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Le società professionali, le Sedi Riunite, il partito

CAPITOLO IV. L’affermazione del movimento socialista

4.6 Le società professionali, le Sedi Riunite, il partito

Quattro mesi dopo lo scioglimento della Confederazione operaia, nella trattoria dove i socialisti erano soliti riunirsi, fu tenuto un congresso per la costituzione dell'associazione dei sarti di Fiume, sotto la direzione di Colomanno Weisz. La mancata autorizzazione da parte dell'autorità, stando alla polizia gli organizzatori erano tutti noti socialisti, non demoralizzò i convocatori che decisero di costituire, nel dicembre dello stesso anno, nella stessa località, una sezione locale della Corporazione dei lavoranti sarti e sarte d'Ungheria. Sostanzialmente si trattava di affiliarsi con un sindacato legalmente riconosciuto dal governo ungherese proprio nell'ottobre del 1902, motivo per cui le autorità non potevano legalmente opporsi alla sua costituzione, se la sezione locale poteva contare su un certo numero di iscritti. Nacque così la prima locale organizzazione di categoria, successiva alle due storiche dei pistori e tipografi, centralizzata con Budapest. A primo presidente fu scelto il Weisz, a vicepresidente l'Ambrožić, e il gruppo poté contare cinquantacinque membri nel

274 Alice Freifeld, Nationalism and the Crowd in Liberal Hungary, The Woodrow Wilson Center Press and the John Hopkins University press, New York, 2000, p. 292.

275 DARi-22, Magistrato civico, Anno 1905, F20, Rapporto alla Sezione di Pubblica Sicurezza, Fiume, 28 novembre 1905.

276 La seconda conferenza della dottoressa Balabanoff, in "Il Popolo", 28 novembre 1905, p. 2; Conferenza

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maggio 1903277. In questo momento vale spendere anche qualche parola sul Weisz, definito dalla polizia anima del movimento dei sarti278 e uno dei principali fautori del movimento socialista a Fiume279. Colomanno Weiss, in ungherese Kálmán Weisz, nacque nel 1877 a Szerencs, nel Nord dell'Ungheria, e prima di trasferirsi a Fiume nel 1896, lavorò per quattro anni a Budapest. A Fiume sposò Concetta Maria Scipioni, anche lei sarta, originaria dall'Italia, da cui ebbe diversi figli280. Weisz, abbonato al giornale socialista ungherese nel 1898281, delegato dai sarti a rappresentare il sindacato locale fiumano al congresso generale dei sarti ungheresi nel 1903282, fu l'oratore in lingua tedesca nella prima festa pubblica del Primo maggio ed era uno dei fondatori del Circolo di Studi sociali. Prese parte attiva a tutte le riunioni di operai svoltesi a Fiume sino allo scoppio dello sciopero dei sarti del marzo 1903. La polizia lo considerava il vero ideatore dello sciopero, ma nell'occasione il Weisz decise, per precauzione, di tenersi in disparte283. Non consta abbia subito qualche condanna, era certamente sorvegliato dalla polizia, e, come molti membri della direzione della Confederazione operaia, anche il Weisz, verso la fine del settembre 1904284, abbandonerà la città quarnerina. Sino allo scoppio della Grande guerra lo ritroviamo a Trieste, dove farà parte della direzione del Consorzio dei sarti e ricoprì la carica di vicepresidente della Società dei sarti285. Per pura casualità, possediamo sul suo conto notizie anche dopo il 1918; negli anni venti, per qualche mese, lavorò ancora a Fiume come sarto, per trasferirsi definitivamente in Ungheria286. Gli spostamenti del Weisz, come quelli degli altri membri del comitato per la Società fra Lavoratori, aiuta a comprendere come fosse difficile avere un capitale umano stabile per consolidare l'organizzazione di un partito. Fortunatamente, nel caso dei sarti, la figura del Weisz era controbilanciata dall'ugualmente autorevole figura di Ambrožić, su cui abbiamo avuto modo di soffermarci. Il sindacato dei sarti rimase perciò attivo fino allo scoppio della Grande guerra, non

277 DARi-22, Magistrato civico, Anno 1902, F21, Associazione dei sarti e 1912, F13, Società lavoranti sarte e sarti d'Ungheria.

278 DARi-22, Magistrato civico, Anno 1902, F21, Associazione dei sarti, Rapporto del concepista municipale Segota alla Sezione di Pubblica Sicurezza, Fiume, 16 febbraio 1903.

279 DARi-7, Regio governo, Atti generali, Anno 1903, Busta 218, I-2-417, N.2635 P.S., La Sezione di Pubblica Sicurezza al Governatore, Fiume, 5 marzo 1903.

280 Archivio comunale di Trieste, Censimento 1910, Scatola 52, Via San Maurizio 9, Abitazione di Weisz Colomanno. Weisz e la Scipioni si sposarono a Fiume nel 1910, dopo aver già avuto i cinque figli. DARi-275, Matične knjige, Registro di matrimonio, 1907-1910, Anno 1910, Numero 150, Weisz Colomanno con Scipioni Maria.

281A luglio compare un Weisz da Fiume, che potrebbe essere anche Adolfo in Kiadóhivatali üzenetek, in "Népszava", 18 julius 1901, p. 4, mentre è sicuramente Colomanno, con Adolfo, a sottoscrivere l'abbonamento, in Kiadóhivatali

üzenetek, in "Népzava", 31 oktober 1901, p. 5.

282 Il Congresso dei lavoranti sarti, in "La Bilancia", 25 maggio 1903, p. 2.

283 DARi-7, Regio governo, Atti generali, Anno 1903, Busta 218, I-2-417, N.3509 P.S., La Sezione di Pubblica Sicurezza al Governatore, Fiume, 18 marzo 1903.

284 Per la datazione è utile l'appunto riguardo gli abbonati in arretrato, qui risulta che il Weisz si sia trasferito da Fiume a Trieste, in Felszólítások, in "Népszava", 24 september 1904, p. 8.

285 Guida di Trieste, 1905-1915. Nel direttivo del consorzio del sarti compare nel 1906 e 1907, è registrato come vicepresidente della Società dei sarti nel 1908.

286 DARi-53, Questura di Fiume, A8-Sovversivi della Provincia, Fascicolo di Scipioni Giuseppe, Rapporto su Weisz Colomanno, Fiume, 16 luglio 1930.

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solo in campo economico politico, conducendo lotte per migliorare le condizioni lavorative e salariali287, ma anche organizzando attività come i balli sociali288.

Ritornando alla medesima trattoria dove si riunirono i sarti, questa divenne, nell'estate del 1902, in base a deliberato della Lega degli operai metallurgici d'Ungheria, luogo di raccolta fondi per l'organizzazione di categoria. Perciò nella trattoria, sotto la presidenza di Barta, dapprima si riunirono a settembre una quarantina di operai, tra cui Weisz e Dabović non appartenenti alla professione metallurgica, e poi a novembre un discreto numero di operai metallurgici289. Le riunioni fecero emergere un problema di natura legale; il Barta interpretava la deliberazione della centrale in maniera più estesa rispetto alle autorità, ritenendo di aver costituito una sede locale del sindacato di categoria, come emerge dal comunicato ne "La Voce del Popolo"290. Le autorità invece ritenevano si trattasse di un abuso e se ne accorsero quando, nell'adunanza di novembre, Barta raccolse dei fondi per gli operai muratori scioperanti. La situazione fu risolta nel dicembre 1902 con il menzionato allontanamento del Barta e con la convocazione di un'adunanza costitutiva del gruppo locale da parte di un delegato mandato dalla centrale291. Tuttavia, nonostante la riunione di dicembre, all'autorità non pervenne l'insinuazione del gruppo locale e non risulta chiaro quando il gruppo fu costituito; nell'elenco delle società operaie del 1904 questo non figura, nel 1905 un operaio lamentava l'inesistenza della filiale292, mentre un comunicato di avvenuta costituzione fu pubblicato ne "La Bilancia" l’anno dopo, nel marzo 1906293. Sicuramente nel 1909 il gruppo esisteva ed era centralizzato con Budapest, infatti il segretario professionale delle Sedi Riunite notificava all'autorità le società centralizzate, tra cui figura quella degli operai metallurgici294, che nello stesso anno contava cento aderenti295. Non è dunque un caso che in uno dei primi numeri de "Il Lavoratore" gli operai metallurgici, particolarmente quelli delle piccole aziende, siano stati invitati ad agitarsi296 e anche nell'anno seguente fu lamentata la loro apatia297. La sospensione della Federazione metallurgica per sei mesi, a cavallo tra il 1908 e il 1909, sicuramente non giovò ai

287 Sugli scioperi sostenuti dai sarti e i loro salari, LJ. Karpowicz, Sindikalni pokret, cit., pp. 73-74. 288 Il ballo dei sarti, in “La Bilancia”, 25 gennaio 1909, p. 1.

289 DARi-22, Magistrato civico, Anno 1902, F23, Lega fra operai metallurgici dell'Ungheria, Rapporto del concepista municipale Staindil alla Sezione di Pubblica Sicurezza, Fiume, 15 settembre 1902 e Idem, Fiume, 24 novembre 1902. 290 Appello a tutti gli operai Mettalurgici di Fiume e suo distretto, in "La Voce del Popolo", 8 luglio 1902, p. 3. 291 DARi-22, Magistrato civico, Anno 1902, F23, Lega fra operai metallurgici dell'Ungheria, N. 5851, Il Governatore al Podestà, Fiume, 5 dicembre 1902 e Nota in quarta pagina della Sezione di Pubblica Sicurezza, Fiume, 30 dicembre 1902; DARi-7, Regio governo, Atti generali, Anno 1903, Busta 218, I-2-91, N. 22718, Il Podestà al Governatore, Fiume, 2 gennaio 1903. Allegata l'insinuazione di Barta, Fiume, 3 luglio 1902;

292 Note fiumane, in "La Terra d'Istria", 7 ottobre 1905, p. 2.

293 Costituzione di una società, in "La Bilancia", 20 marzo 1906, p. 2.

294 DARi-22, Magistrato civico, Anno 1909, F16, Il segretario professionale delle Sedi Riunite al Podestà, Fiume, 30 luglio 1909.

295 DARi-7, Regio Governo, Atti generali, Anno 1909, Busta 348, I-2-8, Prospetto delle Società operaie aventi sede al I p. della casa in Via Fiumara 2 coll'indicazione del numero dei soci.

296 Adunanza dei metallurgici, in "Il Lavoratore", 24 dicembre 1909, p. 3. 297 I metallurgici, in "Il Lavoratore", 21 maggio 1909, p. 3.

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metallurgici fiumani298, ma questi rimasero un gruppo esiguo in primo luogo per la mancata adesione al sindacato degli operai del Silurificio e del cantiere Danubius, operante dal 1906299. Dall'altro lato, nonostante i limitati numeri, alcuni operai di questa categoria furono coinvolti nella direzione della Confederazione. Erano ancora presenti nella Cooperativa, tra i fondatori del Circolo di Studi sociali e membri del comitato Primo maggio 1903. Inoltre, da questa categoria fuoriusciranno i noti comunisti Giuseppe Arrigoni e Hinko Raspor.

La Trattoria "Ai Pioppi" fu anche il luogo dove i braccianti, riunitisi nel gennaio 1903 in un'adunanza pubblica, decisero di stabilire un comitato per la costituzione di una società di protezione. La riunione era stata presieduta da Francesco Simaz, membro del direttivo della sciolta

Confederazione, da Baldassare Duplicar e Luigi Contento. Alla riunione ovviamente non

mancarono Colomanno Weisz e Francesco Ambrožić300. Lo statuto, compilato su modello della società triestina, non fu autorizzato dalle autorità. Come nel caso di diverse società operaie, i promotori volevano estendere l'affiliazione indistintamente a tutti i sudditi, mentre la legge, salvo particolari eccezioni, limitava l'ammissione ai soli ungarici301. I braccianti perciò riprovarono nuovamente ad istituirsi in associazione con la fine del 1905. Questa volta gli statuti furono confermati, però, nonostante l'interessamento della Lega dei datori di lavoro e dello stesso Zanella, soltanto i sudditi ungarici poterono aderirvi302. La società poteva contare su duecento soci nel 1909303 anche se in un primo momento le adesioni ammontarono a più di trecentocinquanta304. I nominativi dei promotori della società dei braccianti dimostrano ancora una volta quanto importante sia stata anche per la loro categoria l'esperienza formativa della Confederazione; sia Simaz che Contento furono membri dell'ultima direzione della disciolta associazione305. In particolare, Contento aveva iniziato ad adoperarsi per costituire un'organizzazione tra i braccianti già nell'estate del 1902306. L'unico a non figurare tra i membri della Confederazione era Baldassare Duplicar, che tuttavia aveva partecipato al movimento tariffario dei braccianti tra marzo e aprile 1902307. Vedremo di seguito che Duplicar e Contento, anch'essi membri del comitato organizzatore della festa del Primo maggio 1903, si distingueranno nell'organizzazione del movimento socialista fiumano, anzi

298 La Federazione dei metallurgici ungheresi, in "Il Lavoratore", 17 settembre 1910, p. 1. 299 Lo sviluppo del nostro movimento operaio, in "Il Lavoratore", 8 aprile 1911, p. 1.

300 Una radunanza di lavoratori, in “Il Popolo”, Fiume, 19 gennaio 1903, p. 1; L'adunanza dei braccianti, in "La Bilancia", 19 gennaio 1903, p. 2; DARi-22, Magistrato civico, Anno1903, F3, Società di protezione fra braccianti, N.765 P.S., L'ufficiale di polizia Loibelsberg alla Sezione di Pubblica Sicurezza, Fiume, 18 gennaio 1903.

301 DARi-22, Magistrato civico, Anno 1903, F3, Società di protezione fra braccianti 302 DARi-22, Magistrato civico, Anno 1906, F14, Società fra braccianti.

303 DARi-7, Regio Governo, Atti generali, anno 1909, Busta 348, I-2-8, Prospetto delle Società operaie aventi sede al I p. della casa in Via Fiumara 2 coll'indicazione del numero dei soci.

304 DARi-7, Regio governo, Atti generali, Anno 1907, Busta 328, I-2-417, Società fra braccianti-distinta dei soci. 305 I. Krota i I. Zurak, Zapisnici sjednica (II dio), cit., N. 94 Luigi Contento, p. 75 e N. 146 Sinias Francesco, p. 76. Come notano gli autori il cognome compare in svariate forme.

306 Consorzio di braccianti, in "La Voce del Popolo", 10 agosto 1902, p. 2. 307 L'agitazione fra braccianti, in "La Voce del Popolo", 21 marzo 1902, p. 2.

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la loro militanza continuerà anche dopo la fine della Prima guerra mondiale. Il Simaz (Pola, 1872-?), censito come falegname originario da Fiume, ammogliato con prole308, comparve ancora solo di sfuggita nel movimento dei braccianti.

Un discorso a parte meritano i calzolai e gli opancari. Questa categoria di operai, giudicata come classici diffusori del socialismo309, non godette di una simile fama a Fiume. Diversi calzolai erano membri della Confederazione e almeno uno si distinse nell'organizzazione socialista cittadina. Il più volte menzionato Francesco Grom (Fiume, 1861-1927) era appunto nel direttivo della

Confederazione e nel comitato per la costituzione della Società fra lavoratori. Lo ritroviamo nel

comitato Primo maggio 1903, tra gli organizzatori della medesima festa operaia nel 1905 e 1906, nonché nel ruolo di segretario del gruppo dei calzolai. Per la polizia era un esaltato socialista, mentre un suo compagno lo descriveva in ben altri termini: "(...) un agitatore stupido che può fare le scarpe e nulla altro."310. Quanto il presunto quoziente intellettivo del Grom influenzò l'organizzazione non è dato sapere, in ogni caso, prima del 1904 i calzolai non riuscirono a costituirsi in sindacato. Uno sciopero degli opancari fu registrato già a settembre dell'anno precedente311 e questo diede probabilmente impulso all'organizzazione della categoria312. All'inizio di giugno 1904, alla presenza di un rappresentante di Budapest, fu scelto un comitato che si costituì a sezione locale del sindacato ungherese. Il gruppo poteva contare su una cinquantina di aderenti313 saliti alla fine dell'anno a sessantaquattro314, mentre nel congresso dell'anno seguente furono censiti solamente una quarantina di soci315. L'autore non è riuscito a individuare l'insinuazione del gruppo locale mandata alle autorità; stando a un verbale della polizia del febbraio 1906, la filiale dei calzolai, il cui presidente era Giovanni Rauter, non si poteva ancora considerare costituita316. L'organizzazione dei calzolai non compare più nell'elenco della polizia del 1909 e nemmeno nella notificazione delle società professionali centralizzate con Budapest dello stesso anno317. Siccome Korać menziona una filiale della Lega degli operai calzaturieri (Savez obućarskih radnika) della

308 DARi-200, Confederazione operaia, Busta 3, Fascicolo senza titolo, Foglio con dati generali dei soci.

309 Eric J. Hobsbawm, I calzolai "politici", in ID, Lavoro, cultura e mentalità nella società industriale, Editori Laterza, Bari, 1986, pp. 119-149.

310 DARi-7, Regio governo, Atti generali, Anno 1909, Busta 349, I-2-417, Drakulich alla Sezione di Pubblica Sicurezza, Fiume, 4 marzo 1906.

311 DARi-7, Regio governo, Atti generali, Anno 1903, Busta 218, I-2-417, Atti riguardanti il movimento degli opancari. 312 Radunanza, in "La Voce del Popolo", 27 marzo 1904, p. 2.

313 Skupština postolara, in "Novi List", 4. lipanj 1904., p. 2; Pokret radnika postolara, in "Novi List", 25. lipanj 1904., p. 2. Da Fiume, "Il Proletario", 23 luglio 1904, p. 3; Corrispondenze, Fiume, in "Il Lavoratore", 11 giugno 1904, p. 3. Per i dettagli sugli scioperi, Lj. Karpowicz, Sindikalni pokret, cit., pp. 74-75.

314 DARi-7, Regio governo, Atti generali, Anno 1905, Busta 263, I-3-18, Distinta delle società commerciali, industriali ed operaie esistenti a Fiume.

315 Corriere di Fiume, in "La Terra d'Istria", 28 gennaio 1905, p. 2.

316 DARi-7, Regio governo, Atti generali, Anno 1909, Busta 349, I-2-417, N.2949, Copia del Protocollo assunto presso la Sezione di P.S. in Fiume 28 febbraio 1906.

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Croazia-Slavonia a Sušak, possiamo supporre che l'intera categoria decise di centralizzarsi con Zagabria318. Così, durante l'agitazione della categoria nel 1908, gli operai calzaturieri delle due città furono invitati nelle sedi comuni a Sušak e non nelle Sedi Riunite di Fiume319. Le ragioni della decisione di centralizzarsi con Zagabria non sono note, ma potrebbero essere di natura legale e nazionale. Stando al Korać la maggioranza degli opancari era di origine jugoslava320. Korać non si sbilancia sulla nazionalità dei calzolai, e ciò, con l'emerso problema del domicilio degli operai nel caso dei carpentieri, avrebbe potuto portare alla decisione di diventare parte del sindacato croato. Questa tesi può essere ulteriormente avvalorata dall'emergere di una nuova figura di spicco tra i calzolai; al posto di Francesco Grom si fece notare Milan Šebalj, operaio originario dalla Lika, membro del comitato dello sciopero degli opancari del 1903, oratore croato alla festa del Primo maggio 1908, per due volte eletto nella direzione del Circolo di Studi sociali e uno dei più prominenti socialisti di Sušak. In ogni caso, i calzolai scomparvero dall'organizzazione locale fiumana del partito come gruppo organizzato.

Molto tempo a organizzarsi ci misero soprattutto gli operai delle attività edilizie. Gli operai muratori iniziarono un'agitazione nell'aprile 1902 e scioperarono in due tornate per vedere soddisfatte le loro richieste appena a luglio321. Nello stesso periodo, gli operai scalpellini ottennero la riduzione dell'orario di lavoro322. L'agitazione non sortì però effetti organizzativi. Solamente nel luglio 1903 gli operai scalpellini di Fiume e Sušak, guidati da Anselmo Sandrini, questi a quanto pare senza esperienza formativa nella Confederazione ma membro della direzione del Circolo di Studi sociali nel 1906, tentarono di costituire una società di mutuo soccorso. Questa non fu autorizzata dal ministero osservando, accanto alle necessarie modificazioni dello statuto, l'impossibilità di fondare una società per due diversi ambiti amministrativi323. Due anni dopo, gli scalpellini fiumani decisero in una riunione alla "Tigre d'Argento" di centralizzarsi con Budapest, sotto la presidenza del Sandrini e di Vittorio Baretich (Trieste, 1870-Fiume, 1928), questi membro della direzione della cessata Confederazione324. All'inizio del 1906 il gruppo locale non era ancora legalmente riconosciuto, ma finalmente ad agosto gli scalpellini aderirono al sindacato ungherese per i lavoratori di costruzione insieme ai muratori. Gli scalpellini di Sušak invece aderirono allo stesso sindacato di categoria della Croazia-Slavonia nel 1907325. Ritornando ai muratori, dopo lo

318 V. Korać, Povjest Radničkog pokreta, Volume II, cit., p. 340.

319 Riečko i sušačko postolarsko radničtvo, in "Novi List", 30. svibanj 1908., p. 2. 320 Ibidem, p. 339.

321 La questione dei muratori, in "La Voce del Popolo", 3 luglio 1902, p. 1.

322 La questione dei lavoranti scalpellini, in "La Voce del Popolo", 7 giugno 1902, p. 2. 323 DARi-22, Magistrato civico, Anno 1903, F24, Società fra gli operai scalpellini.

324 Corriere di Fiume, in "La Terra d'Istria", 7 gennaio 1905, p. 3; Adunanza di scalpellini, in "La Voce del Popolo", 2 gennaio 1905, p. 2.

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sciopero generale del 1906, questi riuscirono a scegliere un comitato per la centralizzazione, con presidente Vittorio Galdini326, membro della direzione della cessata Confederazione. Nell'agosto di quell'anno fu costituito il gruppo locale della Lega fra lavoratori di costruzione del Regno, comprendente muratori e scalpellini327. Stando alle informazioni della polizia, il gruppo contava nel 1909 ben cinquecentosessanta muratori e settantacinque scalpellini328, ciò che ne faceva una delle sezioni più numerose. Non a caso il loro elevato numero era la conseguenza della figura di spicco del movimento socialista fiumano di quegli anni, il muratore Galdini. Vittorio Galdini (Fiume, 1867- 1940), figlio di ignoti, ricevette il cognome da San Galdio, in onore dell'onomastico in cui fu trovato dai preti. Il Galdini fece quattro classi della scuola elementare civica con esito eminente e si iscrisse nell'anno scolastico 1880/81 al ginnasio fiumano dove frequentò solo la prima classe329. Di madrelingua italiana, conosceva anche "lo slavo", e rimase celibe per tutta la vita. Dal 1905 il suo nome comparve tra gli organizzatori della festa del Primo maggio, mentre dal 1906 è nel direttivo del Circolo di Studi sociali. Si distinse nel comizio a favore del suffragio universale nel 1908 e rimase nel movimento anche dopo la fine della Prima guerra mondiale. Un ottimo esempio del discreto livello d'istruzione dei vertici del movimento socialista fiumano.

Nel marzo 1904 toccò ai carpentieri di costituire la loro società, riconosciuta legalmente soltanto con l'inizio del 1906 dopo le necessarie modifiche allo statuto. I carpentieri presentarono un'interessante eccezione alla legge sulla sudditanza dei soci; richiesero espressamente al Ministero la concessione di poter ammettere tra i soci anche sudditi non ungarici perché "(...) per le peculiari condizioni etnografiche, geografiche e politiche, della nostra città rispettivamente dei dintorni, l'esecuzione dell'impartitoci ordine significherebbe l'assoluta impossibilità di costituire e di continuare con successo il nostro sodalizio."330. Infatti, molti della categoria professionale, a detta degli organizzatori, erano originari dall'Austria e dal limitrofo territorio croato. In questo particolare caso il Ministero acconsentì, specificando che solamente le persone stabilmente domiciliate nel territorio di Fiume potevano farvi parte, precludendo l'adesione ai residenti nei dintorni. Stando ai rapporti di polizia nel 1904 i carpentieri potevano contare su settantotto soci331, ridottisi a soli quaranta nel 1909332, e il loro discreto numero fornisce una prima spiegazione all'eccezionalità dello

326 Una radunanza di muratori, in "La Bilancia", 12 marzo 1906, p.2.

327 DARi-22, Magistrato civico, Anno 1912, F14, Lega regnicolare fra lavoratori di costruzione del Regno d'Ungheria e 1913, F20, Lega regnicolare fra lavoratori di costruzione dell'Ungheria.

328 DARi-7, Regio Governo, Atti generali, anno 1909, Busta 348, I-2-8, Prospetto delle Società operaie aventi sede al I p. della casa in Via Fiumara 2 coll'indicazione del numero dei soci.

329 DARi-132, Mađarska viša gimnazija u Rijeci, Libro 113, Fogli d’iscrizione 1870/71-1881/82, Classe prima 1880/81, N.10.

330 DARi-22, Magistrato civico, Anno 1904, F10, Società di mutuo soccorso fra carpentieri in Fiume