• Non ci sono risultati.

Le attività ispettive

Nel documento Relazione annuale 2014 (pagine 104-107)

L’attività di vigilanza

5.2 Le attività ispettive

Con la riorganizzazione dell’ANAC ad opera della delibera 143/2014, l’Autorità ha istituito un ufficio dedicato allo svolgimento delle attività ispettive presso le amministrazioni pubbliche e gli enti che, in base alla normativa vigente, sono sottoposti al controllo e alla vigilanza dell’Autorità, con la possibilità di avvalersi del personale della Guardia di Finanza.

Attraverso l’Ufficio Ispettivo, l’Autorità ha dato impulso alla propria attività con l’attivazione di indagini generalizzate che hanno riguardato l’attività negoziale di grandi SA sull’applicazione della normativa afferente la contrattualistica pubblica nelle materie dei

lavori, servizi e forniture. A tal proposito, si evidenzia in primo luogo la visita ispettiva ai sensi dell’art. 6, co. 9, lett. a) e b), del Codice effettuata presso l’Amministrazione di Roma Capitale al fine di acquisire elementi conoscitivi puntuali sull’attività contrattuale dell’Amministrazione nel suo complesso, che ha comportato la ricognizione delle procedure svolte dalla stessa Amministrazione capitolina per l’affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture nel periodo 2011-2014. Nell’attuazione del relativo mandato il

team ispettivo ha esteso le indagini, tuttora in corso, alla verifica degli affidamenti di lavori,

servizi e forniture effettuati e/o da effettuare con il ricorso alle procedure in economia, agli affidamenti diretti, alle procedure negoziate o comunque non espletati con il ricorso alla gara pubblica. La prima fase di tale attività ispettiva ha consentito di ottenere alcuni primi significativi elementi di valutazione dell’operato dell’Amministrazione, dai quali risultano rilevabili profili di non rispondenza alle previsioni normative e regolamentari, che hanno caratterizzato gli affidamenti operati dalle strutture capitoline, registrandosi in primo luogo un generalizzato ed indiscriminato ricorso alle procedure negoziate al di fuori dei presupposti normativamente richiesti.

In particolare i principali elementi di anomalia venuti in rilevo nell’ambito di tale prima fase di analisi hanno riguardato la violazione dei limiti di importo definiti dalla normativa e le procedure di somma urgenza ex art. 175 e 176 del Regolamento; gli artificiosi frazionamenti degli appalti ai fini del rispetto delle soglie fissate dalle norme di settore; la carenza o il difetto di motivazione della delibera a contrarre in relazione alla sussistenza dei presupposti per il ricorso alla procedura individuata; gli affidamenti ripetuti al medesimo soggetto; il frequente ricorso ad affidamento diretto di servizi a cooperative sociali ai sensi dell’art. 5 della legge 8 novembre 1991, n. 381 (Disciplina delle cooperative

sociali) con importo superiore alla soglia comunitaria; il mancato rispetto del principio di

rotazione degli OE invitati; la generalizzata carenza della fase di verifica dei requisiti di ordine generale e speciale e dell’emissione della certificazione di regolare esecuzione e di collaudo.

Ulteriore attività ispettiva, attivata a seguito di specifica richiesta di intervento collaborativo, ha riguato l’attività contrattuale dell’INPS in termini generalizzati nelle materie dei lavori, servizi e forniture. Gli accertamenti in esame, che risultano anche in tal caso ancora in via di perfezionamento, concernono l’acquisizione delle informazioni sulle modalità di affidamento degli appalti da parte dell’Istituto e, in particolare, sulle procedure

di aggiudicazione espletate dallo stesso o in corso di espletamento in relazione alle fattispecie individuate dall’Ente in apposita richiesta, nonché sugli eventuali relativi atti contrattuali.

L’attività ispettiva dell’Autorità, inoltre, è stata condotta in relazione a specifiche tematiche collegate a fatti di cronaca nazionale portati alla ribalta dagli organi di stampa. Si evidenzia a tale riguardo l’accertamento ispettivo in ordine all’appalto ricomprendente la realizzazione del viadotto Scorciavacche sulla statale Palermo-Agrigento interessato dal cedimento del 4/5 gennaio u.s., finalizzato all’acquisizione di elementi conoscitivi e documentali sulla procedura di aggiudicazione espletata dall’ANAS S.p.A. per l’affidamento al CG dell’opera suddetta, nonché sull’esecuzione del relativo contratto al fine di verificare, in particolare, lo stato di avanzamento delle opere e le eventuali criticità emerse in fase di esecuzione, nonché la qualità delle prestazioni eseguite e il corretto adempimento delle obbligazioni contrattuali assunte dai soggetti esecutori.

In tale contesto, è stata intrapresa un’ulteriore indagine ispettiva presso l’Azienda ospedaliera di Caserta Sant’Anna e San Sebastiano, al fine di acquisire elementi necessari sull’attività contrattuale svolta nel complesso dall’Azienda nell’ultimo triennio e verificare le modalità di utilizzo delle procedure di aggiudicazione di lavori, servizi e forniture, nonché l’espletamento delle medesime procedure e l’andamento dei relativi rapporti contrattuali in corso di esecuzione, estendendo tale accertamento ispettivo alla verifica del rispetto delle norme in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza.

Gli esiti degli accertamenti condotti in una prima fase hanno consentito di rilevare la sussistenza di rilevanti elementi di criticità nelle modalità di conduzione degli affidamenti di lavori, servizi e forniture, nonché della relativa esecuzione da parte della Struttura sanitaria ispezionata. In particolare, si evidenziano profili di irregolarità nella redazione dei bandi che adottano il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, nel frazionamento artificioso degli affidamenti a favore di diverse imprese, nell’assenza da parte della Azienda ospedaliera di strumenti di programmazione e di pianificazione, nonché la sussistenza di criticità specifiche per le singole gare, quali requisiti di partecipazione molto restrittivi, offerte in aumento.

Parallelamente allo svolgimento delle attività ispettive, uno dei principali obiettivi perseguiti dall’Autorità è stato quello di addivenire alla predisposizione di un “manuale delle ispezioni” o comunque, di un atto volto a regolare e definire l’attività ispettiva nei

suoi diversi momenti, attraverso l’indicazione di precise regole comportamentali e di specifici protocolli adottabili in tale sede, nonché attraverso la redazione di utili schemi di riferimento o linee guida per la redazione dei documenti ispettivi (verbali, relazioni etc.); ciò al fine precipuo di assicurare adeguata trasparenza e omogeneità nella conduzione della delicata ed importante attività accertativa fuori sede.

In riferimento a tale proposito è stato pertanto sviluppato uno schema di “Linee guida per lo svolgimento delle ispezioni” in via di approvazione, la cui predisposizione ha richiesto una preliminare attività di ricognizione delle diposizioni legislative e regolamentari che regolano in linea generale l’attività ispettiva e degli orientamenti giurisprudenziali in materia, che sono stati trasfusi nel documento con i necessari adattamenti connessi alla peculiarità delle indagini ispettive di competenza dell’ANAC e i cui contenuti potranno essere resi noti e assunti come riferimento per altri organi amministrativi esercenti potestà ispettive.

Nel documento Relazione annuale 2014 (pagine 104-107)