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La tassonomia dell’Unione Europea

STRUMENTI FINANZIARI PER L’EFFICIENZA ENERGETICA

SETTORE INTERESSATO

6.3. La tassonomia dell’Unione Europea

6.3.1 Il Technical Expert Group per lo sviluppo della tassonomia UE

Obiettivi di lungo periodo volti a contenere l’incidenza dei cambiamenti climatici sui sistemi socio-economici sono ormai stati adottati da molti paesi a livello globale, determinando un forte aumento della domanda di investimenti sostenibili. La necessità di attuare misure di attenuazione del rischio, come descritto paragrafo 2, al fine di dare ulteriore slancio a questa tendenza, dipende fortemente dalla definizione di una rigorosa classificazione delle attività economiche e finanziarie coerenti con il paradigma dell’economia verde e deve agevolare la transizione verso la decarbonizzazione. Proprio la mancanza di standard universalmente accettati impedisce una corretta quantificazione del flusso finanziario associato a questo tipo di interventi, sia per quanto concerne la spesa corrente che in conto capitale8.

Al culmine di un processo avviato con la sottoscrizione degli accordi di Parigi nel 2015 e la costituzione da parte dell’UE nel 2016 di un gruppo di esperti preposto a formulare specifiche raccomandazioni (Gruppo di Esperti di Alto Livello sulla Finanza Sostenibile – HLEG), nel marzo del 2018 l’Unione Europea adotta la propria strategia per in tema di finanza sostenibile9. Con il Piano d’Azione per la Finanza Sostenibile, la Commissione Europea compie un passo in avanti fondamentale nel fornire agli operatori dei sistemi finanziari un indirizzo chiaro su come conciliare gli obiettivi di crescita economica con gli obiettivi di sostenibilità ambientale. La comunicazione colloca la “corretta gestione del rischio derivante dai cambiamenti climatici, l’esaurimento delle risorse, il degrado ambientale” tra gli obiettivi primari da perseguire per ri-orientare gli investimenti verso finalità a supporto della transizione energetica e ambientale. Tra le principali azioni stabilite dal piano figura la volontà di istituire una classificazione UE delle attività sostenibili. Questo obiettivo si articola attraverso due azioni principali:

• Promuovere un provvedimento legislativo che dia avvio allo sviluppo di una tassonomia UE (Tassonomia) delle attività economiche e finanziarie collegate al cambiamento climatico, e sostenibili dal punto di vista sociale e ambientale;

• Costituire un Gruppo di Esperti (Technical Expert Group - TEG), a cui affidare la redazione di una proposta di tassonomia sulle attività connesse principalmente alla mitigazione e all’adattamento al cambiamento climatico. Successivamente la Tassonomia sarà estesa ad altri obiettivi ambientali. Il

TEG opera anche a supporto della Piattaforma per la Finanza Sostenibile10.

Nelle intenzioni della Commissione, la Tassonomia dovrà rappresentare il fondamento di un nuovo sistema finanziario sostenibile. Attraverso questo strumento provvedere ad incorporare il criterio della sostenibilità nei molteplici e complessi meccanismi decisionali di valutazione e gestione del rischio, nella definizione delle responsabilità degli investitori e nei criteri stabiliti per i requisiti prudenziali. Di fatto lo sviluppo di un sistema di tassonomia a livello europeo rappresenta quindi un importante elemento per l’identificazione e la classificazione di quelle attività economiche che contribuiscono agli obiettivi ambientali europei. Facendo seguito alle raccomandazioni sviluppate dal HLEG11 e alla prima proposta di Regolamento UE su un quadro per la finanza sostenibile12, nel dicembre del 2019 è stato raggiunto un accordo politico in seno alle istituzioni comunitarie per la definitiva adozione di una tassonomia unica europea per la finanza sostenibile. Il futuro quadro di riferimento è articolato in sei obiettivi ambientali strategici:

• La mitigazione del cambiamento climatico; • L’adattamento al cambiamento climatico;

• L’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine;

• La transizione a un’economia circolare, la prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti;

• La prevenzione e il controllo dell’inquinamento; • La protezione e ripristino della biodiversità degli

ecosistemi.

I macro-settori identificati dalla Tassonomia rappresentano almeno il 93,5% delle emissioni dirette di gas a effetto serra nell'Unione Europea secondo la classificazione NACE (la cifra è probabilmente sottostimata in quanto non considera le emissioni degli edifici in tutti i settori). Per ciascuno dei 6 obiettivi ambientali, il regolamento sulla tassonomia riconosce due distinti tipi di contributo sostanziale che possono essere considerati allineati alla tassonomia:

• Le attività economiche che apportano un contributo sostanziale in base alla propria prestazione. Ad esempio, un'attività economica svolta in modo ecologicamente sostenibile;

• Attività abilitanti: attività economiche che, fornendo i loro prodotti o servizi, consentono di apportare un contributo sostanziale ad altre attività. Ad esempio,

un'attività economica che produce un componente che migliora le prestazioni ambientali di un'altra attività.

Una volta selezionati i settori, sono stati sviluppati i criteri tecnici di valutazione (Technical Screening Criteria) che includono:

• Principi: la logica alla base di come l'attività individuata si tradurrà in un contributo sostanziale agli obiettivi ambientali e/o contribuirà ad evitare danni significativi all'obiettivo ambientale in questione;

• Criteri (includendo sia le metriche che le relative soglie): i metodi con cui sarà misurata la prestazione ambientale dell'attività economica, compresa la definizione del limite per questa misurazione e le condizioni qualitative o quantitative che devono essere soddisfatte per consentire lo svolgimento dell'attività in un modo considerato ecosostenibile. Secondo la roadmap tracciata dagli Stati Membri, la tassonomia relativa alle attività di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico saranno definitivamente stabilite entro la fine del 2020 per giungere alla piena applicazione entro il 2021. Per il resto degli obiettivi i termini per l’adozione e l’implementazione saranno rispettivamente, il 2021 e 202213.

A partire dalle attività economiche definite attraverso i codici NACE14 (21 codici e 615 classi di attività economiche), il rapporto tecnico finale curato dal TEG sulla Finanza Sostenibile15 ha individuato i criteri tecnici di valutazione per 67 attività economiche relative a due dei sei obiettivi ambientali: mitigazione e adattamento dei cambiamenti climatici (gli altri 4 obiettivi ambientali saranno sviluppati in futuro). In particolare, il documento definisce soglie di performance (definite “criteri tecnici di valutazione”) per le attività economiche tali per cui:

• Sia stabilito un collegamento chiaro con un’area; • Non sia arrecato danno alle altre aree;

• Siano rispettate le garanzie minime di tutela stabilite a livello internazionale (Linee Guida OECD per le Imprese Multinazionali e I principi guida delle Nazioni Unite su Attività Economiche e Diritti Umani).

Come indicato dal TEG, tali soglie aiuteranno le imprese, gli istituti finanziari e i partecipanti ai progetti ad accedere ai finanziamenti necessari per incrementare le proprie performance ambientali ed identificare le attività coerenti con la tutela dell’ambiente. Questo favorirà la crescita dei settori “low-carbon” e la decarbonizzazione dei settori ad alta intensità di carbonio. La Figura 6.6 descrive il processo per l’identificazione delle attività economiche che saranno parte integrante della Tassonomia.

Figura 6.6. Il processo che guida l’individuazione delle attività economiche che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi ambientali definiti dalla Tassonomia

6.3.2 Soggetti inclusi nella tassonomia UE

Il Regolamento Europeo per la Tassonomia identifica tre tipologie di utenti per il sistema di classificazione sviluppato:

• Gli Stati membri, che potranno fare riferimento alla Tassonomia nell’implementazione di misure e standard per prodotti finanziari “verdi” e per i green bonds;

• Le grandi imprese che sono già tenute a fornire una dichiarazione non finanziaria;

• I soggetti che partecipano ai mercati finanziari che offrono prodotti finanziari in Europa.

Grandi imprese

Per quanto riguarda le grandi imprese, il regolamento finale introduce un nuovo obbligo di informativa per le società che sono già tenute a fornire una dichiarazione non finanziaria ai sensi della direttiva sulla rendicontazione non finanziaria16.

Tutte le società soggette a questo requisito includeranno una descrizione di come e in che misura le loro attività sono associate alle attività allineate alla Tassonomia. Per questa tipologia di imprese, l'informativa deve includere:

• La percentuale di fatturato allineata con la Tassonomia;

• CAPEX (CAPital EXpenditure, cioè le spese in conto capitale) e, se rilevante, OPEX (OPerating EXpense, ovvero spesa operativa) allineati con la Tassonomia.

L’informativa deve essere resa nell'ambito della dichiarazione non finanziaria, che può essere contenuta nella relazione annuale o in una relazione di sostenibilità dedicata.

Quando l’impresa identifica la percentuale complessiva di fatturato o investimenti che è allineata alla Tassonomia, potrebbe essere obbligata a scegliere uno dei due (o, in futuro, molteplici) obiettivi ambientali a cui contribuisce una o più attività, in situazioni in cui un'attività fornisca molteplici contributi sostanziali, al fine di evitare il doppio conteggio (quando si aggregano obiettivi ambientali). Normalmente, l’impresa sceglierà l'obiettivo ambientale per il quale la percentuale di fatturato è maggiore. Tuttavia, l’impresa è incoraggiata a valutare e divulgare che una o più attività contribuiscono ad obiettivi diversi.

Soggetti che partecipano ai mercati finanziari

I partecipanti ai mercati finanziari che offrono prodotti finanziari nell'Unione Europea sono tenuti a fornire informazioni come previsto dalla Tassonomia. Ciò è obbligatorio per alcuni tipi di prodotti o offerte, e sulla base del principio “ottempera o spiega” (comply or explain) per tutti gli altri.

Per ciascun prodotto rilevante, il partecipante al mercato finanziario dovrà dichiarare:

• Come e in che misura è stata utilizzata la Tassonomia nel determinare la sostenibilità degli investimenti sottostanti;

• A quali obiettivi ambientali contribuiscono gli investimenti;

• La percentuale di investimenti sottostanti allineati alla Tassonomia, espressa in percentuale dell'investimento, del fondo o del portafoglio. L'informativa deve essere resa nell'ambito dei requisiti precontrattuali esistenti e periodici. Questa tipologia di prodotti comporta anche obblighi di informativa sulla sostenibilità ai sensi del regolamento europeo sulle informazioni relative alla sostenibilità nel settore finanziario17. La Tassonomia sarà quindi utilizzata in una gamma di prodotti finanziari, basati sia sul capitale proprio che di debito, e da attori del settore privato e pubblico.

Per quanto riguarda l’obiettivo ambientale di mitigazione dei cambiamenti climatici, i partecipanti ai mercati finanziari dovrebbero calcolare:

• Il fatturato associato ad attività allineate alla Tassonomia;

• I costi sostenuti (CAPEX e, se pertinente, OPEX) nell'ambito di un piano per raggiungere le soglie climatiche per l'attività economica.

Infine, riguardo alla tematica dell'adattamento ai cambiamenti climatici (enabling activities), possono essere conteggiati solo i costi sostenuti (CAPEX e, se pertinente, OPEX) e solo quando fanno parte di un piano sviluppato in risposta a una valutazione del rischio climatico.

La Figura 6.7 fornisce una spiegazione semplificata di

come è applicata la Tassonomia a un portafoglio di investimenti aziendali, considerando il fatturato come proxy per l'esposizione azionaria alle attività allineate alla Tassonomia.

Figura 6.7. Esempio di applicazione della Tassonomia ad un portafoglio di investimenti.

Fonte: Elaborazione ENEA su dati Technical Expert Group on Sustainable Finance

6.3.3 Attuazione dei requisiti della tassonomia UE e sviluppi futuri

Ai soggetti che partecipano ai mercati finanziari sarà richiesto di fornire la loro prima serie di informazioni seguendo la Tassonomia, coprendo le attività che contribuiscono sostanzialmente alla mitigazione e/o all'adattamento ai cambiamenti climatici, entro il 31 dicembre 2021. Alle grandi imprese invece, sarà richiesto di divulgare le informazioni attraverso la Tassonomia nel corso del 2022. Infine, entro la fine del 2022 sarà richiesta una serie ampliata di informazioni riguardanti le attività che contribuiscono in modo sostanziale a tutti e sei gli obiettivi ambientali.

Il TEG ha individuato due principali attività da svolgere nel prossimo futuro per la realizzazione di un sistema tassonomico completo. Il primo è l’inclusione, oltre agli obiettivi ambientali, di obiettivi sociali. Il secondo è l’identificazione di criteri di screening tecnico per livelli significativi di danno agli obiettivi ambientali. Questi sono i cosiddetti criteri di tassonomia "inquinanti" o "brown". L’incorporazione di tali criteri nella Tassonomia sarà un supporto significativo per le imprese nel comunicare i miglioramenti incrementali delle loro attività e ricevere un riconoscimento positivo sul mercato. Nonostante che l’identificare un'attività economica dannosa per l'ambiente come parzialmente verde comporti rischi significativi (come indurre il mercato a ritenere che qualsiasi miglioramento delle prestazioni sia abbastanza buono anche se l'attività sottostante e le sue prestazioni potenziali sono in definitiva incompatibili con gli obiettivi ambientali a medio e lungo termine), fornire incentivi agli

investimenti che riducano il danno ambientale è ancora più importante per raggiungere gli obiettivi ambientali e quindi rilevante per la progettazione della Tassonomia. È qui che i cosiddetti criteri brown di tassonomia possono svolgere un ruolo importante. Stabilendo i criteri brown, la Tassonomia creerebbe tre livelli di prestazione: contributo sostanziale (green), danno significativo (brown o forse red) e una categoria media con un contributo sostanziale e un danno non significativo.

A livello internazionale, l'Unione Europea ha attuato la piattaforma internazionale per la finanza sostenibile (International platform on sustainable finance), per incoraggiare il dialogo e il coordinamento sullo sviluppo delle tassonomie a livello globale. Il primo rapporto completo della rete per rendere più ecologico il sistema finanziario ha raccomandato ai membri di sostenere lo sviluppo delle tassonomie. Nonostante l’Unione Europea sia la prima realtà a creare un obbligo giuridico trasversale derivante dalla Tassonomia, altri paesi hanno sviluppato sistemi di tassonomia (ad esempio la Cina ha utilizzato la tassonomia come guida normativa per l'emissione di green bonds e per le linee guida sul credito verde per le banche. Il Canada, la Malesia e gli Emirati Arabi Uniti hanno anche iniziato a sviluppare un sistema di tassonomia). Per questo l’International platform on sustainable finance potrà svolgere un ruolo chiave nella omogeneizzazione e condivisioni dei sistemi di tassonomia.

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