Percezione dello strumento smartphone
B) Lo smartphone come strumento multitasking
La caratterizzazione dello smartphone come strumento multitasking attiene al fatto che, tramite questo strumento, sia possibile eseguire molteplici funzioni.
In particolare, è apprezzato il fatto di poter personalizzare le funzionalità utilizzabili, scegliendo in modo autonomo quali applicazioni scaricare. Tale aspetto ha una certa rilevanza, tanto più se si considera il numero particolarmente ampio di applicazioni disponibili, finalizzate alle più diverse funzionalità.
La personalizzazione è infatti un aspetto che suscita particolare entusiasmo, proprio in quanto permette di modellare le attività svolte dallo strumento sulla base delle preferenze individuali, rendendolo pienamente utile per le esigenze del singolo soggetto, e dunque pienamente apprezzabile secondo le logiche prettamente personali del proprietario del dispositivo stesso. È evidente, dunque, che il fatto di poter adattare le funzionalità svolte ai gusti personali, faccia in modo che, nel complesso, tale strumento sia particolarmente apprezzato da chi lo utilizza, come evidenziato dai seguenti soggetti:
«Ci sono tutte le applicazioni dedicate, se vuoi giocare, se vuoi…cioè, puoi farci di tutto alla fine, no?» (Tommaso, 25 anni)
«C’è di tutto…cioè, per qualsiasi gusto hai, c’è un’applicazione per qualsiasi cosa, e riesci comunque a divertirti. Cioè, ogni persona per me troverebbe un’applicazione per le sue esigenze, sicuramente!» (Alberto, 26 anni)
«Appunto ci sono talmente tante app che qualunque cosa cerchi, riesci a trovare l’applicazione utile. Ovviamente se sei cosciente di questo. Cioè…se stai cercando delle app su riassunti, su economia, su diete…c’è di tutto e di più!» (Janne, 19 anni)
Oltre alla possibilità di disporre di diverse funzionalità, un altro aspetto di fondamentale importanza è il fatto che tali funzionalità siano, appunto, presenti all’interno di uno stesso dispositivo. Ciò permette un’integrazione tra le varie applicazioni scaricate, in modo tale che i dati relativi ad un’applicazione possano essere, all’occorrenza e previo consenso dell’utente, utilizzati anche per eseguire le funzionalità di altre applicazioni. Questo può ulteriormente facilitare lo svolgimento di diverse funzioni con un unico strumento, in modo automatico e particolarmente rapido.
Gli esempi di azioni di questo tipo, ossia che coinvolgono più applicazioni in un interscambio di dati, possono essere diversi. Ad esempio, è possibile scattare una foto tramite l’applicazione relativa alla fotocamera, modificarla ed abbellirla attraverso le varie applicazioni che consentono l’utilizzo di filtri ed altri strumenti per ritoccare le immagini, e successivamente caricarla all’interno di un social network con un link diretto, oppure inviarla ad i propri contatti attraverso le varie applicazioni di messaggistica istantanea. Quella illustrata, è solo una delle tante possibili occasioni all’interno delle quali, tramite l’interscambio di dati tra un’applicazione e l’altra, è possibile svolgere diverse funzioni in modo particolarmente semplice e rapido, circostanza che fa sì che l’utente apprezzi in modo particolare lo strumento tecnologico dello smartphone.
Inoltre, è stato sottolineato come il fatto che siano disponibili diverse funzionalità permette addirittura che lo smartphone possa andare in sostituzione di altri
strumenti: l’attuale avanzamento tecnologico, infatti, permette che questo strumento
possa sostituire, in modo ritenuto soddisfacente, altri oggetti la cui funzione è invece dedicata in modo esclusivo ad un’unica funzionalità.
A tal proposito, è stato sottolineato come lo smartphone sia, per alcuni utenti, arrivato a sostituire molteplici strumenti come ad esempio le fotocamere digitali, i navigatori satellitari, i lettori mp3, i libri cartacei e, per alcune funzionalità, il computer. Gli intervistati che hanno dichiarato di sostituire gli strumenti elencati con il proprio
smartphone, hanno sottolineato come, in genere, la funzionalità sia comunque
espletata in modo ritenuto soddisfacente, se non, talvolta, addirittura in modo migliore e più completo, a causa dell’integrazione funzionale di cui si è già parlato. Ciò è stato messo in particolare risalto nel caso di navigatori satellitari e fotocamere digitali.
Oltre a questo, è stata segnalata l’indubbia comodità pratica dovuta al fatto che, potendo svolgere più funzioni con un solo oggetto, anziché con più oggetti, sarà appunto necessario trasportare materialmente un solo oggetto, circostanza preferibile nel caso in cui ci si trovi fuori casa.
A riguardo, si citano le parole di alcuni degli intervistati:
«Fai la foto e la carichi subito [all’interno dei social network]. Invece con la fotocamera, devi stare lì a caricare le foto dentro al computer, e poi dal computer…così si fa prima, ecco» (Gloria, 23 anni)
«Io avevo un navigatore una volta, dopo l’ho venduto. Questo [l’applicazione per la navigazione scaricata nello smartphone] è tanto più completo, e dopo ce l’hai sempre con te, invece di portarti in giro il navigatore! […] Per comodità, e poi anche relativamente al costo…va bè che costa tanto un iPhone, però se pensi magari a prenderti una fotocamera, un navigatore e il telefono…alla fine ci guadagni anche!»
Quindi, secondo te, uno smartphone può sostituire questi strumenti in modo abbastanza efficace?
«Sì, beh dipende dall’applicazione, però secondo me sono arrivate ad un livello che li sostituisci! E dopo, si, hai la comodità di aver tutto lì!» (Roberto, 25 anni)
Come mai usi lo smartphone per ascoltare musica, anziché altri strumenti, come un lettore mp3?
«Semplice, perché così porto un’unica cosa in giro, invece che portarmene tante!» (Daniel, 26 anni)
«Uso anche molto l’applicazione nuova di iBook […] Uso anche molto quella adesso, mi scarico i libri. Ad esempio mi serviva quello di letteratura italiana e l’ho scaricato là.
E come ti trovi?
All’inizio era un po’ più difficile, perché è un po’…cioè vedi tutto più piccolo, poi sei abituato a sfogliare il libro. Invece è molto comodo, perché ad esempio anziché portarmi il libro dietro, ce l’ho già là» (Cristina, 21 anni)