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4. Il bilancio d’esercizio

4.2. Il Conto Economico

Il Conto Economico, disciplinato dall’art. 2423ter del Codice Civile, è caratterizzato da diversi aspetti:

1) rigidità degli schemi e loro struttura: lo schema di conto economico è uno

“schema rigido”, la cui struttura prevede i costi classificati per natura, a forma espositiva scalare, idonea a fornire una serie di risultati parziali. Si riporta di seguito lo schema di sintesi:

A) Valore della produzione B) Costi della produzione

Differenza tra valore e costi della produzione C) Proventi ed oneri finanziari

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie E) Proventi ed oneri straordinari

Risultato prima delle imposte

Imposte sul reddito

Utile (perdita) dell’esercizio

La differenza tra valore e costi della produzione rappresenta il “reddito operativo” della gestione d’impresa, generato dal confronto tra il valore della

produzione e i relativi costi. Il valore della produzione deriva dalla somma algebrica dei seguenti elementi:

- ricavi delle vendite e delle prestazioni;

- variazioni delle rimanenze dei prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti;

- variazione dei lavori in corso di ordinazione;

- incrementi di immobilizzazioni per lavori interni;

- altri ricavi e proventi.

I costi della produzione sono costituiti da:

- costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci;

- costi per servizi;

- costi per il godimento di beni di terzi;

- costi per il personale (salari e stipendi, oneri sociali, trattamento di fine rapporto, trattamento di quiescenza e simili, altri costi);

- ammortamenti e svalutazioni (ammortamento delle immobilizzazioni

immateriali, ammortamento delle immobilizzazioni materiali, altre svalutazioni delle immobilizzazioni, svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide);

- variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;

- accantonamenti per rischi;

- altri accantonamenti;

- oneri diversi di gestione.

Il risultato prima delle imposte è dato dalla somma algebrica di:

- differenza tra valore e costi della produzione;

- proventi e oneri finanziari ( sono frutto della gestione finanziaria della società e comprendono proventi da partecipazioni, altri proventi da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni, e di altra natura, interessi e altri oneri finanziari, utili e perdite su cambi);

- rettifiche di valore di attività finanziarie (derivano dalla rivalutazione o dalla svalutazione di partecipazioni, di immobilizzazioni finanziarie che non

costituiscono partecipazioni e di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni);

- proventi e oneri straordinari (costituiti da proventi straordinari, con separata indicazione delle plusvalenze da alienazioni, e da oneri straordinari, con

separata indicazione delle minusvalenze da alienazioni e delle imposte relative ad esercizi precedenti).

L’utile (perdita) dell’esercizio corrisponde al reddito emergente dal conto

economico, e che viene anche iscritto nel patrimonio netto dello stato patrimoniale. Si calcola sottraendo al risultato prima delle imposte le imposte sul reddito

dell’esercizio (correnti, differite e anticipate). Il dettaglio delle imposte va indicato nella nota integrativa.

2) suddivisioni e raggruppamenti di voci: le voci precedute da numeri arabi possono essere ulteriormente suddivise, senza eliminazione della voce

complessiva e dell’importo corrispondente; possono essere inoltre raggruppate solo quando il raggruppamento è irrilevante nell’importo e quando esso

favorisce la chiarezza del bilancio;

3) aggiunta di voci;

4) adattamenti di voci (quando lo esige la natura dell’attività esercitata);

5) confronto con l’esercizio precedente (per ogni voce del conto economico deve essere indicato l’importo della voce corrispondente dell’esercizio precedente; se le voci non sono comparabili, quelle relative all’esercizio precedente devono essere adattate e la non comparabilità e l’adattamento devono essere segnalati nella nota integrativa);

6) divieto di compensi di partite (sono ammesse, però, le eventuali compensazioni tra esistenze iniziali e rimanenze finali di magazzino).

I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri devono essere indicati al netto dei resi, degli sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la

compravendita dei prodotti e la prestazione dei servizi. I contributi in conto esercizio devono essere imputati alla voce “altri ricavi e proventi”.

CONTO ECONOMICO A) Valore della produzione

1) ricavi delle vendite e delle prestazioni

2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione

4) incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

5) altri ricavi e proventi, con separata indicazione dei contributi in conto esercizio Totale

B) Costi della produzione

6) per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci 7) per servizi

8) per godimento di beni di terzi 9) per il personale

a) salari e stipendi b) oneri sociali

c) trattamento di fine rapporto d) trattamento di quiescenza e simili e) altri costi

10) ammortamenti e svalutazioni

a) ammortamento delle immobilizzazioni immateriali b) ammortamento delle immobilizzazioni materiali c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni

d) svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide 11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

12) accantonamenti per rischi 13) altri accantonamenti 14) oneri diversi di gestione Totale

Differenza tra valore e costi della produzione (A – B)

C) Proventi e oneri finanziari

15) proventi da partecipazioni, con separata indicazione di quelli relativi ad imprese controllate e collegate

16) altri proventi finanziari

a) da crediti iscritti nelle immobilizzazioni, con separata indicazione di quelli da imprese collegate e di quelli da controllanti

b) da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni c) da titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni

d) proventi diversi dai precedenti, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate e collegate e di quelli di controllanti

17) interessi e altri oneri finanziari, con separata indicazione di quelli verso imprese controllate e collegate e di quelli di controllanti

17-bis) utili e perdite su cambi Totale (15 + 16 – 17 ± 17-bis)

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie 18) rivalutazioni

a) di partecipazioni

b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni 19) svalutazioni

a) di partecipazioni

b) di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni c) di titoli iscritti all’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni Totale delle rettifiche (18 – 19)

E) Proventi ed oneri straordinari

20) proventi, con separata indicazione delle plusvalenze da alienazioni i cui ricavi non sono iscrivibili al n.5

21) oneri, con separata indicazione delle minusvalenze da alienazioni i cui effetti contabili non sono iscrivibili al n. 14 e delle imposte relative a esercizi precedenti

Totale delle partite straordinarie (20 – 21)

Risultato prima delle imposte (A – B ± C ± D ± E)

22) imposte sul reddito dell’esercizio correnti, differite e anticipate Utile (perdita) dell’esercizio