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Analizzando il NPM si è più volte evidenziato come questo non sia riuscito a divenire un fenomeno globale, ma abbia trovato la sua più compiuta realizzazione solo in alcuni Paesi, in particolare in quelli di cultura e lingua anglosassone. La predominanza teorica del NPM nella letteratura e nel dibattito internazionale sulle prospettive del settore pubblico ha largamente offuscato i processi di riforma nati negli stati europei continentali. Le differenti traiettorie adottate furono da molti considerate il risultato di una tardiva, limitata o superficiale adesione alle visioni neomanageriali, piuttosto che un originale percorso di adeguamento locale.

Negli ultimi anni, in particolar modo a seguito del contributo di Pollitt e Bouckaert del 2004,53 la letteratura in tema di public management è stata integrata con la enucleazione di un ulteriore modello per lo studio e lo sviluppo di riforme pubbliche54. Definito dagli Autori Neo Weberian State (NWS) ha permesso di riconoscere autonomia ai fenomeni di modernizzazione nati in parallelo a quelli figli del NPM.

Il NWS nasce come risposta all’insieme di critiche rivolte da diversi autori55 ai valori e all’impostazione teorica del NPM. In particolare questi hanno evidenziato quale principale limite dell’impostazione neomanageriale la ricerca ossessiva di uno stato “snello” e presente solo in via residuale nel sistema

53 Si fa riferimento in particolar modo alla II edizione di “Public management reform”

pubblicata dagli autori nel 2004. POLLITT,C., BOUCKAERT,G., Public management reform. A comparative analysis – II edition, Oxford, Oxford University Press, 2004.

54 “According to Pollitt and Bouckaert, there are continuing broad differences between

different groups of countries These groups are the maintainers, the modernizers, and the marketizers. But, as I understand them, there are really only two groups of great interest in the context of reform: the core, Anglo-American NPM marketizers and the continental European modernizers. The reform model of this latter group is what Pollitt and Bouckaert classify as the Neo-Weberian State.” Cfr. LYNN,L., What is a Neo-Weberian State? Reflections on a Concept and its Implications, in “The NISPAcee Journal of Public Administration and Policy”, 2008, 1(2), pagg. 17-30.

55 Cfr. PETERS,B.G., The future of governing, 2nd ed. Lawrence, University of Kansas Press,

2001, DRECHSLER,W., The rise and demise of the new public management, in “Post-Autistic

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economico. Nella tradizione europea, invece, vi fu la necessità e la volontà di mantenere una visione di Stato forte. La sfiducia del NPM nei confronti dello stato, infatti, fu legata all’assenza di fiducia nelle possibilità della PP.AA. di gestire efficacemente le nuove e peculiari sfide che sono correlate alla globalizzazione dell’economia e alle relazioni sempre più frequenti e profonde con istituzioni sovranazionali il cui peso è spesso determinante (es. World Bank, Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea, etc.). In secondo luogo, il NPM non è riuscito a raggiungere un marcato incremento nell’efficienza dell’attività svolta dal settore pubblico56.

Analogamente a quanto successo fra NPM e old public administration il NWS ha perseguito l’obiettivo di una differenziazione spinta nei confronti del NPM. Una riflessione più attenta, comunque, fa emergere una distinzione meno marcata. A riprova di ciò si consideri la critica principale che i detrattori del NPM muovono a tale impostazione teorica. In apparenza, infatti, il NPM sembra voler eliminare nel suo complesso il ruolo della burocrazia a favore di un sistema esclusivamente manageriale, rifiutando pertanto i valori e gli specifici elementi culturali che caratterizzano il ruolo dei dirigenti pubblici. In realtà anche i più strenui sostenitori del modello manageriale (si faccia riferimento, quale esempio, al movimento del Reinventing government nord americano ispirato al contributo di Osborne e Gaebler) non teorizzarono l’eliminazione della burocrazia, ma invocarono la sua riduzione e adattamento in alcuni segmenti dell’attività pubblica57.

56 “…it is widely believed that NPM has failed, for the most part, in achieving the goals set forth by its American and British advocates, particularly the goal of achieving more effective and efficient public organizations in developing countries in Central and Eastern Europe (CEE) and the Commonwealth of Independent States. What systematic empirical reviews that do exist, including those sponsored by international NPM advocates such as World Bank, tend to support the NWS critique. Although there are a few very optimistic accounts these should be read in conjunction with Schick’s carefully circumscribed account (1996) of New Zealand. It should be noted that the same author is unequivocally negative about the desirability of transferring NPM to developing countries” Cfr. DUNN, W. N., MILLER, D. Y., A critique of the new public management and the neo-Weberian state: advancing a critical theory of administrative reform, in “Public Organization Review”, 2004, 7 (4), pagg. 345-358.

57Bureaucratic institutions still work in some circumstances. If the environment is stable, the task is relatively simple, every customer wants the same service, and the quality of performance is not critical, a traditional public bureaucracy can do the job. Social security still works. Local

Facendo riferimento al framework teorico proposto dai padri del NWS si possono identificare i seguenti elementi distintivi58:

- riaffermazione del preminente ruolo dello Stato quale facilitatore delle relazioni e delle attività economiche, poiché è il livello istituzionale che può ottenere la maggiore efficacia nell’individuazione di soluzioni ai problemi legati alla globalizzazione dell’economia, ai cambiamenti della tecnologia, ai cambiamenti e alle evoluzioni demografiche e, infine, alla necessità di garantire la tutela ambientale;

- riaffermazione della rappresentatività e del ruolo della democrazia nei livelli intermedi di articolazione dello Stato (regioni, province, comuni);

- riaffermazione del ruolo delle normative amministrative, anche se sottoposte ad ammodernamento, nella definizione del rapporto fra cittadini e Stato. Questi fanno riferimento all’uguaglianza davanti alla legge, alla privacy, alla tutela legale e alla protezione e alla tutela da specifiche azioni pubbliche;

- mantenimento dell’idea di una diversità (pur se profondamente meno marcata rispetto al passato) della natura del servizio pubblico rispetto alle imprese private;

- sostituzione della previgente ottica interna legata al rispetto stringente del principio di legalità con un’apertura all’esterno per un miglior soddisfacimento delle esigenze dei cittadini;

- integrazione della rappresentanza democratica con l’attivazione di metodologie alternative per la partecipazione dei cittadini;

- adozione di riforme della gestione dei servizi pubblici che favoriscano un orientamento ai risultati;

- professionalizzazione del ruolo del manager. Se, infatti, nell’impostazione tradizionale il burocrate era fondamentalmente un esperto di materie giuridiche (la competenza primaria era garantire il rispetto delle norme amministrative), nel

government agencies that provide libraries and parks and recreational facilities still work, to a degree”. Cfr. OSBORNE, D., GAEBLER, T.,. Reinventing government: How the entrepreneurial spirit is transforming government, Adison Wesley Public Comp, 1992.

58 Cfr. POLLITT,C., BOUCKAERT,G., Public mangement reform, Oxford, Oxford University

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modello NWS diviene fondamentale possedere skill manageriali che facilitino il raggiungimento di livelli di performance.

Come si può desumere dalla lettura degli elementi qui succintamente descritti, nei Paesi dell’Europa continentale l’adozione del NPM non ha denotato la compressione del ruolo dello Stato ma ne ha ridisegnato le funzioni cercando un nuovo equilibrio istituzionale connotato dalla sua centralità decisiva nella gestione delle relazioni nel sistema economico59.

La recente affermazione di queste teorie non permette di offrire una valutazione sulla loro capacità di favorire una migliore comprensione o una superiore capacità di indirizzo nell’adozione di percorsi di riforma del settore pubblico. È possibile e necessario proporre una riflessione finale circa il suo rapporto con il NPM. Il NWS, infatti, nasce quasi in antitesi al paradigma dominante negli anni Novanta al fine di identificare come il NPM sia stato disatteso nell’esperienza europea e le difficoltà palesate nella sua applicazione. Può però proporsi una visione alternativa che rifiuta tale dicotomia, ma propone una integrazione fra le due visioni. Come evidenziato da Pierre e Rothstein, infatti, sembra possa concludersi che le due visioni debbano e possano convivere. Gli Autori, sottolineano infatti che l’esistenza e lo sviluppo di un settore pubblico connotato da una tradizione di tipo burocratico-weberiano sia una condizione di facilitazione delle riforme del NPM60.

59 Cfr. POLLITT,C, VAN THIEL,S.,HOMBURG,V.M.S., New public management in Europe, in

“Management Online Review”, 2007, Ottobre, pagg. 1-6.

60 Cfr. PIERRE,J.,ROTHSTEIN,B., Contending models of administrative reform. The new public management versus the new Weberianism, in EYMERI-DOUZANS, J., PIERRE, J. (A CURA DI), Administrative reforms and democratic governance, New York, Routledge, 2011, pagg. 121 e ss.

1.5 Le amministrazioni pubbliche nella prospettiva economico-