L'immigrazione in Italia tra numeri e indagini
la quota maggioritaria. È opinione comune ormai che gli stessi distretti produttivi di eccellenza possono esistere grazie all’apporto del lavoro immigrato.
Statistico Immigrazione. Il Dossier, realizzato, in precedenza per organizzazioni ec-clesiali, dal 2013 è redatto per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri/Uf-ficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali. Inoltre, dal 2015, il Dossier è realizzato da Idos in partenariato con il Centro Studi e Rivista Confronti, con il sostegno dei fondi Otto per Mille della Tavola Valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi e con la collaborazione dell’Unar/Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Dossier offre un’analisi organica delle migrazioni impernia-ta su vari aspetti, con un ampio supporto di dati simpernia-tatistici: il contesto internazionale, i flussi migratori e la presenza di immigrati e rifugiati in Italia, il mondo del lavo-ro, i diversi livelli di inserimento sociale, i contesti regionali15. L’utilità del Rapporto statistico è evidente per la comprensione di un fenomeno complesso quale quello dell’immigrazione.
Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, attraverso la le sue Direzioni e in collaborazione con Inps, Inail, Unioncamere e il coordinamento esecutivo di An-pal Servizi spa, promuove il rapporto annuale “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia”, consolidato strumento di raccolta, analisi e diffusione di dati relativi sia alla presenza straniera nel nostro Paese che all’importanza dei cittadini comunitari ed extracomunitari nel sistema occupazionale italiano. Sua principale caratteristica è la capacità di sintetizzare, senza rinunciare agli approfondimenti, la complessità statistica delle fonti utilizzate, fonti di diversa natura la cui ricchezza consente di illuminare molti aspetti dell’interazione tra migranti e mercato del lavoro16. Al suo interno, sono riportati i dati Istat sulla popolazione e sulle forze di lavoro per la ri-costruzione del quadro di insieme delle dinamiche demografiche e occupazionali; i dati del Sistema Informativo Statistico delle comunicazioni obbligatorie del Ministe-ro del lavoMiniste-ro e delle politiche sociali per l’analisi della domanda di lavoMiniste-ro dipendente e parasubordinato, della somministrazione e dei tirocini extracurricolari; i dati di fonte Inps e Inail per arricchire il quadro di riferimento con informazioni puntuali su posizioni previdenziali, partecipazione dei lavoratori stranieri alle politiche passive e di welfare, infortuni e malattie dovute all’attività professionale; i dati Unioncamere per quantificare la platea di imprese con titolari stranieri.
Di particolare interesse è anche l’attività di indagine di alcune associazioni rivolta
15 Per maggiori approfondimenti si rimanda al Portale Integrazione Migranti del Ministero del Lavoro: http://www.
integrazionemigranti.gov.it/
16 È possibile consultare i Rapporti al seguente sito: https://www.lavoro.gov.it/documenti-e-norme/studi-e-stati- stiche/Documents/Ottavo%20Rapporto%20Annuale%20-%20Gli%20stranieri%20nel%20mercato%20del%20lavo-ro%20in%20Italia%202018/Sintesi-Ottavo-Rapporto-Annuale-ITA.pdf
L'immigrazione in Italia tra numeri e indagini
principalmente a richiedenti asilo e rifugiati esclusi dai centri di accoglienza e co-stretti a vivere in edifici abbandonati, baraccopoli, stazioni ferroviarie, parchi e altri insediamenti informali. A tal proposito, Medici senza frontiere (Msf), porta avanti in tutta Italia un’attività di monitoraggio delle condizioni di vita dei migranti e del loro accesso ai beni essenziali come l’alloggio, il cibo, l’acqua e le cure mediche. “Al di là del muro” (Msf, 2010) è il secondo rapporto, a distanza di cinque dal primo, diffuso da Medici senza frontiere sui Cie e Cara in Italia. La fotografia dettagliata che Msf ha scattato in questo Rapporto ha il merito di far conoscere all’esterno la realtà di questi luoghi di permanenza e far emergere il dramma di chi li vive. Il Rapporto mostra le condizioni di vita e la situazione sociosanitaria degli ospiti dei Cie e Cara senza trala-sciare l’evoluzione della normativa italiana in materia di detenzione per gli immigrati sprovvisti di permesso di soggiorno e di accoglienza per i richiedenti asilo. Basato su due diverse visite fatte a distanza di otto mesi fra il 2009 e il 2009, questo Volume ha rappresentato, e rappresenta ancora, un documento cruciale per un dibattito sul sistema dei Cie e dei Cara e sulle possibili alternative17.
Anche la Fondazione Cittalia (Anci), alla quale è stata affidata la gestione dello Sprar (oggi Siproimi) redige, ogni anno, un Atlante/Rapporto che rappresenta l’occa-sione per fare il punto della situazione sulla gestione dei rifugiati sul nostro territorio partendo dalla concretezza dei numeri 18.
Nel corso degli ultimi anni si sono susseguiti numerosi seminari, incontri pubblici e pubblicazioni scientifiche e divulgative e finalizzati a far emergere le caratteristi-che e le potenzialità di rivitalizzazione di territori, di diffusione di buone praticaratteristi-che e di progettazione di interventi, poco o per nulla conosciute, rispetto al fenomeno dell’immigrazione. Su questo fronte, si cita le attività svolte dal Crea politiche e bioe-conomia, il quale, attraverso lo strumento della Rete rurale nazionale (Rrn), ha pro-mosso ed organizzato - in collaborazione con alcune istituzioni (Unical, Anci, Unisa, ecc.) – differenti eventi, a seguito dei quali è nata anche l’esigenza di redigere il pre-sente Volume.
Si è andata rafforzando, negli ultimi anni, una rete di soggetti interessati a svilup-pare tanto la riflessione e la ricerca, quanto la diffusione di buone pratiche e la pro-gettazione di interventi in alcune aree italiane, soprattutto in montagna e nelle aree
17 Una sintesi del Rapporto è consultabile sul sito di Msf: https://www.medicisenzafrontiere.it/news-e-storie/news/
medici-senza-frontiere-presenta-%C2%93al-di-la-del-muro%C2%94-secondo-rapporto-sui-centri/
18 L’ultimo Rapporto è relativo al 2018, consultabile sul sito: https://www.sprar.it/wp-content/uploads/2019/11/
Atlante-Sprar-Siproimi-2018-leggero.pdf . Per ulteriori informazioni sulle attività legate allo SPRAR si rimanda a Giovannetti e Marchesini, in questo Volume.
interne. Particolarmente importante è stato lo sforzo del Servizio politiche sociali e di parità della città metropolitana di Torino che, in collaborazione con la Compagnia di San Paolo, la Regione Piemonte, il Forum internazionale ed europeo di ricerche sull’immigrazione (Fieri) e l’Associazione Dislivelli, ha promosso la ricerca “Monta-nari per forza” che raccoglie buone pratiche di progetti di accoglienza e integrazione per i migranti nei Comuni montani e rurali delle Alpi occidentali. La costituzione e il rafforzamento di tale rete di studio e di analisi sul fenomeno dei richiedenti asilo in montagna ha delineato un esperimento importante sul ruolo dell’immigrazione straniera per il rilancio della montagna. Si tratta di esperienze virtuose nelle Alpi, frutto di percorsi non facili, realizzati in rete con altri attori locali, che ha portato alla realizzazione di storie di successo e di inserimento nel tessuto economico e sociale locale, nonché di pratiche di innovazione sociale e culturale. Al di là dei seminari e degli incontri pubblici organizzati per sensibilizzare l’opinione pubblica e la diffusio-ne di informazioni, questa rete ha identificato e analizzato ventidue buodiffusio-ne pratiche sul territorio piemontese19.
La Fondazione Ismu, in collaborazione con l’associazione Robert F. Kennedy Hu-man Rights Italia e la Rete Migrazioni e Lavoro, ha redatto un repertorio di quindici esperienze, individuate attraverso un’attività di desk analysis su siti internet e articoli di stampa e la partecipazione a convegni e reti attive nel campo dell’inclusione so-cio-lavorativa dei migranti. A un referente di ogni pratica è stata somministrata tele-fonicamente un’intervista semi-strutturata, della durata di circa un’ora e mezzo, volta ad approfondire aspetti quali i soggetti coinvolti, gli obiettivi, i risultati, l’impatto, i punti di forza e debolezza e le prospettive future20 .