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La medicalizzazione della salute sessuale maschile in Italia Analisi della costruzione del campo andrologico

La medicalizzazione dell’underperformance maschile Il ruolo dei saperi esperti nella costruzione

2. La medicalizzazione della salute sessuale maschile in Italia Analisi della costruzione del campo andrologico

attraverso le campagne di sensibilizzazione

Sulla base delle statistiche della Società Italiana di Andrologia, in Italia soffrirebbe di disfunzione erettile il 13% dei maschi tra i 18 e i 70 anni,

corrispondente a circa 3 milioni di individui5, di questi si calcola che solo

450 mila siano attualmente sotto trattamento farmacologico (Basile Fasolo, 2004: 2). Inoltre, sempre secondo le stime fornite da fonti ufficiali che considerano l’attuale tendenza a un progressivo invecchiamento della popolazione, pare che nei prossimi 20 anni, la diffusione della disfunzione erettile sia destinata ad aumentare notevolmente sino a valori addirittura stimati intorno al 50% della popolazione maschile compresa tra i 40 e 75 anni di età (Bevere et al., 2012: xxxi).

Anche nel contesto italiano il “gold standard terapeutico” (Bevere et al., 2012: xx) è rappresentato dagli inibitori dell’enzima fosfodiesterasi di tipo 5 come il Viagra e i suoi successori, che sembrano avere un buon successo di vendite: secondo quanto riportato dal sito italiano della Pfizer, nel 2008 l'Italia era il terzo paese in Europa per consumo dopo Inghilterra e Germania con 60 milioni di compresse vendute in dieci anni e una media di 4.300 pillole di Viagra ogni 1000 uomini oltre i 40 anni6. Sempre la Pfizer

nel 2000 ha finanziato una survey7 su un campione rappresentativo di

italiani tra i 18 e i 74 anni secondo la quale soltanto il 2% degli uomini intervistati dichiara di aver utilizzato un farmaco per la disfunzione erettile, ma un terzo degli intervistati, concentrati soprattutto nelle età centrali (tra i 35 e i 54 anni) dichiara che, se necessario, potrebbe ricorrere al Viagra. La legittimità sociale di questo tipo di farmaci risulta comunque più ampia: poco più della metà degli intervistati, con poche differenze tra donne e uomini, considera moralmente accettabile utilizzare un farmaco per migliorare le proprie prestazioni sessuali (53%) o per ristabilire l'armonia sessuale della coppia (57%).

Nel contesto europeo, la commercializzazione di questi farmaci non è stata accompagnata da pubblicità dirette ai consumatori poiché vietate

5 Fonte:http://www.andrologiaitaliana.it/content/0823ae17-b69a-4c95-a9d0-e47636f8 d6c1/Deficit- Erettile.aspx ultima consultazione novembre 2013 (cfr. Mianiti, 2009).

6 Dati riportati dal sito italiano della Pfizer: http://www.pfizer.it/cont/ comunicati-stampa/0812/2300/compleanno-per- la-pillola-blu-.asp ultima consultazione novembre 2013.

per i farmaci con obbligo di ricetta. In Italia, e più in generale in Europa, alla pubblicità diretta viene sostituito il canale delle campagne mediatiche di sensibilizzazione sulle patologie, in questo caso andrologiche. Tale mezzo comunicativo è stato diffusamente utilizzato negli ultimi anni dalle diverse associazioni facenti parte del campo andrologico italiano8, spesso

in collaborazione con importanti case farmaceutiche e organismi istituzionali, come il Ministero della Salute.

Le diverse iniziative promosse possono essere aggregate in un'ampia progettualità di campagne di informazione e prevenzione dedicate ad una generale medicalizzazione della sessualità maschile. Solitamente, assieme ai siti internet contenenti la maggior parte del materiale informativo, si accompagnano anche diverse pubblicità sociali, sia per la stampa che per la tv, e l'organizzazione di eventi di screening su tutto il territorio italiano. Tra le campagne si possono trovare quelle focalizzate su problematiche specifiche, come appunto le campagne informative sulla disfunzione erettile, sviluppate dalle società S.I.A., S.I.A.M.S. e S.I.U. e finanziate dalla Eli Lilly, produttrice del Cialis. La prima, “Amare senza pensieri” lanciata nel 2007 confluì, nel 2009, nella campagna condotta a livello europeo intitolata “No more excuses”, “Basta scuse” nella versione italiana. Nel 2012 il progetto ha preso il nome di “Chiedi aiuto”, mentre nel 2013 e diventato “Uomo e salute”, mantenendo pressoché intatte forme divulgative e contenuti del messaggio9.

Esistono, inoltre, progetti più articolati e ampi che ricoprono varie tematiche della salute sessuale maschile e della prevenzione, come “Amico andrologo” o “Androlife” (vedi Tabella 1). Queste iniziative, avendo una visibilità anche nelle scuole primarie e secondarie, si propongono di

8 Le principali sono: la S.I.A. (Società Italiana di Andrologia), la S.I.U. (Società Italiana di Urologia) e la S.I.A.M.S. (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità), che raccoglie, oltre a medici, anche psico-sessuologi.

9 In quest'ultima campagna “Uomo e salute” si è ampliata l'attenzione verso la problematica dell'ipertrofia prostatica benigna i cui sintomi si trovano spesso in associazione con quelli della disfunzione erettile e sembra possano essere curati con gli

facilitare l'accesso dei giovani dall'andrologo, promuovendo tra gli uomini l'adozione di uno “stile di vita andrologico” (come recita Androlife del 2011) che sottopone l'uomo allo scrutinio costante dell'esperto andrologo, in un rapporto di fidelizzazione con il paziente del tutto simile a quello che può esserci tra ginecologo e pazienti donne (Bevere et. al., 2012). Le campagne hanno infatti accompagnato negli ultimi decenni un processo di definizione di un campo professionale, quello dell'andrologia, ancora caratterizzato da debole istituzionalizzazione, competizione tra diverse competenze (urologiche, endocrinologiche, sessuologiche) e incertezza dei confini (Salis, 2013).

Tabella 1. Campagne di sensibilizzazione sulla salute sessuale maschile in Italia

dal 2001

Periodo Titolo Tema Target Attori (promotori e sponsor) Dal 2001 Settimana (o Semestre) della prevenzione andrologica Salute sessuale maschile Uomini di

qualsiasi età SIA, Ministero della Salute,Sponsor privati vari nei diversi anni, tra cui case farmaceutiche (e.g. Pfizer, Sigma Tau, Lilly, Bayer) 2008-09 Amare senza

Pensieri DE Uomini40-70 SIAMS, SIA, SIU, Ministerodella Salute, Eli Lilly

2009 Amico

Andrologo Salutesessuale e riproduttiv a maschile Uomini giovani (18 in su) Univ. La Sapienza,

SIAMS, Ministero della Salute

2010 Basta Scuse DE Uomini

40-70

SIAMS, SIA, SIU, Eli Lilly

2011 Androlife Salute sessuale e riproduttiv a maschile Uomini dai 18 in su

Ministero della Salute, Croce Rossa Italiana, SIAMS, Merck, Merck Serono, Genadis, Eli Lilly 2011 Eiaculazione

precoce Stop Eiaculazione precoce Uomini(qualsiasi età)

SIAMS, SIA, SIU,

Janssen-Cilag

2012 Chiedi Aiuto DE Uomini

40-70

SIAMS, SIA, SIU, Giro d'Italia, Eli Lilly

2013 Uomo e

Salute DE e I.P.B. Uomini40-70 SIAMS, SIA, SIU, Eli Lilly

2013 Benessere

Coppia Eiaculazione precoce Uomini(qualsiasi età)

SIAMS, SIA, SIU, AOGOI, Menarini

L'analisi proposta in questo paper è parte di un più ampio lavoro di ricerca, avviato da alcuni anni, sulle forme della medicalizzazione della salute sessuale maschile in Italia e sulle loro implicazioni per la costruzione della sessualità maschile e della maschilità (cfr. Ferrero Camoletto, Salis, 2013). Ci concentriamo qui in particolare su discorsi e pratiche relativi alla diagnosi e al trattamento della DE, a partire da una delle campagne di comunicazione sociale realizzate in questi anni, Basta scuse - Torna ad amare (2010), che rappresenta un passaggio fondamentale di espansione diagnostica e ridefinizione del problema e del suo trattamento10.

L'analisi dei materiali visivi e testuali prodotti per questa campagna è stata integrata con interviste ad alcuni specialisti del settore, in particolare medici andrologi e psico-sessuologi, che sono stati coinvolti nella costruzione e/o nella promozione di questa campagna11. Le interviste

consentono di esplorare come le strategie diagnostiche e terapeutiche promosse dalle campagne, ed i significati in esse attribuiti a sessualità e maschilità, siano interpretati attraverso le pratiche di cura e la relazione con i pazienti12. In questo modo è stato possibile cogliere anche alcuni

elementi di distanziamento dalle rappresentazioni promosse nelle campagne, che abbiamo analizzato come basi potenziali per lo sviluppo di controdiscorsi sulla sessualità maschile.

3. Il ruolo dei saperi esperti nel discorso dominante sulla