• Non ci sono risultati.

Capitolo 4. Progetto per uno strumento digitale di supporto ai processi di gestione d

4.1 Il mercato di riferimento a cui si rivolge l’applicazione

Per l’applicazione è stata pensata una grafica semplice e pulita e un’interfaccia user friendly che si pone l’ideale obiettivo di applicare le principali innovazioni tecnologiche di settore all’ambito specifico dell’assicurazione delle opere d’arte, senza però perdere di vista il target di clientela principale a cui è indirizzata. Le imprese di assicurazione delle opere d’arte si rivolgono a un settore di mercato che ha specifiche necessità ed aspettative nei confronti dell’azienda: in particolare chiunque possegga un’opera d’arte richiede all’impresa che si fa carico di assumere i rischi che possono occorrere su di essa una serietà e una rigorosità specifica nei processi di gestione. Infatti, la crescita significativa nel settore del collezionismo di arte e di beni da collezione ha provocato come diretta conseguenza una maggiore attenzione nei riguardi di tutte quelle professioni nate specificatamente per gestire questa tipologia di investimenti, in particolare nel settore del wealth management e delle assicurazioni. Il report di Deloitte Il mercato dell'arte e dei beni da collezione, ha analizzato in particolare questo trend: «Oggi possiamo affermare con convinzione che la costante crescita di attenzione nei confronti di servizi specifici dedicati all’arte è un trend ormai consolidato: 9 gestori patrimoniali su 10 infatti affermano che i beni artistici e gli oggetti da

collezione debbano essere inclusi nell’offerta di servizi offerti. Ne sono convinti anche 8 operatori di settore su 10.»134. Da ciò deriva un’attenzione sempre maggiore alla qualità dei

servizi di gestione patrimoniale offerti e una prospettiva sempre più orientata al raggiungimento della centralità del cliente già citata precedentemente.

Nell’ottica di proporre dei prodotti sempre più orientati alle necessità dei propri clienti, AXA ART conduce periodicamente analisi specifiche per l’identificazione e il riconoscimento dei protagonisti del settore di mercato del collezionismo dell’arte. Collecting in the digital age (2014) è il lavoro che raccoglie lo studio affrontato nello stesso anno su base mondiale delle principali tipologie di collezionisti esistenti e delle loro abitudini nell’acquisto di opere d’arte. Una prima analisi si pone l'obiettivo di esaminare il profilo prototipo del collezionista di opere d’arte, studiando le risposte dei collezionisti già clienti di AXA ART ad alcune domande specifiche. In particolare, il profilo del collezionista tipo che utilizza i prodotti di AXA ART, è risultato essere generalmente un uomo (il 76 % degli intervistati) laureato (l’86 % degli intervistati), con una professione di imprenditore (il 46 %) o di impiegato (il 25 %). L’analisi poi è stata rivolta all’identificazione dell’età media dei collezionisti: la maggioranza degli intervistati si colloca in un intervallo di età tra i 40 e i 69 anni (nello specifico: tra 40 e 49 anni il 25 %; tra 50 e 59 anni il 25 %; tra 60 e 69 anni il 23 %), lasciando praticamente soltanto un quarto della totalità ad età superiori a 70 anni (il 9 %) e inferiori a 40 anni (sotto i 29 anni il 3 % e tra i 30 e i 39 anni il 13 %). Inoltre, la maggioranza dei collezionisti intervistati possiede dipinti (l’89 %), opere su carta (il 63 %) e sculture (il 60 %).

Successivamente, lo studio si è occupato di mostrare e di descrivere le quattro categorie principali di collezionisti, dedotte prevalentemente dall’analisi delle ragioni che li spingono ad acquistare opere d’arte.

La prima categoria è quella degli appassionati di arte, i quali collezionano spinti dall’inclinazione e dalla predilezione personale verso questa tipologia di asset: essi spendono gran parte del loro tempo in attività correlate al mondo dell’arte e considerano l’acquisto di opere un’opportunità per esprimere la propria personalità e per creare nuovi contatti e conoscenze con altri individui che operano nel settore. Questa tipologia di collezionisti è interessata prevalentemente all’acquisto di arte contemporanea (l’86 %).

La seconda categoria di collezionisti è quella composta dai tradizionalisti, quegli individui che acquistano opere d’arte per tramandare una tradizione ancorata nella propria famiglia di generazione in generazione. La motivazione principale che spinge questi individui

134 DELOITTE (a cura di), Il mercato dell'arte e dei beni da collezione, Report 2018, Deloitte Italy S.p.A., 2018, p. 9.

all’acquisto di arte è quindi quella di mantenere una tradizione culturale e di circondare se stessi e la propria famiglia di oggetti godibili il cui pregio viene rafforzato dal valore affettivo che viene loro attribuito. La maggior parte di questi collezionisti si rivolge all’acquisto di arte contemporanea o di dipinti dei grandi maestri del passato.

Esiste poi una specifica categoria di collezionisti che si avvicina al mondo dell’arte con un’ottica prevalentemente economica e che acquista opere d’arte per differenziare il proprio portafoglio e investire in un asset potenzialmente proficuo. Le principali motivazioni che spingono questa categoria di collezionisti all’acquisto di opere sono quindi la considerazione del collezionismo come una opportunità di investimento e le possibili ricadute sociali e di immagine che possedere questo tipo di oggetti può determinare. Questa categoria di collezionisti si rivolge comunque al mondo dell’arte per passione, e apprezza quindi ciò che acquista. La maggioranza di questi individui colleziona opere di arte contemporanea, ma una porzione comunque significativa acquista prevalentemente opere di arte moderna e di artisti impressionisti (il 43 %).

L’ultima categoria è quella formata dai collezionisti ibridi, i quali collezionano arte spinti di volta in volta da motivazioni differenti e, pur nutrendo una passione per questo tipo di oggetti, applicano sempre nei propri acquisti un punto di vista improntato anche alla realizzazione di investimenti sicuri che permettano un potenziale guadagno futuro135.

Per tutte queste categorie di consumatori, a cui è necessario aggiungere gli altri due settori di business di AXA ART, cioè le aziende e i soggetti istituzionali, l’alta qualità dei prodotti rimane la discriminante fondamentale nella scelta di stipula di contratti o di acquisto di servizi forniti dalle imprese di assicurazione. Inoltre, è necessario ricordare che una parte degli acquirenti di opere d’arte, e quindi di potenziali clienti delle imprese di assicurazione specializzate in fine art, è rappresentata dagli High Net Worth Individuals, i quali, avendo una disponibilità a pagare estremamente elevata, ricercano nei servizi assicurativi la massima qualità e funzionalità.

Per queste ragioni, un’applicazione costruita per questi settori di mercato deve sicuramente fare uso di tutte le migliori tecnologie e innovazioni del settore, senza però ricadere in una riduzione semplicistica del rapporto assicurativo e dei processi ad esso correlati, e assicurando sempre la massima professionalità e il massimo rigore nell’implementazione di tutte le attività.

135 AXA ART (a cura di), Collecting in the Digital age, Results of a worldwide empirical study AXA ART Insurance, Cologne, 2014.