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Il grand jury e la preliminary hearing

GLI INTERVENTI DEL PROCURATORE NEL PRETRIAL E NELL’EVENTUALE

3.3 Il grand jury e la preliminary hearing

Come accennato precedentemente, in caso di felonies, l’accusato non è chiamato a dichiararsi colpevole o meno durante la first

appearance; deve invece comparire davanti al grand jury o nella preliminary hearing (udienza preliminare), affinché si valuti la

sussistenza delle condizioni per l’apertura del processo.

Nel contesto in questione, il grand jury127 interviene obbligatoriamente (a meno che l’imputato non vi rinunci):

 a livello federale;  in 18 Stati;

125 Cfr. Federal Defender, Initial Appearance and Arraignment, documento web,

consultato in data 20/11/2016, http://www.cae-fpd.org/Client_Appearance.pdf.

126 R. GAMBINI MUSSO, op. cit., p. 73.

127 Il V Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti d’America prevede che

«Nessuno sarà tenuto a rispondere per un reato capitale o altrimenti infamante, se

non su denuncia o accusa di un gran giurì…». Tale disposizione, tuttavia, non è stata

giudicata applicabile agli Stati, tenendo conto della due process clause del XIV Emendamento. Pertanto, gli Stati stessi hanno potuto scegliere se mantenere il grand

109  nel Distretto di Columbia;

 in 4 Stati, solo per i felonies più gravi, che comportino la pena capitale o l’ergastolo128.

Il grand jury è una giuria incardinata presso il tribunale, composta da un numero variabile di cittadini (da sedici a ventitré nell’ordinamento federale), scelti secondo modalità analoghe a quelle utilizzate per la formazione della giuria dibattimentale.

Il grand jury valuta la fondatezza dell’accusa e può svolgere, là dove sia necessaria, un’ulteriore attività investigativa129. Di

conseguenza decide, attraverso un voto di maggioranza, se adottare o meno il provvedimento di rinvio a giudizio (indictment) richiesto dal procuratore.

La giuria si attiva non solo su sollecitazione del prosecutor; può intervenire anche ex officio, avviando inchieste su materie di pubblico interesse (ad esempio, con riferimento alla condotta dei funzionari amministrativi ed alla criminalità organizzata), dopo che uno o più giurati siano venuti a conoscenza di particolari ipotesi di reato. Spetta comunque alla pubblica accusa decidere se esercitare l’azione penale.

In ogni caso, la giuria segue un metodo di tipo inquisitorio, in quanto:

 gli atti da essa compiuti sono segreti;

 sono utilizzate numerose risorse investigative;  non si instaura il contradditorio tra le parti;  non vi è alcuna partecipazione della difesa.

La giuria, a differenza della pubblica accusa, può inoltre esercitare i

subpoena powers, ovvero può acquisire coattivamente, ai fini

dell’indagine, prove testimoniali o documentali. Tali assunzioni

128 Y. Kamisar et al., op. cit., p. 13.

129 Con la sentenza United States v. Dionisio del 1973, la Corte Suprema federale ha

affermato che lo scopo del grand jury è quello di porsi come un “muro protettivo” tra un cittadino ed un procuratore fanatico.

110 istruttorie devono essere autorizzate dal tribunale, il quale ha il compito di verificarne la ragionevolezza e la rilevanza; tuttavia, quasi mai la corte nega l’esercizio dei poteri in questione.

In tutto ciò, il pubblico ministero non ha di certo un ruolo passivo. Anzi, è possibile senz’altro affermare che sia lui, di fatto, a dirigere e controllare le attività istruttorie dei giurati e che questi ultimi quasi mai gli impediscano di andare al dibattimento130.

L’incapacità del gran giurì di verificare in modo autonomo e adeguato la fondatezza delle imputazioni deriva dal fatto che i giurati sono semplici cittadini, privi di competenze giuridiche; di conseguenza, difficilmente sono in grado di dimostrare che le tesi accusatorie del procuratore siano prive di fondamento131.

Con la sentenza Costello v. United States (1956), la Corte Suprema federale ha stabilito che:

«A defendant in a criminal case in a federal court may be required to stand trial, and his conviction may be sustained, where only hearsay evidence was presented to the grand jury which indicted him.

An indictment based solely on hearsay evidence does not violate the provision of the Fifth Amendment that “No person shall be held to answer for a capital, or otherwise infamous crime, unless on a presentment or indictment of a Grand Jury...”

In the exercise of its power to supervise the administration of justice in the federal courts, this Court declines to establish a rule permitting defendants in criminal cases to challenge indictments on the ground that they are not supported by adequate or competent evidence». («All’imputato in un procedimento penale presso un tribunale federale può richiedersi di sopportare il processo, e può essere sostenuta

130 R. GAMBINI MUSSO, op. cit., p. 77-80. 131 G. GILLIÉRON, op. cit., p. 151.

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l’accusa nei suoi riguardi, là dove siano state presentate alla giuria, che lo ha rinviato a giudizio, solo prove basate su dicerie.

Un atto d'accusa basato esclusivamente su prove per sentito dire non viola la disposizione del V Emendamento, secondo cui “Nessuno sarà tenuto a rispondere di un crimine capitale o atroce, a meno che non vi sia la denuncia o l’accusa di un grand jury...”

Nell'esercizio del suo potere di supervisionare l'amministrazione della giustizia nei tribunali federali, la Corte rifiuta di stabilire una regola che consenta agli imputati nei procedimenti penali di contestare gli atti d'accusa per il fatto che questi non siano supportati da prove adeguate o competenti»)132.

In quell’occasione, dunque, la Corte ha respinto l’impugnazione dell’accusato, il quale riteneva che il provvedimento di rinvio a giudizio, emesso contro di lui, fosse illegittimo poiché fondato su

hearsay evidence. Queste sono prove “per sentito dire”, basate su

dichiarazioni provenienti non da chi abbia assistito a particolari accadimenti (testimoni), ma da chi ne abbia soltanto sentito parlare.

Pertanto le hearsay evidence, pur essendo inutilizzabili al processo, possono supportare il rinvio a giudizio nella Federazione e nella maggior parte degli Stati, dove infatti si richiede, ai fini della fondatezza dell’accusa, soltanto la sussistenza di una probabile causa. Ne deriva un limitato potere di controllo della giuria rispetto al materiale probatorio presentato dal procuratore a sostegno dell’azione penale. In una minoranza di Stati, invece, il grand jury segue il principio della prima facie evidence: ritiene fondata l’accusa solo se le prove a disposizione, utilizzabili in sede dibattimentale, siano in grado di supportare una condanna.

132 Cfr. Costello v. United States (1956), Justia, sito web, consultato in data

112 La maggior parte della giurisprudenza di merito federale non ha accolto di buon grado l’orientamento della Corte Suprema, ritenendo che la giuria debba controllare adeguatamente l’operato del prosecutor e che quest’ultimo non possa: utilizzare consapevolmente testimonianze false e prove inattendibili; allegare hearsay evidence quando siano reperibili prove di prima mano; occultare prove favorevoli all’imputato.

Più di recente, la Corte Suprema ha ridimensionato tali “spinte” dei giudici inferiori tendenti ad una limitazione dei poteri accusatori, stabilendo che, di fronte ad un’azione penale in contrasto con i divieti sopra elencati, il gran giurì possa archiviare il procedimento solo se dimostri la prevalenza e la decisività degli atti scorretti del procuratore. Merita di essere menzionato, a tal proposito, il caso United States v.

Williams del 1992. Nello Stato dell’Oklahoma, il sig. Williams venne

rinviato a giudizio per frode bancaria. Condannato in primo grado, l’imputato ottenne il proscioglimento dalla corte d’appello, per il fatto che il procuratore non avesse presentato al grand jury una prova a lui favorevole. Tuttavia, la Corte Suprema annullò la sentenza di secondo grado poiché, come disse, la magistratura federale, pur avendo il potere di creare diritto, non può anche introdurre norme per limitare l’operato del procuratore davanti alla giuria, a meno che esse non siano necessarie per salvaguardare precetti costituzionali o legislativi133.

Negli ordinamenti in cui l’istituto del grand jury non è obbligatorio, si celebra la preliminary hearing, a meno che l’imputato non vi rinunci espressamente (in tal caso si va direttamente al dibattimento), oppure, prima che essa abbia luogo, il procuratore ottenga l’atto di rinvio a giudizio dal grand jury.

In occasione dell’udienza preliminare, le valutazioni sulla sostenibilità dell’accusa sono compiute da un magistrato e, così come accade nel processo, l’imputato ha il diritto: di essere assistito da un

113 avvocato; ad un confronto dialettico con l’accusa, nel rispetto delle garanzie del contraddittorio; di sottoporre a cross examination i testimoni presentati dal pubblico ministero. Il giudice disporrà il rinvio a giudizio (con un atto denominato information) in presenza di una probabile causa, e cioè là dove ritenga, sulla base di quanto emerso in udienza, che l’imputato abbia commesso il reato. In assenza della

probable cause, invece, proscioglierà l’accusato.

La preliminary hearing è stata creata per evitare imputazioni frettolose, infondate ed inappropriate. Pertanto, costituendo essa una garanzia per l’imputato, quest’ultimo può rinunciarvi espressamente. Di fatto, la facoltà di rinuncia è esercitata in circa la metà dei casi, soprattutto quando l’accusato ha intenzione di dichiararsi colpevole al processo.

Nella prassi, comunque, la predetta finalità garantistica è passata in secondo piano e quasi mai il giudice fa valere l’assenza di una probabile causa (contraddicendo il pubblico ministero). L’udienza preliminare viene utilizzata, più che altro, come un’occasione per consentire alle parti (soprattutto all’imputato) di conoscere le prove possedute dall’avversario.

Nell’udienza preliminare, il procuratore ha interesse a rivelare alla controparte solo le prove necessarie per ottenere il rinvio a giudizio. Tra l’altro, nella maggior parte degli ordinamenti statali ed in quello federale, egli può avvalersi di hearsay evidence, evitando così che i propri testi siano escussi, già in quella sede, dalla difesa.

Ad ogni modo, il pubblico ministero generalmente cerca di saltare la preliminary hearing, rivolgendosi preventivamente al grand jury. Come visto precedentemente, infatti, nel procedimento davanti alla giuria non si instaura il contraddittorio tra le parti e la pubblica accusa gode di maggiori poteri134.

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