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L’internet retailing per i prodotti internazional

è una variabile aleatoria che si distribuisce approssimativamente come una normale

COLORO CHE ACQUISTANO CIBO EUROPEO ACQUISTANO ANCHE ON LINE?

5.4 L’internet retailing per i prodotti internazional

Ai fini dell’entrata in Cina di un’azienda italiana nel mercato dei beni di consumo alimentari è utile e interessante cercare di capire fino a che punto potrebbe essere valido pensare a una diffusione dei prodotti tramite la rete oltre che nei punti vendita della grande distribuzione. Dalla domanda #5 è stato possibile avere un’indicazione quantitativa di chi ha avuto modo di ricorrere all’utilizzo dell’e-commerce come canale distributivo di generi alimentari.

Su un totale di 450 studenti è stato interessante ottenere il seguente risultato:

Fig.14 - Percentuale di coloro che hanno acquistato cibo internazionale in rete

Il 46% degli intervistati afferma di aver fatto ricorso alla rete per compiere i propri acquisti, mentre il 54% non l’ha ancora utilizzata. Un risultato quest’ultimo che mette in risalto la straordinaria diffusione dell’e-commerce in Cina anche per i prodotti alimentari.

Come evidenziato dall’analisi della domanda #1, il ricorso alla rete per l’acquisto di prodotti alimentari non rientra ancora nei canali utilizzati “di frequente”, ma rimane occasionale.

L’utilizzo di Internet come canale di distribuzione valutato sulla base del sesso degli intervistati, non presenta una prevalenza di utilizzatori di sesso maschile o di sesso femminile; per quanto riguarda la provenienza geografica, è possibile consultare il grafico sottostante i cui valori rilevati sono riportati al totale di ogni categoria:

Fig.15 – Grado di utilizzo della rete da parte dei soggetti intervistati in relazione alla provenienza geografica 54%   46%   NO SI 45,83%   48,64%   43%   53,50%   51,40%   57%   0%   10%   20%   30%   40%   50%   60%   70%   80%   90%   100%   Jiangsu   province(cities   besides  Nanjing)  

Nanjing   Provinces  besides  

Jiangsu  

Non  acquistato   Acquistato  

Si può osservare dal grafico che l’utilizzo di Internet risulta minore per coloro che provengono da province che non sia quella del Jiangsu.

Infine sono stati commentati i risultati sulla base della variabile “reddito”; di seguito infatti, vengono presentati i profili di coloro che hanno o no acquistato in rete, classificati sulla base della classe di reddito di appartenenza.

5.4.1 Coloro che NON acquistano cibo Internazionale in rete

Nel grafico seguente è possibile avere evidenza delle classi di reddito di appartenenza di chi non ha ancora utilizzato la rete come canale di distribuzione di beni agroalimentari internazionali:

Fig.16 – Soggetti intervistati che non acquistano in rete e rispettivi redditi

Se valutiamo i dati ottenuti senza riportarli al totale degli intervistati per classe di reddito (linea ROSSA) osserviamo che la prevalenza dei “non utilizzatori” proviene dalla classe di reddito 6000-10 000RMB.

Se invece la valutazione è fatta sulla base dei totali per ciascuna categoria di reddito le conclusioni sono differenti; la percentuale di coloro che non effettua acquisti tramite il canale dell’Internet retailing è inversamente proporzionale alla classe di reddito di appartenenza.

5.4.2 Coloro che acquistano cibo Internazionale in rete

L’analisi descrittiva che ha invece come oggetto chi ha avuto occasione di ricorrere al canale off-line sulla base delle classi di reddito porta all’elaborazione del grafico che segue:

10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% >10 000 RMB 6000-10 000 RMB 3000-5000 RMB <3000 RMB

Fig.17 – Soggetti intervistati che acquistano in rete e rispettivi redditi

Importante è osservare come le fasce di reddito più elevate abbiano una predisposizione maggiore all’acquisto in rete; emerge quindi come il target delle aziende italiane, cioè soggetti con possibilità di spesa medio-alta possano essere raggiunti anche tramite il canale virtuale; un’azienda del made in Italy potrebbe perciò prendere in considerazione la possibilità di creare un canale di distribuzione dei prodotto on-line.

A confermare l’elevato utilizzo della rete da parte dei soggetti verso i quali potrebbero essere indirizzate le offerte di un’azienda italiana agroalimentare, è emerso che il 50% di chi ha fatto ricorso al canale on-line, acquista nei supermercati, il 33% in piccoli punti vendita tradizionali/mercati e solo il 15% ricorre allo street food.

Potenzialmente un’azienda potrebbe decidere di vendere tramite la rete qualsiasi tipologia di prodotto, sempre che abbia un ridotto “time to market” e soprattutto che incontri le preferenze dei consumatori.

Proprio in considerazione di quest’ultima condizione, è rilevante indagare e definire le categorie di generi alimentari verso le quali il consumatore è più propenso all’acquisto virtuale.

La domanda #6 è in grado di fornirci, per singola categoria, i prodotti che il nostro campione di studenti sarebbe disposto ad acquistare o no su Internet:

Tab.14 – Categorie di prodotti che i soggetti intervistati acquisterebbero on line

Categorie di cibo

INTERNAZIONALE Acquisto on line Acquisto on line

CIBI FRESCHI SI NO Verdure 17,78% 82,22% Carne 18,67% 81,33% Frutta 42% 58% Pesce 13,56% 86,44% Formaggio 36,44% 63,56% Pane 30,67% 69,11% CIBI SURGELATI Pizza surgelata 25,78% 74,22% 0%   10%   20%   30%   40%   50%   60%   >10  000  RMB   6000-­‐10  000  RMB   3000-­‐5000  RMB   <3000  RMB  

Cibo surgelato 15,56% 84,22% CIBI A LUNGA CONSERVAZIONE Cibi in scatola 35,56% 64,44% Noodles/riso 27,33% 72,67% Pasta 37,56% 62,44% Caffè 78,67% 21,33% Salse 28,44% 71,56% Tea 44,67% 55,33% Olio di oliva 46,22% 53,78% DOLCI E BEVANDE Acqua 26,67% 73,33% Vino 50,67% 49,33%

Latte e Latte in povere 70,89% 29,11%

Dolciari 80,89% 19,11%

Dai risultati appena riportati, l’Internet retailing sembra essere una grande opportunità per il made in Italy italiano. La domanda chiedeva appunto ai soggetti intervistati quali categorie di prodotti, preferirebbero acquistare in rete e quali categorie no.

Sono state evidenziate nella tabella solamente le tipologie che superavano o erano prossime al 50% di risposte affermative, indi per cui le categorie più rilevanti sono risultate:

- caffè, tea e olio di oliva nella macro categoria CIBI A LUNGA CONSERVAZIONE - vino, latte e prodotti dolciari nella macro categoria DOLCI E BEVANDE

Notevoli spunti possono nascere riguardo a tali risultati poiché in quasi tutte le categorie appena citate la produzione italiana, gode di successo globale.

È stato poi definito il consumatore che è disponibile all’acquisto on-line delle seguenti categorie di prodotto: formaggio, pasta, caffè, latte, prodotti dolciari, vino e olio di oliva. Del campione totale di 450 studenti il 9% ha risposto positivamente alla disponibilità di acquistare le categorie di cibo principalmente esportate dall’Italia verso la Cina.

Per quanto riguarda le tipologie di cibo acquistate, abbiamo un buon 18% in corrispondenza del cibo europeo che rimane preceduto dal cibo asiatico (cinese e non) e dal cibo americano;

Fig.18 – Tipologie di cibo acquistate da coloro che acquistano su Internet categorie di prodotti tipiche del made in Italy

I redditi di tali soggetti rientrano nelle fasce più elevate, il 50% acquista usualmente nei supermercati e il 28% in piccoli punti vendita o mercati; riassumendo si tratta di consumatori che potrebbero essere facilmente raggiunti dalle offerte di aziende italiane produttrici di beni alimentari.