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Il “genio” si sviluppa con il sesto senso

Nel documento PENSA E ARRICCHISCI TE STESSO (pagine 124-128)

La realtà dell’esistenza di un “sesto senso” è ormai certa. Questo sesto senso è l’immaginazione creativa. La maggior parte delle persone non usa mai, per tutta la vita, la facoltà dell’immaginazione creativa, e anche quando la utilizza, di solito accade per puro caso. Un numero relativamente piccolo di persone invece la utilizza con consapevolezza e per finalità precise. Coloro che utilizzano la facoltà dell’immaginazione creativa volontariamente e con piena consapevolezza delle sue funzioni, sono dei geni.

La facoltà dell’immaginazione creativa è il collegamento diretto tra la mente finita di ogni individuo e l’Intelligenza Infinita. Tutte le cosiddette rivelazioni, che appartengono alla sfera della religione, e tutte le scoperte di nuovi princìpi nel campo delle invenzioni, avvengono attraverso la facoltà dell’immaginazione creativa.

Quando idee o concetti si accendono nella nostra mente, attraverso quello che viene comunemente chiamata “intuizione” (o “ispirazione”), essi provengono da una o più delle seguenti fonti:

1. L’Intelligenza Infinita;

2. La mente subconscia dell’individuo, dove sono memorizzate tutte le impressioni sensoriali e tutti gli impulsi di pensiero che hanno raggiunto il cervello attraverso uno dei cinque sensi;

3. La mente di un’altra persona che ha appena prodotto un pensiero, un’immagine, un’idea o un concetto, attraverso il suo pensiero cosciente;

4. Il magazzino subconscio di un’altra persona.

Non esistono altre fonti conosciute da cui si possono ricevere “ispirazioni” o “intuizioni”.

L’immaginazione creativa funziona al meglio quando la mente vibra (grazie a qualche forma di stimolazione mentale) a un livello estremamente elevato. Cioè, quando la mente funziona a una velocità di vibrazione superiore a quella standard del pensiero ordinario.

Quando il cervello viene attivato, attraverso uno o più dei dieci stimoli mentali, l’effetto è quello di elevare l’individuo molto al di sopra dell’orizzonte del pensiero ordinario, e di permettergli di immaginare orizzonti, quantità e qualità di pensieri non disponibili sul piano inferiore, quello che occupiamo quando siamo impegnati nella soluzione di problemi ordinari e ripetitivi.

Quando viene elevato a questo livello superiore di pensiero, attraverso qualsiasi forma di stimolo mentale, un individuo occupa, metaforicamente, la stessa posizione di una persona che sale con un aereo a un’altezza tale da poter vedere al di là della linea dell’orizzonte che, a terra, limita la sua visione. Inoltre, mentre si trova su questo livello superiore di pensiero, l’individuo non è ostacolato o vincolato da nessuno degli stimoli che circoscrivono e limitano la sua visione, quando si trova alle prese con i problemi ordinari, come quelli che riguardano il procurarsi le tre necessità fondamentali di cibo, vestiti e riparo. Si trova in un mondo di pensiero da cui sono state rimosse nel modo più efficace le preoccupazioni ordinarie, come i limiti alla vista creati da colline e valli vengono rimossi quando siamo in aereo.

Sul piano elevato del pensiero, invece, alla facoltà creativa della mente viene data libertà di azione. La strada è libera per l’attività del sesto senso, e la mente diventa ricettiva a quelle idee che in qualsiasi altra circostanza non potevano raggiungere l’individuo. Il “sesto senso” è proprio la facoltà che marca la differenza tra un genio e un individuo ordinario.

Più l’individuo la utilizza e si affida ad essa, chiedendole di essere stimolato dai suoi impulsi di pensiero, più la facoltà creativa diventa attenta e ricettiva alle vibrazioni che si originano al di fuori del subconscio dell’individuo. Questa facoltà può essere coltivata e sviluppata soltanto attraverso l’uso.

Ciò che è noto con il termine di “coscienza” opera interamente attraverso la facoltà del sesto senso.

I grandi artisti, scrittori, musicisti e poeti diventano grandi perché acquisiscono l’abitudine di ascoltare e fare affidamento alla “piccola e gentile voce” che parla da dentro di loro, attraverso la facoltà dell’immaginazione creativa. È un fatto ben noto a chi ha un’immaginazione molto fertile che le idee migliori giungono attraverso i cosiddetti “lampi di intuizione”.

Conosco un grande oratore che non raggiunge la sua più grande capacità oratoria fino a quando non chiude gli occhi e non comincia a fare affidamento esclusivamente sulla facoltà dell’immaginazione creativa. Quando gli hanno chiesto perché chiude gli occhi appena prima del culmine della sua oratoria, ha risposto, “Lo faccio perché in quel momento parlo attraverso le idee che mi vengono da dentro”.

Uno dei finanzieri di maggior successo e più noti d’America ha l’abitudine di chiudere gli occhi per due o tre minuti prima di prendere una decisione. Quando gli hanno chiesto perché lo fa, ha risposto, “Con gli occhi chiusi, sono in grado di attingere a una fonte di intelligenza superiore”.

Il defunto Dr. Elmer R. Gates, di Chevy Chase, Maryland, ha creato più di duecento brevetti utili, molti dei quali fondamentali, attraverso il processo di coltivazione e utilizzo della facoltà

utili, molti dei quali fondamentali, attraverso il processo di coltivazione e utilizzo della facoltà creativa. Il suo metodo è significativo e interessante per chi aspira allo status di genio, categoria cui il Dr. Gates senza dubbio apparteneva. Gates è stato uno dei più grandi scienziati del mondo, anche se tra i meno conosciuti.

Nel suo laboratorio, aveva quella che chiamava la sua “stanza di comunicazione personale”. Era isolata acusticamente, e disposta in modo tale che poteva restare completamente al buio. Era arredata con un tavolino, sul quale era posto un blocco di carta da lettere. Di fronte al tavolino, sulla parete, c’era un pulsante elettrico, che controllava le luci. Quando Gates voleva attingere alle forze a lui raggiungibili con la sua immaginazione creativa, andava in quella stanza, sedeva al tavolo, spegneva le luci, e si concentrava sugli aspetti che conosceva dell’invenzione su cui stava lavorando, rimanendo in quella posizione fino a quando cominciavano a lampeggiare nella sua mente le idee relative agli aspetti a lui ancora ignoti.

In un’occasione, le idee gli giunsero così velocemente che fu costretto a scrivere per quasi tre ore. Quando i pensieri si fermarono, e Gates esaminò le sue note, trovò che contenevano una descrizione minuziosa di alcuni princìpi che non avevano eguali tra i dati conosciuti dal mondo scientifico. Inoltre, in quelle note la soluzione al suo problema era intelligentemente delineata.

In questo modo Gates ha completato oltre duecento brevetti, che erano stati iniziati, ma non completati, da “cervelli” che non avevano la stessa abilità creativa del suo.

Gates si guadagnava da vivere “sedendo e trovando idee” per singole persone e per le aziende.

Alcune delle più grandi multinazionali in America gli hanno pagato somme rilevanti, con tariffa oraria, per le sue “sedute di ideazione”.

La facoltà del ragionamento è spesso difettosa, perché è in gran parte guidata dall’esperienza accumulata dell’individuo. Non tutta la conoscenza, che si accumula attraverso “l’esperienza”, è accurata. Le idee ricevute tramite la facoltà creativa sono molto più affidabili, per la ragione che esse provengono da fonti più affidabili di quelle disponibili alla facoltà di ragionamento della mente.

La principale differenza tra il genio e l’ordinario inventore può essere trovata nel fatto che il genio opera attraverso la sua facoltà di immaginazione creativa, mentre l’ordinario inventore non conosce nulla di questa facoltà. L’inventore geniale (come Thomas Edison o Elmer R.

Gates), si avvale sia della facoltà del ragionamento sia delle facoltà creative dell’immaginazione.

Per esempio, il genio inventore inizia un’invenzione organizzando e combinando le idee a lui note o i princìpi accumulati attraverso l’esperienza, per mezzo della facoltà della sintesi (la facoltà di ragionamento). Quando trova che questa conoscenza accumulata è insufficiente per il completamento della sua invenzione, attinge alle fonti di conoscenza a lui disponibili attraverso la facoltà dell’immaginazione creativa. Il metodo con cui procede all’utilizzo di questa facoltà varia da individuo a individuo, ma questa è la somma e la sostanza del suo procedimento:

1. Stimola la sua mente in modo che vibri su un piano superiore rispetto a quello ordinario, utilizzando uno o più dei dieci stimoli mentali o qualche altro stimolo di sua scelta.

2. Si concentra sui fattori noti (la parte completata) della sua invenzione, e crea nella sua mente un quadro perfetto dei fattori ignoti (la parte incompiuta). Mantiene questa immagine in mente fino a quando quell’immagine non viene impressa e assorbita dalla mente subconscia, poi si rilassa svuotando la mente da ogni pensiero, e attende che la risposta gli si “illumini” in mente in forma di intuizione o ispirazione.

A volte i risultati sono immediati e precisi. Altre volte, i risultati sono negativi, a seconda dello stato di sviluppo del “sesto senso”, o facoltà creativa.

Edison ha provato più di diecimila diverse combinazioni di idee attraverso la facoltà sintetica della sua immaginazione, prima di “sintonizzarsi” con la facoltà creativa e ottenere la risposta

che gli fece perfezionare la lampadina elettrica. L’esperienza fu simile quando inventò il fonografo.

Vi è abbondanza di prove attendibili che attestano l’esistenza della facoltà dell’immaginazione creativa. Queste prove si ricavano dall’analisi accurata di quelli che sono diventati leader nei loro rispettivi ruoli, senza aver avuto una grande istruzione. Lincoln è stato un notevole esempio di un leader che ha raggiunto la grandezza attraverso la scoperta e l’uso della facoltà dell’immaginazione creativa. Scoprì e iniziò a usare questa facoltà come risultato dello stimolo dell’amore che provava per Anne Rutledge, una considerazione questa della massima importanza per noi che stiamo affrontando lo studio della fonte del genio.

Le pagine di storia sono piene di grandi leader i cui risultati possono essere ricondotti direttamente all’influenza delle donne che hanno stimolato le facoltà creative delle loro menti, attraverso la stimolazione del desiderio sessuale. Napoleone Bonaparte era uno di questi.

Quando era ispirato dalla sua prima moglie, Giuseppina, era irresistibile e invincibile. Quando il suo “buon senso” o facoltà di ragionamento lo ha spinto a ripudiare Giuseppina, cominciò a declinare. La sua sconfitta a Waterloo e il suo esilio a Sant’Elena non erano lontani.

Se il buon gusto non ce lo impedisse, potremmo citare agevolmente decine di uomini, ben noti al popolo americano, che sono saliti a grandi altezze di realizzazione sotto la stimolante influenza delle loro mogli, solo per cadere in disgrazia dopo che il denaro e il potere, facendogli perdere la testa, li hanno spinti a ripudiare la prima moglie per una nuova donna. Napoleone non è stato l’unico uomo a scoprire che l’influenza del sesso, proveniente dalla giusta fonte, è più potente di qualsiasi surrogato di opportunità, che può essere creato dalla semplice ragione.

La mente umana risponde allo stimolo!

Tra i più grandi e potenti stimoli c’è l’impulso sessuale. Quando governato e trasmutato, questo impulso è in grado di sollevare gli uomini a quella sfera superiore del pensiero che permette loro di padroneggiare le cause della preoccupazione e di affrontare le ordinarie difficoltà e meschinità che affliggono il loro percorso sul piano inferiore.

Purtroppo, solo i geni fanno una tale scoperta. Gli altri semplicemente subiscono l’esistenza dell’impulso sessuale senza scoprire una delle sue maggiori potenzialità – fatto che spiega il gran numero di “altri” rispetto al numero limitato di geni.

Allo scopo di rinfrescarti la memoria, sulla base delle loro biografie ti presento i nomi di alcuni uomini che hanno raggiunto risultati straordinari e che sono noti per avere una natura sessuale altamente sviluppata. Il loro genio ha senza dubbio trovato la sua fonte di energia nell’energia sessuale trasmutata:

GEORGE WASHINGTON NAPOLEONE BONAPARTE WILLIAM SHAKESPEARE ABRAMO LINCOLN

RALPH WALDO EMERSON ROBERT BURNS

ENRICO CARUSO THOMAS JEFFERSON ELBERT HUBBARD ELBERT H. GARY WOODROW WILSON JOHN H. PATTERSON

ANDREW JACKSON

La conoscenza delle biografie di altri personaggi ti permetterà di aggiungere altri nomi a questo elenco. Ti sfido a trovare invece un solo uomo, in tutta la storia della civiltà, che ha raggiunto grande successo, in qualsiasi settore, che non sia stato guidato da una natura sessuale altamente sviluppata.

L’energia sessuale è l’energia creativa di tutti i geni. Non c’è mai stato, e non ci sarà mai un grande leader, imprenditore o artista privo della trainante forza del sesso.

Sicuramente nessuno potrà fraintendere queste affermazioni arrivando a sostenere che tutti coloro che hanno una natura sessuale altamente sviluppata sono dei geni! L’individuo raggiunge lo status di genio solo quando, e solo se, stimola la sua mente in modo da attingere alle forze a sua disposizione attraverso la facoltà creativa dell’immaginazione. Il primo fra gli stimoli con cui può essere prodotto questo “innalzamento” del livello delle vibrazioni è l’energia sessuale. Il semplice possesso di questa energia non è sufficiente a produrre un genio. L’energia deve essere trasformata dal desiderio di contatto fisico in qualche altra forma di desiderio e azione, prima di poter sollevare un individuo al rango di un genio.

Lungi dal diventare geni, a causa dei loro grandi appetiti sessuali, la maggior parte degli individui si abbassa, per l’incomprensione e l’abuso di questa grande forza, allo stato degli animali inferiori.

Nel documento PENSA E ARRICCHISCI TE STESSO (pagine 124-128)