• Non ci sono risultati.

M 4 1)Discussione su ciò che è naturale e ciò che

DAL PROGETTO PILOTA ALLA RICERCA AZIONE SITUATA

I. M 4 1)Discussione su ciò che è naturale e ciò che

non lo è in base a degli oggetti che ogni partecipante ha portato da casa

considerandolo il più naturale

2)Di fronte ad un cesto di frutta e verdura, i partecipanti decidevano che cosa farne Descrivi l’immagine che hai di te come genitore I.N. I.P. (intra) I.P., I.L. 5 I maestri segreti Le dieci regole I.P. (inter)

I.E. I.P., I.L.

6 Riflettere e scrivere il susseguirsi dell'interazione fra genitore e figlio durante un litigio

Feedback finali

Seconda somministrazione del questionario (Spectrum) I.M.L. 1)contenuti 2)metodologia 3)ruolo di genitori, educatori

4)la relazione fra ed e genitori

5)la relazione con i piccoli

I.P., I.L.

110

3.5 ANALISI DEI DATI DEL PROGETTO PILOTA

Di seguito riportiamo l’analisi dei dati raccolti descrivendo brevemente alcuni elementi rilevati circa le rappresentazioni dell’intelligenza e i profili dei punti di forza e di debolezza dei bambini presi in considerazione. In secondo luogo ci soffermeremo sulle considerazioni offerte dai partecipanti in merito all’esperienza vissuta, al fine di comprendere se rispetto alla metodologia e strumenti utilizzati fosse necessario modificare alcuni aspetti.

3.5.1 Le teorie ingenue sulla intelligenza da parte dei genitori e degli educatori

Le idee attorno al concetto di intelligenza fornite dagli adulti partecipanti alla ricerca, scaturiscono dalla risposte alla domanda Chi è per te il bambino intelligente?- . Gli educatori a riguardo rispondono:

(1) ogni bambino è intelligente in modo diverso, ognuno ha più o meno abilità. Forse l'intelligenza sta nel saperle riconoscere e utilizzare al meglio;

(2) ognuno di noi a suo modo è intelligente, quindi non esiste un bambino non intelligente

(3) quel bimbo che può essere circondato da figure adulte capaci di farlo crescere senza contaminare le sue qualità e doti innate

111

(4) è colui che impara dai propri errori e non ne ripete altri

(5) è un bambino che non si ferma all'aspetto delle cose, delle notizie, delle esperienze, ma che va "oltre" che ha senso critico e una personale visione delle cose e del mondo; è colui che mette in atto tutte le sue strategie e potenzialità per affrontare una determinata situazione. E' colui che si sente emotivamente e affettivamente presente ed individualizzato

(6) è colui che riesce a cogliere le emozioni e le sensazioni dell'altro, è in grado di analizzare la situazione contestuale in cui vive, di mettere in atto strategie di problem-solving di fonte ad un problema e creare relazioni positive con adulti e coetanei

Da queste sei risposte, si rileva che fra gli educatori vi è l’idea che l’intelligenza possa essere vista non in forma monolitica, ma al plurale -ogni bambino è intelligente in modo diverso, ognuno ha più o meno abilità; ognuno di noi a suo modo è intelligente, quindi non esiste un bambino non intelligente. Inoltre sembra affacciarsi l’idea che l’intelligenza sia data da fattori innati -quel bimbo che può essere circondato da figure adulte capaci di farlo crescere senza contaminare le sue qualità e doti innate. Sembra evidenziarsi anche l’immagine di un’intelligenza adattiva, ovvero in grado di imparare dai propri errori e in grado di far fronte ai problemi: - è colui che impara dai propri errori e non ne ripete altri; è colui che mette in atto tutte le sue strategie e potenzialità per affrontare una determinata situazione; di mettere in atto strategie di problem-solving di fonte ad un problema e creare relazioni positive con adulti e coetanei. Infine, si rilevano anche elementi riconducibili alle caratteristiche dell’intelligenza personale, come studiata da Gardner: E' colui che si sente emotivamente e affettivamente presente ed individualizzato; è colui che riesce a cogliere le emozioni e le sensazioni dell'altro….., di mettere in atto strategie di problem-solving di fonte ad un problema e creare relazioni positive con adulti e coetanei.

Rispetto allo stesso quesito, Chi è secondo te il bambino intelligente?- i genitori rispondono:

(7) quello che segue il suo istinto di sopravvivenza cercando di condividere le risorse con equità;

(8) è un bambino che da soddisfazione al proprio genitore (9) ascolta ed è autonomo;

(10) il bambino intelligente non è solo quello che impara bene le materie di scuola. Se non si impara l'empatia, il rispetto per gli altri, quello che impari a scuola non serve a niente. Il B. intelligente apprezza un quadro, un fiore, un cucciolo di animale e soprattutto diventerà una "persona", qualcuno a cui fare riferimento e fondamento.

(11) A modo proprio tutti i bambini sono intelligenti;

(12) è colui che capisce il ruolo della famiglia e sa comprendere i momenti belli e brutti della vita

(13) ha una buona espressione comunicativa

(14) colui che sa affrontare le varie difficoltà che lo circondano sapendo ascoltare e farsi aiutare nel suo cammino di crescita

112 Anche in queste risposte, ritroviamo accenni che rimandano all’idea di un’intelligenza trasversale ad ogni essere umano e che si manifesta in modo differente: A modo proprio tutti i bambini sono intelligenti. Un altro genitore esprime un concetto simile in modo più descrittivo: - Se non si impara l'empatia, il rispetto per gli altri, quello che impari a scuola non serve a niente. Il B. intelligente apprezza un quadro, un fiore, un cucciolo di animale e soprattutto diventerà una "persona", qualcuno a cui fare riferimento e fondamento; - ha una buona espressione comunicativa -. Un breve accenno, espresso in forma sintetica, viene espresso rispetto all’idea che l’intelligenza abbia a che fare con la capacità di sapersi adattare e saper affrontare le difficoltà: -quello che segue il suo istinto di sopravvivenza cercando di condividere le risorse con equità; - colui che sa affrontare le varie difficoltà che lo circondano-. Infine, anche in queste risposte si rilevano le presenza di elementi che rimandano ad aspetti riconducibili all’intelligenza personale: - sapendo ascoltare e farsi aiutare nel suo cammino di crescita; -se non si impara l'empatia, il rispetto per gli altri, quello che impari a scuola non serve a niente; - è colui che capisce il ruolo della famiglia e sa comprendere i momenti belli e brutti della vita; - che ascolta ed è autonomo.

In conclusione la domanda Chi è per te il bambino intelligente? sembra essere funzionale alla ricognizione di alcune teorie ingenue: si intravedono concetti che rimandano all’intelligenza personale, all’idea che ci possano essere più intelligenze e che l’intelligenza sia strumento per far fronte a delle situazioni. Vista la capacità della domanda di esplorare possibili idee implicite e per lo più inconsapevoli, il gruppo di ricerca avvalora tale quesito per il progetto futuro.

3.5.2 I punti di forza e di debolezza individuati dai genitori e educatori

Di seguito si riportano i punti di forza e di debolezza, dei bambini individuati nel nostro campione seguendo il punto di vista dei loro genitori e degli educatori che li seguono attraverso un’azione educativa individuale a domicilio o un’azione educativa di gruppo in un contesto formale. I profili dei punti di forza e di debolezza emergono dalle risposte al questionario del Project

113 NOMI ETA' GENI EDU S N M CC INTER INTRA LM L E S N M CC INTER INTRA LM L E

1 ANGELICA 10 MA X X X X ANGELICA 10 E E X X X 2 ALESSANDRO 9 E E X X X X X ALESSANDRO 9 MA x X X X MICHELA V 8 MA 1 1 1 1 3 MICHELA V 8 E E 1 1 1 1 MICHELA V 8 M 1 1 1 1 4 MASSIMO F 10 E E 1 1 1 5 MASSIMO F 10 MA 1 1 1 MASSIMO F 10 M 1 1 1 1 MASSIMO F 10 P 1 1 1 6 VITTORIO I 8 A C X X 7 NICOLE 10 G N 1 1 1 1 NICOLE 10 M 1 1 1 8 MARCO B 12 G N 1 1 1 1 MARCO B 12 N 1 1 1 1 9 MASSIMILIANO 8 C C 1 1 1 10 MASSIMILIANO 8 P 1 1 1 1 11 MASSIMILIANO 8 M 1 1 1 12 LUCA C 13 M 1 1 1 1 13 LUCA C 13 G M 1 1 1 14 VINCENZO 15 P 1 1 1 15 VINCENZO 15 M F 1 1 1 16 PAOLO G 9 E E 1 1 1 17 PAOLO G 9 M A 1 1 1 1 18 PAOLO G 9 M 1 1 1 1 19 PAOLO G 9 P 1 1

AREE DI FORZA AREE DI DEBOLEZZA

Tabella 18

Come si vede dalla tabella sopra riportata, il profilo del b. dipende dallo sguardo dell'osservatore, tanto che ad esempio di Massimo è possibile individuare un profilo multiforme, dato da sguardi differenti, quello del padre, della madre e dell’educatore. La stessa osservazione possiamo formulare se osserviamo la situazione di Nicole, di Marco. Dagli esempi, si vede che per ogni bambino abbiamo un profilo differente tanti quanto sono gli adulti che fungono da osservatori. Ciò da una parte è una ricchezza dall'altra ci dice che quello di ciascuno è un possibile punto di vista e parziale.

Riportiamo di seguito i profili dei punti di forza e di debolezza in entrata e in uscita, ma solo quelli riferiti ai bambini, i cui adulti hanno partecipato all’esperienza del percorso TIM. Come si è già detto nella parte relativa ai destinatari del progetto, alcuni genitori hanno compilato il questionario relativo alla rilevazione del profilo dell’intelligenza solo in entrata, dal momento che non hanno partecipato all’esperienza del percorso TIM. A conclusione del progetto pilota questi

114 adulti sono stati contattati per riproporre loro la compilazione dello stesso questionario, ma hanno riferito di non voler compilare per la seconda volta il questionario, asserendo che il loro punto di vista non era cambiato.

Di seguito, riportiamo la rappresentazione dei punti di forza dei bambini in entrata e in uscita visti dai genitori (Tabella 19). A seguire nel riquadro successivo, gli esempi che gli adulti riportano per descrivere le differenti abilità individuate (Tabella 20).