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Gli indirizzi comunitari per la attuale programmazione di sviluppo rurale hanno spinto sin dall’inizio verso la diversificazione delle economie rurali e verso la promozione di nuove fonti di reddito agricolo, come la produzione delle biomasse. Infatti proprio nel Reg. CE 1698/05 si evidenzia la necessità di “incentivare i miglioramenti nei settori del- la trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli e forestali primari

sostenendo gli investimenti finalizzati a rendere tali settori più efficienti, a promuovere la produzione di energie rinnovabile da biomasse agricole e forestali, ad introdurre nuove tecnologie ed innovazione, ad aprire nuovi sbocchi di mercato”. Con la decisione comunitaria n. 61/2009 gli Orientamenti strategici comunitari (OSC) sono stati modificati individuando alcune nuove sfide di rilievo per l’agricoltura europea, segnatamente i cam- biamenti climatici, le energie rinnovabili, la gestione delle risorse idriche, la biodiversità e la ristrutturazione del settore lattiero-caseario, ed individuando nell’agricoltura e nella silvicoltura i settori che possono dare un contributo sostanziale alla fornitura di materie prime per la produzione di bioenergia, al sequestro del carbonio e ad un’ulteriore riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

Il Piano Strategico Nazionale (PSN) dal canto suo ha fissato obiettivi ed azioni chiave per le agroenergie, attraverso misure di sostegno agli investimenti per l’impiego di biomas- se locali e la produzione di energia rinnovabile all’interno dell’azienda agricola, evidenzian- do l’opportunità di sviluppare filiere corte ed impianti di produzione di medie e piccole dimensioni.

In coerenza con le strategie delineate a livello comunitario e nazionale relativamen- te allo sviluppo delle energie rinnovabili, il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007- 2013 della Regione Campania approvato dalla Commissione con Decisione C(2007)5712 del 20/11/07, affronta il tema della produzione di energia da fonti alternative prevedendo misure che investono direttamente nella produzione di biomassa per scopi energetici e che prevedono premialità per tutti gli interventi tesi all’uso di fonti di energia rinnovabile.

Tale sfida viene ulteriormente rafforzata introducendo nuovi interventi tesi a raf- forzare, in termini sia di strumenti operativi che di risorse finanziarie, la coerenza con le nuove sfide dettate dall’Healt Check, oltre che delineate nel Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR).

La durata settennale del programma e la sua dinamicità, lo rendono uno strumen- to politico e finanziario molto importante per lo sviluppo delle filiere agro-energetiche e la presenza dell’ approccio Leader (approccio bottom-up, partenariato pubblico/privato, integrazione multisettoriale) può essere utilizzata per favorire la nascita di filiere agro energetiche locali.

Gli obiettivi del PSR 2007-2013 della Regione Campania nel settore della biomassa sono:

– incentivare il ricorso alla consulenza ed alla formazione nel campo della produzione di materie prime a finalità energetica o di energie da biomassa;

– classificazione della biomassa combustibile e delle relative migliori tecnologie per l’uti- lizzazione;

– sostegno all’utilizzazione forestale dei terreni a scopo energetico, mediante erogazione di contributi alle specie a rapido accrescimento coltivate a breve durata (SRF);

– stimolare la raccolta e conferimento di biomasse ad elevato potenziale energetico con- centrate in particolari distretti territoriali;

– incentivare la produzione di impianti per la produzione di energia termica e/o elettrica alimentati da biomasse agro-forestali;

– incentivare il recupero di biogas prodotto da biomasse agricole e da effluenti zoo- tecnici.

Il territorio regionale è stato distinto in 7 macroaree in base alla presenza di deter- minate caratteristiche ambientali, economiche e sociali. Nelle macroaree identificate con la lettera D (D1 - Aree a forte valenza paesaggistico-naturalistica, con potenzialità di svi-

luppo integrato e D2 - Aree caratterizzate da ritardo di sviluppo) la necessità di sviluppare le bioenergie è enucleata tra i principali fabbisogni individuati.

Nel PSR lo sviluppo dell’offerta e l’uso innovativo delle biomasse vegetali ed animali per fini energetici viene sostenuto attraverso un ampio ventaglio di misure comprese: – nell’Asse I “Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale”, misure

che hanno una funzione strumentale per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tec- nologie nei settori agricolo e forestali e si distinguono in:

- misure volte a ristrutturare e sviluppare il capitale fisico e a promuovere l’innovazione mediante il miglioramento professionale delle aziende agricole e degli operatori fore- stali;

- incentivazioni al miglioramento delle attrezzature di raccolta e stoccaggio;

- investimenti necessari alla realizzazione di impianti di piccole e medie dimensioni per la combustione di biomassa, anche per piccole reti di teleriscaldamento;

- investimenti per sostenere l’approvvigionamento energetico anche con fonti rinnova- bili;

– nell’Asse II “Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale” mediante lo sviluppo di energie rinnovabili e di materie prime per la filiera bioenergetica;

– nell’Asse III “Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rura- le”, diversificando l’economia rurale con l’incentivazione di sviluppo di microimprese nel settore delle bioenergie; azioni di informazione sulla produzione e l’uso di energia da biomassa.

Le azioni dedicate alla produzione di energia da fonti alternative, quali biomasse, bio- gas ma anche fotovoltaici od eolici, si diversificano a seconda del territorio di riferimento e delle tipologie di beneficiari.

Misura Intervento Beneficiari Aree

111

interventi di formazione e di informazione che mirano ad aumentare la sensibilizzazio- ne su tematiche di carattere ambientale con

riferimento alle energie rinnovabili

operatori del comparto agricolo, forestale ed agroalimentare

intero territorio regionale

121

Finanziamenti relativi ad interventi per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e/o alternative; gli investimenti tesi alla produ-

zione di energia dovranno essere dimen- sionati per non superare la soglia di 1 MW e l’energia prodotta dovrà essere utilizzata in

prevalenza in ambito aziendale.

imprenditori agricoli singoli o associati

a seconda del com- parto produttivo

122

interventi strutturali e infrastrutturali a carattere eminentemente produttivo per la produzione di biomasse legnose da utilizza-

re come fonte energetica rinnovabile

privati singoli o associati proprie- tari di superfici forestali e boschive

Comuni singoli o associati proprietari di superfici forestali e

boschive

Nelle aree forestali insistenti in tutte le sette macroaree

123 interventi per la produzione ed utilizzazione di energia proveniente da fonti energetiche

rinnovabili

imprese che operano nel campo della conservazione, lavorazione, trasformazione e/o commercia- lizzazione dei prodotti agricoli e

forestali

intero territorio regionale

124

interventi nel settore della bioenergia con riferimento anche alle biomasse forestali, al

fine di incentivare l’offerta di fonti energeti- che rinnovabili

partenariati (atS, Consorzi, socie- tà) formati da: produttori pri- mari, imprese di trasformazione, Università /enti di ricerca pubblici

o privati

intero territorio regionale

125 sott. 3 trica da Fonti di Energia Rinnovabile – FER-interventi per la produzione di energia elet-

Comuni, Enti parco, Comunità montane, Consorzi di bonifica intero territorio regionale 221

interventi per l’imboschimento delle superfi- ci agricole con specie a rapido accrescimen- to allo scopo di ottenere in tempi brevi una elevata produzione di biomassa da destinare

alla produzione di energia.

imprenditori agricoli professionali (i. a. p.) singoli o associati; imprenditori agricoli singoli o

associati;

persone fisiche e giuridiche di di- ritto privato e altre entità di diritto

privato;

Enti pubblici proprietari dei terreni da imboschire.

Macroaree a2, B, C

227

Realizzazione o ripristino di aree dotate di strutture per l’accoglienza comprensivo della ristrutturazione e/o adeguamento di rifugi o fabbricati e loro attrezzature, anche

in termini di autonomia energetica (fonti rinnovabili)

Regione Campania; province; Comunità Montane;

Comuni;

Enti parco nazionali e regionali; Consorzi di Bonifica intero territorio regionale esclu- sivamente nelle zone forestali o a fisionomia boschiva ed arbustiva appar- tenenti al Demanio pubblico (azione “a” e “b”) oppure in possesso (proprietà o affitto) degli Enti pubblici destinatari

(azione “b”) 311

interventi per la realizzazione di impianti, fino ad 1MW di potenza, per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinata alla

vendita

Componenti della famiglia agricola Macroaree C, D1 e D2;

331 attività di informazione relativamente ad azioni di sensibilizzazione sulle energie

rinnovabili.

imprenditori dei settori extragricoli operanti in ambito rurale, operatori delle imprese extragri-

cole,

attori territoriali operanti all’inter- no di filiere extragricole, e tutti gli altri operatori economici impegnati

nell’asse 3

Macroaree C, D1 e D2

Fonte: Regione Campania.