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visibili molti degli edifici adibiti a stazioni e parte dei binari sul traccia- to dei quali è in corso la realizzazione di una pista ciclabile come parte terminale della Ciclopista sull’Arno.

Le strade ad alta percorrenza

Il territorio è attraversato da un’importante infrastruttura quale l’autostrada A12 Genova-Rosignano con andamento nord-sud, men- tre all’altezza del centro di Viareggio e di Migliarino si innestano altri due rami autostradali che conducono a Firenze. Poco a sud di Pisa si raccorda invece alla rete autostradale la Strada di Grande Comu- nicazione Firenze-Pisa-Livorno, che mette in collegamento questi tre centri. Con un cerchio pieno sono indicati i caselli autostradali ancora utilizzati, mentre un cerchio vuoto quelli dismessi. Unico caso è quello del casello di Pisa Sud nella Tenuta di Coltano.

La strada statale Aurelia e la sua variante

Alternativa all’utilizzo dell’autostrada Genova-Rosignano è la SS1 Aurelia che, con un andamento molto più rettilineo della A12, cor- re da Viareggio fino a Livorno, passando per Torre del Lago, Migliari- no e sfiorando Pisa. Nei presso di Livorno, come raccordo alla S.G.C. e alla rete autostradale, e nei pressi di Torre del Lago, per bypassare i centri abitati, sono presenti due varianti che si allontanano dal trac- ciato originario della via.

Insieme alla linea ferroviaria, alla quale molto spesso corre pa- rallela, costituisce un segno molto presente sul territorio, tagliandolo in due parti e rendendo critici gli spostamenti nelle direzioni ovest-est Le strade asfaltate, campestri e i sentieri

Oltre alle succitate vie, sono indicate le altre strade che presen- tano un manto asfaltato. Mentre nelle tenute a nord del fiume Arno i tracciati asfaltati rappresentano solo la minima parte delle infrastrut- ture viarie all’interno del Parco, a sud la rete è molto più fitta, e va a definire i collegamenti città-costa e quelli all’interno della tenuta di Coltano.

Di contro, la rete di strade campestri è molto più fitta nelle te- nute a nord dell’Arno, dove sono state realizzate anche come strade taglia fuoco.

I sentieri rappresentano quelle strade non percorribili ordinaria- mente da mezzi a motore, e che meglio permeano il territorio. Il C.A.I. (Centro Alpino Italiano) ha concluso nel maggio 2016 un interessante

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Via degli Acquedotti Via degli Acquedotti 032032 032 032 032032 033033 031031 031031 011 011 011011 011011 005 005 005 005 005005 005 005 008 008 008 008 007007 008 008 001001 001001 001001 001001 001001 001001 001001 001001 002 002 002 002 004 004 003 003 003 003 003 003 006006 006 006 002002 009009 009009 005 005 005 005 011011 011011 021 021 029029 029029 021 021 024 024 024 024 024024 024 024 023023 025025 027027 025025 024 024 021 021 021 021 022 022 022 022 022 022 022 022 022 022 021021 011 011 030 030 030 030 032 032 035035

Tenuta di San Rossore 030 Vie dei Cotoni

031 Sentiero delle Querce

032 Itinerario del Paduletto

033 Bosco della Maddalena

035 Percorso Sabrina Bulleri

Tenuta di Tombolo 001 Sentiero delle Dune

002 Sentiero Gabriele D’Annunzio

003 Da Marina Parcheggio a Tirrenia 004 Deviazione da 002 per Marina 005 Sentiero dei Tomboli

006 Sentiero della Colmata

007 Raccordo 008-001 008 Da Capanne Bruciate a Calambrone 009 Da San Piero ai Navicelli 011 Sentiero dei Navicelli

Tenuta di Coltano 021 Sentiero Guglielmo Marconi

022 Sentiero Mediceo

023 Sentiero della Sementina

024 Sentiero della Bonifica

025 Da Villa Medicea alle fasce boscate 027 Raccordo 025-022 029 Deviazione da 021 per Biscottino

Elenco dei sentieri

Tenute di

San Rossore, Tombolo e Coltano

Carta escursionistica

Scala 1:25.000

30 Aprile 2016 Dati cartografici:

© OpenStreetMap contributors, distribuiti con licenza ODbL

© Regione Toscana, distribuiti con licenza CCBy Elaborazione cartografica:

Marco Barbieri - www.webmapp.it In collaborazione con: Alberto Cozzi Matteo Del Santo Ugo Macchia Gaudenzio Mariotti

Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli

Regione Toscana Club Alpino Italiano Regione Toscana

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lavoro che ha portato al tracciamento e alla segnalazione sul territorio (con striscia doppia bianca e rossa) di una rete di sentieri all’interno delle Tenute di Tombolo e di Coltano. È la prima volta che il Parco si dota di questo tipo di infrastruttura, che ben si relazione con la rete sentieristica toscana. I sentieri frutto di questo lavoro sono stati diffe- renziati per il loro andamento, nord-sud o est-ovest e per le Tenute che attraversano; inoltre sono stati anche individuate delle ipotesi di pro- lungamento dei tracciati che ad oggi richiedono interventi strutturali non immediatamente attuabili. Ringrazio l’Ing. Del Santo per avermi fornito preziose indicazioni ed informazioni su questo lavoro a cui ha preso parte.

Con una freccia sono indicati i tre ingressi alla Tenuta di San Rossore soggetti a controllo, che rappresentano gli unici vincoli di ac- cesso al territorio del Parco (oltre alle zone militari e alle proprietà Sal- viati).

Le piste ciclabili

Vengono segnalati i tracciati di piste ciclabili opportunamente indicati con segnaletica orizzontale e/o verticale, siano essi in sedime protetto o meno. Di particolare interesse risultano essere la Ciclopi- sta dei Navicelli e il percorso Ciclopedonale Puccini. La prima inizia all’incile di Pisa e percorre la sponda ovest del canale fino ad arrivare all’incrocio fra via Livornese e la SS1. Da qui il percorso continua lungo la sponda est fino ad arrivare al Canale Scolmatore, ma non è più indicato come ciclopista. Il fondo infatti è molto sconnesso e la strada è percorsa anche da automezzi. Notevole è la valenza paesaggistica di questo tracciato, che alla fine non fornisce altra possibilità se non quella di tornare indietro per la strada appena percorsa. Il percorso della Ciclopedonale Puccini fa parte di un progetto che vuole collega- re con una rete di mobilità bianca i posti legati al compositore toscano. Il percorso segnalato inizia a San Pietro a Vico in Provincia di Lucca, costeggia il fiume Serchio e arriva fino alla foce del Serchio passando anche da Massaciuccoli, alcuni tratti però sono in fase di realzizazione o di progettazione.

Con un cerchio sono indicate le stazioni di bike-sharing che fan- no parte del circuito interno al parco, mentre con un cerchio vuoto quelle facente parte del circuito nella città di Pisa.

Itinerario della Ciclopedonale Puccini

Tracciato sulla sponda del Canale dei Navicelli, lato est. La pista ciclabile si trova sulla sponda ovest

Indicazione d un tratto della pista ciclabile lungo il Serchio in Migliarino

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Vie d’acqua navigabili34

Le vie d’acqua sono state da sempre gli strumenti più efficaci per spostarsi in questo enorme territorio. In questa carta sono indicate solo quei tracciati che attualmente consentono il transito di imbarca- zioni o che necessitano di piccoli interventi per renderli navigabili.

-Canale Burlamacco e Fosso Malfante: costituiscono il collega- mento fra il Lago di Massaciuccoli e il porto di Viareggio35. Scorre al

di fuori del territorio del Parco, ma rappresenta una risorsa importante in previsione di realizzare una rete di connessioni fluviali. Ha valenza turistica, è lungo nel complesso 7,5 chilometri e largo mediamente 20 metri.

-Fiume Serchio: il Piano di Gestione della Tenuta di Migliarino e Fattoria di Vecchiano36, all’articolo 17.2 riporta le seguenti prescrizio-

ni: “La navigabilità del fiume Serchio, nel tratto compreso all’interno del Parco (dal ponte sull’Aurelia a Migliarino fino alla foce del fiume stesso), viene consentita, solo alle imbarcazioni e ai natanti che siano in possesso di un motore che non superi gli 8 CV. La velocità massima consentita non potrà, in ogni caso, superare i 4 nodi/7,4 Km/h. È fatto comunque divieto di fare uso dei mezzi denominati “scooter d’acqua” e di praticare lo sci nautico.”

-Fiume Arno: per il tratto che va dal ponte della Cittadella alla foce non è navigabile, ma in corso di classificazione da parte della regione. Necessità del dragaggio della foce e dell’installazione della cartellonistica. Il tratto è lungo 11 chilometri e la larghezza media è di 140 metri.

-Canale dei Navicelli: classificato in in seconda fascia secondo il D.Lgs. n.1536 del 31 maggio 1917. Collega il fiume Arno con il Canale Scolmatore attraversando le tenute di Tombolo e Coltano. Lungo 16 chilometri, largo 35 metri, è profondo al massimo 3,5 metri; permette il transito a natanti fluviomarittimi con stazza fino a 1.200 tonnellate, lunghezza massima di 90 metri, pescaggio fino a 2,60 metri e veloci- tà non superiore a 6 nodi37. Attualmente è utilizzato per fini turistici e di

34 Piano Integrato delle Infrastrutture e della mobilità della Toscana: http://www.

regione.toscana.it/-/piano-regionale-integrato-delle-infrastrutture-e-della-mobilita-priim-

35 Carta batimetrica del Lago di Massaciuccoli: http://www.autorita.bacinoserchio.

it/cartografie/rilievo_batimetrico

36 Risorsa disponibile su: http://www.parcosanrossore.org/amministrazione-traspa-

rente.php?l1=19

37 Torricelli Maria Chiara, Es-LCA e patrimonio naturale, Firenze, Firenze

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cantieristica navale, attività che troveranno sicuramente giovamento dalla realizzazione della connessione con il fiume Arno.

Questa carta evidenza la localizzazione della risorsa acqua e le diverse formazioni in cui questa si manifesta nel territorio.

I corsi d’acqua

Sotto questa nomenclatura rientrano i fiumi e i canali.

I fiumi che hanno la loro foce all’interno del Parco sono, da nord verso sud, il fiume Serchio, il fiume Morto e il fiume Arno.

Il ramo principale del fiume Serchio scende dalle pendici del monte Sillano (m. 1.864) e si riunisce al ramo denominato “Serchio di Gramolazzo” presso il comune di Piazza al Serchio. Percorre la Garfa- gnana da nord a sud, da Sillano fino a Gallicano, per poi continuare nella Media Valle costeggiando il territorio del comune di Barga e Bagni di Lucca. Giunto nella piana di Lucca, attraverso la stretta di Ripafratta, entra in provincia di Pisa scorrendo nei comuni di San Giu- liano Terme e Vecchiano, fino a terminare il suo corso nella zona di Marina di Vecchiano. In estate, nonostante la siccità, versa ancora una portata media di 11 m³/s presso la foce dove viene a formarsi quella che viene chiamata “l’isola dei gabbiani”.

Il fiume Morto nasce in prossimità di Caprona e attraversa la pianura pisana giungendo a 5 chilometri a sud della foce del fiume Serchio. Nel territorio del Parco attraversa la Tenuta di San Rossore delimitando i comuni di San Giuliano Terme e Vecchiano. Il corso del fiume assume nomi diversi in base alla posizione: Fossa Vicinaia, Fos- sa di Maltraverso, Fossa di Scorno e per il tratto finale Fiume Morto. Quando si chiama Fossa Vicinaia e di Maltraverso assume le sem- bianze di un piccolo fosso, avviandosi poi verso la foce diventa un canale e poi un fiume. Uno dei più antichi fossi di scolo di questo fiume si chiama Fossa Cuccia. Nel 1864 si decise di aprire nuova foce per il fiume Morto con un tratto parallelo al viale del Gombo: nacque così la distinzione tra fiume Morto Vecchio e fiume Morto Nuovo.

Il fiume Arno ha una lunghezza totale di 241 km, un bacino di 8.228 km² e una portata media annua presso la foce di circa 110 m³/s. Nasce sul versante meridionale del Monte Falterona dalla sorgente di Taglio sulla lingua della foce del fiume Serchio (estate

2009)

Foce del fiume Morto Nuovo (estate 2007)

Il fiume Arno verso

La carta dell’elemento Acqua