• Non ci sono risultati.

Obiettivi e Metodo

7.4 Lo strumento: l’intervista qualitativa

I dati sono stati raccolti attraverso lo strumento dell’intervista qualitativa semi-strutturata, seguendo l’approccio della “long interview”: questo approccio, partendo da un’idea generale dell’area di interesse e da alcune domande di ricerca, garantisce al partecipante la possibilità di esprimere il proprio punto di vista, introducendo anche tematiche non inizialmente previste dalla ricercatrice (Kauffman, 2009). L’intervista qualitativa, o colloquio, “è una forma di conversazione professionale che segue regole e impiega tecniche specifiche, in uno scambio di opinioni basato sulla sincerità tra due persone che si confrontano su un tema di interesse comune, producendo conoscenza” (p.47, Cicognani, 2002). L’intervista qualitativa semi-strutturata si caratterizza per la presenza di una guida o traccia, nella quale sono indicati i temi che la ricercatrice/tore andrà a trattare nel corso del colloquio. Inoltre, la formulazione delle domande e il loro ordine non sono fissi e la traccia, dato che divagazioni e contenuti portati dal soggetto intervistato assumono un valore centrale, può essere integrata in itinere. Avvocate/i N=5 Assistenti sociali N=15 CT N=15 Sesso F M 4 1 14 1 8 7 Media anni esercizio professione 12.4 12.5 13.5

156 L’intervista è così guidata dal ricercatore che possiede una conoscenza approfondita delle tematiche da trattare ma possono subentrare altri elementi portati anche dal rispondente stesso nel corso del colloquio sulla base delle sue individuali percezioni ed esperienze (Babbie, 2010).

Nell’intervista qualitativa è possibile che i soggetti intervistati esprimano, in momenti diversi, opinioni contraddittorie. Infatti, “l’opinione di una persona non è un blocco omogeneo. I pareri che

possono essere raccolti tramite interviste sono molteplici per una stessa domanda, persino contraddittori, e strutturati in modo non aleatorio a diversi livelli di coscienza … per raggiungere le

informazioni essenziali, l’intervistatore deve avvicinarsi allo stile della conversazione senza lasciarsi andare a una vera conversazione: l’intervista è un lavoro, che reclama uno sforzo continuo” (p.22,

Kaufmann, 2009).

7.4.1 Conduzione delle interviste e traccia

Tutti i colloqui hanno preso avvio da una domanda aperta generica, “parlami della tua esperienza…”, in modo da lasciare il soggetto libero di esprimersi e si sono concluso con le domande “hai qualcosa da aggiungere?” e “come ti sei sentita/o durante questo colloquio?”, in modo da non lasciare nulla in sospeso e tutelare il partecipante e il suo benessere. Veniva inoltre chiesto il consenso ad essere ricontattata/o. Infine, veniva fornito il contatto telefonico e l’indirizzo e-mail della ricercatrice in modo da poterla contattare per integrazioni, ulteriori informazioni, dubbi o ripensamenti.

Per ogni intervista, è stato redatto un commento pre-intervista, generale, relativo al primo contatto, e, successivamente, un commento post-intervista, prendendo nota del comportamento non verbale del soggetto, eventuali incongruenze ed altre note salienti.

Come si è visto, le interviste semi-strutturate seguono, sia pure in maniera non rigida, una traccia predisposta in anticipo. In questo studio, le tracce erano diverse secondo i soggetti intervistati (donne, avvocati, assistenti sociali e periti).

157 La traccia per la conduzione dei colloqui con le donne comprendeva le seguenti aree d’indagine:

‐ Presentazione/Introduzione:

o Caratteristiche sociodemografiche donne ed ex partner (età, lavoro, titolo di studio, nazionalità, stato civile, …);

o Figli (numero e caratteristiche);

‐ Relazione: descrizione (durata, da quanto è finita, …);

‐ Separazione e post separazione (quando è avvenuta, come sta, impressioni generali, a chi sono stati affidati i figli dopo la separazione, …);

‐ Violenze prima e dopo la separazione, durante contatti con ex/padre, a donne e/o minori: rottura o continuità della violenza al momento/dopo la separazione; denunce/segnalazioni e risposte date dai servizi;

‐ Procedimenti legali:

o Azioni del tribunale e dei vari professionisti coinvolti; o Azioni dei servizi sociali e dei vari professionisti coinvolti; o CTU e CTP;

o Comportamento dell’ex relativo a tribunale/processo; o Percezione di discriminazione in sede giudiziaria/legale; o Denunce, fatte, ritirate, esiti;

‐ Contatti padre-figlio dopo la separazione: credenze, tipologie e conseguenze;

‐ Residenza figli: dove risiedono, hanno cambiato residenza, sono passati davanti al tribunale, a mediatore, impressioni della madre circa la procedura;

‐ Situazioni rilevanti durante la procedura: proposta di metodi di mediazione/conciliazione (quando e da chi), SAP, false denunce, …;

158 ‐ Sostegno: reazioni di famiglia, amici, vicini, istituzioni e professionisti (medici, psicologi,

ffoo, CAV, insegnanti, …);

‐ Alla fine: come ti sei sentita nel corso del colloquio? Hai qualcosa da aggiungere? Possibilità di altro contatto.

Infine, veniva chiesta la possibilità di visionare la documentazione pertinente (CTU, CTP, perizie, denunce, etc….). 10 donne su 13 mi hanno fornito i documenti che avevano a disposizione.

La traccia per la conduzione dei colloqui con le avvocate/i comprendeva le seguenti aree d’indagine: - Esperienza in casi di affido di figli in situazione di violenza del partner;

- Iter giudiziario in caso di affido di figli in situazione di violenza del partner;

- Ripartizione competenze tra Tribunale ordinario e Tribunale per i minorenni in merito ad affido;

- Decisioni su affido dei figli in contesti di violenza domestica: teorie di riferimento, elementi inclusi/esclusi (storia di coppia, preferenze figli, denunce, condanne, …) e misure concrete relative all’affido e alle modalità delle visite;

- Ordini di protezione e contatti padri-figli;

Mediazione penale e familiare + mediazione e metodi di conciliazione alternativi: Istanbul -Articolo 48 – Divieto di metodi alternativi di risoluzione dei conflitti o di misure alternative alle pene obbligatorie vs legge 54/2006;

- Convenzione di Istanbul: applicazione? - Sistema giudiziario: oggettivo o culturale?

159 La traccia per la conduzione dei colloqui con le assistenti sociali comprendeva le seguenti aree d’indagine:

- esperienza in tema di affido dei minori, violenza assistita/subita sui minori, violenza contro le donne, violenza post-separazione, mediazione familiare, sindrome di alienazione parentale (SAP) e alienazione parentale (AP);

- principio di bigenitorialità;

- ruolo dei servizi e la rete tra servizi; - formazione, strumenti e procedure.

Durante le interviste sono emerse anche altre tematiche rilevanti, quali, ad esempio, le situazioni delle famiglie straniere, gli affidi extra-familiari, e le criticità della situazione lavorativa delle/degli assistenti sociali.

La traccia per la conduzione dei colloqui con i consulenti tecnici comprendeva le seguenti aree d’indagine:

‐ la formazione sia psicologica che consulenziale del CT;

‐ l’esperienza professionale nel campo delle consulenze tecniche d’ufficio, di parte e/o perizie; ‐ le metodologie e gli strumenti utilizzati (dinamiche genitori/figli, utilizzo di test);

‐ il modo di trattare i casi di affidamento dei/delle figli in presenza di violenza contro donne e minori;

‐ il principio della bigenitorialità;

‐ la sindrome di alienazione parentale (PAS) e l’alienazione parentale (AP); ‐ l’affidamento dei minori nei casi di violenza post-separazione;

‐ la conoscenza della Convenzione sulla prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (nota come Convenzione di Istanbul).

160

7.4.2 Durata delle interviste

Le interviste condotte con le 13 donne hanno avuto durata variabile, da 1 ora e 30 minuti a 6 ore. Gli incontri totali sono stati 19, in particolare: con una donna ho svolto due incontri, con una ne ho svolti tre e con una ne ho svolti quattro. Inoltre, 4 donne sono state ricontattate a distanza di un anno per integrare il loro racconto con gli aggiornamenti sui procedimenti che al momento del primo colloquio non erano ancora conclusi. La durata totale delle interviste è 1979 minuti (33h). Subito dopo aver condotto l’intervista, procedevo con la trascrizione verbatim che successivamente anonimizzavo. Le ore di trascrizione ammontavano a 231, con una produzione totale di 301 pagine.

Per quanto riguarda le interviste alle 5 avvocate/i, queste hanno avuto durata variabile, tra i 33 minuti e le due ore, per un totale di 6h e 26 minuti. Sono state prodotte 72 pagine di trascrizioni, che hanno richiesto un impegno di circa 50 ore.

Le interviste alle 15 assistenti sociali hanno avuto una durata complessiva di circa 20 ore. Per la trascrizione, ci sono volute circa 150 ore e le pagine prodotte sono state 208.

Infine, le interviste ai consulenti tecnici hanno avuto durata totale di circa 10 ore, con 67 ore di trascrizione, che hanno prodotto 105 pagine totali.