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Valore aggiunto a livello territoriale

Nel documento Romagna – Forlì-Cesena e Rimini (pagine 26-29)

Il primo passo verso un confronto omogeneo delle diverse aree territoriali di un Paese è rappresentato dall’analisi della ricchezza prodotta all’interno del territorio, solitamente effettuata attraverso lo studio della dinamica di crescita del PIL e del Valore Aggiunto, entrambi ottenuti dalle economie considerate. Lo scopo principale di un’analisi di questo tipo è di fornire delle indicazioni sui cambiamenti nella struttura economica provinciale, al fine di rappresentare una eventuale convergenza (o divergenza) dei possibili percorsi di sviluppo della provincia di riferimento verso i modelli di crescita regionali e nazionali. Con riferimento al valore aggiunto provinciale, e quindi al territorio della Camera della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), l'Istituto Tagliacarne ha elaborato per il Sistema Camerale le stime del valore aggiunto per gli anni 2017 e 2018, predisposte sulla base delle stime ISTAT di dicembre 2018 (aggiornate a livello provinciale al 2016). Non tenendo conto delle nuove stime ISTAT di dicembre 2018, le stime effettuate dal Tagliacarne devono essere lette unicamente come dato indicativo e puntuale.

Ciò premesso, come riportato nella tavola 2.3.1, il valore aggiunto totale 2018 del territorio Romagna risulta pari a 20.828,3 milioni di euro correnti, in crescita del 2,3% rispetto al 2017 (20.350,8 milioni correnti), variazione superiore a quella registrata in Emilia-Romagna (+2,0%) e Italia (+1,7%); su una classifica regionale, costruita idealmente su dieci territori (le nove province dell’Emilia-Romagna e l’aggregazione del territorio della Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini), il territorio Romagna pesa per il 14,5%, in linea con l'incidenza del 2017 (14,4%), posizionandosi al terzo posto (dopo Bologna e Modena).

Come si evince dalla tavola 2.3.4, il 73,4% del valore aggiunto del territorio Romagna è generato dal settore complessivo dei servizi; l'incidenza dei servizi sul valore aggiunto totale risulta superiore al dato regionale (66,7%) e lievemente inferiore al peso nazionale (73,8%). Il commercio, i trasporti, il turismo (alloggio e ristorazione) e le attività ICT generano più di un quarto (il 28,3%) del valore aggiunto totale, con una incidenza superiore al dato regionale (24,2%) e nazionale (24,9%).

L'industria in senso stretto (prevalentemente manifatturiera) crea il 19,3% del valore aggiunto totale (Emilia-Romagna: 26,6%, Italia: 19,4%) mentre le costruzioni contribuiscono per il 5,0% (4,3% in regione e 4,7% a livello nazionale). L'agricoltura, invece, ha un'incidenza percentuale minore rispetto a quella degli altri settori (2,4%), ma comunque in linea con il peso che essa assume in Emilia-Romagna (2,5%) e Italia (2,1%).

Il valore aggiunto pro capite 2018 (cfr. tavola 2.3.5) stimato per il territorio Romagna risulta pari a 28.426,88 euro correnti, valore inferiore al dato regionale (32.273,96 euro) ma superiore alla media nazionale (26.034,19 euro); rispetto al 2017 (27.832,76 euro) risulta in crescita del 2,1%, variazione

Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini Tav. 2.3.1 VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE

Anni 2017 e 2018 - Milioni di euro correnti

2017 2018 Var. %

2018/2017 Comp. % a Posizione 2018 nella classifica

regionale b

Italia 1.546.692,4 1.572.587,3 +1,7 -

-Emilia-Romagna 140.934,2 143.787,6 +2,0 9,1

-Romagna 20.350,8 20.828,3 +2,3 14,5 3

Forlì-Cesena 11.316,8 11.571,6 +2,3 8,1 6

Rimini 9.034,0 9.256,6 +2,5 6,4 8

(a) Incidenza % delle province e del territorio Romagna sulla regione e l’Emilia-Romagna sull’Italia – (b) Classifica decrescente su 10 territori (9 province regionali + territorio Romagna)

Fonte: Istituto Tagliacarne (Elaborazione su dati ISTAT) Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 27 Quadro economico della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

superiore, come per il valore aggiunto totale, a quella fatta registrare sia in Emilia-Romagna (+1,9%) che in Italia (+1,9%).

A livello regionale, considerando sempre dieci territori di riferimento, la posizione stimata per l'aggregato Romagna risulta essere l’ottava (superiore alle sole province di Rimini e Ferrara);

medesima posizione ricopriva anche nel 2017.

Provincia di Forlì-Cesena

In provincia di Forlì-Cesena il valore aggiunto totale dell'anno 2018 ammonta a 11.571,6 milio-ni di euro correnti, con una variazione percentua-le del +2,3% rispetto al 2017 (11.316,8 milioni complessivo dei servizi; l'incidenza dei servizi sul valore aggiunto totale risulta superiore al dato regionale (66,7%) e inferiore a quello nazionale (73,8%). Il commercio, i trasporti, il turismo (alloggio e ristorazione) e le attività ICT generano il 25,3% del valore aggiunto totale provinciale, con un'incidenza maggiore rispetto sia alla media

Tav. 2.3.2 VARIAZIONE PERCENTUALE 2018-2017 DEL VALORE AGGIUNTO

Fonte: Istituto Tagliacarne (Elaborazione su dati ISTAT) Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Tav. 2.3.3 COMPOSIZIONE PERCENTUALE DEL VALORE AGGIUNTO DEL TERRITORIO ROMAGNA

Suddivisione per settori economici - anno 2018

Fonte: Istituto Tagliacarne (Elaborazione su dati ISTAT) Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Tav. 2.3.4 VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE PER SETTORI ECONOMICI Anno 2018 - Milioni di euro correnti e composizione percentuale

Agricoltura Italia 33.531,4 2,1 304.658,4 19,4 73.559,6 4,7 390.841,1 24,9 769.996,8 49,0 1.572.587,3 100,0 Emilia-Romagna 3.537,5 2,5 38.200,0 26,6 6.201,6 4,3 34.797,9 24,2 61.050,6 42,5 143.787,6 100,0 Romagna 490,3 2,4 4.012,5 19,3 1.039,9 5,0 5.894,9 28,3 9.390,6 45,1 20.828,3 100,0 Forlì-Cesena 389,9 3,4 2.605,0 22,5 656,8 5,7 2.923,2 25,3 4.996,7 43,2 11.571,6 100,0 Rimini 100,4 1,1 1.407,4 15,2 383,1 4,1 2.971,8 32,1 4.393,9 47,5 9.256,6 100,0 (a) Comprende il manifatturiero, le industrie estrattive e le “Utilities” (acqua, gas, elettricità, reti fognarie, trattamento dei rifiuti)

Fonte del Valore aggiunto totale: Istituto Tagliacarne (Elaborazione su dati ISTAT) Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 28 Quadro economico della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

regionale (24,2%) che a quella nazionale (24,9%). L'industria in senso stretto è un settore rilevante nella creazione della ricchezza provinciale, con il 22,5% (26,6% in Emilia-Romagna, 19,4% in Italia) mentre le costruzioni contribuiscono per il 5,7% (4,3% in regione e 4,7% a livello nazionale). L'agricoltura, invece, ha un'incidenza percentuale minore rispetto a quella degli altri settori (3,4%), ma comunque superiore al peso che essa assume in Emilia-Romagna (2,5%) e Italia (2,1%).

Il valore aggiunto pro capite 2018 della provincia di Forlì-Cesena è di 29.321,03 euro, inferiore al dato regionale (32.273,96 euro) ma superiore alla media nazionale (26.034,19 euro);

risulta in crescita del 2,1% rispetto al 2017

(28.713,61 euro) e, come per il valore aggiunto totale, tale variazione è superiore all'incremento sia regionale (+1,9%) che nazionale (+1,9%). Nel confronto regionale (sempre su 10 territori) Forlì-Cesena occupa la settima posizione (davanti al territorio Romagna, Rimini e Ferrara) mentre, considerando tutte le province italiane, si colloca al 22° posto (cfr. tavola 2.3.5).

Provincia di Rimini

In provincia di Rimini il valore aggiunto totale dell'anno 2018 ammonta a 9.256,6 milioni di euro correnti, con una variazione percentuale del +2,5% rispetto al 2017 (9.034,0 milioni correnti), supe-riore a quella registrata sia in Emilia-Romagna (+2,0%) che in Italia (+1,7%); considerando sempre idealmente 10 territori emiliano-romagnoli (9 province + territorio Romagna), Rimini occupa l'ottava posizione (davanti a Ferrara e Piacenza), con un'incidenza regionale del 6,4% (cfr. tavola 2.3.1).

Come si nota dalla tavola 2.3.4, ben il 79,6 % del valore aggiunto è generato dal settore complessivo dei servizi; l'incidenza dei servizi sul valore aggiunto totale risulta nettamente superiore sia al dato regionale (66,7%) che nazionale (73,8%). Il commercio, i trasporti, il turismo (alloggio e ristorazione) e le attività ICT generano il 32,1% del valore aggiunto totale provinciale, con una incidenza maggiore rispetto alla media regionale (24,2%) e nazionale (24,9%). L'industria in senso stretto, invece, è un settore poco rilevante nella creazione della ricchezza provinciale, con il 15,2% (26,6% in Emilia-Romagna, 19,4% in Italia) mentre le costruzioni contribuiscono per il 4,1% (4,3% in regione e 4,7% a

Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini Tav. 2.3.5 VALORE AGGIUNTO PRO CAPITE AI PREZZI BASE

Anni 2017 e 2018 - Euro correnti

2017 2018 Var. %

2018/2017

Posizione 2018 nella classifica regionale a nazionale b

Italia 25.549,66 26.034,19 +1,9 -

-Emilia-Romagna 31.665,38 32.273,96 +1,9 -

-Romagna 27.832,76 28.426,88 +2,1 8

-Forlì-Cesena 28.713,61 29.321,03 +2,1 7 22

Rimini 26.802,76 27.382,43 +2,2 9 36

(a) Classifica decrescente su 10 territori (9 province regionali + territorio Romagna) – (b) Classifica decrescente su 110 province Fonte: Istituto Tagliacarne (Elaborazione su dati ISTAT)

Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Tav. 2.3.6 VARIAZIONE PERCENTUALE 2018-2017 DEL VALORE AGGIUNTO PRO CAPITE

Fonte: Istituto Tagliacarne (Elaborazione su dati ISTAT) Elaborazione: Camera di commercio della Romagna

Rapporto sull’Economia 2019 e scenari 29 Quadro economico della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini

livello nazionale). Anche l'agricoltura pesa poco, se rapportata agli altri settori: 1,1%, dato minore al peso che essa assume in Emilia-Romagna (2,5%) e Italia (2,1%).

Il valore aggiunto pro capite 2018 della provincia di Rimini è di 27.382,43 euro, inferiore al dato regionale (32.273,96 euro) ma superiore alla media nazionale (26.034,19 euro); risulta in crescita del 2,2% rispetto al 2017 (26.802,76 euro) e, come per il valore aggiunto totale, tale variazione è superiore all'incremento sia regionale (+1,9%) che nazionale (+1,9%). Nel confronto regionale (sempre su 10 territori) Rimini occupa la penultima posizione (davanti alla sola Ferrara) mentre, considerando tutte le province italiane, si colloca al 36° posto (cfr. tavola 2.3.5).

Nel documento Romagna – Forlì-Cesena e Rimini (pagine 26-29)