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I Paesaggi Agrar

Nel documento Patrimonio artistico culturale paesaggistico (pagine 184-189)

I paesaggi agrari costituiscono un elemento fondamentale dell’immaginario paesaggistico, possiedono importanti valori produttivi, estetici e ambientali la cui conservazione è importante sia sotto il profilo della gestione del territorio sia sotto quello della qualità di vita delle persone.

Questi ultimi sono ora sottoposti a intensi e rapidi processi di trasformazione; va via via scomparendo l’immagine dello spazio rurale contrapposto allo spazio urbano e compare una mescolanza di spazi aperti e spazi costruiti con un’immagine dubbia, indefinita e banale che i cittadini non sentono come propria.

In questo sfondo di perdita di chiarezza del paesaggio agrario tradizionale, sembra pertinente trattare una problematica comune: l'aumento di edificazioni a carattere agrario, specialmente a carattere produttivo ma anche con funzione residenziale.

La risistemazione delle edificazioni agrarie, deve consentire di evitare il degrado dei valori del paesaggio, salvaguardare un patrimonio architettonico considerevole e conservare l’identità storico culturale dei territori.

Si tratta di contribuire, in definitiva, a indirizzare l’evoluzione dei paesaggi agrari verso paesaggi dalle nuove caratteristiche che mantengano però dei valori e una qualità globale. Per garantire un’adeguata evoluzione dei paesaggi, è condizione necessaria un’impostazione progettuale attenta alle caratteristiche specifiche del luogo e ai valori del paesaggio.

La scelta dell'area è il principale fattore da prendere in considerazione per un corretto inserimento nel paesaggio, poiché una localizzazione adeguata consente di prevenire molteplici effetti. Una buona conoscenza del luogo comporta l’identificazione dei tratti caratteristici, i valori del paesaggio circostante e l’identificazione delle unità paesaggistiche della zona. Questo consente di impostare scelte progettuali che soddisfino le esigenze funzionali e che, mediante la considerazione di fattori quali la topografia, la visibilità e i modelli di localizzazione locali, garantiscano che l’edificazione stabilisca una relazione armoniosa con il paesaggio.

Una visione integrata delle caratteristiche del luogo permette di determinare gli elementi dominanti e i valori paesaggistici rilevanti riguardo al progetto, è condizione necessaria un’impostazione progettuale attenta alle caratteristiche specifiche del luogo e ai valori del paesaggio.

La scelta dell'area è il principale fattore da prendere in considerazione per un corretto inserimento nel paesaggio, poiché una localizzazione adeguata consente di prevenire molteplici effetti. Una buona conoscenza del luogo comporta l’identificazione dei tratti caratteristici, i valori del paesaggio circostante e l’identificazione delle unità paesaggistiche della zona. Questo consente di impostare scelte progettuali che soddisfino le esigenze funzionali e che, mediante la considerazione di fattori quali la topografia, la visibilità e i modelli di localizzazione locali, garantiscano che l’edificazione stabilisca una relazione armoniosa con il paesaggio.

Una visione integrata delle caratteristiche del luogo permette di determinare gli elementi dominanti e i valori paesaggistici rilevanti riguardo al progetto.

I progetti vanno impostati da un’analisi attenta del paesaggio del luogo, di conseguenza lo studio iniziale deve considerare gli elementi fisici che compongono il paesaggio (rilievi, vegetazione), gli aspetti identificativi (tipologie architettoniche, modelli urbanistici) come pure l’analisi degli aspetti percettivi (linee di forza, cromatismo, scala, proporzione). Una particolare attenzione deve essere rivolta all’analisi dei fattori visivi per ottenere l’integrazione del progetto analizzato a varie scale. Per la scelta dell’ubicazione si deve

Prima di costruire edifici nuovi devono essere state studiate le possibilità di riabilitare edificazioni antiche o arretrate per adeguarle ai requisiti attuali ed evitare la costruzione di nuovi volumi. L’obiettivo è ottenere un disegno funzionale e moderno adattato alle caratteristiche del territorio, che contribuisca all’evoluzione e al miglioramento del paesaggio.

Fig. 3/4 - Possibilità di riqualificazione edificio esistente - Marsciano (Umbria)- Mariano Sartore, 2007; Manufatto realizzato in terra e paglia - Sestri Levante (Liguria)

I principali fattori che contribuiscono all’integrazione nel paesaggio dei progetti di edificazioni agrarie sono: la composizione dell’insieme, per evitare insediamenti disordinati o senza relazione con l'ambiente circostante, il sistema costruttivo dell’edificio che consente d’incidere nella qualità compositiva ed estetica della costruzione e il trattamento cromatico, che costituisce un potente strumento d’integrazione mediante una corretta scelta dei materiali, strutture e colori.

La vegetazione è l’elemento principale nella configurazione dei paesaggi agrari. Ogni paesaggio è caratterizzato da una disposizione particolare della vegetazione a causa sia di fattori geografici sia di fattori legati alla cultura locale.

L’uso di vegetazione è un mezzo di armonizzazione poiché può garantire una migliore relazione tra lo spazio costruito e l’ambiente e contribuire alla creazione di paesaggi gestiti e di qualità.

Il disegno delle nuove piantagioni deve fondarsi sulla conoscenza delle formazioni vegetali proprie dell’ambiente circostante e deve utilizzare preferibilmente un vocabolario di specie e modelli di piantagione non discordanti. D’altra parte, pianificare il disegno appoggiandosi sugli elementi vegetali esistenti, siano esse masse arboree, strutture lineari o elementi puntuali consente una miglior integrazione dell’edificazione nel paesaggio e vantaggi collaterali (ventilazione, insolazione).

Le possibilità offerte dall’uso complementare di alberi, arbusti, rampicanti o edere in formazioni con struttura, carattere e funzione diversi sono molteplici e incidono nella creazione di ambienti attrattivi.

Tanto le formazioni vegetali nuove, quanto quelle già esistenti possono apportare importanti benefici ambientali come il controllo dell’erosione, il regolamento idrico, l’aumento della biodiversità o l’incremento dell’accessibilità ecologica.

L’agricoltura, è in grado di determinare l’aspetto visivo di una zona e quindi di incidere in maniera decisa sulle sue bellezze naturali, in cui l’attività agricola è l’attività antropica predominante, e quindi la maggiore responsabile della modificazione del paesaggio.

Fig.5 L’ubicazione degli edifici agrari accanto a masse vegetali esistenti o il loro collegamento mediante nuove piantagioni permette d’inserirle nella struttura paesaggistica esistente - Requena (Comunitat Valenciana)- Francisco Galiana, 2007

Il paesaggio agricolo va protetto e valorizzato e può divenire fattore competitivo tra i territori rurali, un elemento strategico, che va fatto oggetto di tutela, pianificazione e gestione attenta. Grazie alla sottoscrizione della Convenzione Europea del Paesaggio, l’attenzione nei confronti di questo bene ambientale ha trovato un certo rilievo nella ricerca economico- agraria nazionale degli ultimi anni. Inoltre nel 2005 si è avuta la pubblicazione del Codice dei beni culturali del paesaggio, nel quale i contenuti stanno oramai a dimostrazione dell’accresciuta importanza e interesse al tema.

Tali documenti sono orientati verso una più precisa definizione del concetto di paesaggio che ha sempre presentato una pluralità di significati e definizioni a seconda dalla disciplina scientifica e o dal quadro nel quale se ne fa riferimento.

La Convenzione Europea del Paesaggio, nei primi due articoli definisce chiaramente che il termine “Paesaggio designa una determinata parte di territorio, così com'è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni“ e che la politica del paesaggio dovrà consentire di adottare “misure specifiche finalizzate a salvaguardare gestire e pianificare il paesaggio” al fine di soddisfare le “aspirazioni delle popolazioni per quanto riguarda le caratteristiche paesaggistiche del loro ambiente di vita” tenendo in considerazione “sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, che i paesaggi della vita quotidiana e i paesaggi degradati”.

Questo significa che il ruolo del paesaggio e la sua percezione sono mutati nel tempo: oggi non è più soltanto un aspetto “estetico - culturale”, inteso come fenomeno isolato dal contesto socio-economico, ma si configura come momento essenziale nella definizione del modello di sviluppo. In questo senso sembra evidente come il paesaggio rappresenta una delle migliori sintesi interpretative di un nuovo concetto di sviluppo agricolo che valorizzando l’identità culturale del territorio possa anche interpretarla come elemento di sviluppo.

Solo negli ultimissimi anni si sta comprendendo ed affermando il valore che assume a livello collettivo il bene "territorio".

L’interesse privato è da sempre troppo spesso, considerato più importante di quello collettivo o pubblico. La pubblica amministrazione e in genere le forze politiche hanno assecondato questa impostazione cercando di soddisfare, o almeno non penalizzare, l'insieme delle pressioni individuali, piuttosto che l'interesse collettivo, permettendo così la sovrapposizione di interventi sul territorio non programmati e, dunque, del tutto disorganici, che hanno provocato pesanti riflessi negativi proprio all’agricoltura e al paesaggio rurale. Si pone l’esigenza di tutelare il paesaggio valorizzando il ruolo dell’agricoltura come fattore essenziale per arrestare l’avanzata del cemento e frenare l’abbandono delle campagne. L'agricoltura è, ed è da sempre, creatrice e protettrice del paesaggio, si dovrebbe sfruttare quest'occasione per creare un'agricoltura sostenibile, che offra molto e che sia in grado di mantenere le maggiori spese effettuate grazie agli incentivi e alle agevolazioni che deve ricevere obbligatoriamente per il servizio reso.

In tal modo si avrebbero riflessi positivi sia sull’intera collettività, grazie alla salvaguardia del paesaggio, sia per il settore agricolo, grazie al sostentamento dei redditi. Inoltre paesaggio e produzione agricola si integrano soprattutto in chiave di immagine del territorio beneficiando l’uno dell’altro e promuovendosi a vicenda, creando un positivo effetto per entrambi.

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Le emergenze architettoniche:

Nel documento Patrimonio artistico culturale paesaggistico (pagine 184-189)