Risulta interessante analizzare la partecipazione delle imprese provinciali a contratti di rete. Questi infatti, soprattutto in un tessuto di piccole imprese quale quello della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), rappresentano un’opportunità importante per lo svolgimento delle attività più innovative, che una piccola impresa da sola non riuscirebbe ad intraprendere, o che comunque risultano più efficienti ed efficaci se portate avanti in partnership. Le imprese che partecipano a questo tipo di iniziative, quindi, sono quelle maggiormente propense alla competitività sul mercato e all’innovazione. La normativa prevede anche una tipologia di contratto di rete, detto “contratto soggetto”, dotato di personalità giuridica propria e che come tale viene iscritto al Registro Imprese. Tale tipologia si affianca a quella preesistente per la quale i contratti di rete sono accordi di partnership fra imprese che si impegnano a svolgere in comune una parte delle attività rientranti nel loro oggetto sociale, ma che mantengono personalità giuridiche autonome e distinte e che non danno origine a nuovi soggetti giuridici.
Al 3 febbraio 2020, ultimo dato disponibile, in Italia risultano 5.929 contratti di rete, di cui 860 a soggettività giuridica, che interessano 34.998 imprese. L'Emilia-Romagna, con il 6,2% (sul totale nazionale), assieme a Lazio, Lombardia, Veneto, Campania e Toscana, risulta una delle regioni con il maggior numero di imprese coinvolte nei contratti di rete.
In provincia di Forlì-Cesena 209 imprese (pari al 9,6% di quelle regionali) hanno sottoscritto 111 contratti di rete (di cui 15 con personalità giuridica).
Premesso che la stessa impresa può partecipare a più contratti di rete, si rileva che 64 contratti vedono la presenza di una sola impresa provinciale; a 15 contratti partecipano 2 imprese del
Tav. 2.4.29 PRIMI 5 SETTORI DELLE IMPRESE GIOVANILI ATTIVE DI RIMINI Anno 2019
Valore assoluto
Inc. % presenza esclusiva
Comp. % su imprese Giovanili totali del
settore
Totale 2.536 86,9 100,0 7,4
G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 720 92,6 28,4 8,3
F Costruzioni 435 93,3 17,2 9,0
I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 433 79,9 17,1 9,2
S Altre attività di servizi 159 95,0 6,3 10,7
C Attività manifatturiere 130 85,4 5,1 5,1
Fonte: Infocamere (StockView)
Elaborazione: Camera di commercio della Romagna
Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 52 Quadro economico della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
territorio; a 15 contratti ne partecipano 3. Infine si segnala due contratti che vedono una presenza numerosa di imprese provinciali, uno con 17 e l'altro con 25 (da notare che in questo caso si tratta di un contratto con personalità giuridica). I contratti stipulati esclusivamente fra imprese della provincia sono 19, di cui due con personalità giuridica.
I settori di attività economica che presentano più di 10 imprese con sede in provincia coinvolte nei contratti di rete sono: “Coltivazioni agricole e
connesse” con 14 imprese, “Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali” con 11 imprese e “Attività immobiliari” con 10 imprese.
Scendendo più nel dettaglio della codifica Ateco attribuita alle imprese che hanno sottoscritto dei contratti di rete, 12 imprese svolgono “Coltivazione di cereali (escluso il riso), legumi da granella e semi oleosi”; 11 “Lavori di meccanica generale”; 8 imprese in ognuno dei seguenti settori: “Raccolta di rifiuti non pericolosi”, “Coltivazione di colture permanenti”, “Coltivazione di uva” e “Alberghi e strutture simili”; 7 imprese in ognuno dei seguenti settori: “Coltivazione di ortaggi e meloni, radici e tuberi”, “Altre attività creditizie” e “Consulenza nel settore delle tecnologie dell'informatica”; 6 imprese in ognuno dei seguenti settori: “Fabbricazione di strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione (esclusi quelli ottici)” e “Attività di mediazione immobiliare”; 5 imprese in ognuno dei seguenti settori: “Organizzazione di convegni e fiere”, “Produzione di software non connesso all'edizione”, “Altri servizi di prenotazione e altre
attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio” ed “Elaborazione dei dati, hosting e attività connesse”.
In provincia di Rimini 125 imprese (pari al 5,8%
di quelle regionali) hanno sottoscritto 88 contratti di rete (di cui 9 con personalità giuridica).
Premesso che la stessa impresa può partecipare a più contratti di rete, 63 contratti vedono la presenza di una sola impresa provinciale; a 13 contratti partecipano 2 imprese. Infine vi è un contratto che vede una presenza numerosa di imprese provinciali, pari a 16 (da notare che in questo caso si tratta di un contratto con personalità giuridica). I contratti stipulati esclusivamente fra imprese della provincia sono 7, di cui uno con personalità giuridica.
Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
Tav. 2.4.30 IMPRESE COINVOLTE IN CONTRATTI DI RETE Confronto territoriale – Situazione al 3/2/2020
(a) Incidenza % delle province e della Romagna sulla regione e dell’Emilia-Romagna sull’Italia
Fonte: Elaborazione Unioncamere su dati Infocamere Elaborazione: Camera di commercio della Romagna
Tav. 2.4.31 IMPRESE PER CONTRATTI DI RETE Situazione al 3/2/2020
Numero contratti
Forlì-Cesena Rimini 1 Impresa provinciale per contratto 64 63 2 Imprese provinciali per contratto 15 13
3 ‘’ ‘’ ‘’ 15 4 Elaborazione: Camera di commercio della Romagna
Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 53 Quadro economico della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
I settori di attività economica che presentano più di 5 imprese con sede in provincia coinvolte nei contratti di rete sono: “Attività dei servizi di ristorazione” con 14 imprese, “Coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi” con 11 imprese, “Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale ” e “Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse” con 9 imprese ciascuno.
Scendendo più nel dettaglio della codifica Ateco, 11 imprese svolgono “Ristoranti e attività di ristorazione mobile”, 6 imprese in ognuno dei seguenti settori: “Coltivazione di uva” e “Pubbliche relazioni e comunicazione”; e infine 5 imprese svolgono attività di “Affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing”.
2.5 L AVORO
Secondo i dati provvisori della rilevazione ISTAT sulle Forze di lavoro1, il mercato del lavoro a livello nazionale mostra segnali positivi, sia in termini congiunturali sia tendenziali. Su base annua l’occupazione risulta in crescita (+0,6%, pari a +136 mila unità); al netto della componente demografica la variazione è positiva per tutte le classi di età. La crescita nell’anno è stata trainata dagli occupati dipendenti (+207 mila unità nel complesso) e, in particolare, da quelli permanenti (+162 mila), mentre calano gli indipendenti (-71 mila). Nell’arco dei 12 mesi, l’aumento degli occupati si è accompagnato ad una flessione dei disoccupati (-5,3%, pari a -143 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,9%, pari a -115 mila persone).
Al di là dei dati tendenziali del mercato del lavoro nazionale, sono ancora identificabili importanti limiti strutturali: la bassa natalità e il minore apporto alla costituzione delle forze di lavoro, l’inattività nella fascia di età 15-64 anni, la ridotta partecipazione femminile al mercato del lavoro e il cuneo fiscale sulle retribuzioni per citare quelli di maggiori rilevanza. Centrale è, inoltre, la questione del turnover generazionale, in considerazione delle recenti modificazioni attuate all’età pensionabile (quota 100), delle nuove proposte di modifica e alle prospettive di allungamento della vita media.