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La prima traduzione in Russia delle Avventure di Pinocchio comparve a puntate sulla rivista «Zaduševnoe slovo» (La parola confidenziale)

Nel documento Pinocchio in Russia : andata e ritorno (pagine 33-40)

del 1906

73 Cfr. Koval‘ 2000: 257-260.

74 Era una rivista illustrata per bambini fondata a San Pietroburgo nel 1876 da M. O. Vol‘f e S.

M. Makarova, usciva ogni settimana (52 numeri all‘anno) con premi e supplementi e si divideva in due versioni indipendenti: una rivolta ai bambini dai 5 ai 9 anni (dlja mladšego vozrasta, per bambini) , l‘altra a coloro che avevano dai 9 ai 14 anni (dlja staršego vozrasta,

34 con il titolo Priključenija derevjannogo mal‘čika (Le avventure di un ragazzo

di legno). La traduzione fu realizzata dal traduttore Kamill Danini (Camillo

Dagnini, v. più avanti) e le illustrazioni erano quelle originali di E. Mazzanti75 . La rivista veniva pubblicata dalla celebre casa editrice di M. O. Vol‘f76

e vi collaborava anche la madre di A. N. Tolstoj, la scrittrice Aleksandra Leon‘tevna Turgeneva, venuta a mancare proprio nel 1906. La redazione riportò la notizia dedicandole un necrologio:

Aleksandra Leont‘evna Bostrom, contessa Tolstaja, è deceduta il 25 luglio alle 5.30 di mattina a Samara. La redazione di «Zaduševnoe slovo» avvisa con profondo dolore tutti gli amici e i lettori77.

La traduzione venne pubblicata nel tomo XLVI di «Zaduševnoe slovo» nei seguenti numeri: 1-6; 8-20; 23-52, ad eccezione dei numeri 7 e 21-22 dedicati rispettivamente alle festività del Natale e della Pasqua.Nel primo numero della rivista la fiaba di Pinocchio veniva presentata come un «racconto per bambini» («повѣсть для дѣтей»)78

, tradotta dalla quindicesima edizione italiana delle

Avventure di Pinocchio79 e veniva indicata erroneamente l‘iniziale del nome di Collodi con la lettera Č [Ч] al posto della K80.

per ragazzi). La versione sulla quale uscì la traduzione di Pinocchio riportava il sottotitolo «Čtenie dlja detej mladšego vozrasta» (Lettura per bambini).

75

Enrico Mazzanti (1850-1910) fu l‘illustratore della prima edizione in volume di Pinocchio e di altre opere di Collodi.

76 Mavrikij Osipovič Vol‘f (12/24. 11. 1825 Varsavia, nome di battesimo Maurycy Bolesław

Wolff – 19.02/3.03. 1883 San Pietroburgo) arrivò a San Pietroburgo nel 1848 e divenne un importante editore, libraio, enciclopedista. Oltre a «Zaduševnoe slovo», fondò altre note riviste quali: «Vokrug sveta» (Intorno al mondo), «Nov‘» (Il novale), «Novyj mir» (Il nuovo mondo), «Izvestija kniţnych magazinov Vol‘fa» (Le novità delle librerie Vol‘f) e altre ancora. Dopo la sua morte la casa editrice fu nota sotto il nome «Tovariščestvo M. O. Vol‘f» (La compagnia M. O. Vol‘f), durò sino al 1918 per essere poi nazionalizzata dal governo sovietico.

77 Cfr. in A. V. Bezrukova e M. A. Černyševa 2007: 474.

78 In «Zaduševnoe slovo», t. XLVI, n. 1, p. 14 . La rivista è stata consultata nella Biblioteca

Nazionale Russa di San Pietroburgo (Rossjiskaja Nacional‘naja Biblioteka) in versione microfilm (nn°. 1-26 in п1/4969; nn. 27-52 in п1/4715).

79 La quindicesima edizione di Pinocchio fu pubblicata a Firenze nel 1899 dall‘editore R.

Bemporad con le illustrazioni di E. Mazzanti e G. Magni. Si noti che a proposito degli illustratori, K. Danini cita solo Mazzanti.

80 In russo, rispettivamente in alfabeto cirillico, il nome dell‘autore sarebbe reso correttamente

nel modo seguente: Карло Коллоди. È curiosa e non sempre spiegabile la confusione che le prime edizioni creano riguardo al nome di Collodi. In questo caso abbiamo una Č [Ч] che potrebbe alludere alla forma inglese (ma anche francese, nonostante la pronuncia diversa) del nome Carlo (Charles).

35 In aggiunta, il traduttore riportava un‘affettuosa dedica al figlio Josip e ai suoi nipoti: «Dedico questo lavoro ai miei cari birichini: Benja, Genja, Oka e Valja. Kamill Danini»81. Seguiva una nota riguardo il grande successo che la fiaba aveva riscosso in Italia:

Il presente racconto ebbe in Italia un successo enorme. Si può dire che non ci sia neanche un bambino italiano istruito che non abbia letto ―Le avventure di un ragazzo di legno‖, oppure, al limite, non abbia sentito parlare di queste avventure. Probabilmente il racconto piacerà anche ai giovani lettori russi così come ai loro coetanei italiani.82

La traduzione delle Avventure di Pinocchio non è l‘unica che Danini produsse nell‘ambito della letteratura per l‘infanzia. Sfogliando la rivista «Zaduševnoe slovo» del 1906 si può scorgere nei nn. 9 e 1083

un‘altra traduzione di Danini, la traduzione di un saggio del celebre autore italiano Edmondo De Amicis (1846-1908) dal titolo Reči k detjam (Discorsi ai

bambini)84. È di notevole interesse il fatto che nella medesima annata della

rivista vennero pubblicate le traduzioni russe di due dei più importanti autori della letteratura per l‘infanzia dell‘Ottocento italiano, Collodi e De Amicis, realizzate dallo stesso Danini.

81―Посвящаю этоть трудь моимъ дорогимъ шалунамъ ‒ Бенѣ, Генѣ, Окѣ и Валѣ. Камиллъ

Данини‖ in «Zaduševnoe slovo», t. XLVI, n. 1, p. 14 . La testimonianza di Andrej Kozlov (pronipote di Danini di cui si parlerà più avanti) è molto importante su questo e chiarisce a chi sia stata rivolta la dedica: il primo nome, Benja, diminutivo di Iosif, corrisponde al terzo figlio di K. Danini, mentre i rimanenti nomi citati sono i figli di Josip e quindi nipoti di K. Danini. Si tratta di Evgenij (nato nel 1894), Orest (1896) e Valentin (1900); Kozlov riporta che la nonna, Elena, nacque nel 1903 (anno della morte di Kamill) e non compare nella dedica per il fatto che la traduzione venne realizzata prima.

82 Ibidem. ―Настаящая повѣсть въ Италiи громадный успѣхъ. Нѣтъ, можно сказать, ни одного грамотнаго итальянскаго ребенка, который бы не читалъ «Приключенiй деревяннаго мальчика» или, по крайней мѣрѣ, не слыхалъ про эти приключенiя. Вѣроятно и юнымъ русскимъ читателямъ повѣсть понравится такъ-же какъ и итальянскимъ ихъ сверстникамъ‖.

83 «Zaduševnoe slovo», t. XLVI, pp. 3-24.

84 Il titolo originale è Рѣчи къ дѣтямъ. Inoltre, nella pagina che precede il n. 10 (p. 16) vi è

già la pubblicità della collana Zolotaja biblioteka (La biblioteca d‘oro), di cui si parlerà più avanti, con la rappresentazione dell‘edizione del libro di E. De Amicis Cuore, tradotto qui come Zapiski škol‘nika (come si vedrà più avanti nella prefazione all‘edizione di PINOKKIO. Priključenija derevjannogo mal‘čika, sempre per la collana Zolotaja biblioteka, il traduttore o il redattore verso la fine fa un riferimento al libro di De Amicis usando, invece, il titolo Dnevnik škol‘nika).

36 Kamill Danini (1850-1903), il primo traduttore delle Avventure di Pinocchio in lingua russa

37 Sulla vita di Kamill Danini ci sono poche notizie. Suo padre, Ambrogio Dagnini (31/07/1807 – 20/12/1872)85, nativo di Mantova, fu un tenore molto affermato e conosciuto che a partire dal 1840 cominciò a esibirsi a Odessa, rimanendovi sino alla fine dei suoi giorni. Nel 1846 o nel 1847 (il dato non è preciso) Ambrogio sposò la giovane Emilie Quintin de Roumarais dalla quale ebbe almeno sette figli e si trasferì a Char‘kov nel 1861 dopo aver ottenuto ufficialmente la nomina di professore in lingua e letteratura italiana86.

Kamill Danini, il terzogenito di Ambrogio Dagnini, nacque a Odessa il 30 settembre 1850 e ivi morì il 24 agosto 1903, poco dopo aver completato la traduzione di Pinocchio. Ebbe tre figli dalla moglie Natal'ja Dančič87: Emilij, Nina e Josip. Nel 1872, anno della morte del padre Ambrogio, egli si trasferì a San Pietroburgo svolgendo la mansione di tesoriere della ―Società Italiana di Beneficenza‖, un‘associazione che aiutava tutti gli italiani che si trovavano a San Pietroburgo o che erano di passaggio. Per via del lavoro, K. Danini si spostava in varie città della Russia e in Italia, ma finora non è stato trovata alcuna prova su questi viaggi a causa della scarsa documentazione88. Un dato certo, invece, è che egli mantenne la cittadinanza italiana e si proclamava ―Mantovano‖ così come fece il primo figlio, un insegnante, che nelle sue pubblicazioni letterarie si firmava con lo pseudonimo di ―Emil‘ Mantuanskij‖ (Emilio il Mantovano).

85 La data viene riportata secondo il vecchio calendario russo, quello giuliano. Ambrogio è

nipote di Francesco Dagnini (1739-1793), capostipite della famiglia che svolse l‘incarico di Capitano-sovrintendente della navigazione dei porti della città e del Ducato di Mantova. Ebbe tredici figli dalla moglie Gaetana Amadei dei quali ne sopravvissero soltanto cinque. Il primogenito, GiuseppeDagnini (1772-1845), divenne un avvocato civilista e a sua volta ebbe dalla giovane moglie Marianna Carnevali (1783-1856) quindici figli dei quali Ambrogio risulta essere il quinto. Sulla genealogia della famiglia Dagnini, la biografia di Ambrogio Dagnini e le opere del figlio, il celebre architetto Silvio Dagnini, si veda Bertazzoni 1996; Bertazzoni 2007; Bertazzoni 2009. Il cognome italiano è Dagnini, modificato in Danini in Russia, dove naturalmente veniva scritto in alfabeto cirillico (Данини).

86

Ambrogio Dagnini fu anche autore di due manuali di grammatica italiana: il primo consisteva in un corso pratico e teorico, mentre il secondo aveva il testo russo ed era destinato agli studenti dei ginnasi dell‘Impero. Inoltre, la sua fama era riconosciuta anche per i numerosi componimenti poetici quali odi, canti, canzoni, acrostici e poemi, nei quali risuonava un forte sentimento patriottico.

87 Cfr. il sito http://rodovoyegnezdo.narod.ru/Poltava/Danchichi.html. Il nome di Natal‘ja

Michajlovna Dančič è contrassegnato dai numeri 36-9.

88Anche V. Bertazzoni sostiene che non c‘è una documentazione attendibile sui resoconti dei

38 L‘unico che per ora si è interessato, pur marginalmente, alla biografia di K. Danini è un suo parente, Andrej Kozlov, pronipote di Elena Dagnini, (figlia di Josip, il terzo figlio di K. Danini) in un volume dedicato alle opere architettoniche di Silvio Dagnini, fratello di Kamill89. Kozlov menziona il fatto che K. Danini abbia realizzato la prima traduzione russa di Pinocchio, ma non indica né l‘anno né il luogo in cui ha eseguito questo lavoro. È noto che il traduttore fece ritorno nella natìa Odessa negli ultimi anni dell‘Ottocento e vi rimase fino alla morte nel 1903. Stando all‘indicazione che la traduzione di

Pinocchio sia stata eseguita dalla 15-a edizione italiana (v. qui, cap. II) e

pubblicata nel 1899, si può affermare che Danini vi abbia lavorato tra quell‘anno e l‘anno della morte (1903). In altre parole, la prima traduzione russa delle Avventure di Pinocchio, pubblicata nel 1906, risale agli stessi inizi del XX secolo e si colloca poco dopo quella in lingua inglese (1892), contemporaneamente alla pubblicazione di quella francese (1902) e comunque prima di quella tedesca e spagnola (1905).

Nel titolo di questa prima traduzione russa non comparve il nome di Pinocchio, proprio come nella prima parte della fiaba di Collodi, uscita nel 1881 con il titolo Storia di un burattino. Lo troveremo, però, nel titolo della prima edizione in volume della traduzione di Danini, uscita nel 1908 e pubblicata sempre dalla casa editrice di M. O. Vol‘f a S. Pietroburgo. Il volume s‘intitolava PINOKKIO. Priključenija derevjannogo mal‘čika (PINOCCHIO.

Le avventure di un ragazzo di legno)90, a cura di S. I. Jaroslavcev91 ed era illustrato con i disegni originali di Enrico Mazzanti e Giuseppe Magni92. In questa nuova edizione il titolo, con cui la fiaba uscì nel 1906, venne collocato come sottotitolo mettendo in rilievo il nome dell‘ormai celebre Pinocchio. Venne riportata, inoltre, un‘interessante e importante introduzione sulla diffusione e l‘importanza dell‘opera di Collodi:

89 Si veda Kozlov 2010: 13-14.

90

Il volume è stato consultato presso la Biblioteca Nazionale di San Pietroburgo (s. 38. 42. 5. 24)

91 È l‘edizione della quale mi servirò più avanti per analizzare il confronto con il testo originale

di Collodi.

92

E. Mazzanti e G. Magni collaborarono insieme per le illustrazioni dell‘edizione Paggi del 1884.

39 Raramente capita nella sorte di un libro per l‘infanzia un così grande successo come quello nella sorte di «Pinocchio». Nella sola lingua italiana questo racconto si è diffuso nella quantità di 480.000 esemplari, un fatto quasi incredibile nella cosiddetta «letteratura per l‘infanzia». Si può dire che non ci sia un bambino italiano istruito che non abbia letto queste avventure del ragazzo di legno o, almeno, non sappia di queste avventure. La notorietà di Pinocchio in Italia si può paragonare alla notorietà da noi, in Russia, di «Konek-Gorbunok»93

o «Stepka- Rastepka»94

.

Ma non soltanto in Italia, non solo tra i bambini italiani ora è noto Pinocchio: il libro di Collodi è stato tradotto anche in francese, tedesco, inglese e in altre lingue e ovunque riscuote successo.

Il successo di «Pinocchio» si spiega grazie ad un contenuto completamente unico, originale, insolitamente allegro, ma allo stesso tempo anche didascalico. La fantasia qui è appositamente mescolata con la realtà fino al punto che non risultà più la solita fiaba, ma neanche un racconto.

Un tratto caratteristico di quest‘opera è l‘umorismo sottile e bonario che passa come un filo rosso attraverso tutto il libro, pieno delle più varie, a volte completamente imprevedibili e per lo più divertenti, avventure. Tutti i bambini e le bambine che amano leggere racconti allegri leggeranno con piacere queste avventure e più di una volta durante la lettura scoppieranno in una sonora risata. Ma oltre al piacevole divertimento, il libro di «Pinocchio» offre al giovane e attento lettore anche qualcosa per riflettere, qualcosa di didascalico. E seguendo le avventure di un pagliaccio di legno non c‘è un cuore di bambino che non batterà intensamente, proverà compassione verso lo strano eroe del racconto, si scalderà con un sentimento d‘amore verso la piccola vittima e impercettibilmente prenderà coscienza dei lati dannosi della pigrizia.

Certamente, non tutti i bambini comprenderanno e apprezzeranno il sottile umorismo dell‘autore italiano che costituisce la principale qualità del suo libro. Ma indubbiamente tutti riconosceranno che questo libro non è tra quelli comuni, che rappresenta qualcosa di particolare, insolito, nuovo.

In generale, le avventure di Pinocchio si può segnalare come uno di quei libri per bambini in cui l‘eccellente e nobile contenuto è espresso in una forma semplice, bella, accessibile alla comprensione di un bambino di ogni età, è interessante e, allo stesso tempo, allegro, umoristico.

Tutte queste qualità del racconto di Collodi hanno fornito il pretesto di inserirlo nella collezione «La biblioteca d‘oro», a fianco a opere della letteratura per l‘infanzia famose e classiche in tutto il mondo come «Cuore» di De Amicis, «Le avventure di Tom Sawier» di Mark Twain e altri95.

93

È il nome del personaggio principale dell‘omonima favola in versi (Il piccolo cavallo gobbo o anche Il cavallino gobbo), pubblicata da Petr Eršov nel 1856, che raggiunse subito un‘ampia popolarità e già nel 1864 veniva trasformata in un balletto di successo [n. V. G.].

94 Si tratta di Pierino Porcospino, il protagonista dell‘omonimo libro di filastrocche (Der

Struwwelpeter ) dell‘autore tedesco Heinrich Hoffmann pubblicato nel 1845 [n. V. G.].

40 Dall‘introduzione si evince che il traduttore o il redattore (l‘introduzione non è firmata e non è noto a chi appartiene) fosse ben informato sul grande successo di Pinocchio sia in Italia che nei paesi in cui l‘opera era già stata tradotta. Inoltre, egli riporta un dato molto importante riguardo la diffusione della fiaba di Collodi in Italia, ovvero la pubblicazione di 480.000 esemplari. Questo dato, fra l‘altro, chiarisce l‘errore presente sul frontespizio dell‘edizione in cui veniva riportato che la traduzione era stata eseguita dalla 480-a edizione italiana del Pinocchio di Collodi96. L‘errore che compare sul frontespizio è contestabile grazie alla precisazione dell‘autore dell‘introduzione, ai dati che egli riporta sul primo numero di «Zaduševnoe slovo» del 1906 in cui specifica chiaramente che la traduzione si rifa alla quindicesima edizione delle

Avventure di Pinocchio (p. 6) e all‘inesistenza di 480 edizioni dell‘opera di

Collodi in Italia in quel periodo.

1.2.2. Nel 1907, a cavallo tra la prima e la seconda edizione della traduzione di

Nel documento Pinocchio in Russia : andata e ritorno (pagine 33-40)

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