Le effettive funzionalità preferite e maggiormente utilizzate dagli utenti, per quanto riguarda le applicazioni per smartphone, sono state identificate, secondo l’analisi delle testimonianze raccolte, nelle seguenti tipologie:
- Comunicazione e messaggistica (con un risparmio in termini economici rispetto alle modalità “classiche”)
- Social media
- Ricerca informativa - Offerte, annunci - Organizzazione
- Utility e funzionalità riguardanti particolari hobby (Pdf, traduttori, running,
fotografia…)
Le principali occasioni e modalità d’uso, relativamente alle tipologie di applicazioni qui citate, risultano coerenti con i risultati dell’indagine fin qui esposti.
Lo schema in Figura 6, dunque, fornisce una rappresentazione schematica dei concetti emersi a riguardo, concetti che saranno successivamente illustrati singolarmente e con maggiore dettaglio.
Figura 6: Principali occasioni d’uso relative alle applicazioni per smartphone
È possibile notare come esista un’evidente corrispondenza, ed un’influenza reciproca, tra la percezione che esiste relativamente allo smartphone in quanto strumento di comunicazione e ricerca informativa, e le occasioni e modalità d’uso relative alle applicazioni dedicate.
A) Emergenza
Tra le occasioni di utilizzo principali, vi è quella che si è scelto di denominare, nel complesso, con il termine “emergenza”.
Tale termine, si intende essere riferito a molteplici situazioni.
La prima di queste, è connessa con bisogni che emergano nell’ambito di uno specifico contesto situazionale. Dunque, si fa qui in particolare riferimento a bisogni che siano
specificamente collegati alla variabile del luogo fisico in cui l’utente si trova, al
Lo smartphone tende ad espletare funzioni di questo tipo in modo particolarmente efficace, grazie agli elementi distintivi che gli sono propri e che maggiormente lo caratterizzano, come in primis, naturalmente, la mobilità, oltre alla capacità di collegarsi ad internet da diversi luoghi e, più in particolare, l’importante funzionalità di localizzazione geografica.
Alcuni esempi di questo primo tipo di situazioni di emergenza, possono essere dati dal voler ricercare un luogo fisico attraverso le varie applicazioni dedicate alla navigazione, voler localizzare i punti vendita più vicini dove poter trovare un determinato prodotto, ricercare informazioni relative al luogo in cui ci si trova e che risultino utili in quel dato contesto.
Altra tipologia di situazioni definite di “emergenza”, è quella correlata a bisogni che
sorgano, e che necessitino di essere soddisfatti, all’interno di un circoscritto, breve periodo di tempo.
Nel momento in cui sia necessario soddisfare un certo tipo di bisogno in modo particolarmente rapido, e all’interno di una situazione in cui non sia disponibile l’utilizzo di diversi strumenti (ad esempio il computer) lo smartphone si rivela uno strumento di particolare efficacia, grazie soprattutto alle sue caratteristiche di mobilità, velocità e semplicità di utilizzo e, nel complesso, alla sua attitudine a svolgere le proprie funzionalità virtualmente in qualsiasi momento se ne presenti la necessità. Infine, una particolare occasione d’uso legata ad un contesto di emergenza è quella relativa alla necessità, che può riscontrare un soggetto, di essere continuamente,
tempestivamente aggiornato con riguardo ad un determinato tema.
Anche in questo caso, le caratteristiche fondamentali che permettono l’espletamento di tale funzione sono la mobilità e la connessione continua alla rete offerte dal dispositivo, le quali permettono che l’utente possa approfittare di un flusso informativo pressoché ininterrotto.
Gli esempi relativi a situazioni di questo tipo sono molteplici e sono connessi, essenzialmente, alla percezione che ha l’utente di quali notizie debbano essere classificate come “urgenti”, o comunque di quali siano i casi in cui sia percepito come importante l’essere tempestivamente aggiornati riguardo ad un argomento.
Ad esempio, può essere avvertita l’esigenza di controllare frequentemente la propria casella di posta elettronica, piuttosto che di essere tempestivamente aggiornati riguardo alle attività svolte dai propri contatti all’interno di un social network, o anche, più semplicemente, di essere frequentemente aggiornati sul risultato di un evento sportivo che non è possibile seguire tramite altri mezzi di comunicazione. Si tratta, naturalmente, solo di alcuni esempi, ed è ancora una volta da sottolineare come, in proposito, la valutazione riguardante l’importanza di un argomento, e la relativa necessità di essere tempestivamente aggiornati a riguardo, abbiano sempre carattere assolutamente soggettivo.
Una funzionalità collegata, in modo particolare, a quest’ultima occasione d’uso, è quella delle cosiddette notifiche push. Si tratta in sostanza della possibilità di ricevere in modo automatico, dopo aver accordato il proprio consenso, degli avvisi sul proprio dispositivo per essere tempestivamente informati circa l’esistenza di novità riguardanti alcuni determinati argomenti. Tali avvisi possono essere di carattere solamente visivo, oppure anche sonoro, alla stregua della ricezione di un vero e proprio messaggio. L’utente può dunque chiaramente determinare per quali tipi di notizie ricevere avvisi di questo tipo, ed inoltre come tali avvisi si debbano configurare: se ad esempio con una sola comunicazione visiva, oppure anche sonora.
Tale strumento è stato specificatamente menzionato, da parte di alcuni degli intervistati, come mezzo utile al fine di essere continuamente aggiornati con riguardo agli argomenti che siano giudicati maggiormente interessanti ed importanti o, comunque, riguardo ai quali si desiderino avere conoscenze che siano sempre aggiornate, e che magari abbiano un’utilità immediata.
Proprio il fatto che sia necessario che l’utente imposti espressamente questa funzionalità per ogni applicazione, e quindi che egli sia in grado di decidere personalmente se e per quali tipi di notizie ricevere comunicazioni di questo tipo, rende possibile, da parte dell’utente stesso, una gestione autonoma di tale funzione secondo le proprie preferenze e necessità individuali. Alcuni esempi a riguardo sono illustrati dalle seguenti citazioni, tratte da due delle interviste effettuate:
«Twitter alla fine lo uso quando mi annoio, non so cosa fare allora vedo se c’è qualcosa di divertente…e quindi non mi serve la notifica se qualcuno mi ha citato o cose del genere, perché comunque non c’è nessuno scambio di informazioni chissà quanto importanti. Invece, ho visto che amici dell’università o comunque compagni di corso di cui non ho il numero, mi scrivono su
Facebook, quindi ho bisogno di avere la notifica subito. […] Quindi su Facebook voglio le notifiche
perché magari mi…per cose del genere, di sicuro mi servono, la maggior parte dei miei amici mi scrivono su Facebook, quindi mi serve la notifica per quello, per averlo subito»
Quindi usi le notifiche per le cose che ritieni più importanti?
«Si, per quelle…per cui serve una risposta immediata. Cioè, le uso in primis per Whatsapp perché è come i messaggi, poi su Facebook, però senza il sonoro, perché magari è una cosa che ti viene richiesta, però non è una cosa così immediata […] e invece su Twitter non ho neanche le notifiche, perché so che non è niente di importante che ha bisogno di una risposta subito, quello sicuro» (Camilla, 22 anni)
Per te, quali caratteristiche sono importanti in un’applicazione?
«Velocità! La notifica deve avvenire subito, in tempo reale, velocemente, così ho la possibilità di controllarla subito» (Davide, 19 anni)
B) Ricerca informativa veloce e limitata
Altra importante occasione d’uso è rappresentata dall’eventualità in cui si voglia eseguire una ricerca informativa di tipo prettamente limitato e preciso, in modo particolarmente veloce.
Si tratta di una funzionalità che caratterizza in modo particolare l’utilizzo dello
smartphone, specialmente, come già esposto, se si confronta tale utilizzo con quello di
un computer.
In questo caso, infatti, quello che l’utente ricerca non è tanto la varietà ed abbondanza informativa, quanto l’efficacia nel trovare la precisa informazione ricercata.
Dato che, dunque, si tratta della ricerca di un’informazione sintetica e puntuale, la discriminante che risulta aver maggiore impatto nella scelta dello strumento utilizzato non è tanto la comodità nel consultare informazioni complesse, quanto piuttosto la rapidità nel trovare i dati ricercati.
A questo scopo, dunque, risulta spesso preferibile uno strumento che, come lo
con un livello di approfondimento che, vista la natura della ricerca informativa, risulta pur sempre soddisfacente.
C) Supporto per la comunicazione faccia a faccia
È inoltre stato sottolineato da alcuni degli intervistati come lo smartphone, proprio per le sue caratteristiche di semplicità e rapidità nella ricerca informativa, possa avere un importante ruolo anche nella comunicazione faccia a faccia.
Infatti, uno dei molteplici usi che possono essere fatti di tale strumento, è quello di un supporto per l’esibizione di immagini o contenuti informativi di altro tipo, finalizzati all’arricchimento di una conversazione faccia a faccia.
Tale funzionalità, infatti, è resa possibile da caratteristiche tipiche dello smartphone come mobilità, maneggevolezza, rapidità di utilizzo e facilità nella ricerca informativa. Si ritiene che quest’abitudine, di parvenza forse marginale, possa risultare particolarmente interessante per la sua attitudine ad alimentare il processo di diffusione virale di contenuti di vario genere, e che di conseguenza il suo impatto debba essere tenuto in forte considerazione.
In proposito, si riportano le testimonianze di alcuni degli intervistati:
«Magari mi trovo in giro, sto chiacchierando e dico “oh ma hai visto quel vestito?” Quindi se voglio mostrare un determinato vestito o una foto a una mia amica, a una conoscente…ho il mezzo immediato per fargliela vedere, senza che vada a casa, apra il computer…» (Cecilia, 21 anni)
«Se ho bisogno di far vedere una cosa a una persona, ce l’ho a portata di mano, senza dire “eh aspetta che accendo il computer quando arrivo a casa e te lo faccio vedere, o te lo mando per
Facebook” e così via» (Daniela, 21 anni)
«Se tu hai bisogno, non so…hai in mente un divano che hai visto […] magari ne stai parlando con un amico da qualche parte, il fatto di avere un’applicazione nel telefono dove poter tirar fuori quel divano, mostrarlo e confrontarlo, penso sia fantastico!» (Paolo, 24 anni)
D) Intrattenimento
Infine, l’ultima occasione d’uso che è stata individuata è quella relativa all’intrattenimento, al fatto di avere dunque una funzione di divertimento, o comunque di passatempo, utile durante i momenti di pausa brevi che si hanno nell’arco della giornata.
A tal proposito, tuttavia, non è stato constatato un atteggiamento univoco da parte dei vari intervistati.
Infatti, se alcuni hanno dichiarato di utilizzare effettivamente applicazioni di questo tipo, specialmente durante brevi momenti di inattività, attesa o semplicemente noia, molti altri hanno invece spiegato di non essere particolarmente interessati a questo tipo di attività, giudicandola come una perdita di tempo, poco coinvolgente e dichiarandone dunque un utilizzo molto sporadico o addirittura nullo.
Figura 7
In particolare, come esposto nel grafico in Figura 7, è stato riscontrato come, interrogato sull’argomento, ben il 40% dei soggetti abbia dichiarato di non utilizzare mai, o quasi mai, applicazioni riguardanti giochi, in quanto generalmente giudicate inutili, poco interessanti o poco coinvolgenti. Il rimanente 60% degli interrogati sull’argomento, diversamente, dichiara un utilizzo frequente di applicazioni di questo tipo.
Sebbene, si ribadisce, la presente sia una ricerca di tipo qualitativo, e dunque non sia possibile affermare che le presenti considerazioni abbiano valenza statistica, si ritiene comunque che una presentazione di questo dato, che è stato sintetizzato sulla base
40% 60%