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Il mercato del lavoro a livello territoriale: variabili strutturali e dinamica tendenziale

Nel documento Romagna – Forlì-Cesena e Rimini (pagine 55-60)

Nel seguito della trattazione si esporrà la condizione strutturale e le dinamiche del mercato del lavoro con riferimento al territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), nonché per le singole province che lo costituiscono.

I principali dati strutturali del mercato del lavoro del territorio Romagna sono desumibili dalle elaborazioni di Unioncamere Emilia-Romagna su dati ISTAT trimestrali (indagine Forze di lavoro). Al secondo trimestre del 2019, la media sugli ultimi 4 trimestri delle forze di lavoro (insieme degli occupati e delle persone in cerca di occupazione)2 è pari a 353.000 unità, delle quali il 46,3% sono donne. Con riferimento invece alle forze di lavoro in età attiva (15-64 anni, di norma considerata come età lavorativa) esse sono il 73,9% della relativa popolazione di riferimento (tasso di attività 15-64 anni), inferiore al dato regionale (74,4%) ma superiore a quello italiano (65,6%).

Conseguentemente, gli inattivi in età attiva3 per il territorio Romagna sono pari al 26,1% (si ricorda che il tasso di inattività per una determinata fascia di età è il complemento a 100 del tasso di attività, N.d.R.); il tasso di inattività femminile (31,8%) è superiore a quello maschile (20,3%).

1 ISTAT, Occupati e disoccupati (dicembre 2019), data di pubblicazione 30 gennaio 2020, www.istat.it. La rilevazione campionaria sulle Forze di lavoro rappresenta la principale fonte di informazione statistica sul mercato del lavoro italiano; le informazioni rilevate presso la popolazione costituiscono la base sulla quale vengono derivate le stime ufficiali degli occupati e dei disoccupati, nonché le informazioni sui principali aggregati dell’offerta di lavoro.

2 In termini assoluti infatti si ha che: Forze di lavoro (FL) = Occupati (O) + Persone in cerca di occupazione (D),

mentre fuori dalle forze di lavoro rimane quella parte della popolazione potenzialmente attiva che tuttavia non ha una occupazione e non la cerca, per cui: Non forze di lavoro (NFL) = Popolazione attiva (PA) – Forze di lavoro (FL).

3 Quell’insieme di persone tra i 15 e i 64 anni che non lavorano e non cercano occupazione.

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 56 Quadro economico della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Gli occupati totali4, pari a 331 mila unità, sono concentrati, prevalentemente, nel settore dei servizi (per il 44,0% del totale), nel commercio e nel turismo (23,5%); seguono industria (20,9%), costruzioni (5,9%) e agricoltura (5,7%). Le incidenze degli occupati nei settori agricoltura e commercio-turismo risultano superiori al dato regionale e nazionale (si veda la tavola 2.5.2), coerentemente con il tessuto economico-produttivo insediato nel territorio Romagna. Il 74,8% degli occupati del territorio è un lavoratore dipendente, incidenza inferiore di quella regionale (77,8%) e nazionale (77,1%). La distribuzione dei lavoratori dipendenti ricalca quella degli occupati (somma tra dipendenti e indipendenti).

In base alle elaborazioni di cui sopra, i principali indicatori di sintesi del mercato del lavoro5 del territorio Romagna, seppur ancora non definitivi, risultano in miglioramento rispetto alla situazione dell’anno 2018, derivante dalle elaborazioni ISTAT indagine forze di lavoro. Nel periodo in analisi (secondo trimestre 2019), il livello del tasso di occupazione 15-64 anni (69,1%) risulta inferiore al dato medio regionale (70,2%) ma superiore a quello nazionale (58,8%). Il confronto con il dato medio annuo del 2018 per tale indicatore evidenzia come i livelli occupazionali in termini relativi siano migliorati (si veda la tavola 2.5.4); la medesima tendenza si osserva anche per gli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

Osservando i dati per genere, si rileva che il tasso di occupazione maschile (76,2%) risulta inferiore al dato regionale (77,2%) e migliore del livello medio nazionale (67,8%). Il tasso di occupazione femminile, pari al 62,1%, rimane distante dal valore rilevato per i maschi, inferiore al dato regionale (63,3%) ma decisamente migliore di quello italiano (49,8%).

Le persone in cerca di occupazione6 sono 22 mila, di cui il 64,2% donne. Il tasso di disoccupa-zione del territorio Romagna (15 anni e oltre) è risultato pari al 6,3%, sostanzialmente stabile rispetto

4 Comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento:

(a) hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura, oppure;

(b) hanno svolto almeno un’ora di lavoro, anche non retribuito, nell’impresa di un familiare nella quale collaborano abitualmente, oppure;

(c) non hanno svolto nemmeno un’ora di lavoro, e quindi sono assenti dal lavoro (ad es. per ferie o malattia), ma rispettano i seguenti requisiti:

per i dipendenti l’assenza non deve superare tre mesi oppure, superando tre mesi, durante l’assenza devono percepire almeno il 50% della retribuzione;

per gli indipendenti, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, durante il periodo di assenza, deve essere mantenuta l’attività: per i coadiuvanti familiari l’assenza non deve superare tre mesi.

5 Trattasi del tasso di occupazione (rapporto tra le persone occupate e la corrispondente popolazione di riferimento) e del tasso di disoccupazione (rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro). Nell’analisi del presente capitolo si utilizzerà il tasso di occupa -zione 15-64 anni e il tasso di disoccupa-zione totale (da 15 anni in poi), coerentemente con l’imposta-zione di ISTAT e delle statistiche ufficiali.

6 Comprendono le persone non occupate di 15 anni e più che nella settimana di riferimento hanno effettuato almeno un’azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l’intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive all’intervista, oppure; inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell’intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma) entro le due settimane successive all’intervista, qualora fosse possibile anticipare l’inizio del lavoro.

Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini Tav. 2.5.1 GRANDEZZE STRUTTURALI DEL MERCATO DEL LAVORO (VALORE ASSOLUTO)

Anno 2019 (secondo trimestre, media mobile degli ultimi 4 trimestri) - Dati in migliaia, arrotondati alle migliaia

Occupati Persone in cerca di occupazione

Forze di lavoro (occupati + persone in cerca di occupazione)

Popolazione attiva (15-64 anni)

Italia 23.270 2.656 25.926 38.513

Emilia-Romagna 2.024 118 2.141 2.793

Romagna 331 22 353 461

Forlì-Cesena 180 9 190 246

Rimini 151 13 164 215

Fonte: Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati ISTAT indagine Forze di lavoro Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 57 Quadro economico della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

al livello annuale del 2018 (6,4%); la medesima tendenza si osserva anche per gli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia) (si veda la tavola 2.5.5). Per il 2019, il tasso di disoccupazione del territorio Romagna risulta superiore a quello regionale (5,5%) ma inferiore al dato nazionale (10,2%).

L'analisi per genere, parallelamente a quanto visto in precedenza per gli occupati (una migliore situazione occupazionale per gli uomini su tutti i livelli territoriali), riporta differenziali di disoccupazione sfavorevoli per le donne, per tutti i territori di riferimento. La disoccupazione femminile nel territorio Romagna è pari all’8,7%, livello superiore al dato regionale (6,8%) ma migliore del contesto medio nazionale (11,3%), mentre quella maschile (pari al 4,2%) risulta inferiore alla media regionale (4,4%) e nazionale (9,5%).

Sebbene il dato circa occupati e disoccupati del 2019 sia da considerare parziale e in parte originante dagli ultimi due trimestri del 2018 (essendo una media mobile a 4 periodi, N.d.R), la situazione delineata risulta di particolare interesse, in quanto sono evidenti segnali di miglioramento nei fondamentali del mercato del lavoro locale.

Provincia di Forlì-Cesena

I principali dati strutturali del mercato del lavoro della provincia di Forlì-Cesena, desumibili dalle elaborazioni di Unioncamere Emilia-Romagna su dati ISTAT trimestrali (indagine forze di lavoro) al secondo trimestre del 2019, riportano forze di lavoro (insieme degli occupati e delle persone in cerca di occupazione) pari a 190 mila unità (media mobile degli ultimi 4 trimestri con arrotondamento alle migliaia, N.d.R.), delle quali il 46,3% sono donne. Con riferimento invece alle forze di lavoro in età attiva (15-64 anni, di norma considerata come età lavorativa) esse sono il 74,2% della relativa popolazione di riferimento (tasso di attività 15-64 anni), inferiore al dato regionale (74,4%) ma superiore a quello italiano (65,6%) (si veda la tavola 2.5.3). Conseguentemente, gli inattivi in età attiva7 per la provincia di Forlì-Cesena sono pari al 25,8% (si ricorda che il tasso di inattività per una determinata fascia di età è il complemento a 100 del tasso di attività, N.d.R.); il tasso di inattività femminile provinciale (30,9%) è ampiamente superiore a quello maschile (20,7%).

Gli occupati totali, pari a 180 mila unità, sono concentrati, prevalentemente, nel settore dei servizi (per il 42,9% del totale), nell’industria (23,1%) e nel commercio-turismo (18,1%); seguono agricoltura (9,3%) e costruzioni (6,5%). Le incidenze degli occupati nei settori agricoltura e costruzioni, risultano superiori al dato regionale e nazionale (si veda la tavola 2.5.2), mentre gli occupati (in termini relativi) nel settore dei servizi sono inferiori al dato medio regionale e nazionale, coerentemente con la struttura del tessuto economico-produttivo insediato nel territorio provinciale8. Il 77,2% degli occupati

7 Si veda la nota n. 3.

8 Si rimanda ai capitoli settoriali nella specifica sezione del presente Rapporto.

Tav. 2.5.2 OCCUPATI TOTALI PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA

Anno 2019 (secondo trimestre, media mobile degli ultimi 4 trimestri) – Incidenze percentuali Agricoltura Industria Costruzioni Commercio e

Turismo Altri Servizi Totale

Italia 3,8 20,1 5,9 20,4 49,8 100,0

Emilia-Romagna 3,4 26,9 5,4 19,4 44,9 100,0

Romagna 5,7 20,9 5,9 23,5 44,0 100,0

Forlì-Cesena 9,3 23,1 6,5 18,1 42,9 100,0

Rimini 1,4 18,3 5,2 29,9 45,2 100,0

Fonte: Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati ISTAT indagine Forze di lavoro Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 58 Quadro economico della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

in provincia è un lavoratore dipendente, incidenza inferiore di quella regionale (77,8%) e in linea con quella nazionale (77,1%). La distribu-zione dei lavoratori dipendenti ricalca quella degli occupati (somma tra dipendenti e indipendenti).

Nel periodo in analisi (secondo trimestre 2019), il livello del tasso di occupazione 15-64 anni (70,4%) risulta superiore al dato medio regionale (70,2%) e nazionale (58,8%). Il confronto con il dato medio annuo del 2018 evidenzia come i livelli occupazionali, in termini relativi, siano migliorati (si veda la tavola 2.5.4); la medesima tendenza si osserva anche per gli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia) maschile è inferiore al dato dell’Emilia-Romagna;

quella femminile appare migliore anche del contesto regionale.

Le persone in cerca di occupazione sono pari a 9 mila unità, di cui il 67,0% donne. Il tasso di disoccupazione della provincia di Forlì-Cesena (15 anni e oltre) è risultato pari al 5,0%, migliore del dato regionale (5,5%) e nazionale (10,2%) (si veda la Tavola 2.5.5). Con riferimento al 2018, la disoccupazione, in termini relativi, appare sostanzialmente stabile.

L'analisi per genere, parallelamente a quanto visto in precedenza per gli occupati (una migliore situazione occupazionale per gli uomini su tutti i livelli territoriali e una maggiore partecipazione al mercato del lavoro da parte di questi ultimi), riporta differenziali di disoccupazione sfavorevoli per le donne, per tutti i territori di riferimento. La disoccupazione femminile in provincia è pari al 7,2%; quella maschile è più della metà e molto contenuta (3,0%). Quest’ultimo indicatore appare migliore del rispettivo dato regionale (4,4%) e nazionale (9,5%).

Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) pari al 13,5% risulta in miglioramento rispetto al dato annuo del 2018 (16,3%) e inferiore al livello regionale (17,1%) e nazionale (31,2%), il trend positivo, per il periodo indagato, si riscontra anche per gli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia).

Sebbene il dato circa occupati e disoccupati del 2019 sia da considerare parziale e in parte originante dagli ultimi due trimestri del 2018 (essendo una media mobile a 4 periodi, N.d.R), la

Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini Tav. 2.5.5 TASSO DI DISOCCUPAZIONE 15 anni e oltre

Anni 2018 e 2019 - Dati in percentuale

2018

Fonte: Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati ISTAT indagine Forze di lavoro

Elaborazione: Camera di commercio della Romagna Tav. 2.5.4 TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 anni Anni 2018 e 2019 - Dati in percentuale

2018

Fonte: Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati ISTAT indagine Forze di lavoro

Elaborazione: Camera di commercio della Romagna Tav. 2.5.3 TASSO DI ATTIVITÀ 15-64 anni Anni 2018 e 2019 - Dati in percentuale

2018

Fonte: Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati ISTAT indagine Forze di lavoro

Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 59 Quadro economico della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

situazione delineata risulta di particolare interesse, in quanto sono evidenti segnali di miglioramento nei fondamentali del mercato del lavoro locale, con particolare riferimento al tasso di attività e a quello di occupazione della popolazione attiva.

Provincia di Rimini

I principali dati strutturali del mercato del lavoro della provincia di Rimini, desumibili dalle elabora-zioni di Unioncamere Emilia-Romagna su dati ISTAT trimestrali (indagine forze di lavoro) al secondo trimestre del 2019, riportano forze di lavoro (insieme degli occupati e delle persone in cerca di occupazione) pari a 164 mila unità (media mobile degli ultimi 4 trimestri con arrotondamento alle migliaia, N.d.R.), delle quali il 46,3% sono donne. Con riferimento invece alle forze di lavoro in età attiva (15-64 anni, di norma considerata come età lavorativa) esse sono il 73,6% della relativa popo-lazione di riferimento (tasso di attività 15-64 anni), inferiore al dato regionale (74,4%) ma superiore a quello italiano (65,6%). Conseguentemente, gli inattivi in età attiva9 per la provincia di Rimini sono pari al 26,4% (si ricorda che il tasso di inattività per una determinata fascia di età è il complemento a 100 del tasso di attività, N.d.R.); il tasso di inattività delle donne (32,8%) è ampiamente superiore a quello degli uomini (19,9%).

Gli occupati totali, pari a 151 mila unità, sono concentrati, prevalentemente, nel settore dei servizi (per il 45,2% del totale) e nel commercio-turismo (29,9%). L’incidenza degli occupati in questo ultimo settore risulta superiore sia al dato regionale sia a quello nazionale (si veda la Tavola 2.5.2), mentre gli occupati (in termini relativi) nel settore dei servizi, delle costruzioni e dell’agricoltura sono inferiori al dato medio regionale e nazionale, coerentemente con la struttura del tessuto economico-produttivo insediato nel territorio provinciale10. Il 72,1% degli occupati in provincia è un lavoratore dipendente, incidenza inferiore di quella regionale (77,8%) e nazionale (77,1%). La distribuzione dei lavoratori dipendenti segue quella degli occupati totali (somma tra dipendenti e indipendenti).

Nel periodo in analisi (secondo trimestre 2019), il livello del tasso di occupazione 15-64 anni (67,6%) risulta inferiore al dato medio regionale (70,2%) ma superiore a quello nazionale (58,8%). Il confronto con il dato medio annuo del 2018 evidenzia come i livelli occupazionali in termini relativi siano leggermente peggiorati (si veda la tavola 2.5.4), mentre si osserva la tendenza inversa per gli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia). Il tasso di occupazione maschile (75,5%) è superiore all’analogo femminile (59,9%); entrambi gli indicatori di genere sono inferiori alle rispettive medie regionali ma superiori a quelle nazionali.

Le persone in cerca di occupazione sono 13 mila, di cui il 61,9% donne. Il tasso di disoccupa-zione della provincia di Rimini (15 anni e oltre) nel periodo in esame è risultato pari al 7,8%, in miglioramento rispetto al livello annuale del 2018 (8,2%); la medesima tendenza si osserva anche per gli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna e Italia) (si veda la tavola 2.5.5). Per il 2019, il tasso di disoccupazione della provincia di Rimini risulta superiore a quello regionale (5,5%) ma migliore del dato nazionale (10,2%).

L'analisi per genere, parallelamente a quanto visto in precedenza per gli occupati (una migliore situazione occupazionale per gli uomini su tutti i livelli territoriali e una maggiore partecipazione al mercato del lavoro di questi ultimi), riporta differenziali di disoccupazione sfavorevoli per le donne per tutti i territori di riferimento. La disoccupazione femminile in provincia è pari al 10,5%, contro il 5,3%

degli uomini; entrambi gli indicatori di genere sono superiori (quindi peggiori) delle rispettive medie regionali, ma inferiori (pertanto migliori) del dato nazionale (si veda la tavola 2.5.5).

9 Si veda la nota n. 3.

10 Si rimanda ai capitoli settoriali nella specifica sezione del presente Rapporto.

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 60 Quadro economico della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) pari al 21,5% risulta in peggioramento rispetto al dato del 2018 (20,9%), superiore al dato regionale (17,1%) e inferiore al livello nazionale (31,2%).

Sebbene il dato circa occupati e disoccupati del 2019 sia da considerare parziale e in parte originante dagli ultimi due trimestri del 2018 (essendo una media mobile a 4 periodi, N.d.R), la situazione delineata mostra alcuni segnali di miglioramento sul fronte della disoccupazione totale, mentre appare in lieve ridimensionamento la partecipazione al mercato del lavoro locale (tasso di attività) e l’occupazione della popolazione attiva.

Nel documento Romagna – Forlì-Cesena e Rimini (pagine 55-60)