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La congiuntura del manifatturiero in provincia di Forlì-Cesena

Nel documento Romagna – Forlì-Cesena e Rimini (pagine 145-167)

L’andamento congiunturale dell’industria manifatturiera provinciale è monitorato dalla Camera di commercio della Romagna attraverso una rilevazione trimestrale rivolta ad un campione rappresentativo di imprese con almeno 10 addetti. L’indagine è trimestrale e si realizza con la somministrazione alle imprese del campione di un questionario in modalità CAWI (Computer Assisted Web Interviewing). La finalità è la raccolta dei dati congiunturali, tendenziali e strutturali dei principali indicatori (i.e. produzione, fatturato, ordinativi, occupazione, ore lavorate). Le elaborazioni avvengono in forma aggregata (per settore, comparti e classe dimensionale), con una ponderazione dei risultati basati sul dato dimensionale degli addetti. Da questa indagine, i cui risultati sono consultabili sul sito istituzionale dell'Ente al quale si rimanda per un’analisi maggiormente dettagliata dei contenuti e del metodo, sono predisposti report trimestrali che riportano la dinamica congiunturale, tendenziale e media degli ultimi 12 mesi degli indici di cui alle dimensioni sopra individuate, per il settore manifatturiero locale e i suoi comparti di riferimento (come individuati in tavola 3.3.2).

Nella trattazione che segue saranno riportati e commentati gli indicatori di trend medio del 2019 (ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), in quanto riferiti ad un periodo tale da minimizzare le distorsioni dovute alla stagionalità produttiva e ad altri bias di rilevazione.

Con riferimento al 2019, il grado di copertura delle imprese della popolazione di riferimento3 è stato pari al 15,8% e quello degli addetti al 36,4%.

Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori confermano la frenata delle attività manifatturiere (cfr. tavola 3.3.3), a fronte di fatturato e ordinativi mediamente stabili. Le imprese rispondenti riportano un utilizzo della capacità produttiva pari al 74,9% e una flessione della produzione dell’1,6%; le performance peggiori della produzione (inferiori alla media del settore) si riscontrano nella classe delle imprese di minor dimensione (da 10 a 19 addetti, -5,3%) e nei comparti delle Confezioni e delle Calzature (cfr. nel seguito della trattazione e tavola 3.3.6).

Nel corso del 2019 si è registrato un aumento del fatturato a valori correnti (+1,4%); la percentuale media dei ricavi generati all’estero (per esportazioni) si è attestata al 27,5% del fatturato complessivo, con un trend stabile rispetto al dato medio del 2018 (era pari al 28,0%). La domanda interna ha segnato un incremento dell’1,2% e quella estera (che ha rappresentato il 21,9% degli ordinativi) dell’1,4%.

3 Si riferisce alla totalità delle imprese attive nel settore manifatturiero (lettera C codice Ateco 2007 ISTAT) in provincia di Forlì-Cesena, con almeno 10 addetti, nel periodo in esame.

Tav. 3.3.3 INDICATORI CONGIUNTURALI DEL SETTORE MANIFATTURIERO PROVINCIALE Provincia di Forlì-Cesena – serie storica 2016 - 2019

Produzione, fatturato, ordinativi e occupazione (variazioni medie negli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti) Periodo di riferimento Produzione a

volume fisico Fatturato a

valori correnti Ordini dal mercato

interno Ordini dal

mercato estero Occupazione

2016 +5,7 +6,9 +1,9 +1,2 +3,9

2017 +4,2 +11,0 +7,5 +5,7 +2,6

2018 +4,0 +4,0 +4,2 +5,2 +2,4

1° trim 2019 +0,2 +3,6 +3,7 +4,9 +2,0

2° trim 2019 -0,2 +2,0 +2,4 +3,6 +1,6

3° trim 2019 -0,9 +1,9 +1,4 +3,1 +1,5

4° trim 2019 -1,6 +1,4 +1,2 +1,4 +2,2

Fonte: Indagine sulla congiuntura nelle imprese manifatturiere della Camera di commercio della Romagna Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 146 Quadro economico della provincia di Forlì-Cesena

In termini tendenziali, invece, vale a dire rispetto al 4° trimestre del 2018, oltre ad una flessione produttiva dell’1,7%, anche il fatturato appare ridimensionato (-0,7%); a fronte di ordinativi interni stabili, si riducono quelli esteri (-3,2%).

Con riferimento ai singoli comparti del manifatturiero locale (cfr. tavola 3.3.6), nel corso del 2019, quello dei Macchinari risulta l’unico con una positiva variazione della produzione (+3,9%), confermandosi trainante del settore manifatturiero, anche per la presenza di imprese di grande dimensione con rilevante propensione all’export; gli altri comparti, via via nel corso dei trimestri dell’anno, hanno rallentato la loro dinamica produttiva, in particolar modo il comparto delle confezioni e delle calzature (si veda il seguito della trattazione).

Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini Tav. 3.3.4 Produzione (a volume fisico)

Provincia di Forlì-Cesena

Fonte: Indagine sulla congiuntura nelle imprese manifatturiere della Camera di commercio della Romagna

Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Tav. 3.3.5 Fatturato (a valori correnti) Provincia di Forlì-Cesena

Fonte: Indagine sulla congiuntura nelle imprese manifatturiere della Camera di commercio della Romagna

Elaborazione: Camera di commercio della Romagna -10

trim 2016 trim 2016 trim 2016 trim 2016 trim 2017 trim 2017 trim 2017 trim 2017 trim 2018 trim 2018 trim 2018 trim 2018 trim 2019 trim 2019 trim 2019 trim 2019

Tassi di crescita

Var.% nel trimestre in esame rispetto al trimestre precedente

Var.% nel trimestre in esame rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno Var.% negli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 precedenti

-10

trim 2016 trim 2016 trim 2016 trim 2016 trim 2017 trim 2017 trim 2017 trim 2017 trim 2018 trim 2018 trim 2018 trim 2018 trim 2019 trim 2019 trim 2019 trim 2019

Tassi di crescita

Var.% nel trimestre in esame rispetto al trimestre precedente

Var.% nel trimestre in esame rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno Var.% negli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 precedenti

Tav. 3.3.6 INDICATORI CONGIUNTURALI DEL SETTORE MANIFATTURIERO PROVINCIALE Dettaglio settoriale anno 2019 - Provincia di Forlì-Cesena

Produzione, fatturato, ordinativi e occupazione (variazioni medie negli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti) Esportazioni (percentuale sul fatturato – medie degli ultimi 12 mesi)

Settore di attività Produzione

Alimentare -1,6 69,1 +2,3 2,2 +1,7 -3,5 +4,5

Confezioni -9,0 43,9 -3,6 10,2 -6,8 +1,4 -2,5

Calzature -11,6 79,2 -9,3 26,3 -8,0 -1,1 -10,7

Legno -2,2 73,4 -1,6 23,9 +12,2 -10,2 -0,7

Chimica e plastica -1,3 77,3 +3,0 42,9 +4,5 -0,1 +2,0

Prodotti in metallo -1,3 76,8 -1,1 13,3 +5,1 +6,3 +0,9

Macchinari +3,9 80,5 +6,9 61,3 +3,5 +2,4 +6,7

Mobili -0,9 82,4 +2,1 45,9 +2,1 +2,9 +6,0

Altre industrie -2,9 70,0 -2,0 4,5 -3,5 +3,1 +2,7

Manifatturiero -1,6 74,9 +1,4 27,5 +1,2 +1,4 +2,2

Fonte: Indagine sulla congiuntura nelle imprese manifatturiere della Camera di commercio della Romagna Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 147 Quadro economico della provincia di Forlì-Cesena

La dinamica occupazionale nei 12 mesi precedenti è risultata tendenzialmente positiva (+2,2%); la sola componente operaia è aumentata, invece, del 2,7%. Il dato occupazionale, positivo per quasi tutti i comparti, è stato sostenuto in particolare da quello dei Macchinari; Alimentare e Mobili; negati-va, invece, la dinamica occupazionale del settore Confezioni e Calzature. I livelli occupazionali sono risultati tendenzialmente in crescita in tutte la classi dimensionali di impresa, ad eccezione di quella da 10 a 19 addetti, dove permane il segno negativo per tale variabile (-0,7%).

Complessivamente, le ore medie giornaliere lavorate effettive per operaio sono lievemente aumentate (da 6,1 del 2018 a 6,2 del 2019). La Cassa Integrazione Guadagni (CIG) pesa per lo 0,8% delle ore totali lavorate per operaio ed ha carattere prevalentemente ordinario. I comparti in cui gli interventi di sostegno all’occupazione sono risultati maggiormente elevati, in termini di incidenze sul totale ore lavorate medie per operaio, sono quelli delle Calzature, delle Confezioni e del Legno, (si veda nel seguito della trattazione); quest’ultimo è stato caratterizzato, a differenza degli altri comparti, da una prevalenza di interventi di CIG straordinaria (per il 53,8% delle ore di CIG totale).

Nel seguito della trattazione si passano in rassegna singolarmente i comparti della manifattura pro-vinciale, riportati nell’ordine proposto dalla classificazione delle attività economiche (cfr. tavola 3.3.2).

Alimentare

Il settore “alimentare” (divisioni 10 e 11 della codifica delle attività economiche ISTAT Ateco 2007) è costituito da tutte le industrie alimentari e delle bevande e dall’industria del tabacco che in provincia non è rappresentata. Dal punto di vista numerico prevalgono i produttori di prodotti da forno e di paste alimentari, ma dal punto di vista degli addetti alle imprese emergono anche le attività di lavorazione e conservazione delle carni e i mangimifici.

Al 31/12/2019 il comparto comprende 383 imprese attive (-4,3% rispetto al 2018) che occupano 7.899 addetti. Per il 38,1% si tratta di ditte individuali, mentre le società di capitale sono il 20,1%. Sul totale delle attività manifatturiere provinciali il settore Alimentare rappresenta il 10,8% delle imprese e il 21,1% degli addetti. La dimensione media è di 20,6 addetti per impresa.

Nel 2019 la produzione è diminuita dell’1,6%, con un utilizzo degli impianti pari al 69,1%. Il fatturato, realizzato per il 2,2% all'estero, è cresciuto del 2,3% a valori correnti. Complessivamente, gli ordinativi sono aumentati dell’1,1%: la domanda interna è aumentata dell’1,7%, mentre quella estera, che ha rappresentato l’1,5% degli ordinativi, è diminuita del 3,5%.

L’occupazione è cresciuta del 4,5%; la sola componente operaia è aumentata del 4,1%. Le imprese intervistate non hanno dichiarato alcun ricorso ad interventi di CIG negli ultimi 12 mesi.

Confezioni

Il settore delle “confezioni” (divisioni 13 e 14 della codifica delle attività economiche ISTAT Ateco 2007) è composto prevalentemente dalle industrie di confezionamento di articoli di vestiario ma anche da quelle tessili e dalle maglierie.

Al 31/12/2019 il settore comprende 319 imprese attive (-2,4% rispetto al 2018) che occupano 1.427 addetti. Per il 66,1% si tratta di ditte individuali, mentre le società di capitale sono il 16,6%. Sul totale delle attività manifatturiere provinciali il settore Confezioni rappresenta il 9,0% delle imprese e il 3,8%

degli addetti. La dimensione media è di 4,5 addetti per impresa.

Nel 2019 la produzione è diminuita del 9,0%, con un utilizzo degli impianti pari al 43,9%. Il fatturato, realizzato per il 10,2% all'estero, è diminuito del 3,6% a valori correnti. Complessivamente, la domanda è risultata in calo del 4,7%; quella interna è diminuita del 6,8%, mentre quella estera, che

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 148 Quadro economico della provincia di Forlì-Cesena

ha rappresentato il 12,6% degli ordinativi, è aumentata dell’1,4%.

Il numero degli addetti rilevati è diminuito del 2,5%; -3,8 per la sola componente operaia. L’utilizzo della CIG, secondo quanto indicato dai rispondenti, ha inciso per il 4,5% delle ore totali medie per operaio, riguardando principalmente interventi di carattere ordinario.

Calzature

Il settore delle “calzature” (divisione 15 della codifica delle attività economiche ISTAT Ateco 2007) comprende, in realtà, tutte le attività di lavorazione delle pelli e del cuoio in genere; per la provincia di Forlì-Cesena, tuttavia, esso è fortemente caratterizzato dalla produzione di scarpe e loro parti (tomaie, tacchi, suole, sottopiede ecc.) e pertanto si è ritenuto di definirlo con l’appellativo di “calzature”.

Al 31/12/2019 sono presenti 226 imprese attive (-8,1% rispetto al 2018) che occupano 3.823 addetti.

Per il 56,2% si tratta di ditte individuali, mentre le società di capitale sono il 23,9%. Sul totale delle attività manifatturiere provinciali il settore Calzature rappresenta il 6,4% delle imprese e il 10,2% degli addetti. La dimensione media è di 16,9 addetti per impresa.

Nel 2019 la produzione è diminuita dell’11,6%, con un utilizzo degli impianti pari al 79,2%. Il fatturato, realizzato per il 26,3% all'estero, è diminuito del 9,3% a valori correnti. Complessivamente, la domanda è risultata in calo del 7,2%; quella interna è diminuita dell’8,0%, mentre quella estera (pari al 24,2% degli ordinativi) si è ridotta dell’1,1%.

Il numero degli addetti rilevati è diminuito del 10,7%, -9,7% con riferimento alla sola componente operaia. L’utilizzo della CIG, secondo quanto indicato dai rispondenti, ha inciso per il 2,6% delle ore totali medie per operaio, riguardando principalmente interventi di carattere ordinario.

Legno

Il settore del “legno” (divisione 16 della codifica delle attività economiche ISTAT Ateco 2007) è costituito da tutte le industrie della lavorazione del legno ed in particolare della costruzione di prodotti in legno come porte, finestre, cornici, imballaggi, fogli e pannelli.

Al 31/12/2019 si contano 195 imprese attive (-1,0% rispetto al 2018) che occupano 1.469 addetti. Per il 49,7% si tratta di ditte individuali, mentre le società di capitale sono il 15,9%. Sul totale delle attività manifatturiere provinciali il settore Legno rappresenta il 5,5% delle imprese e il 3,9% degli addetti. La dimensione media è di 7,5 addetti per impresa.

Nel 2019 la produzione è diminuita del 2,2%, con un utilizzo degli impianti pari al 73,4%. Il fatturato, realizzato per il 23,9% all’estero, è diminuito dell’1,6% a valori correnti. La domanda interna è aumentata del 12,2%, mentre quella estera, che ha rappresentato il 21,6% degli ordinativi, si è ridotta del 10,2%.

Il numero degli addetti totali è diminuito dello 0,7%; -2,5% per la sola componente operaia. L’utilizzo della CIG, per le imprese rispondenti, ha inciso per il 2,5% delle ore totali medie per operaio, riguardando principalmente interventi di carattere straordinario.

Chimica e plastica

Il settore “chimica e plastica” (divisioni 19, 20, 21 e 22 della codifica delle attività economiche ISTAT Ateco 2007) è caratterizzato da una prevalenza di imprese che lavorano prodotti in materiali plastici ma anche colori, profumi, cosmetici, detergenti, fertilizzanti e materie plastiche in forma primaria.

Al 31/12/2019 si contano 164 imprese attive (stabili rispetto al 2018) che occupano 3.178 addetti. Per il 18,3% si tratta di ditte individuali, mentre le società di capitale sono maggioritarie (il 61,6)%. Sul

Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 149 Quadro economico della provincia di Forlì-Cesena

totale delle attività manifatturiere provinciali il settore Chimica e plastica rappresenta il 4,6% delle imprese attive e l’8,5% degli addetti. La dimensione media è di 19,4 addetti per impresa.

Nel 2019 la produzione è diminuita dell’1,3%, con un utilizzo degli impianti pari al 77,3%. Il fatturato, realizzato per il 42,9% all'estero, è cresciuto del 3,0% a valori correnti. Complessivamente, la domanda è risultata in crescita del 4,3%; quella interna è aumentata del 4,5%, mentre quella estera, che ha rappresentato il 25,4% degli ordinativi, è rimasta sostanzialmente stabile.

Il numero degli addetti è aumentato del 2,0%; +1,9% per la sola componente operaia. Le imprese intervistate non hanno dichiarato alcun ricorso ad interventi di CIG negli ultimi 12 mesi.

Prodotti in metallo

Il settore dei “prodotti in metallo” (divisioni 24 e 25 della codifica delle attività economiche ISTAT Ateco 2007) in provincia di Forlì-Cesena è caratterizzato da costruttori di strutture metalliche, oggetti in metallo ed esecutori di lavori di meccanica generale.

Al 31/12/2019 sono presenti 696 imprese attive (-0,9% rispetto al 2018) che occupano 6.113 addetti.

Per il 37,2% si tratta di ditte individuali, mentre le società di capitale sono il 36,8%. Sul totale delle attività manifatturiere provinciali il settore Prodotti in metallo rappresenta il 19,7% delle imprese e il 16,3% degli addetti. La dimensione media è di 8,8 addetti per impresa.

Nel 2019 la produzione è diminuita dell’1,3%, con un utilizzo degli impianti pari al 76,8%. Il fatturato, realizzato per il 13,3% all'estero, è diminuito dell’1,1% a valori correnti. La domanda interna è aumentata del 5,1%, quella estera (pari al 13,0% degli ordinativi) del 6,3%.

Il numero degli addetti è aumentato dello 0,9%; stabile la dinamica della sola componente operaia (+0,4%). In base ai dati delle imprese rispondenti, l’utilizzo della CIG ha inciso per l’1,5% delle ore totali medie per operaio, riguardando esclusivamente interventi di carattere ordinario.

Macchinari

Il settore dei “macchinari” (divisioni 26, 27, 28, 29 e 30 della codifica delle attività economiche ISTAT Ateco 2007) in provincia è maggiormente rappresentato da attività di costruzione di macchine per l’agricoltura e da cantiere, di costruzione di imbarcazioni, di fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli, rimorchi e semirimorchi e di macchine per l’industria alimentare, oltre a numerose tipologie di macchine per impieghi generali e speciali. Sono presenti imprese che hanno raggiunto rilevanti livelli di automazione ed una elevata qualità dei prodotti.

Al 31/12/2019 si contano 456 imprese attive (-0,4% rispetto al 2018) che occupano 5.704 addetti. Per il 25,9% si tratta di ditte individuali, mentre le società di capitale sono maggioritarie (il 50,7%). Sul totale delle attività manifatturiere provinciali il settore Macchinari rappresenta il 12,9% delle imprese e il 15,2% degli addetti. La dimensione media è di 12,5 addetti per impresa .

Nel 2019 la produzione è aumentata del 3,9%, con un utilizzo degli impianti pari all’80,5%. Il fatturato, realizzato per il 61,3% all’estero, è cresciuto del 6,9% a valori correnti. La domanda interna è aumentata del 3,5%, quella estera, che ha rappresentato il 52,4% degli ordinativi, del 2,4%.

L’occupazione rilevata è cresciuta del 6,7% rispetto al 2018; +8,9% la sola componente operaia. Le imprese intervistate non hanno dichiarato alcun ricorso ad interventi di CIG negli ultimi 12 mesi.

Mobili

Il settore dei “mobili” (divisione 31 della codifica delle attività economiche ISTAT Ateco 2007) comprende 321 imprese attive (-1,5% rispetto al 2018) che occupano 3.072 addetti. Per il 41,7% si

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 150 Quadro economico della provincia di Forlì-Cesena

tratta di ditte individuali, mentre le società di capitale sono il 30,5%. Sul totale delle attività manifatturiere provinciali il settore Mobili rappresenta il 9,1% delle imprese e l’8,2% degli addetti. La dimensione media è di 9,6 addetti per impresa.

La produzione è diminuita dello 0,9%, con un utilizzo degli impianti pari all’82,4%. Il fatturato, realizzato per il 45,9% all’estero, è cresciuto del 2,1% a valori correnti. La domanda interna è aumentata del 2,1%, quella estera (pari al 44,8% degli ordinativi) del 2,9%.

L’occupazione è crescita del 6,0%; la sola componente operaia è aumentata del 6,1%.

Altre industrie

Il settore qui definito “altre industrie” raggruppa tutte le divisioni manifatturiere non comprese nei settori precedentemente descritti. Si parla di attività per le quali, a causa della minore concentrazione sul territorio provinciale e della bassa significatività del campione, non si è ritenuto di poterne dettagliare gli andamenti separatamente. Le attività aggregate sono quelle della fabbricazione e lavorazione della carta, della stampa e della lavorazione di minerali non metalliferi; a queste si aggiungono le produzioni di gioielleria, di strumenti medici e dentistici e la riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature.

Al 31/12/2019 si contano 778 imprese attive (+0,8% rispetto al 2018) che occupano 4.755 addetti, con mediamente 6,1 addetti per impresa. Per il 50,5% si tratta di ditte individuali, mentre le società di capitale sono il 23,3%. Sul totale delle attività manifatturiere provinciali il settore Altre industrie rappresenta il 22,0% delle imprese e il 12,7% degli addetti.

Nel 2019 la produzione è diminuita del 2,9%, con un utilizzo degli impianti pari al 70,0%. Il fatturato, realizzato per il 4,5% all’estero, è diminuito del 2,0% a valori correnti. La domanda interna è diminuita del 3,5%, quella estera, che costituisce il 4,7% degli ordinativi, è invece aumentata del 3,1%.

L’occupazione nelle imprese rispondenti è aumentata del 2,7%; +1,4% per la sola componente operaia.

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3.4 C OSTRUZIONI

Il 2019 si chiude, per il terzo anno consecutivo, con un risultato positivo per la produzione nelle costruzioni italiane (l’indice corretto per gli effetti di calendario registra una variazione del +2,0%), esito di un andamento particolarmente favorevole nel primo trimestre dell’anno, successivamente caratterizzato da un progressivo rallentamento1.

Anche in Emilia-Romagna nel 2019 si è confermata la lenta ripresa del settore delle costruzioni dopo gli anni della grande crisi registrata tra il 2007 e il 2015. Nell'anno appena concluso si è osservato, infatti, un aumento del 2,9% (+2,3% la media nazionale) degli investimenti in costruzioni rispetto al 2018, confermando una dinamica positiva in atto da tre anni.

Segni in positivo anche per quel che riguarda i lavoratori operanti nel settore, che nei primi 9 mesi del 2019 sono cresciuti del 3,2%. Continuano ad aumentare anche le compravendite di abitazioni (+7,3%

nei primi 9 mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018). In risalita anche i bandi di gara per lavori pubblici (+6,1% in valore su base annua, seppure in flessione dell'11,6% nel numero complessivo).

Sono invece in calo del 3,2% i finanziamenti degli istituti di credito per investimenti in edilizia residenziale e di ben il 46% quelli per il non residenziale. In diminuzione anche i mutui concessi alle famiglie per l'acquisto di case (-2%).

Questi i dati principali che emergono dal rapporto 2019 sull'industria delle costruzioni in regione diffuso da ANCE Emilia-Romagna ed elaborato dalla Direzione Affari Economici e Centro Studi dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili.

Le analisi che seguono (che restituiscono a volte anche andamenti positivi) sono la fotografia, da tanti punti di vista diversi, di un settore che, in realtà, è caratterizzato da una profonda crisi strutturale essendo principalmente costituito da imprese di piccole dimensioni, non sufficientemente patrimonializzate, con una marginalità non remunerativa e un limitato accesso al capitale di credito.

L’edilizia rappresenta storicamente un settore strategico per l’economia provinciale in virtù del forte ruolo come driver di una filiera lunga e complessa. Nonostante la crisi gravissima e prolungata che ha colpito, in particolare nel nostro

Paese, questo settore più dura-mente degli altri, secondo gli ultimi dati ISTAT (ed. gennaio 2020), il produzione delle costruzioni di Dicembre 2019 (pubblicato il 20/2/2020)

Tav. 3.4.1 ANDAMENTO DELLE IMPRESE ATTIVE DEL SETTORE COSTRUZIONI

(Anno 2010=100)

Fonte: Infocamere (StockView)

Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

2010 2012 2014 2016 2017 2018 2019

80

Andamento (anno 2010=100) Var. % su anno precedente

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 152 Quadro economico della provincia di Forlì-Cesena

Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini Tav. 3.4.2 IMPRESE ATTIVE DEL SETTORE COSTRUZIONI PER DIVISIONI E CLASSI

Confronti territoriali – Anno 2019

Forlì-Cesena

Comp.% 2019 a Var % 2019/2018 Dimensione media

FC ER IT FC ER IT FC ER IT

F Costruzioni 5.553 15,2 16,3 14,3 -0,1 -0,4 -0,3 2,3 2,2 2,4

41 Costruzione di edifici 1.270 22,9 24,5 33,0 -3,4 -1,4 -1,3 2,0 2,3 2,5

41.2 Costruzione di edifici residenziali e non

residenziali 1.181 21,3 22,9 31,1 -2,9 -1,3 -1,2 1,9 2,3 2,6

42 Ingegneria civile 71 1,3 1,0 1,5 -5,3 -3,3 0,0 11,7 11,7 8,0

43 Lavori di costruzione specializzati 4.212 75,9 74,5 65,5 +1,0 -0,0 +0,2 2,2 2,0 2,1 43.1 Demolizione e preparazione del cantiere edile 122 2,2 1,8 2,1 +1,7 -1,6 -1,7 3,2 3,0 3,0 43.2 Installazione di impianti elettrici, idraulici ed altri

lavori di costruzione e installazione 1.143 20,6 19,9 21,7 -0,2 -0,8 -0,8 3,5 3,5 3,3

43.21 Installazione di impianti elettrici 567 10,2 9,7 11,2 +0,2 -1,3 -1,2 3,7 3,9 3,5

43.22 Installazione di impianti idraulici, di

riscaldamento e di condizionamento dell'aria 474 8,5 8,4 8,7 +0,4 -1,0 -0,7 3,1 3,0 2,8 43.3 Completamento e finitura di edifici 2.702 48,7 49,4 39,1 +1,5 +0,5 +0,9 1,4 1,3 1,4

43.32 Posa in opera di infissi 275 5,0 4,9 3,8 -2,1 +1,6 +1,4 1,7 1,5 1,6

43.33 Rivestimento di pavimenti e di muri 426 7,7 5,0 4,2 +2,7 -1,6 -1,4 1,6 1,4 1,5

43.34 Tinteggiatura e posa in opera di vetri 486 8,8 8,1 6,6 -1,0 +0,4 -0,0 1,5 1,3 1,3

43.39 Altri lavori di completamento e di finitura degli

edifici 1.362 24,5 27,8 21,5 +3,3 +1,4 +2,2 1,3 1,3 1,4

43.9 Altri lavori specializzati di costruzione 245 4,4 3,4 2,6 +1,7 -1,6 +0,2 4,7 2,8 3,0 43.99 Altri lavori specializzati di costruzione nca 141 2,5 2,0 1,8 +3,7 -1,1 +1,4 6,7 3,2 3,2 (a) Classi di attività con incidenza percentuale maggiore o uguale al 2%. Incidenze calcolate sul settore Costruzioni e quest’ultimo sul totale settori.

Fonte: Infocamere (StockView)

Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Tav. 3.4.3 IMPRESE VS ADDETTI DELLA PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA PER SETTORI

Imprese attive a confronto con gli addetti totali alle imprese attive – Valori percentuali – Anno 2019

Il settore è visibile con incidenza percentuale maggiore o uguale al 2%.

Fonte: Infocamere (StockView)

Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

21,3

41.2 Costruzione di edifici residenziali e non residenziali 42 Ingegneria civile

42.1 Costruzione di strade e ferrovie 42.2 Costruzione di opere di pubblica utilità 43 Lavori di costruzione specializzati

43.1 Demolizione e preparazione del cantiere edile

43.21 Installazione di impianti elettrici

43.29 Altri lavori di costruzione e installazione 43.3 Completamento e finitura di edifici

43.32 Posa in opera di infissi

43.33 Rivestimento di pavimenti e di muri 43.34 Tinteggiatura e posa in opera di vetri

43.9 Altri lavori specializzati di costruzione 43.99 Altri lavori specializzati di costruzione nca 43.2 Installazione di impianti elettrici, idraulici ed altri lavori di costruzione e installazione

43.22 Installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell'aria

43.39 Altri lavori di completamento e di finitura degli edifici

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 153 Quadro economico della provincia di Forlì-Cesena

Il settore delle costruzioni nel territorio di Forlì-Cesena rappresenta una fetta importante del tessuto economico anche per lo stretto legame esistente con altri comparti significativi. A fine anno il settore contava 5.553 imprese attive che rappresentano il 15,2% del totale delle imprese attive e occupano l'8,2% degli addetti totali.

Rispetto a dicembre 2018 lo stock è rimasto

Rispetto a dicembre 2018 lo stock è rimasto

Nel documento Romagna – Forlì-Cesena e Rimini (pagine 145-167)