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L’accordo nella Provincia autonoma di Bolzano

ASSUNZIONI E TIPOLOGIE CONTRATTUALI

3. L’accordo nella Provincia autonoma di Bolzano

Il 5 giugno scorso la Confprofessioni Südtirol/Alto Adige ha siglato con le organizzazioni sindacali provinciali di riferimento (ASGB Commercio, Fil-cams-Cgil/AGB, Fisascat-Cisl/SGB, Uiltucs-Uil/SGK) l’accordo di attua-zione dell’articolo in commento.

Richiamando la disciplina generale di cui al d.lgs. n. 368/2001, l’art. 53-bis CCNL e facendo riferimento, per le deroghe previste nell’accordo, alla pos-sibilità di cui all’art. 8 del d.l. n. 138/2011, vengono disciplinati una serie di elementi ulteriori, rispetto al disposto contrattuale già analizzato, preveden-do vantaggi retributivi notevoli a fronte dell’assunzione di un giovane.

Innanzitutto vengono individuati gli studenti beneficiari di tale disciplina. In particolare, si fa riferimento a chi frequenta scuole superiori, scuole profes-sionali, università e anche neodiplomati, in procinto di iscriversi all’università. In secondo luogo, viene meglio definito quel periodo entro cui stipulare detti contratti, che il CCNL definisce solo di “ferie”, ricondotto al periodo di tempo compreso tra giugno e ottobre 2013, così abbracciando l’intera stagione estiva. Resta valida la previsione del CCNL, ribadita co-munque nell’accordo, secondo cui ciascun lavoratore può essere poi impie-gato, nell’ambito di detto periodo, per una durata compresa tra le sei e le quattordici settimane. Vengono, inoltre, richiamati sia i criteri per i settori di impiego – già espressi nel CCNL e prima ricordati –, sia l’obbligo “formati-vo” che assume su di sé il datore di lavoro.

Particolarmente interessante, alla luce di quanto detto in premessa è il si-stema di articolazione della retribuzione. Le parti, infatti, utilizzano un me-todo, che potremmo definire di “percentualizzazione”, legato, tuttavia, non all’anzianità di impiego, bensì al livello di istruzione raggiunto. Ciascun giovane, infatti, in ragione dell’anno scolastico che ha appena frequentato, otterrà per il lavoro svolto una percentuale di retribuzione mensile rapporta-ta al livello di inserimento dei lavoratori qualificati, con espresso riferimen-to al IV S. Tale percentuale, più in particolare, è pari al 55% per chi abbia frequentato il primo anno di scuola, al 65% per chi abbia frequentato il se-condo, al 75% per gli anni successivi, infine all’85% per chi sia già all’università.

Per tutti gli altri istituti del rapporto di lavoro non analizzati nell’accordo si fa riferimento al CCNL, in tema, ad esempio, di periodo di prova, di possi-bilità di utilizzare il part-time, di lavoro straordinario e sulla destinazione del TFR.

Viene inoltre allegato uno schema di contratto che le parti possono utilizzare per procedere alla instaurazione del rapporto.

Nota bibliografica

Sulla disciplina del lavoro a termine introdotta dal d.lgs. n. 368/2001, di attuazione della direttiva 99/70/CE, si vedano M.BIAGI (a cura di), Il nuovo lavoro a termine. Commentario al D.Lgs. 6 settembre 2001, n. 368, Giuffrè, 2002; A.GARILLI, M.NAPOLI (a cura di), Il lavoro a termine in Italia e in Europa, Giappichelli, 2003; L.MENGHINI (a cura di), La nuova disciplina del lavoro a termine, Ipsoa, 2001; G.PERONE (a cura di), Il contratto di lavoro a tempo determinato nel d.lgs. 6 settembre 2001, n. 368, Giappichelli, 2002; A.

VALLEBONA, C.PISANI, Il nuovo lavoro a termine, Cedam, 2001. In particolare, per un bi-lancio sulla prima fase di applicazione del d.lgs. n. 368/2001, cfr., per tutti, L.MONTUSCHI, Il contratto a termine e la liberalizzazione negata, in DRI, 2006, n. 1, 109-129, cui adde le opinioni raccolte in A.VALLEBONA (a cura di), Colloqui Giuridici sul Lavoro, 2006, n. 1.

Per le modifiche apportate all’impianto del d.lgs. n. 368/2001 dalla l. n. 247/2007, si veda-no, invece, G. FERRARO, Il contratto di lavoro a tempo determinato rivisitato, in ADL, 2008, n. 3, 649-682; G.ZILIO GRANDI, Brevi spunti sulle leggi di fine anno: l’attuazione del Protocollo sul Welfare e la Legge Finanziaria per il 2008, in DRI, 2008, n. 1. Cfr., inoltre, M.CINELLI, G.FERRARO, Welfare e competitività nel disegno di fine legislatura, in RDSS, 2008, n. 1; M.CINELLI, G.FERRARO (a cura di), Lavoro, competitività, welfare, Utet, 2008;

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PERSIANI, G.PROIA (a cura di), La nuova disciplina del Welfare. Commentario alla legge 24 dicembre 2007, n. 247, Cedam, 2008, 90-100; V.SPEZIALE, La riforma del contratto a termine dopo la legge n. 247/2007, in RIDL, 2008, n. 2, I, 181. Sulle modifiche alla disci-plina del contratto a termine apportate dalla l. n. 183/2010, si veda P.TOSI, Il contratto di lavoro a tempo determinato nel “collegato lavoro” alla legge finanziaria, in RIDL, 2010, n. 3, I, 473; S.GIUBBONI, Il contratto di lavoro a tempo determinato nella legge n. 183 del 2010, in RIDL, 2011, n. 2, I, 227; A.CORVINO, L’impugnazione del contratto a termine, in M.TIRABOSCHI (a cura di), Collegato lavoro. Commento alla legge 4 novembre 2010, n.

183, Gruppo 24 Ore, 2010, 83 ss.; A.BOLLANI, A.CORVINO, Discrezionalità del legislatore e bilanciamento di interessi: il regime indennitario dell’articolo 32, commi 5, 6 e 7, legge n. 183/2010, supera il vaglio di costituzionalità (nota a C. cost. 9 novembre 2011, n. 303), in DRI, 2011, n. 4, 1103; L.ZAPPALÀ, La Consulta e la ponderazione degli interessi nel contratto a termine: stabilizzazione versus indennità risarcitoria forfetizzata, in RIDL, 2012, n. 1, II, 274. Sulle modifiche alla disciplina del contratto a termine apportate dalla l.

n. 92/2012, poi modificata dalla l. n. 134/2012, si veda D.COSTA, M.TIRABOSCHI, La ri-forma del contratto a tempo determinato, in M.MAGNANI, M.TIRABOSCHI (a cura di), La nuova riforma del lavoro. Commentario alla legge 28 giugno 2012, n. 92 recante

disposi-SCHEDA DI SINTESI

Argomento/Istituto Profili critici Soluzioni operative Riferimenti

Contratto a termine

zioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita, Giuffrè, 2012, 97-108; A.TEA, Nuove disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita, in Fisco, 2012, n. 41, 6618; L.MENGHINI, Contratto a termine (Art. 1, commi 9-13, L. n. 92/2012), in LG, 2012, n. 10, 927; D.PAPA, Riforma del lavoro:

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STAIANO, La riforma Fornero commentata, Maggioli, 2012; G.PELLACANI (a cura di), Ri-forma del lavoro: tutte le novità introdotte dalla legge 28 giugno 2012, n. 92, Giuffrè, 2012; F.CARINCI, M.MISCIONE (a cura di), Commentario alla Riforma Fornero (Legge n.

92/2012 e Legge n. 134/2012). Licenziamenti e rito speciale, contratti, ammortizzatori e politiche attive, suppl. a DPL, 2012, n. 33; P.RAUSEI, Legge 28 giugno 2012, n. 92. La nuova Riforma del lavoro. Guida operativa, Ipsoa, 2012; G.ZILIO GRANDI, M.SFERRAZZA, In attesa della nuova riforma: una rilettura del lavoro a termine, ADAPT University Press, 2013. Sulla riforma del lavoro a termine ad opera del d.l. n. 76/2013, così come convertito dalla l. n. 99/2013, si veda D.COSTA, M.GIOVANNONE, Il lavoro a termine riformato, in M.TIRABOSCHI (a cura di), Interventi urgenti per la promozione del’occupazione, in parti-colare giovanile, e della coesione sociale. Primo commento al decreto legge 28 giugno 2013, n. 76, ADAPT University Press, 2013; D.COSTA, Lavoro: il tempo determinato cam-bia ancora, in Conquiste del Lavoro, 6 luglio 2013; M.GIOVANNONE, M.TIRABOSCHI, Il lavoro a termine nuovamente riformato, in M.TIRABOSCHI (a cura di), Il lavoro riformato.

Commento alla l. 9 agosto 2013, n. 99 (Legge Giovannini); alla l. 9 agosto 2013, n. 98 (de-creto del fare); alla l. 9 agosto 2013, n. 94 (de(de-creto svuota carceri); alla l. 6 agosto 2013, n. 97 (legge comunitaria) e al d.l. 31 agosto 2013, n. 101 (razionalizzazione P.A.), Giuffrè, 2013, 175; V.PICARELLI, Il contratto a tempo determinato, in G.ZILIO GRANDI, E.M AS-SAGLI (a cura di), Dal decreto-legge n. 76/2013 alla legge n. 99/2013 e circolari “corretti-ve”: un percorso di lettura, ADAPT University Press, 2013.

di Pierluigi Rausei e Marco Viola

1. Disciplina

Sommario: 1. Definizione del rapporto a tempo parziale. – 2. Principi generali.