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3 POSSIBILI CAUSE DELLA CERVICOBRACHIALGIA

3.5 IL CUSCINO

La mancanza di attività fisica, il sovrappeso e lo stress possono provocare sul tratto cervicale un’alterazione nella morfologia rendendolo rettificato. Infatti a causa di uno stato di tensione continuo esercitato da parte della muscolatura profonda e superficiale del collo e delle spalle, insieme all’ipertono dei muscoli scaleni e sternocleidomastoidei, accessori della respirazione, può portare ad infiammazione e dolore, ma anche l’utilizzo di cuscini di altezza sbagliata può causare l’insorgenza di fastidiosi dolori cervicali. A tal proposito è stato effettuato di recente uno studio38, a settembre 2015, con lo scopo di valutare l'effetto di

cuscini di tre diverse altezze sui segmenti della colonna vertebrale cervicale. I 16 soggetti analizzati sono di età compresa tra i 20 e 30 anni e per essere inclusi nella ricerca dovevano avere una storia di infortunio o incidente alla colonna cervicale, aver subito un intervento chirurgico al tratto cervicale o essere in corso di trattamento per i sintomatologia dolorosa al collo.

Nello studio sono stati proposti tre cuscini di differenti altezze (figura 8): piatto 0cm, 10 cm e 20 cm.

Figura 8: Foto di un partecipante in posizione supina con cuscini di diversa altezza. (A) 0 cm; (B) cuscino di 10-cm di altezza; (C) cuscino di 20 cm di altezza.

Poi con la radiografia, figura 9, sono stati misurati i parametri cervicali sagittali: - l’angolo di Cobb C2-C7: l’angolo formato dall’incrocio delle due perpendicolari tracciate dalla linea passante per la limitante inferiore di C2 e quella dalla superiore di C7 (figura 7 immagine destra - d). Quest’angolo può essere valutato anche tra la I e la VII vertebra cervicale. La media dell’angolo di

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Cobb, C2-C7 nei soggetti sani è tra i 35° e 45°; usando, invece, la tangente al muro posteriore si va da un valore di 22° fino a 34.

- la pendenza della prima vertebra toracica ,T1 (b). - l’angolo di ingresso toracico, TIA (c).

- l’inclinazione del collo, NT (a).

Figura 9: Schema degli angoli misurati sul tratto vertebrale cervicotoracico a: inclinazione del collo (tilt); b: pendenza di T1 (T1 slope);

c: angolo di ingresso toracico (TIA); d: angolo di Cobb C2-C7.

I risultati dello studio sono riassunti nella tabella 2: per ogni parametro analizzato, nella prima riga sono riportati i valori medi dei soggetti in posizione seduta e a seguire i valori medi in posizione supina con i tre diversi cuscini.

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Tabella 2: Parametri medi dei segmenti della colonna cervicale

Alla radiografia la pendenza di T1 e l’angolo di Cobb C2-C7 risultano maggiori con il cuscino più alto. Con il guanciale di 0, 10, e 20 cm si hanno i seguenti valori, rispettivamente:

 i T1 erano 12,92 (± 5,71 °), 17.33 (± 7.42°) e 28,79 (± 5,71 °);

 gli angoli di Cobb C2-7 erano 10.34 (± 7.37 °), 14.93 (± 6,77 °) e 17,40 (± 7,33 °).

Con l'aumentare di altezza del cuscino, l’inclinazione del collo tende a diminuire, e valori TIA (angolo di ingresso toracico) rimangono costanti con il cuscino da 0 cm e da 10 cm. Tuttavia, i valori di TIA con il cuscino da 20 cm erano diversi dai valori ottenuti con gli altri cuscini.

L’ottimale allineamento sagittale della colonna vertebrale si verifica quando tutti i componenti sono in equilibrio corretto. Se questo equilibrio si altera, si presentano sintomi clinici dovuti ad un allineamento sbilanciato.

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Dai dati ottenuti in questo studio, considerando la normale lordosi cervicale, tra i tre si consiglia di utilizzare il cuscino di 10 cm.

In generale un buon cuscino per cervicobrachialgia dovrebbe aiutare la muscolatura del collo a rilassarsi e ad alleviare alcuni sintomi come il mal di testa, nausea, dolore al braccio e alla scapola; quando si dorme,infatti, l'intera colonna vertebrale dovrebbe trovarsi in una posizione naturale e rilassata. La larghezza del cuscino dovrebbe essere sufficientemente larga in modo che possa adattarsi all'ampiezza delle spalle ed impedire che la testa scivoli da un lato durante il sonno.

Durante il riposo è importante anche la postura, chi tende a dormire in posizione prona aumenta lo sforzo della cervicale e della respirazione, dovrà quindi cercare di preferire la posizione di decubito laterale o supina.

In posizione supina un cuscino troppo basso costringerebbe il collo ad una posizione innaturale perché si dovrebbe accentuare la lordosi cervicale per compensare la cifosi dorsale, e si otterrebbe un irrigidimento dei muscoli che sostengono il capo, con dolore al tratto cervicale e alla testa al risveglio. Anche un cuscino troppo alto non andrebbe bene, in quanto fletterebbe la testa in avanti irrigidendo i muscoli del collo.

Per chi dorme in posizione fetale non deve avere un cuscino né troppo alto né troppo basso per evitare di tenere il collo in posizione piegata verso destra o sinistra per troppo tempo.

Inoltre il cuscino non deve essere troppo morbido per evitare che il capo “sprofondi” all’interno, né troppo rigido per evitare l’effetto opposto. I guanciali di ultima generazione si adattano alla forma del capo quando cambia posizione e i nuovi cuscini in microfibra, grazie all’intrecciatura delle maglie, permettono la ridistribuzione dei pesi in modo che il cuscino si adatti alla naturale curvatura del tratto cervicale. Questoi nuovi cuscini solo simili ad un materasso in lattice che si abbassa nei punti di pressione per seguire le forme di capo e collo. Altri cuscini ben studiati sono quelli in “memory foam” in grado di adattarsi alla forma di testa e collo di chi vi dorme sfruttando il suo calore, e di memorizzare questa forma per qualche secondo per poi riperderla se nel sonno ci si gira, il cuscino si adatta alla persona.

In caso di artrosi cervicale si può utilizzare (in posizione supina o al massimo in decubito laterale) il cucino “a rotolo” o un cuscino sagomato che andrà posto sotto

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la normale curva lordotica del collo, per far si che le vertebre cervicali siano in lieve trazione e, grazie all'eventuale presenza di rialzi laterali, evita movimenti indesiderati della testa.

Anche la rete del letto su cui poggia il materasso è meglio se a doghe larghe o tavola traforata.

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4 PREVENZIONE E