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IL RUOLO SVOLTO DALL’INTELLIGENZA DELL’ASSISTENTE SOCIALE

TEORIE INGENUE SULLA INTELLIGENZA E SULLE AZIONI DI SUPPORTO AD ESSA NEL SERVIZIO SOCIALE

3. LE TEORIE INGENUE SULL’INTELLIGENZA: STUDENTI IN FORMAZIONE

3.4 IL RUOLO SVOLTO DALL’INTELLIGENZA DELL’ASSISTENTE SOCIALE

Riportiamo di seguito l’analisi delle risposte relative alla domanda Nel processo di aiuto,

quale ruolo può svolgere l’intelligenza dell’assistente sociale?, facendo emergere le differenti

configurazioni di significato.

3.4.1 Le abilità connesse all’Intelligenza Personale

Rispetto alla domanda circa il ruolo svolto dall’intelligenza dell’assistente sociale, emergono concezioni che rimandano alle abilità connesse con l’intelligenza personale:

- L’intelligenza dell’utente può aiutarmi a intraprendere rapporti basati sulla chiarezza e sulla fiducia, semplificando molti passaggi

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del processo di aiuto. La mia invece si rivelerebbe utile nel comprendere i disagi dell’utente e nell’aiutarlo nelle sue difficoltà - A mio parere, il ruolo che può svolgere è quello di facilitare il lavoro da parte degli operatori che hanno preso in carico l’utente, quindi, l’utente assume un ruolo importante poiché riesce ad accettare il suo problema, e questo è il primo passo per riuscire ad ottenere i risultati per il suo benessere. Da parte mia, il ruolo che posso svolgere è quello di cogliere ciò che l’utente riesce ad offrirmi.

- Per l’utente, l’intelligenza ha il ruolo di renderlo consapevole del suo disagio, provare ad accettarlo e agire di conseguenza. La mia, risiede nell’aiutare l’utente a fare tutto ciò, rendendolo consapevole anche dei mezzi che ha a disposizione per superare determinate situazioni;

Il ruolo dell’intelligenza dell’assistente sociale sembra essere quello di individuare bisogni e risorse dell’utente e aiutarlo ad esserne consapevole.

Il ruolo svolto dall’intelligenza dell’assistente sociale sembra manifestarsi anche nella capacità interpersonale:

- L’intelligenza dell’utente svolge un ruolo importante perché un processo di aiuto ottimale può attivarsi solo tramite la sua volontà. La mia intelligenza sta nel riuscire a rendere l’utente sempre informato sugli interventi che lo riguardano al fine di instaurare una relazione che sia basata sulla fiducia, nella quale l’utente si sente valorizzato e responsabilizzato;

- Nel processo di aiuto l’intelligenza dell’utente può aiutarlo a comprendere i suoi limiti e ciò che l’assistente sociale gli propone. La mia intelligenza potrebbe aiutarmi ad avere la prontezza di relazionarmi adeguatamente con l’utente e di instaurare sin da subito un processo di aiuto efficace;

- L’intelligenza dell’utente è fondamentale per innescare il processo di autodeterminazione che rende il soggetto consapevole e magari collaborativo nella risoluzione e nel ridimensionamento della sua problematica. L’intelligenza dell’assistente sociale sta invece nella capacità di riuscire a creare un rapporto empatico con l’utente e nella capacità di valorizzare con i modi e i tempi adeguati;

Instaurare una relazione basata sulla fiducia, relazionarsi adeguatamente con l’utente, creare un rapporto empatico con chi chiede aiuto sembrano i prodotti messi in campo dal ruolo dell’intelligenza dell’assistente sociale.

Il ruolo dell’intelligenza dell’assistente sociale è legato ai principi e valori propri del servizio sociale, infatti rispettare l’altro sospendendo il (pre)giudizio, lasciare a lui/lei la capacità di

53 autodeterminarsi, sostenerlo nella responsabilizzazione e nella sua capacità di essere autonomo, sono principi cardine del sevizio sociale:

- Il ruolo che può svolgere l’intelligenza dell’utente nel processo di nuovo è essere il primo che si vuole far aiutare. Capire e non porre ostacoli o assumere un atteggiamento ostile nei confronti dell’assistente sociale. Il mio ruolo è quello di aiutare l’utente senza invadere la propria vita ma usando i giusti procedimenti, non avere pregiudizi e soprattutto non credere di poter aiutarlo senza che l’utente si aiuti;

- L’intelligenza dell’utente rende il percorso di aiuto più semplice, limpido ed efficace nel momento in cui l’utente stesso comprende e soprattutto accetta la sua difficoltà, il suo disagio, dando il consenso a farsi aiutare. Io, in quanto assistente sociale, dovrò essere abile proprio nell’ottenere tale consenso, nel responsabilizzare l’utente e quindi nell’accompagnarlo verso la soluzione al suo problema;

- L’utente intelligente dovrà collaborare, l’assistente sociale cercherà di mettere a proprio agio la persona che ha di fronte, ascolterà e abbasserà le certezze dell’utente. Faremo un quadro anamnestico della situazione valorizziamo e responsabilizziamo l’utente, dobbiamo essere una guida relazionale per l’altro - Nel processo di aiuto, l’intelligenza dell’utente svolgerà

sicuramente un ruolo positivo, affinché lui stesso capisca, acquisisca la consapevolezza di poter svolgere un ruolo attivo nella relazione d’aiuto creatasi. La mia, invece, sarà quella appunto di fare in modo che l’utente che avrò in carica, potrò acquisire, promuovere anche in modo autonomo, le proprie risorse;

- Tramite essa è possibile raggiungere gli obiettivi prefissati facendo in modo che l’utente si attivi per risolvere i suoi problemi attraverso la propria autodeterminazione.

Pur nel rispetto dei principi della responsabilizzazione e dell’autodeterminazione, il ruolo svolto dall’intelligenza dell’assistente sociale mira a guidarlo e sostenerlo nel percorso da lui scelto:

- Fondamentale è la capacità dell’utente ad ascoltare e valutare per farsi aiutare. Parallelamente importante è la mia capacità di ascoltare, mostrarmi disponibile, senza essere invasiva, rispettare l’altro, i suoi tempi, le sue scelte, cercando di guidarlo e sostenerlo nel percorso dall’utente stesso scelto.

Il ruolo svolto dall’intelligenza dell’assistente sociale è distribuito in tutte le fasi del processi di aiuto

- L’intelligenza dell’utente si può rivolgere nella collaborazione con l’operatore, nel capire che si ha bisogno di aiuto e ciò facilità la relazione. Nell’operatore svolge il ruolo in tutte le fasi;

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dall’accoglienza, all’aiuto, alla ricerca di soluzioni, fino a raggiungere il più possibile il benessere dell’utente;

3.4.2 Le abilità connesse all’intelligenza Logico-Matematica

Dall’analisi delle risposte alla domanda relativa al ruolo dell’intelligenza dell’assistete sociale, sembra emergere anche una funzione con caratteristiche simili alle operazioni mentali:

- La consapevolezza dell’utente rispetto al suo problema e la voglia di risolverlo svolgono un ruolo per il processo d’aiuto. Allo stesso tempo la mia intelligenza mi aiuterà a trovare una soluzione al problema dell’utenza.

Il verbo trovare unito al complemento oggetto soluzione, rimanda all’idea che l’intelligenza abbia un ruolo legato ad azioni di ricerca e di esplorazione. Una funzione con caratteristiche meno inter ed intra personali e più collegate ad un ragionamento astratto. Anche nella risposta che segue incontriamo termini che rimandano ad una funzione creativa e quindi capace di mentalizzare e valutare soluzioni:

- L’intelligenza dell’utente e dell’operatore hanno un ruolo importante per la ideazione di un processo di aiuto condiviso al fine di giungere ad una soluzione efficace.

Ideare un percorso significa mettere in campo delle azioni nella propria mente e con quella degli altri prima ancora di poterla realizzare. Inoltre tali azioni mentali devono prefigurarsi e quindi immaginarsi di giungere a soluzioni efficaci. Un concetto simile viene espresso nella risposta che segue:

- Sono entrambe molto importanti perché aiutano a svolgere meglio il lavoro, ma soprattutto aiutano ad instaurare un buon rapporto tra utente e assistente sociale, aiuta sia alla partecipazione più attiva di entrambe le parti che allo sviluppo di un percorso migliore per uscire dal disagio che ha l’utente;

Sviluppare un percorso migliore, come nel caso precedente dove veniva scritto ideare un percorso,

implica la capacità di rappresentarsi nella propria mente le caratteristiche di tale percorso. Prima ancora di realizzare azioni pratiche e concrete nel mondo fisico, si devono mettere in atto processo mentali di elaborazione e sviluppo relativamente a ciò che si andrà a realizzare.

In conclusione, secondo gli studenti il ruolo svolto dall’intelligenza dell’assistente sociale e dell’utente è collegato ad abilità soprattutto personali, intese come capacità connesse all’intelligenza interpersonale ed intrapersonale. Nel caso che riportiamo, l’intelligenza dell’utente sembra essere

55 rappresentata come connessa soprattutto alle abilità interpersonali, mentre quella dell’assistente sociale ad abilità intrapersonali:

- L’intelligenza dell’utente può aiutarmi a intraprendere rapporti basati sulla chiarezza e sulla fiducia, semplificando molti passaggi del processo di aiuto. La mia invece si rivelerebbe utile nel comprendere i disagi dell’utente e nell’aiutarlo nelle sue difficoltà

Nella risposta di seguito riportata, si evidenzia che il ruolo dell’intelligenza dell’utente è connesso con le abilità riconducibili all’intelligenza intrapersonale intrapersonale dell’utente; mentre il ruolo dell’intelligenza dell’assistente sociale è di tipo interpersonale, ovvero riuscire a cogliere le risorse dell’utente:

- A mio parere, il ruolo che può svolgere è quello di facilitare il lavoro da parte degli operatori che hanno preso in carico l’utente, quindi, l’utente assume un ruolo importante poiché riesce ad accettare il suo problema, e questo è il primo passo per riuscire ad ottenere i risultati per il suo benessere. Da parte mia, il ruolo che posso svolgere è quello di cogliere ciò che l’utente riesce ad offrirmi.

La seconda configurazione di significati attorno al ruolo dell’intelligenza riguarda la connessione alle abilità di tipo logico-matematico:

- L’intelligenza dell’utente e dell’operatore hanno un ruolo importante per la ideazione di un processo di aiuto condiviso al fine di giungere ad una solazione efficace;

- Tramite essa è possibile raggiungere gli obiettivi prefissati facendo in modo che l’utente si attivi per risolvere i suoi problemi attraverso la propria autodeterminazione.

Prefissarsi degli obiettivi, ideare un percorso sono concetti che rimandano a caratteristiche affini alle operazioni mentali, collegate quindi all’intelligenza logico-matematica.

3.5 LE STRATEGIE MESSE IN CAMPO DURANTE IL PROCESSO DI AIUTO