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IL PROBLEMA DEI GEMELLI BIOLOGICI NEL TEMA NATALE

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 49-60)

cima del monte Taigeto in Laconia frequentato, appunto, dai cigni. Nacquero, però, nella piccola isola rocciosa di Pephnos di fronte alla Laconia e da lì tra-sportati da Ermes via aria sulla terraferma a Pellana, città della Laconia dove regnava Tindaro. Secondo la leggenda, quando uscirono dall’uovo - anche Le-da era stata trasformata in cigno - conservarono la membrana che poi divenne il loro mantello rotondo o pilos, e che usavano cavalcando. Erano infatti cava-lieri e Castore, il gemello mortale, era domatore di cavalli mentre Polluce, il gemello immortale, era un pugile. Sulla piccola isola erano rimaste le loro sta-tuette di bronzo che neanche la marea poteva spazzare via. Venivano chiamati Dioscuri, (Dios Kouroi = figli di Zeus)

Durante una lite con i loro cugini tebani Idas e Linceo, anch’essi gemelli, Castore venne ucciso in un agguato. Distrutto dal dolore e dopo averlo vendi-cato con l’aiuto di Zeus, Polluce chiede al padre di subire la stessa sorte. Ma Zeus, non potendo acconsentire dato che era immortale mentre l’altro prove-niva dal seme mortale del marito della loro madre, Tindaro, gli offrì un’alter-nativa: o stare per sempre nell’Olimpo o vivere un giorno sull’Olimpo e uno nell’Ade insieme al fratello. Polluce scelse di partecipare un giorno alla luce e un altro all’oscurità per amore del fratello. Gli spartani li raffiguravano con due travi di legno legate assieme da un asse sotto forma di H- di qui l’attuale sim-bolo nello zodiaco. Oppure con due anfore ad ognuna delle quali era attorci-gliato un serpente (simbolo di Mercurio/Ermete guaritore)

Abitavano in cielo sotto forma di stelle, le due più lucenti della costella-zione dei Gemelli ma, diversamente dagli altri eroi, erano liberi di muoversi e accorrere in soccorso di chi li invocava nel pericolo, specialmente durante i combattimenti e le tempeste marine. In tal caso apparivano non più come ca-valieri ma come esseri alati. Castore e Polluce sono il simbolo del legame in-dissolubile di amore tra gemelli.

Romolo e Remo, invece, i gemelli figli della vestale Rea Silvia e di Marte allattati dalla lupa e fondatori di Roma, sono legati dal vincolo della rivalità e dell’odio che si dissolve soltanto con la morte di uno dei due. Alcuni riportano che in realtà fossero figli dello stesso padre di Rea, Amulio, fratello del re Nu-mitore. Amulio ordinò ad un suo servo di eliminarli ma questi li mise in una barca affidandoli alla corrente del fiume che li trasportò fino ad un grande fico dove furono allattati da una lupa (animale sacro a Marte) e nutriti da un pic-chio. Secondo Plutarco (46-120 d. c.), in seguito fu lo stesso padre che inca-ricò qualcuno di farli studiare- pare eccellessero nello studio delle lettere- e crescere valenti nella caccia e nella corsa. Si racconta inoltre che combattes-sero i ladri e aiutascombattes-sero gli oppressi (erano, quindi, soccorritori come Castore e Polluce). All’inizio, i due fratelli erano uniti tanto che Romolo liberò il fratello caduto nelle mani del re tiranno, e insieme a lui vendicò la madre. Insieme de-cisero poi di fondare una città nei luoghi in cui avevano trascorso la loro infan-zia. Fu allora, quando si doveva decidere a chi spettasse la supremazia, che diventarono nemici e la loro solidarietà si trasformò in odio. Vennero alle mani e Remo fu ucciso. Romolo regnò sulla nuova città che dal suo nome chiamò Roma. Quando morì non si poté trovare il suo corpo per cui i romani

arguiro-no che fosse stato trasportato in cielo diventando il dio Quiriarguiro-no, e che dal cielo dispensasse il suo aiuto ai bisognosi (ancora, connotazione Aria)

Il Segno dei Gemelli

Secondo lo Zingarelli ‘98, il mito è l’esposizione di un’idea astratta sotto forma poetica o allegorica. E’, tra le altre cose, l’immagine semplificata di un feno-meno sociale o di un personaggio come viene recepito presso un gruppo umano, svolgendo un ruolo determinante nel comportamento pratico ed ideo-logico di questo. Abbiamo qui l’esperienza universale dei gemelli stratificata nell’inconscio collettivo che viene trasferita come archetipo nel segno zodiaca-le dei Gemelli. L’idea base è quella del dualismo tipico del nostro universo che si dibatte per vivere, o sopravvivere, tra bene e male, tra chiaro ed oscuro. Estrapolando dalla mitologia presentata, abbiamo per i Gemelli le seguenti connotazioni:

– Parte chiara immortale e parte scura mortale – Figli del cielo, esseri alati = Segno di Aria

– Capacità taumaturgiche (anche nella mitologia cattolica i Santi Cosma e Damiano sono gemelli e guaritori)

– Ambivalenza di amore/odio nel rapporto – Simbiosi/separazione

– Cielo e Ade, contatto fra due mondi

Il problema dei gemelli nel tema natale

Quando vogliamo redigere un tema natale ai gemelli ci troviamo di fronte ad una sola carta per due persone diverse. Come dobbiamo comportarci? Sull’ar-gomento c’è stato di recente un vivace dibattito on-line sul sito dell’Isar che cercherò di sintetizzare.

L’imbarazzo del primo impatto è superabile se si tiene conto che ogni in-dividuo cerca l’unicità. E che bisognerebbe chiedersi non perché malgrado la stessa carta due persone siano differenti, bensì come mai sono uguali, se que-sto dovesse verificarsi. Dopo tutto, anche il singolo individuo può essere diver-so nei diversi periodi della vita in quanto le perdiver-sone cambiano all’interno della loro struttura, e quindi del loro tema, e può essere difficile riconoscere in noi il “gemello” che eravamo trenta anni fa.

Intanto, bisognerebbe prendere in considerazione se si tratta di mono o bi-zigoti, cioè se i gemelli hanno un patrimonio genetico identico oppure già differenziato. Probabilmente, nel primo caso ci potrebbe essere una maggiore tendenza alla rivalità e quindi, ciascuno di essi potrebbe utilizzare soltanto una parte dell’oroscopo, nello stesso modo, del resto, in cui tutti noi utilizziamo so-lo una parte delle nostre potenzialità. In genere, almeno secondo alcune ricer-che, i gemelli tendono ad accentuare le differenze se vivono insieme mentre ri-mangono apparentemente più simili nel caso contrario. Bisognerebbe poi an-dare alla ricerca delle piccolissime differenze che sempre emergono, tanto più

evidenti quanto maggiore è la distanza di tempo che intercorre tra una nascita e l’altra. Anche se sembra un po’ difficile trovare qualcosa di immediatamente significativo applicando le regole classiche dell’astrologia. Forse si potrebbe ricorrere a tecniche più sofisticate tipo armoniche o midpoint o astrologia jyo-tish. Ma il loro uso potrebbe essere relativo se la differenza di tempo tra le na-scite risultasse di pochi minuti come è probabile che avvenga nel caso di parti cesarei. Certo, sarebbe utile avere l’ora di nascita il più esatta possibile. Ma anche in questo caso è necessario ricordare che non si può desumere tutto dalla carta. Ci sono cose che non possiamo vedere in essa così come non sempre è possibile scoprire tutti i segreti del nostro inconscio. Senza contare che l’astrologia non è sufficientemente evoluta e che deve ancora trovare la strada giusta per comprendere come mai due anime sono state legate insieme fin dalla nascita.

Forse si dovrebbe introdurre il discorso della reincarnazione, per chi ci crede, o del libero arbitrio, che riescono ad aver ragione persino dalle carte. Anche la Kabala si riferisce al libero arbitrio. Si possono ipotizzare “universi paralleli” (Scientific American, maggio 2003, Terre parallele in universi

infiniti) dove ognuno può vedere il film che preferisce.Vale a dire che in

uni-versi infiniti ci dovrebbero essere infinite possibilità di opzioni. Tuttavia, una volta operata la scelta, questa non può più essere cambiata (ecco dove nasce-rebbe l’equivoco del determinismo).

Per il misticismo egiziano, ed io aggiungo anche per la dottrina rosacro-ciana, l’anima entra nel corpo alla nascita ma si realizza completamente solo a 7 anni. Durante questo primo periodo l’individuo può cambiare secondo le esperienze con le quali si confronta. Lo stesso profeta Nostradamus, che fece uso estensivo delle previsioni astrologiche, afferma che non è detto che tutte le profezie debbano avverarsi, intendendo che l’uomo può sempre cambiare il suo futuro attraverso l’esercizio della volontà.

Siccome questi due punti, le vite passate e il libero arbitrio, ci avvicinano alla comprensione delle motivazioni individuali e del nostro modo di agire, sa-rebbe opportuno prenderli in considerazione quando si studia una carta ge-mellare. Ci sarebbe tuttavia da obiettare che, studiando la stessa carta per i due gemelli, si ottengono storie di vite passate uguali per entrambi.

Ipotesi di approccio

Prima di passare alle diverse ipotesi di approccio, sarebbe opportuno tornare al mito che ci presenta, come abbiamo già detto, un gemello solare/conscio ed uno oscuro/inconscio, uno di solito più passivo e l’altro più attivo (polarità Yin-yang) simboli interiori del nostro Giano bi-fronte o del nostro dualismo. Ecco le diverse tecniche ipotizzate e già sperimentate:

1) Osservare gli angoli (AS e MC) e gli aspetti che presentano. Possono tro-varsi in segni diversi. Oppure, in segni uguali e Dwad diverse. Per Dwad si intende una divisione dello Zodiaco in sezioni di 2°30’, ognuna delle quali in un segno diverso all’interno dello stesso segno. Per es. 2°30’ di Ariete =

Dwad Ariete/Ariete; da 2°,30’ a 5°,00’ = Ariete/Toro, e così via fino ai Pe-sci. Questo è un sistema in uso nell’astrologia indiana che può essere con-sultato come conferma o quando non si sa a che santo votarsi. Di solito, anche se l’AS risulta uguale la differenza di tempo si nota al MC.

2) Osservare ancora gli angoli. Per es., il Sole di uno può cadere al di sopra dell’orizzonte e quello dell’altro al di sotto. E’ utile in questo caso conside-rare i settori dell’oroscopo (maggiore o minore obiettività/ soggettività) 3) Prendere in considerazione il fatto che un gemello può rispondere

maggior-mente alle vibrazioni del Sole e l’altro della Luna, specialmaggior-mente nel caso di sesso diverso. Oppure che uno dei due sta polarizzando una parte dell’oro-scopo. Per es., in un determinato momento, uno incomincia ad esprimere maggiormente l’energia Yang identificandosi con Marte e il Sole mentre l’altro sicuramente diventerà più lunare e venusiano. E’ interessante ri-scontrare quale parte della carta ognuno di essi sta privilegiando. Per es., in un quadrato tra Marte e Saturno dove uno sta utilizzando la polarità Sa-turno e l’altro quella marziana.

4) La vicinanza maggiore o minore di un pianeta natale alla cuspide di una casa.

5) Le configurazioni geometriche all’interno dell’oroscopo (dovute alla diffe-renza di tempo che incide sulla collocazione delle cuspidi delle case), co-me un Grande Trigono o un T-quadrato

6) La posizione della Luna progressa rispetto alle cuspidi natali e la progres-sione degli angoli rispetto ai pianeti natali insieme ai transiti su tali punti. Questo per decifrare gli avvenimenti che si realizzano per un gemello e non per l’altro.

7) Ricorrere alla tecnica della rettifica dell’ora natale nei casi dubbi perché l’AS è importante e i pianeti in congiunzione o in aspetto possono rappre-sentare le persone presenti all’evento e/o l’equivalente delle sub-persona-lità. Il contatto differenziato nel tempo con i pianeti (transiti) è piuttosto ri-levante. Per es., la differenza dai 4 agli 8 minuti alla nascita (frequente nei parti cesarei e ancora più notevole in quelli naturali) può tradursi in 6-8 mesi durante l’adolescenza quando uno dei gemelli vive progressivamente le stesse situazioni prima dell’altro mentre verso i 30 la differenza si tramu-ta in anni. Per es. l’inizio del ciclo femminile o il sorgere della prima peluria sul viso per i maschi. Con impatti psicologici di un certo peso Una coppia di gemelle aveva ricevuto il permesso di accettare appuntamenti solo dopo aver compiuto i 16 anni. La seconda ebbe un inquadramento di Venere ap-pena prima di quell’età e l’altra apap-pena dopo. Quest’ultima non ebbe mai un appuntamento mentre l’altra sì. Continuarono a vivere insieme fino ai 60 anni, con la gemella dell’appuntamento che si dimostrava la più mon-dana ed energica delle due. Cioè, il neonato che nasce dopo viene in con-tatto con le sequenze planetarie prima dell’altro. Secondo A. T. Mann, quando la differenza temporale è di 10’ o addirittura 20’ (il che non è infre-quente nei parti naturali), il secondo gemello spesso va più avanti nella vi-ta precedendo l’altro nelle esperienze. Altri astrologi affermano il contrario.

È, cioè, il primo gemello quello più volitivo o più produttivo in quanto deci-de di uscire prima deci-dell’altro che, spesso, viene indotto all’uscita da parto cesareo. Mi viene, però, in mente che il primo ad uscire è anche quello che è stato concepito dopo. Quindi la discrepanza tra le due tesi è solo appa-rente.

8) Un’indagine utile sarebbe quella di far analizzare la carta dei gemelli da due astrologi diversi perché ognuno può vedere la carta da una diversa prospettiva, e fare poi un confronto.

9) Un’altra sarebbe quella di avere un dialogo privato con ognuno dei gemelli per vedere come i due considerano se stessi rispetto all’altro.

10)Infine, un sentiero da seguire sarebbe quello di analizzare anche la carta dei genitori, ed eventualmente dei nonni, in quanto la loro influenza può ri-sultare significativa per comprendere la colorazione differenziata che appa-re nella carta dei gemelli.

Un caso di gemelli bi-zigoti

Vediamo adesso i grafici di una coppia di gemelli – di cui ho avuto diretta esperienza, ancora nell’’89, quando avevo come strumento utile soltanto la dialettica del sistema morpurghiano – il primo di sesso maschile, l’altro fem-minile, nati ad appena 5’ di distanza. E pare che il tempo sia esatto.

Confesso ch’ero stata presa dal panico e mi ero attaccata a tutte le diffe-renze possibili, anche a quelle più esigue. Indichiamo con A il primo gemello, di sesso maschile e con B quello di sesso femminile.

Grafici

Avevo riscontrato:

A: MC 19°14’ Leone, 2° decano = Sagittario B: MC 20°31 Leone, 3° decano = Ariete A: Stellium in 9a con Merc., Luna, Marte B: Stellium in 8a con Sole, Saturno, Merc.

A: (nessun riscontro) B: Urano, 23°44’ Bi sest. MC 20°31’Leone-

A: id B: Giove 17°27’ 4a/Pesci trig. AS 9°53 Scorp.

A: Plutone, 4°11/Bi, semiq. MC 19°14 Leone B: - - - —

A: Nettuno/Sag. cuspide (-5’’) 2a B: Nettuno del tutto in 1a casa

Nel soggetto A con un MC 2° dec./Sag. ed uno stellium in 9a, analoga del Sag.+ Luna/inconscio personale/anima nello stellium, assediata da Mercu-rio/Movimento e Marte/iniziativa in Leone, abbiamo una capacità di fuga e di salvezza nel lontano abbastanza accentuata, insieme alla capacità di azione costruttiva che si origina dal semiquadrato tra Plutone/risorse impensate e

MC/autorealizzazione (assente nella sorella). La collocazione di Nettuno/infini-to, proiettato (0.05’’ alla cuspide) sulla 2a, la casa del concreNettuno/infini-to, indica la ca-pacità di reagire al pericolo di alienazione data dall’autocoscienza/Sole cong. a Saturno/limiti nella casa della morte e della trasformazione.

La sorella, invece, con il MC. 3° dec./Ariete, stellium in 8a/casa dell’alie-no, doppiamente legata a Plutone e Marte che ne sono i signori, si sente più distaccata dal suo ambiente naturale (opp.2a), sempre pronta a combattere. Saturno/limite/struttura/logica assediato da Sole/vitalità e Mercurio/ movi-mento la portano ad una certa impulsività. Urano sestile al MC/Leone-3° dec. Ar. (assente nel fratello) indica che si autorealizza nell’indipendenza e nella ri-bellione. Mentre il suo Giove in Pesci, forte perché in 2° domicilio nel segno, trigono all’AS in Scorpione (altro aspetto assente nel fratello), accentua le sue valenze trasgressive legate all’inconscio.

Durante il colloquio, entrambi i ragazzi sembravano soffrire di una specie di rassegnazione in contrasto con il clima ostentatamente ma falsamente libe-rale, proposto dai genitori. Il quadrato Luna/Urano tra la 12a e la 9a nell’oro-scopo dei due gemelli parla di separazione brusca e sofferta dalla madre, sen-tita maggiormente dalla figlia che la traduce in aggressività

In effetti, il ragazzo si dimostrava più tranquillo e taciturno mentre la so-rella si atteggiava a ribelle. Il primo, che sognava di diventare pilota di formula 1, diventa ingegnere meccanico con laurea breve riuscendo ad inserirsi nel quotidiano, si sposa nel 2002, ancora senza figli (Plutone in 11a/Bilancia di fronte ad una 5a vuota) e trasferisce il suo desiderio di potenza (Formula 1) nello Judo, che pratica ancora adesso.

In questa sede non dobbiamo analizzare i temi ma considerare semplice-mente le differenze che rendono i gemelli persone uniche e non cloni. Così, a distanza di molti anni, risulta che il soggetto A, il primo nato, il relativamente meno sensibile dei due, è quello che si inserisce meglio nella realtà e soprav-vive. Invece la sorella, più percettiva e ricettiva è quella che soccombe.

Infatti, il suo desiderio di indipendenza la porta a fuggire di casa, a speri-mentare subito il sesso, a sposarsi con una persona che la induce ad una nuo-va fuga (separazione) e l’avvia verso la morte (casa 8a) cui forse, lo diciamo a posteriori, inconsciamente anelava (Sole quadr. Plut.). Quando, infatti, le si prospetta ormai una serena convivenza con un altro compagno per sfuggire ad un marito che la prevaricava psicologicamente e forse fisicamente, perisce in un incidente d’auto mentre si dirige verso il lago di Garda per il suo ultimo giorno di lavoro (cameriera in un hotel). 15 giorni prima era sfuggita ad un al-tro incidente. Lascia una bambina di 3 anni che ora, a 10 anni, è in analisi. Sia lei che il fratello avevano sogni premonitori (Casa 8a/Cancro abitata, AS. Scorp., Giove in Pesci/4a) e poco prima dell’incidente lei aveva presagito la sua morte. In seguito alla perdita improvvisa della sorella il gemello si è trova-to ad avere seri problemi negli studi, esprimendo così il suo dolore. I due fra-telli erano, infatti, molto legati.

Se dovessi fare adesso l’oroscopo, usufruirei dei punti 1, 3, 4, 5, 10 per avere delle conferme più immediate. Proviamo ad analizzare:

A: MC dwad Leone/Pesci = approccio più morbido ed elusivo e quindi più funzionale all’ambiente.

B: Mc dwad Leone/Ariete = atteggiamento più frontale ed aggressivo ver-so l’ambiente.

B: configurazione astrale = Grande trigono di Acqua tra AS/Scorp.- Gio-ve/4a/Pesci - Mercurio/8a/Cancro. Questo sembra indicare maggiore sensibi-lità e attrazione per l’Inconscio/Infinito (assente nelo fratello).

Le dwads perciò confermano sia la tonalità dei decani sia l’atteggiamen-to dei due fratelli verso la vita e le loro reazioni allo stesso contesl’atteggiamen-to sociale. Ovviamente, si tratta di sfumature.

Tema natale dei genitori

Grafici

Prima di fare l’oroscopo avevo parlato col padre mentre la madre rimaneva si-lenziosa. Apparentemente liberale, il primo era in realtà molto possessivo (Scorpione) ed autoritario. Pare fosse anche influenzato dalla moglie, che ave-va rifiutato visceralmente la figlia (Urano/12a quadrato Luna in 9a/madre nel lontano nella carta dei gemelli) Probabilmente aveva avuto problemi durante il parto (Giove/placenta e Nettuno/liquido amniotico lesi, anche se non tra di

lo-ro). La madre presenta una Luna in 6a/Ariete opposta Mercurio/figli in 12a ed un AS/Bilancia con un nucleo di durezza (Luna opp. AS Trig. Plut.10a/potere in Leone). Inoltre, con uno stellium in 12a, risulta interessato l’asse di identità dove si riscontra una certa confusione (Sole congiunto Nettuno entrambi con-giunti Mercurio).

Il padre, Sole/Scorpione in 10a opp.Luna/Toro in 4a = asse del potere, AS Capricorno con Giove in 1a e MC 29,37/Bilancia, cioè quasi Scorpione, la dice lunga sull’atmosfera casalinga rivelatasi poi oppressiva anche per la ni-potina, che va a trovare malvolentieri i nonni materni a causa della loro rigi-dezza inflessibile. Dopo la morte della figlia, il nonno voleva la bambina in affi-damento ma questo è stato assegnato nominalmente al padre che lo ha poi passato, di fatto, ai nonni paterni. Ragion per cui ci sono stati forti litigi tra i due con risvolti legali che ancora perdurano.

Entrambi i temi presentano una opposizione Sole/Luna.

Influenze genitoriali sul tema dei gemelli

Grafici comparati

Se confrontiamo la carta dei gemelli con quella dei genitori, nati uno nel ‘49,

Nel documento LINGUAGGIO ASTRALE (pagine 49-60)