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Innanzitutto, è necessario fare alcune osservazioni sulla macrocomposizione delle due opere I capitoli di T sono complessivamente

Nel documento Pinocchio in Russia : andata e ritorno (pagine 181-184)

IL ZOLOTOJ KLJUČIK DI A N TOLSTOJ A CONFRONTO CON IL PINOCCHIO DI C COLLOD

3.1. A N Tolstoj negli anni Trenta e la nascita di Zolotoj ključik, il

3.2.1. Innanzitutto, è necessario fare alcune osservazioni sulla macrocomposizione delle due opere I capitoli di T sono complessivamente

ventinove rispetto ai trentasei di CC con l‘aggiunta di una premessa di cui Tolstoj si è servito con uno scopo ludico (e che, come si vedrà in seguito, è stata oggetto di molte discussioni). La riduzione dei capitoli nella prima parte da diciannove a sedici è il risultato di un ulteriore intervento di Tolstoj rispetto a quello già effettuato in P/T dove, come già evidenziato (v. § 2.1.2), egli aveva unito CC IV+V in P/T IV e CC VI+VII in P/T V. In T questi accorpamenti vengono ripresi, però a T V viene accorpato anche il contenuto di

CC VIII (per i dettagli si veda più avanti). Inoltre, in T VIII è stata anticipata

652V. § 3.1.1, n. 636.

182 una parte dell‘episodio che si trova all‘inizio di CC XII, ma di questo si parlerà più avanti poiché si tratta di una variazione della trama.

In definitiva, i cambiamenti macrostrutturali di T rispetto a CC che si riflettono già nei sommari dei capitoli sono i seguenti653

:

T I: Al falegname Giuseppe capita fra le mani un pezzo di legno che pigola con voce umana

CC I: Come andò che Maestro Ciliegia, falegname, trovò un pezzo di legno, che piangeva e rideva come un bambino.

T II: Giuseppe regala il pezzo di legno parlante al suo amico Carlo CC II: Maestro Ciliegia regala il pezzo di legno al suo amico Geppetto, il quale lo prende per fabbricarsi un burattino maraviglioso, che sappia ballare, tirar di scherma e fare i salti mortali.

T III: Carlo si fabbrica un fantoccio di legno e gli mette il nome di Burattino

CC III: Geppetto, tornato a casa, comincia subito a fabbricarsi il burattino e gli mette il nome di Pinocchio. Prime monellerie del burattino.

T IV: Il Grillo Parlante dà a Burattino un saggio consiglio

CC IV: La storia di Pinocchio col Grillo-parlante, dove si vede come i ragazzi cattivi hanno a noja di sentirsi correggere da chi ne sa più di loro.

653

Da qui in poi la favola di Tolstoj viene citata secondo la traduzione italiana di G. Cerrai La chiavina d‘oro, ovvero le avventure di Burattino (Rassegna sovietica, n. 1, 1986, pp. 17-84). La scelta di questa traduzione è motivata dal fatto che dimostra, rispetto a quella di L. Garzone, una maggiore fedeltà al testo originale e nel caso in cui presenti modifiche rispetto all‘opera di Tolstoj verrà segnalato. Inoltre, si precisa che l‘edizione di riferimento per Zolotoj kljucik è quella del 1943, l‘ultima ritoccata da Tolstoj e contenuta nella sua opera omnia in quindici volumi. I cambiamenti che Tolstoj introdusse erano i seguenti: egli integrò nel settimo capitolo una parte di versi presi dalla pièce e modificò i versi letti da Pierrot nel ventesimo capitolo. Inoltre, questa è la prima edizione in cui comparvero le illustrazioni in bianco e nero di Kanievskij. V. Tolstoj 1948: 59-136.

183 T V: Burattino rischia di morire per la propria leggerezza. Papà Carlo gli confeziona un vestito con ritagli di carta colorata e gli compra un sillabario

CC V: Pinocchio ha fame e cerca un uovo per farsi una frittata; ma sul più bello, la frittata gli vola via dalla finestra.

T VI: Burattino vende il sillabario e compra un biglietto per il teatrino delle marionette

CC IX: Pinocchio vende l‘Abbecedario per andare a vedere il teatro dei burattini.

Come si può vedere, il sommario di T VI coincide per contenuto con quello di CC IX. In T V l‘episodio in cui il protagonista si addormenta con i piedi sopra le braci del caldano (CC VI) è stato integralmente sostituito con un altro episodio in cui compare il primo nuovo personaggio introdotto da Tolstoj, il topo Sciusciara che ricomparirà brevemente solo nell‘ultimo capitolo, e tutto ciò porta ad una prima sostanziale modifica della trama. In P/T, invece, questi due episodi erano stati sintetizzati, mantenuti e accorpati nel cap. V senza alcuna aggiunta. La differenza sostanziale tra P/T e T è la seguente: in P/T V Tolstoj aveva unito CC VI+VII senza modificare la trama, mentre in T V egli ha accorpato un capitolo in più (CC VI+VII+VIII) ed eseguito le modifiche suddette654.

654Si ricorda che in P/T il terzo accorpamento risulta nel cap. XXIII che unisce CC

XXV+XXVI.

Sull‘importanza di P/T, quale testo di passaggio per T, si è espresso anche lo studioso M. Petrovskij affermando che «proprio da questo libro inizia l‘autentica, la non leggendaria storia di Zolotoj ključik», una traduzione importante che rappresenta un libro intermediario tra quello di Collodi e la futura favola di Tolstoj, realizzato da un «mediatore-traduttore» a cui non era mai piaciuto lavorare in collaborazione con qualcun‘altro, anzi, le opere che aveva realizzato in collaborazione con altri autori erano sempre rimaste all‘ombra della sua carriera artistica. Petrovskij suggerisce che solo con il tempo i documenti d‘archivio sveleranno la vera storia di questa edizione, ma intanto è di supporto la conclusione dell‘analisi del testo sullo stile e i principi artistici di Tolstoj da un lato e, dall‘altro, le soluzioni stilistiche della Petrovskaja per arrivare alla conclusione che già la prima delle varianti della rielaborazione della favola collodiana firmate da Tolstoj rappresenta in sostanza un‘opera dello stesso autore. Si veda Petrovskij 2006: 226.

184 Ad eccezione di T V, la trama dei successivi capitoli non presenta variazioni rispetto a CC salvo alcuni spostamenti degli episodi che talvolta vengono anticipati o posticipati:

T VII: Durante la rappresentazione della commedia le marionette riconoscono Burattino

CC X: I burattini riconoscono il loro fratello Pinocchio, e gli fanno una grandissima festa; ma sul più bello, esce fuori il burattinaio Mangiafoco, e Pinocchio corre il pericolo di fare una brutta fine.

T VIII: Il signor Carabasso Barabasso, invece di bruciare Burattino, gli dà cinque monete d‘oro e lo lascia andare a casa

CC XI: Mangiafoco starnutisce e perdona a Pinocchio, il quale poi difende dalla morte il suo amico Arlecchino.

T IX: Sulla via di casa Burattino incontra due mendicanti: il gatto Basilio e la volpe Alice

CC XII: Il burattinaio Mangiafoco regala cinque monete d‘oro a Pinocchio perché le porti al suo babbo Geppetto: e Pinocchio, invece, si lascia abbindolare dalla Volpe e dal Gatto e se ne va con loro.

Nel documento Pinocchio in Russia : andata e ritorno (pagine 181-184)

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