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CAPITOLO 2. LE ESPRESSIONI FACCIALI

2.4 Miologia del cranio

Per meglio comprendere il metodo F.A.C.S., ci sembra utile descrivere le strutture anatomico-muscolari della testa, concentrandoci maggiormente sulla muscolatura facciale.

Al cranio fanno capo vari gruppi muscolari, che possono essere distinti in muscoli facciali ed in muscoli masticatori. I muscoli facciali hanno rapporto con il contorno delle orbite e con le palpebre, il naso esterno, le labbra, le guance e la bocca, il padiglione auricolare, il cuoio capelluto e la cute del collo. I muscoli masticatori sono collegati principalmente con i movimenti a livello della articolazione temporo-mandibolare. Tale suddivisione riflette una diversa origine embriologica e una diversa innervazione. Gli estrinseci hanno origine in parti

diverse del cranio (collo, tronco) e prendono inserzione su di esso. I muscoli intrinseci sono invece completamente alloggiati nella testa, dove trovano sia l’origine che la terminazione. La muscolatura intrinseca del cranio è costituita da muscoli scheletrici (o masticatori) e muscoli mimici (o pellicciai). Oltre ad essi, si trovano nella testa altri muscoli, come quelli del padiglione auricolare, del globo oculare, dell’orecchio medio, della lingua etc., che non producendo movimenti facciali visibili, non saranno descritti in questo breve excursus.

Figura 2.2: Muscolatura mimica: visione anteriore: metà destra della faccia strato superficiale, metà sinistra della faccia, strato profondo.

I muscoli masticatori collegano la scatola cranica alla mandibola, determinando i movimenti di quest’ultima: abbassamento ed elevazione, proiezione anteriore e posteriore, lateralità. I muscoli agenti sull’articolazione temporo-mandibolare sono il temporale, il massetere ed i muscoli pterigoidei, esterno ed interno. Il muscolo temporale ha una forma triangolare ed è alloggiato nella fossa temporale. Esso origina dalla linea temporale inferiore dell’osso parietale e, anteriormente, dall’osso frontale. I suoi fasci si fissano, tramite un robusto tendine, sul processo coronoideo della mandibola. La contrazione di tale muscolo determina l’elevazione e lo spostamento posteriore della mandibola. Il muscolo massetere è di forma quadrilatera, disposto sulla branca montante della mandibola. E’ formato da una porzione superficiale e una profonda. Esso origina dall’arcata zigomatica e si porta in basso per raggiungere il margine posteriore, l’angolo e il margine inferiore della mandibola.

L’azione del muscolo massetere determina, unitamente a quella del temporale, l’elevazione della mandibola. Il muscolo pterigoideo esterno origina dal processo pterigoideo e dalla grande ala dello sfenoide e si porta lateralmente al collo del condilo della mandibola. Tale muscolo agisce spostando la mandibola in avanti e lateralmente. Il muscolo pterigoideo interno ha forma quadrilatera ed è situato sulla faccia mediale del ramo della mandibola. Origina dalla fossa pterigoidea e si inserisce sulla faccia mediale dell’angolo della mandibola. L’azione di tale muscolo determina l’elevazione mandibolare.

2.4.1 Regione epicranica

I muscoli mimici sono per lo più formati da esili fasci muscolari, spesso privi di aponeurosi. Essi prendono inserzione, con almeno uno dei due capi, sulla faccia profonda della cute e sono caratteristici nell’espressione fisionomica. Tali muscoli intrinseci, per la prevalente funzione che svolgono, sono particolarmente sviluppati nel massiccio facciale, mentre si presentano più ridotti in corrispondenza del neurocranio. Lo strato muscolare mimico è posizionato profondamente allo strato del tessuto connettivo sottocutaneo. I muscoli mimici sono numerosi e collocati in diversi strati, tuttavia la descrizione seguente considera unicamente i muscoli implementati nel presente progetto. Per comodità espositiva, è possibile seguire un criterio topografico e suddividere le regioni del cranio in: epicranica, orbitaria, nasale e buccale, considerandone i relativi muscoli. Non sarà menzionata la regione auricolare, della quale non è stato implementato alcun muscolo, essendo questa dotata, di scarsissima possibilità di movimento.

Di essa fanno parte il muscolo frontale e il muscolo procero (porzioni del muscolo epicranico, che occupa l’intera regione). Il muscolo frontale è rappresentato dalla porzione anteriore del muscolo epicranico, che si presenta come una sottile formazione muscoloaponeurotica, distesa sulla volta cranica. Il frontale è un muscolo pari, appiattito e di forma quadrilatera; origina dal margine anteriore della galea capitis (porzione intermedia aponeurotica del muscolo epicranico) e si porta anteriormente e in basso per inserirsi nella faccia profonda della cute, in corrispondenza del sopracciglio, della glabella e della parte superiore del dorso del naso; i suoi fasci più mediali sono indicati con il termine di muscolo procero. Il muscolo frontale, contraendosi, sposta in avanti il cuoio capelluto e corruga la fronte.

Figura 2.3: Muscoli mimici della fronte e del naso: proiezione frontale.

2.4.2 Regione orbitarla

Di tale regione fanno parte due muscoli: il corrugatore del sopracciglio e l’orbicolare dell’occhio. Il muscolo corrugatore è una sottile lamella carnosa, a concavità inferiore, situata nel sopracciglio. Origina dall’estremità mediale dell’arcata sopraccigliare e si inserisce sul derma del sopracciglio in corrispondenza del foro sovraorbitario. E’ posto profondamente al muscolo frontale e alla parte orbitaria del muscolo orbicolare. Contraendosi, porta medialmente e in basso la cute del sopracciglio. Il muscolo orbicolare dell’occhio ha la forma di un anello ellittico, che si dispone intorno alla rima palpebrale. Vi si distinguono una parte orbitaria, una parte palpebrale e una parte lacrimale (vedi fig. 2.3).

La porzione orbitaria è la più sviluppata ed è posta eccentricamente rispetto alla palpebra. Essa origina dal margine superiore del legamento palpebrale mediale e dal terzo mediale del margine sovraorbitario; si inserisce sul margine inferiore del legamento palpebrale mediale, sul terzo mediale del margine infraorbitario e sul sacco lacrimale. Essa costituisce dunque un anello quasi completo intorno alle palpebre, che si interrompe soltanto medialmente, tra l’origine e l’inserzione. In corrispondenza dell’angolo laterale dell’occhio, alcuni fascetti abbandonano la parte orbitaria, scendendo nella guancia, dove entrano nella compagine del muscolo zigomatico. La porzione palpebrale `e contenuta nello spessore della palpebra superiore ed inferiore. Le sue fibre originano dal legamento palpebrale mediale e si portano esternamente per inserirsi al rafe palpebrale laterale. La porzione lacrimale è situata profondamente. Prende origine dalla cresta lacrimale posteriore, dietro al sacco lacrimale, e si dirige anteriormente e in fuori, fino alla commessura palpebrale mediale dove si divide in due fasci, rispettivamente per la palpebra superiore e inferiore, che confluiscono nella parte palpebrale del muscolo. La contrazione del muscolo orbicolare dell’occhio determina la chiusura della rima palpebrale, convoglia le lacrime verso l’angolo interno dell’occhio e ne facilita il deflusso, dilatando il sacco lacrimale (vedi fig. 2.5).

Figura 2.5: Muscoli mimici delle palpebre e del naso: proiezione frontale.

2.4.3 Regione nasale

I muscoli considerati, per questa regione, sono il nasale e il trasverso nasale (porzione del precedente). Il muscolo nasale è formato da una parte trasversa (muscolo trasverso del naso) e

da una parte alare (muscolo mirtiforme). L’origine delle due parti è comune, dai gioghi alveolari dei denti incisivi e canini superiori e dalla fossetta incisiva. La parte trasversa, che ha origine più lateralmente, ricopre la parte posteriore dell’ala del naso e si fissa al dorso del naso mediante un’aponeurosi che si unisce a quella del lato opposto. La parte alare si porta alla cute dell’estremità posteriore del setto mobile e della narice. Contraendosi, il muscolo nasale comprime la parete laterale del naso, restringendo la narice e il vestibolo (vedi fig. 2.5).

2.4.4 Regione buccale

Le labbra presentano grande mobilità e sono pertanto fornite di un ricco corredo muscolare, del quale sono stati presi in considerazione il muscolo quadrato del labbro superiore, zigomatico maggiore e minore, orbicolare della bocca, risorio, depressore dell’angolo della bocca e mentale. Il muscolo elevatore del labbro superiore origina dal margine infraorbitario, al di sopra del foro infraorbitario, e si inserisce alla cute del labbro superiore, medialmente alla terminazione dello zigomatico minore. La contrazione di tale muscolo determina il sollevamento del labbro superiore (vedi fig. 2.6).

Figura 2.6: Muscoli mimici della bocca: proiezione frontale.

Il muscolo zigomatico maggiore origina dalla faccia laterale dell’osso zigomatico e si inserisce sulla faccia profonda della cute e della mucosa labiale, in corrispondenza della commessura, dove invia anche fibre nella compagine del muscolo orbicolare della bocca. Con la sua azione, sposta la commessura labiale in alto e indietro (vedi figg. 2.6 e 2.7).

Figura 2.7 Muscoli mimici della bocca: proiezione laterale sinistra.

Il muscolo zigomatico minore origina dalla faccia laterale dell’osso zigomatico, anteriormente allo zigomatico maggiore, e si inserisce alla cute del labbro superiore, al di sopra della commessura. La contrazione di tale muscolo consente il sollevamento del labbro superiore. Il muscolo orbicolare della bocca partecipa largamente alla costituzione delle labbra e si presenta come un anello ellittico disposto intorno alla rima buccale; si estende dal margine libero delle labbra alla base del naso, in alto, e al solco mentolabiale, in basso. Vi si considerano una parte esterna e una parte interna. La parte esterna è periferica e comprende fasci che provengono da vari muscoli mimici (canino, buccinatore, triangolare, incisivi); tali fasci formano due semicerchi che hanno il loro centro in corrispondenza della commessura e la loro estremità sulla linea mediana del labbro superiore e inferiore. Alcuni fasci della porzione esterna si inseriscono alla faccia profonda della cute labiale, in vicinanza della linea mediana e della cute che riveste il contorno posteriore della narice e la parte posteriore del setto membranoso (muscolo depressore del setto). La parte interna del muscolo orbicolare è formata da una anello posto in vicinanza del margine libero delle labbra. Tale anello è costituito da una parte superiore (labbro superiore) e da una parte inferiore (labbro inferiore), che si incrociano a livello delle commessure, inserendosi alla faccia profonda della cute e della mucosa.

In vicinanza del margine libero delle labbra, si trovano poi fasci che si dirigono sagittalmente dalla faccia profonda della cute alla faccia profonda della mucosa. Con la sua azione, il muscolo orbicolare della bocca restringe o chiude la rima buccale; consente inoltre di sporgere in avanti le labbra.

Il muscolo risorio ha forma triangolare, con la base posteriore e l’apice anteriore. Prende origine dalla fascia parotidea e si porta anteriormente, decorrendo sulla fascia del massetere,

per raggiungere la commessura labiale, dove si inserisce profondamente alla cute. Contraendosi, il risorio sposta indietro la commessura labiale (vedi fig. 2.7).

Figura 2.8: Muscoli mimici della bocca: proiezione laterale sinistra, strato laterale più profondo

Il muscolo depressore dell’angolo della bocca (o muscolo triangolare delle labbra) si trova al di sotto della commessura labiale, con la base in basso e l’apice in alto. Origina dalla faccia esterna del corpo della mandibola, in vicinanza della base; i suoi fasci si portano in alto, inserendosi in parte sulla cute della commessura e in parte risalendo nel labbro superiore, dove entrano a far parte del muscolo orbicolare. La contrazione del depressore dell’angolo sposta in basso la commessura labiale.

Il muscolo mentale si trova in corrispondenza della sinfisi del mento. Origina dal giogo alveolare del dente incisivo mediale inferiore e si porta in basso inserendosi alla cute del mento, con la sua azione, solleva e corruga la cute del mento.