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La Transizione verde nell’industria nel contesto europeo La strategia Green Deal Europeo (Capitolo 1), ha tra

EFFICIENZA ENERGETICA NELLE IMPRESE

4.2. La Transizione verde nell’industria nel contesto europeo La strategia Green Deal Europeo (Capitolo 1), ha tra

suoi pilastri la mobilitazione delle imprese e dell’industria per un’economia pulita e coerente con i principi dell’economia circolare. Nonostante i passi in avanti fatti negli anni, l’industria è ancora responsabile del 20% delle emissioni di gas a effetto serra dell’Unione Europea (UE). Per raggiungere l’obiettivo, che anche per il settore industriale è quello di avere un impatto climatico zero entro il 2050, sarà necessario un cambio di paradigma da un funzionamento di tipo lineare ad uno circolare, che implica un significativo cambiamento nelle modalità attraverso cui sono effettuati i processi di trasformazione della materia e dell’energia. Insieme al nuovo piano d’azione per l’economia circolare10, nel marzo 2020 la Commissione Europea ha tracciato il percorso per una nuova strategia industriale dell’UE per affrontare la transizione verde dell’industria per il conseguimento di un’economia decarbonizzata11. In questo contesto l’efficienza energetica continua a ricoprire un ruolo chiave e trasversale a tutti i processi industriali attraverso il consolidamento del principio

energy efficiency first.

La nuova strategia industriale europea poggia le sue fondamenta su due aspetti chiave: il primo relativo alla transizione green e il secondo relativo al processo di digitalizzazione del settore12. Considerando il valore strategico dell’industria, che rappresenta oltre il 20% del PIL europeo e dà lavoro ad oltre 35 milioni di cittadini, questa dovrà svolgere il ruolo di apripista verso la

neutralità climatica dell’intero continente, diventando leader a livello mondiale nel campo delle tecnologie pulite. Protagoniste di questo cambiamento dovranno essere le industrie ad alta intensità energetica, tra queste il settore dell’acciaio, cemento e chimica saranno

fondamentali per la modernizzazione e

decarbonizzazione dell’intero comparto. Anche il settore delle costruzioni dovrà subire un rinnovamento significativo sia attraverso l’utilizzo (ed il riutilizzo) di materiali sostenibili che attraverso l’incremento dell’efficienza energetica. Al centro del processo di trasformazione dell’industria il principio Energy

Efficiency First, insieme alla necessità di ridurre il costo

dell’approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili, dovrà essere trasversale a tutte le innovazioni e i cambiamenti che l’industria affronterà nei prossimi decenni. Vista la crescente scarsità di risorse naturali, insieme alla maggiore efficienza dell’uso di energia e alla necessità di approvvigionarsi attraverso fonti rinnovabili, l’economia circolare rappresenta un punto di rifermento della trasformazione che l’industria affronterà nei prossimi anni. L’UE interverrà per favorire la transizione dell’industria verso l’obiettivo di emissioni zero attraverso strumenti ad hoc per stimolare tutto il potenziale degli investimenti privati attraverso tre principali strumenti: il fondo InvestEU, il Piano di investimenti del Green Deal europeo e attraverso la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) che agirà in maniera coordinata con le banche d’investimento nazionali.

BOX – Il SET Plan industria: evoluzione recente

Il SET Plan Action 6 mira a "rendere l'industria dell'UE meno dispendiosa in termini di energia e

di risorse, a bassa emissione di CO2 e più

competitiva"13. Uno degli obiettivi è rafforzare la

cooperazione tra i programmi di finanziamento nazionali al fine di sviluppare le attività di Ricerca e Innovazione (R&I) in progetti concreti nei settori della produzione di acciaio, prodotti chimici, integrazione dei sistemi e tecnologie del caldo e del freddo.

Il programma Horizon è la principale fonte di finanziamento delle priorità individuate dal Set Plan. In particolare, i cluster del nuovo programma Horizon Europe 2021- 2027 rilevanti per l'Azione 6 del SET Plan sono Digital, Industry and Space e Climate, Energy and Mobility. All'interno del SET Plan Action 6 è stato istituito un gruppo di lavoro sull'attuazione del piano (IWG6), composto da 20 paesi, la Commissione Europea e le parti interessate, per sviluppare ulteriormente le attività di R&I e condividere

informazioni su portafogli, progetti,

cooperazione ed opportunità del programma ed è guidato dal 2019 da un segretariato. Nel corso dell’anno il segretariato ha avviato uno studio con lo scopo di mappare gli interessi delle parti in aree specifiche, i programmi di finanziamento nazionali o privati al fine di identificare le possibilità di cooperazione tra i programmi nazionali, integrando e coordinando le diverse fonti di finanziamento, fornire nuove idee di progetto e consigli di finanziamento. Sono state riviste anche le azioni dei quattro TG (in tabella). Il 4 dicembre 2019 si è infine tenuto a Bruxelles l’incontro della rete del SET-PLAN Action 6. L'evento si è concentrato sulla cooperazione e sui finanziamenti ed è stata presentata una banca dati su diverse misure finanziarie a livello dell'UE e nazionale che continua ad essere aggiornata con i contributi degli Stati membri. Un maggiore allineamento tra i diversi schemi di

finanziamento nazionali faciliterebbe la

cooperazione bilaterale e multilaterale. Altri spunti emersi riguardano:

• aiuto alle aziende ad identificare gli strumenti finanziari più appropriati;

• l’ottenimento del riconoscimento dei rischi finanziari, la condivisione degli stessi e il sostegno finanziario da parte del settore pubblico;

• disposizione di condizioni quadro adeguate e di parità per i prodotti venduti nell'UE allo

scopo di assicurare la competitività

dell'economia europea;

• disponibilità di energia a un prezzo competitivo e delle infrastrutture necessarie per poter competere su scala sia europea che globale;

• assistenza ai paesi membri nel coordinamento dei fondi nell'ambito di un'iniziativa ombrello dell'UE. A tale proposito, nell'ambito del nuovo programma Horizon Europe sarà istituito un PPP e le attività Set-Plan Action 6 saranno in grado di ricevere finanziamenti nell'area della "transizione energetica pulita"; • “Pulp & Paper e Cement” sono stati identificati come settori aggiuntivi che

potrebbero contribuire alle attività del Set- Plan Action 6 dalle parti interessate. Data la forte direzione politica nell'ambito del Green Deal, il futuro avanzamento dell'azione 6 prevede un ampliamento del suo campo di applicazione e la ricerca di sinergia e cooperazione anche con settori correlati di altre azioni. Ad esempio, la nuova per il Carbon Capture Utilization (CCU) e Carbon Capture Storage (CCS).

Nella prima riunione di quest'anno Timo Ritonummi, il presidente dell'IWG, ha affermato che attraverso il Green Deal, si prevede che nei prossimi anni saranno disponibili maggiori finanziamenti, anche oltre il 2030.

.

Oltre a questi strumenti il varo della Legge sul Clima14, la tassonomia UE15 e la nuova strategia per la finanza sostenibile16 contribuiranno ad accompagnare l’industria nella giusta direzione verso l’impatto climatico zero. Preso atto che oltre il 99% delle imprese europee sono Piccole e Medie Imprese (PMI), la strategia europea riconosce la necessità di adottare un approccio che possa includere in questo processo idi trasformazione questa categoria di aziende. Visto che il

coinvolgimento delle PMI è cruciale per la transizione verso modelli di business sostenibili, attraverso

l’Enterprise Europe Network (EEN), sarà messo a loro disposizione un servizio di consulenza dedicato alla sostenibilità. Il servizio avrà come obiettivo aiutare le PMI a ridurre il consumo di materia ed energia anche attraverso l’utilizzo di ESCo che possano supportarle da un punto di vista economico e tecnico17.

Technical

Group Attività

Steel

• Evitare le emissioni di CO2 attraverso la riduzione diretta del minerale ferroso

mediante idrogeno;

• Processo di riduzione Hisarna della fusione per ridurre il consumo di energia e le

emissioni di CO2 della produzione di acciaio;

• Top Gas Recycling - Altoforno (TGR-BF) con torcia al plasma.

• Utilizzo intelligente del carbonio attraverso l'integrazione del processo, nonché cattura e utilizzo del carbonio e di altri sottoprodotti;

• Contenimento diretto del carbonio attraverso la riduzione del minerale ferroso mediante idrogeno.

Chemicals

• Le attività nell'ambito di questo TG riguarderanno l'implementazione di idee progettuali rilevanti per il settore chimico. Le attività identificate in quest'area comprendono:

• (Ri)progettazione e ottimizzazione di processi e impianti: intensificazione e approccio modulare;

• Tecnologie di separazione;

• Elettrificazione, Power-to-X e fonti di energia non convenzionali.

• Un modello ispirato all’economia circolare, ad esempio attraverso la simbiosi industriale.

Heat & Cold

• Nuove tecnologie per l'utilizzo del calore residuo ad alta temperatura negli impianti industriali, dalla produzione di calore alla distribuzione e all'utilizzo finale;

• Conversione di calore di grado inferiore o freddo in calore di grado superiore o freddo (pompe di calore);

• Recupero del calore (bassa e alta temperatura), conversione in energia meccanica o elettrica;

• Poligenerazione (calore, freddo, energia elettrica) e impianti ibridi.

Systems

• Simbiosi industriale tra industrie per valorizzare le perdite energetiche e gestire meglio l'energia a livello globale;

• Fonti di energia non convenzionali nell'industria di processo;

• Digitalizzazione: ulteriore integrazione nella gestione dei processi e degli impianti, compresa la fase di progettazione di impianti / processi e adeguamento degli impianti di trasformazione;

• Miglioramento dello scambio di conoscenze tecnologiche, economiche, comportamentali e sociali, formazione, sviluppo delle capacità e divulgazione.

4.3.

La Transizione verde nell’industria nel contesto italiano

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