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Tenete ognor fermo nella mente il programma della 'vostra nuova vita politica, programma stampato nel

primo numero

dellavostraUnità Italiana

:

Unaèlapatria, Italia!... Unoèil re, Vittorio Emanuele!...

Unoè l'eroe, Garibaldi!... Fratelli di Sicilia,sono con noii va-lorosi diComoediMagenta:rallegratevi...nonv'ha altromodo ad inaugurare questofoglio,senon gridando: VivaGaribaldi!

VivaVItaliaunaI

V

unità èl'oggettodiquestogiornale,oggettocheDante ri-velòall'Italia,chetuttiigrandiuomini proposero, che Garibaldi edilrenostrovoglionoottenere.

Ed

ove questo

non

smentisca levostre opere io vi salutoeroi d’Italia;io

mi

riprometto

da

voipiùgloriose

imprese —

e

ammiro veramente

viviifiglidelVespro.

IlMunicipiodiPartcnicodecretava

una

statuaal ge-nerale Garibaldi. Questi cosi risposealpresidentedi quelcivico consiglio:

Signore,

Palermo,4 giugno.

«Ho

Iettoladeliberazionedicodestoconsiglio civico,chemi avete rimessa conufficiodel2 giugno corrente,evihotrovato che la comunediPartenico vorrebbe onorarmidiun monu-mento.

«Iomentrelaringrazio ditantacortesia,credo giusto ricor-darle:che son venutoin Sicilia perfarla guerra. Ogni spesa cheaquesto finenonè diretta,nonmisoddisfa. Lasciate dun-quedipensarea statue;impiegateil danaroincompradiarmi edimunizioni.

«Concorretecosialsostegnodella unitàitaliana, percoisi

Rivoluzione diSicilia.

40

H6

CAPITOLOVII

imbatte,ed avrete messalavostra pietra allpinnalzamentodej primofratuttiimonumenti.

« IlDittatoreG.Garibaldi.»

«

'*

i

IlMunicipio

comprese

ilpensiero di Garibaldi, e si limitòaconferirglilacittadinanzadiPartenico.che con

nohUi

parole

venne

accettata

da

Garibaldi.

(BArClApWU

DJEIXKAI,1*1 Italiaunaelibera.

Nonètempodiriposo.

Molti dei nostri fratellisono ancora nel servaggio,enoi ab-biamogiuratodiredimerli

I

Son quarantagiorni

voilasciaste lespondedellaLiguria

ma

perbattagliare aprò d’oppressiitaliani.Soldati diVarese e diComo,ilvostrosangue ba bagnatolaterra della Sicilia,ove dormono molti dei vostricompagni, ove passeggiano moltidei nostri mutilati

ma

overimbombanosull’ormevostre le bene-dizioni delle moltitudini. Induebattaglie,contro agguerriti sol-dati,voiaveteslupitol’Europa

Lalibertàitalianaposasulle

arruolate, sulle fatalivostrebajonette,-r-edognunodi voiè chiamato a condurrelagioventùitalianaanuovevittorie.

inrango dunque!...Tra pocovoitornereteagli agidella vita, agliamplessideivostri cari, allecarezzedelle vostredonne.

Inrangotuttiisoldati diCalatalìmi, eprepariamoci ad ultimare l’opera magnifica che avete cominciato.

Palermo, 13 giugno.

G. Garibaldi.

Ilministrodellaguerra ordinalalevad’un cavallo

o mulo

e

60 canne

ditelaper ognimille abitanti.

Ordina

che peril 45,il18 eil

20

sienofalleiruoli della coscrizione, l’estrazioneasorte di2 sopra 100, e la

consegna

dei coscritti.

— L’armata

d’Italiasi orga-nizza.

STORIA DELLA RIVOLUZIONE DISICILIA 147

.

ALLE SQUADRE

CITTADINE.

Avoi,robusti pcoraggiosifiglidelcampo,iodicouna parola digratitudineinnomedellapatriaitaliana;a voichetanto con-tribuiste allaliberazione diquestaterra, a voicbe conservaste

ilfune#sacro dellalibertà sullevettedei vostrimonti, affron-tandoinpochiemale armatilenumeroseed agguerritefalangi deidominatori.

Voipotetetornare oggialle vostrecapannecolla frinite atta, collacoscienzad’averadempito ad una opera grande1Comesarà affettuosol’amplessodelle vostredonneinorgoglitedipossedervi, accogliendovi festosenei focolarivostri!

e voiconterete su-perbiaivostrifigliiperiglitrascorsinelle battaglieperlasanta causad’Italia.

Ivostricampinon più calpestatida) mercenario,vi sembre-rannopiùbelli, piùridenti,

Ioviseguiròcol cuorenel tri-f

indio delle vostrimessi,delle vostrevendemmie,enelgiorno ncuilafortunamiporgerà Yoccasione distringereancorale vostredestreincallite

siaper narraredellenostrevittorie

o per debellare«itovinemicidella patria roiavretestrettola

mano

diunfratello.

Palermo, 13 giugno 1860.

G.Garibaldi.

Siciliani1

Ioho contatosulvostroamoreallapatria, snl vostroantico valore.Voimiavete accordatolavostrainterafiducia.

Quandoilnemicomiofferiva patti umilianti perfa città di Palermo,ilvostro'gridodiguerra tuonò iotrepidofragli appa-ratid’unaterribile lotta; e fu rispostadegnad’uominiitaliani.

Alle successive offerte delnemico io consentivaa prorogare latregua finoall’imbarcodei suoi ammalatie dei suoiferiti, allosgombrodellesue truppe,deisuoimateriali e dei suoi equi-paggi,alloscambio deiprigionieri dall’uua partee dall’altra, alfaevacuazione diqastellamare ealla consegnadei detenuti politici.

. Queste condizionihannonella maggior parte ricevuto illoro adempimento.Sarannotutteadempiutefrapoco, concorrendovi, comesinora,iltranquillo edignitosocontegnodelpopolo.

148 CAPITOLOVlt

Perseveratenelfermo attaccamento allacausa da voi, con tanta gloria abbracciata, nelladevozionea’vostri capi, nella con-cordia enell’ordine interno.El’Italia,chevasuperbadi voi, vi annovera persemprefraisuoifelicie liberifigli.

Palermo, 15 giugno 1860.

G.Garibaldi.

QuestiultimiattidelDittatore

confermano

lenostre speranze.

Egli

non

siarresta

lasciachelevalorose

squadre

de’suoi cacciatorisi

abbandonino

a

capuane

delizie.

Non un momento

scordal’eroela

sua

promessa,

non un momento

dimenticaeglichelasua missione

ben

al-trisagnfici

dimanda

priachedi riposoe diquietesi ragioni.

Finché la bandiera della libertà

non

sventoli dal Campidoglio a proteggerel’italicaunità

Giuseppe

Gari-baldi

non

riporrànelfoderola

spada

sucuiè scritto ItaliaeVittorio

Emanuele.