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Il Lombardo era comandato da Nino Bixio

Alle9delgiorno7,laspedizione ancorava nelporlo di

Talamone:

quivifu lettoil

primo

ordinedelgiorno.

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STORIA DELLA RIVOLUZIONEDISICILIA 67

Ilcorpo riprendevail glorioso

nome

diCacciatori delleAlpi,ilgridoera:VivaVittorio

Emanuele

red' Ita-'

Im —

Applausi ed entusiasmo!

Fallala rassegna delleforze,siriconoscono

710

ivolontari!venuti dalla

Lombardia, 360

cittadini delle antiche prcwincie del Piemonte, perla

maggior

parte liguri

— 35

di questi?

eranocarabinierigenovesi,eaggregalialia

compagnia

diBixio,passaronosul

Lombardo.

Da Talamone

aS.Stefano, dovesiapprovigionarono dicarbonfossile, indi proseguironolanavigazione, in-certi,guardinghi, paratia lutto.

— Vennero

in vista dellaSicilia.

Incontrarono

un

bastimento

mercan-tileinglese;glidiederonotizieper

Genova.- Un nomo

cadde a mare, Garibaldilofecetrarre insalvo.

Da-vanti a Marsala si credonoinseguiti dagli incrociatori

forza alle

macchine

per isbareare

prima

del loro arrivo-,

L’Europa

intiera maravigliòall’inauditoardimento, lepotenze

nemiche

videroin quellaspedizione azzar-dosa

un

sovvertimentoalla politica, i popoli

ammira-rono

l’opera delgenioedelpatriottismoilpiù sublime;

igabinettilodisseroopera

da

banditie

da

fllubustrieri del

medio

evo, lenazioni

onorano

la

mano

di Dioche suscita gli croi. L’esito

ha

abbastanza giudicato

da

quale partefosseilvero ed

ha

chiaramente dimostralo

che

ilgenio e l’ardire

sono

il trionfo d’agni impresa.

Colombo,

Galileo, Macehiavelèi, Napoleone,

Dante

e Volta,tutti

nomi

immortalinella storia degli Italiani, Io

provano —

lepersecuzioni,ilcarcere,itormenti,la mi-seria,l’esilio,ogni cosa fusuperata, edil genioalfine si manifestònellapienezzadi sua potenza. Note, pro-teste,

memorandum

piovveroalgabinettodiTorino

cre-dendolo

fosse consapevole edeccitatore di

una

simile

impresa;

i popoli invece

ne mandarono un

grido di

68 CAPITOLO111

gioia,ipopoliad

una

voce dichiararonodiproteggerla e soccorrerla.Icomitati disoccorso quasi

istantanea-mente non

solamenteinItalia,

ma

a Londra, a Parigi, in tuttelecapitalie principali cittàd’Europa,epersino nelle

Americhe

lontanee nell’Africa stessa,resero

omag-gio all’eroe.

Monumento perenne

della eterna fratel-lanza chelega fra loro solidali tullelenazioni:

APPELLO ALLE

B9.ÌIAEITALIANE.

Sorelle1

Le donnediSicilia,sfidando ognipericolo,eludevanoloscorso annol'esosasorveglianzadi un governoferoceper inviare ai feritidellaguerra nazionaleconfortiesoccorsi.

Enoi donne dellalibera parte d’Italia rimarremonoi ora inertispettatrici dellasanguinosalotta intrapresada quel po-polovaloroso,senzasentire nelcuoreilbisogno potentedi ac-correreindiluiaiuto?

L’animostraziato dagli orrori chèivi commette un esercito barbaro,ilqualedisfogasudonneebambini la rabbiadi non poter vincereiprodi checombattono, non ci saprà suggerire meglio che compiantoe dolore,ilpensierodiattivamente coope-rareondecessino piùpresto queglistrazii, eonde trovino le-nimentoeconforto quelle angosciose miserie?

Nellacertezzache ognidonnaitalianane sentaildesiderioed

ildovere,ioapro unasottoscrizionefemminile.Nonfaccio

pompa

di frasie disentimenti,perchèsoche ogni cuore didonna ri-sponderàalmioappello, perchèsentiràchemai fuvveneuno più santoe piùconformeallanostramissione.

Pensiamoaquellemadri,aquellespose, a quelle figlie;

pensiamoalledonnesgozzate, sventrate

Lecentinaja di per-sone massacrate perfinoinsugli altari

alleintere città sac-cheggialee distrutte;

eilbrivido destatodatanta efferrata crudeltà,troveremo unica consolazioneildedicare quanto piùda noisipossainajuto di quegl’infelici.

Mapronta,immediatasial’opera nostra,o sorelle;ognigiorno diaiuto anticipatosonoimmensidoloririsparmiati

sono

vit-timesalvate

sono ineffabili conforti apprestati!Sia nostra ambizioneildimostrarequanta energia,zelo,solerzia, trovi la donnanelproprio cuoreispiratodalla carità,e sia da noi no-bilegarailpresentare più generose esollecite le offerì**

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STORIADELLARIVOLIZIONEDISICILIA

69 Uo

Comitatofemminileaiformiinognicittàedinogni grossa borgata, chericeva leoblazioniedeleghilesorelleche dovranno recarsi aquestuarenellecase e nellebotteghe.

Lasottoscrizionedev'esserenazionale,e quindi ècurade’ co-mitatiprovinciali di diffonderla nelmigliormodopossibile, per-chèneicomunidellecampagne, ove i parrocipossono essere invitati afarsenecapi(ovemancando donne influenti) siccome opera supremamentecristiana.

Ogniclassevipartecipi,cheilsoldodellapovera donnicciuola sarà graditoquantolariccaelargizionedelladoviziosa signora, ene avràparibenedizione.Lefanciullinevi siassocinopensando ai tantibimbi cherimangono orbati dipadre e derelitti. Ah!

quantoogni donnadtbb'essere lietaedalterada consacrare il

denarodisposto all'acquistodiuna nuovavesteomonilea que-stoscopomisericorde.

1comitatiprovinciali ritireranno, rilasciandone ricevuta, an-cheleesazioni delle campagne,espedirannole

somme

al mio indirizzo,insiemeallenotedelle offerteedelle offerentichesi pubblicherannoinuncolreso-conto dell’erogazionedel denaro incassato.

Sorelle! Nellacoscienzadiaverfattoilpiù dolorososacrificio all’ajuto di questa causasanta, io mi sento nonindegna di aprire questasottoscrizione, e di invitarvi escongiurarvialpiù generosoe sollecitoconcorsoonderenderla efficace.

Genova, 8maggio1860.

Felicita diBevilaquaLaMasa.

SOCIETÀ’

AUlOVALi:

ITALIANA.

Danarodell'Italia.

Lasollevazionesicilianaha confermatoinmodoevidentissimo comeilconcettoelacoscienzadell'unitànazionalesia concetto e coscienzadituttalanazione. Mentre in Firenze si festeggia al gridodivivaItaliae VittorioEmanuele,aPalermosi muore almedesimogrido, equella bandiera, che sventola incoronata difiorisulle torri dellaToscanae dell’Emilia, sventolatinta di sanguesugli alpestrimontidella Sicilia.

All’annunziodellasollevazionesiciliana,tutta Italiasiè com-mossa;soscrizionisiapronoinGenova,inTorino,inMilano,in Firenze,inLivorno,in Bologna,inKavenna ed in moltealtre

s*

'ZT-rza

70 «titoloin

città; l’emigrazione siciliana e napoletana atta allearmi si affolla ne' portidimareincercad'imbarco;numero considere-vole di ufficiali offronolalorodimissioneper accorrere ad ordi-nareleforzeinsurrezionali; migliajadivolontari liguri, pie-montesi,lombardi, parmensi, modenesi, romagnoli,toscani,non cheveneti,umbriemarchigiani, chiedonoanoimezzie possi-bilitàdi trasferirsi in Sicilia. Sventuratamente questo grande slancio dipatriottismoe diamorfraternoè rimestolungamente sterileperlaincertezza delle notizie, la distanza dii luoghi, gl’indogidegliapparecchi. Finoraera necessita, oral'indugio sarebbeunveroabbandono,nnfratricidio.

Laparteretrivadi tutto il mondo cattolico mandadanari uomini ed armiaRoma;e quei danari • quegli uominiequelle armi servonoatenerenellapiùatroce schiavitùinostri fratelli, eaminacciarnoi elenostre libertà.Contrapponiamoaldenaro diS.Pietro,ch'èildenarodella tirannide,ildanarod' Italia, chesaràildanarodellaindipendenza,dellannifictizionee delta liberlà;ementregli stranieriajulano inostri nemici aperta-mente, sfacciataaperta-mente, mettiamociingradonoi diajutare effi-cacementeinostrifratelli,checolsangueattestano l’unità -mo-rale e politica dellanazione.

A

questo fine noi apriamo una sottoscrizione nazionale,e siamoconvintichelegeneroseoblazioni della sola Italia inprò diunacausa,ch'è quelladella civiltà,sorpasseranno quelle dei retrivi dituttelenazioniinpròdeldispotismoedella barbarie.

Il presidente, G. Là-Fari?u.

Concittadini!

LaSiciliasièlevatacontroungovernoche1’Europa chiamò negazione diDio. Si è levata collanostra bandierad’ Italiak diVittorio Emanuele. Combatte da unmeseinlottadisuguale, tremenda.

Questalottaèsiciliana,è italiana.In Siciliasi librano i no-stridestini.

L'eroeitalianohatrattalaspada:èvolatoal soccorso: una gioventù generosalosegue: un grande attosistacompiendo:

ne aspettiamo conansiaaffannosalenotizie.

Maintantoprepariamoisoccorsi: nonmancano gli uomini.

Numerosissima e con mirabilevirtù di sacrifizioaccorre la

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STORIKDELLA mYOLOttONEDISICILIA *f\

Tentò.Bisognanoidenari.IlgeneraleGaribaldi li chiede. Po-tranno mancargli? Mentreeglie migliajà di generosicon lui lasciano agi,affetti,famiglie,ognicosa,edespongonola vitaa tremendipericoli,noi lascieremo mancar loro i

meni

di col bisognano? Chi non può ajntarlapatriacolbraccio, l'ajulicol denaro. Farà operamenogloriosa,nonmenoutile.Avràanch’egli ben meritatodella patria.

L’Europasiècommossa. Dappertuttosicostituisconocomitati disoccorso perSicilia.InFrancia, in Inghilterrasi raccoglieil

danaroperl’Italia.Gl’Italianinon farannoper l’Italia meno degli stranieri.

LasocietàLa Nazione ha costituito il nostro comitatoper raccogliereisoccorsi.Facendounappelloainostri concittadini sappiano che non sarà indarno.

Lacittàche hadatitantigiovanigenerosi, e tanti altrine ha pronti all’impresa,nonverràmenoasé stessa. Non vorràche mancanzadimezzisiaccrescanoipericolidei suoifigli,o sce-minolesperanzedellanazione.

(Seguonolefirme).

Ravennati! «

Siciliacombatte oggi nellecittà ecampagnelaguerra del suoriscatto,edinfacciaalmondointierosostienela giustirrà dellasaacausa;nonv’ènazione,popoloecuore generoso, che perleinonfaccia votienonaffretticoldesiderioilgiornodella vittoria.

Daogni angolod’Italiaquasiuna misteriosa correntedi sim-patie, dipensieri,d’entusiasmo,dipreghiere,sipropagaaprò diquell’isolanostrasorella.EssaVuoleciòchenoiabbiamo.

Nons’indugi, tutticoncorranocoimezzi onde possono disporre per dar soccorsoaigenerosiSiciliani,eper difenderelabandiera tricolore,che orasventola sulle torri di Trapanie che presto confidiamo vedere inalberatanellacapitale delRegno.

Cittadini tulli,all’opera; l’obolo de! povero si unisca alla monetadel ricco; tuttiabbiamo unsanto dovere,che è quello disoccorrerechicombatte perlalibertà,e chivuole essere con noi; ricordiamoci che qualunque sacrificio,anchequellodella vita, èpoco perilbenedelialibertà.

Arduinod’Ivrea,Federico e Manfredidi Sicilia,Macchiavelli

• Dantehannoespressoil grandeenobile concettodella

unifi-71 «ÀPITOLO11!

cagioneitaliana;noi cittadini diquellaterra,che accolsiil di-vino poetanei giorni delsuo lungoesilioeche ancora conserva lesueceneri,mostriamocol fatto disecondarel’idea del

Sommo

Italiano.

Vival’animosaSicilia!

Ravenna, 24aprile1860.

Genova,18maggio1860.

Per adempierealmandatolasciatomidalgenerale Garibaldi

,

hocreduto opportunodi istituireunacassa col titolo: Soccorso a Garibaldi.

Ilnomedelgenerale èunprogramma,lasualettera a

me

ne èlosviluppo.

Senzavalidiajutidi ogni sorta, e principal-mente, perora,didenaro,laparolaeigenerosi fatti di Gari-baldisarannosterili,perquantogloriosi, e VItaliaavrà man-catounavoltaancoraaipiùseveriefortieccitamenti perfarsi nazioneliberaeindipendente.

Iomirivolgoadunqueallastampaitaliana,perchèvogliacon ognisuo potere ed influenza venireinsoccorsodel forte propo-sitoe dellanazionaleiniziativa.

Affinchèisagrifizjindividualiabbiano una applicazione im-mediata ed energica, urge però che imezzi siano concentrati nellemanidichi è incaricato diraccoglieredalprode generale che deve usarne direttamente perilbened'Italia.

Quandosivoglia accettare,come non dubito, l'invito, io pregoavolersimetteremecoincorrispondenza, edaversare,il più prestopossibile, inquesta cassaleofferteche furonoo sa-rannoraccoltealnobilescopo.

Confidente neirajulooffroincambioimiei deboli servigi.

Dott. AgostinoBerta:*!.

ORDINE DEL GIORNO.

A

bordodelPiemonte, 7 maggio.

La missionediquesto corposarà,comefu,basata sull’ abne-gazionelapiù completadavantialia rigenerazionedellapatria.

IprodiCacciatoriservironoeservirannoil loropaesecolla de-vozionee disciplina dei migliori corpi militanti,senzaaltra

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STORIA DELLA RIVOLUZIONEDISICILIA 75 ranca,sene’ altrapretesa chequella della loroincontaminata coscienza. Non gradi, non onori, non ricompensaallettarono questibravi;essisi rannicchiarono nella modestiadella vita privata allorchéscomparveilpericolo,

ma

suonandol’ora della pugna,TItalialirivedeancorainprimafila ilari,volonterosie prontiaversareillorosangue peressa.Ilgrido diguerra dei CacciatoridelleAlpiè lo stessocherimbombòsullesponde del Ticino or sono dodici mesi

ItaliakVittorio Emanuele

e questo gridoovunquepronunziato da noiincuterà spavento ai nemicidell’Italia.

organizzazionedelcorpo.

SirtoriGiuseppe,

capodi statomaggiore

Crespi

Manin

Calvino

Maiocchi

Graziotti-=Borchelta

Bruzzesi.

Tiirr,primoajutantedicampodelgenerale

Cenni

Mon-tanari

Bandi

Stagnetti.

Basso Giovanni, segretariodelgenerale.

Comandantedellecompagnie.

NinoBixio,comandantela4acompagnia

Orsini id.

V

n

Stocco id.

3\

n

LaMasa id. A* n

Anfossi id. 8» M

Carini id. 6* y

Cairoli id. 7* y

Intendenza,Acerbi-

Bovi

Maestro

Rodi.

Corpomedico, Ripari—2Boldrini

Giulini.

L’organizzazione èlastessadell’esercito italiano a cui appar-teniamoedigradi piùcheaiprivilegioalmerito sonolistessi già copertisualtricampidibattaglia.

G.Garibaldi.

Quindi

pensando quanto

fosse

ancora

infeli-eL’Italia

ancorché

lasua impresa andasse a

seconda

d’ogni sua

brama

inSicilia,

pensando

ch’egli

andava

acombattere

una

guerra di fratelli confratelli,

pensando

che molte e moltealtreimprese erano a compirsi,

prima

divedere l'Italiadegli Italiani,divedereinognidove sventolare

». . «sv.'’•yag

»

74 «AOTOL*111

labandiera della croce, la

sua grande anima

amareg-giata epienadisanie aspirazioniinspiravagli lepagine eloquentichelaistoria scriveràconincancellabili carat-terinelgranlibrodellaumanità.

Italiani!

ISicilianicombattono controinemicidell' Italia» eperl’ Ita-liaI

èdovered’ogni Italiano di soccoreili

colia parola,

coll’oro, col l’armi, esoprattuttocolbraccio.

Le sciaguredell’Italiahannofonte dalie discordie

e

dal-l’indifferenzad'una provincia perlasorte dell’altra.

La redenzioneitalianacominciòdalmomentochegli uomini della stessa terracorseroinajutodeipericolantifratelli.

Abbandonando alorosoli, iprodi figli della Sicilia

u essi avrannoacombattere i mercenarj del Borbone nonsolo,

ma

quelli dell’Austriae quellidel pretediRoma.

Cheipopoli delleprovincielibere alzino potentela voce in favoredei militanti fratelli,espinganolàffòventù generosa ove sicombatte perlapatria.

CheleMarche,l’Umbria,laSabina,Roma, ilNapoletano in-sorgano per dividereleforze deinostrinemici.

Ovelecittàsienoinsufficientiperl’insurrezione,gettinoesse bandede’ loromigliorinellecampagne.

IIvalorosotrova un’arma dovunquet

_

Non siascolti, per Dio,lavocedeicodardi,che goztoviglianointante mense! Ar-miamoci!epugniamoperifratelli;domani pugneremoper noi!

Unaschiera diprodichemifuroncompagnisulcampo delle patrie battaglie

marciacon

me

allariscossa

l’Italiali co-noscel

Sono quelli stessi chesi mostrano,quando suona l’ora delpericolo

buonic generosi compagni!

essi sacri-ficano la lorovita alla patria!

edaranno ad essa l’ultima stilladisangue!

non speraudo altro guiderdoneche quello dell’incontaminatacoscienza.

ItaliaeVittorioEmanueleI

gridavano passando il Ticino!

ItaliaeViltorroEmanuele?

rimbomberà negli antri in-fuocali delMongibello.

Aquel fatidico grido,di guerra

tonante dal Gran Sasso d’Italia alTarpeó

crollerài!tarlatotronodella tirannide e sorgeranno come un solo uomo i coraggiosi discendenti dal Vespro. ,:

STORIAD7I.1.ARlVOUJtlWRDISICILIA

7$

All’anni dunqtre! finiamo unavoltalemiserieditenti secoli!

Siproviaimondounavoltachenonfnmenzogna,essere vissuto suquestaterra

romanegenerazioni.

G.Garibaldi.

Romani1

AltlOMATI.

30aprile1800.

DomanivoiudretedaipretidiLamoricièrechealcuni Mussul-mani hannoinvasoilvostro terreno. Ebbene

questi

Mussul-mani

sonoglislessichesibatterono perl’Italia a Montevideo»

aRoma,inLombardia1quelli stessichevoiricordereteaivostri figliconorgoglio,quandogiungeilgiornocheladoppiatirannia dellostraniero e deipretevilascilibertàdelricordo]

Quelli stessiche piegaronounmomentodavantiaisoldati ag-guerriti enumerosidiBonaparte

ina piegaronocollafronte rivoltaalnemico,

ma

col giuramento di tornire alla pugna,e con quellodinonlasciare ai lorofiglialtrolegato, altra eredità diquella dell’odioall'oppressoreedaivili!

Si

, questi miei compagni combattevano fuoridelle vostre mura

accanto aManara,Melana,atesina,Mameli,Daverio, Perallft,Panitzi,Rahìorino,Danieli, Mofitaldi,eatanti altri protfi ebedormonopressoallevostrecatacombe* edaiqualivoistessi destesepoltura,perchèferitiper davanti.

inostrinemici sonoastuti e potenti,

ma

noi marciamo sulla terra degliScevola,degliOrazii e deiFerrucci;lanostracausa èlacausadi tuttigl’italiani.(1nostrogridodiguerraèlostessè cherisuonòaVarese edaComo:«ItaliaeVittorioEmanuele!»

evoisapeteche connoi,caduti ovincenti, sarà illeso l'onore italiano1

GiuseppeGaribaldi

generai«romano promossodaungovernoelettodalsuffr.univ.