferimento all’agro-alimentare, invece, appare opportuno fare qual-che considerazione in più. Nel corso degli anni, infatti, il saldo agro-alimentare dell’Emilia-Romagna è diventato sempre più rilevante in rappor-to a quello nazionale. Se, ad esempio, si considerano solo gli ultimi 6 anni,

1. Il saldo normalizzato è un semplice indicatore di performance, ottenuto dal rapporto tra il valore del saldo commerciale (esportazioni–importazioni) ed il valore dell’interscambio (e-sportazioni + importazioni); se l’indice, come in questo caso, è moltiplicato per 100, può as-sumere valori compresi tra –100 (esportazioni nulle) e +100 (importazioni nulle).

Tab. 8.2 - Scambi con l’estero di prodotti agro-alimentari in Italia e in Emilia-Romagna per principali aggregati nell’anno 2004 (milioni di euro a prezzi correnti)

2004 Var.% 2004/2003

import export saldo import export s.n. (a)

EMILIA-ROMAGNA

Prodotti dell’agricoltura e dell’orticoltura 804 519 -286 -1,1 -11,6 -5,4 Animali vivi e prodotti di origine animale 137 18 -119 15,9 -28,2 -11,9 Prodotti della silvicoltura, tronchi tagliati 33 1 -32 8,1 53,5 1,3 Pesci ed altri prodotti della pesca 64 31 -33 18,2 20,7 0,9 Settore primario 1.038 569 -469 2,1 -10,9 -6,4 Carne e prodotti a base di carne 994 681 -313 8,1 17,7 4,1 Pesci trasfor. e conserv. e prodotti a base di pesce 385 33 -351 -13,4 -14,3 -0,2 Preparati e conserve di frutta e di verdura 189 374 185 -7,8 -2,6 2,5 Oli grassi vegetali e animali 377 90 -287 11,2 34,4 5,6

Prodotti lattiero-caseari e gelati 324 292 -32 1,5 10,5 4,2 Prodotti della macinazione,amidi e fecole 33 20 -13 10,8 -36,0 -26,9

Alimenti per animali 39 21 -18 15,3 11,5 -1,5 Altri prodotti alimentari 313 672 359 15,7 5,7 -3,9

Bevande 120 237 117 -10,9 3,6 6,9

Industria Alimentare 2.773 2.419 -354 2,9 7,7 2,3

Agro-alimentare 3.811 2.988 -824 2,7 3,6 0,4

Bilancia Commerciale 20.079 34.190 14.111 3,5 7,7 1,9 ITALIA

Prodotti dell’agricoltura e dell’orticoltura 5.976 3.418 -2.558 -0,8 -9,9 -4,5 Animali vivi e prodotti di origine animale 1.903 81 -1.823 -5,0 -13,6 -0,8 Prodotti della silvicoltura, tronchi tagliati 538 100 -437 3,7 -3,6 -2,0 Pesci ed altri prodotti della pesca 749 164 -586 0,5 8,2 2,1 Settore primario 9.166 3.763 -5.404 -1,4 -9,2 -3,5 Carne e prodotti a base di carne 4.343 1.630 -2.713 -1,8 12,8 5,3 Pesci trasfor. e conserv. e prodotti a base di pesce 2.380 265 -2.115 -3,1 -1,1 0,4 Preparati e conserve di frutta e di verdura 1.213 1.891 679 -1,4 -4,4 -1,5 Oli grassi vegetali e animali 2.572 1.209 -1.362 13,1 13,0 -0,0 Prodotti lattiero-caseari e gelati 2.844 1.406 -1.438 3,7 0,8 -1,3 Prodotti della macinazione,amidi e fecole 456 689 233 4,9 -2,6 -3,5 Alimenti per animali 490 200 -290 -7,2 17,2 9,1 Altri prodotti alimentari 2.345 4.275 1.930 11,5 5,0 -2,7

Bevande 1.191 3.942 2.751 -0,5 4,4 1,7

Industria Alimentare 17.834 15.508 -2.326 2,6 4,2 0,8 Agro-alimentare 27.000 19.270 -7.730 1,2 1,3 0,0 Bilancia Commerciale 282.205 280.692 -1.513 7,3 6,1 -0,6

(a) Differenza semplice rispetto all’anno precedente.

Fonte: Nostre elaborazioni su dati Istat.

la quota del saldo regionale sul dato nazionale – sono sempre entrambi nega-tivi – passa dal 6,9% del 1999 al 10,7% del 2004. Ciò è dovuto ad un

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