La Nouvelle Maison Rustique: un manuale di agronomia riccamente illustrato “La Nouvelle Maison Rustique”: a richly illustrated manual of agronomy
M ARIANNA C ASTALDO Ricercatore indipendente
3. La Nouvelle Maison Rustique di Liger
Louis Liger nacque ad Auxerre, nel febbraio 1698 e morì a Guerchy nel 1717. È stato un agronomo francese molto prolifico. Non si conosce nulla dei particolari della sua vita, che trascorse probabilmente proprio tra i campi. É conosciuto per le molteplici opere sull’agricoltura e sul giardinaggio, opere a volte mediocri ma molto utili [Michaud 1862, 194-195].
Oltre alla Nouvelle Maison Rustique, Liger scrive anche il «Dictionnaire général des termes propres à l’agriculture, avec leurs définitions et étymologies, pour servir d’instruction à ceux qui souhaiteront se rendre habiles en cet Art», l’opera di giardinaggio «Le jardinier fleuriste ou culture universelle des fleurs, arbres, arbustes et arbrisseaux servant à l'embellissement des Jardins, il Nouveau théâtre d’agriculture et ménage des champs e l’ Amusemens de la campagne, ou Nouvelles ruses innocentes qui enseignent la manière de prendre aux pièges toutes sortes d'oiseaux et de bêtes à quatre pieds, avec les plus beaux secrets de la pêche dans les rivières et étangs, et un traité général de toutes les chasses».
Oltre a queste specifiche opere sull’agronomia e sul giardinaggio, Liger ha anche scritto un’opera sulla città di Parigi, Le voyageur fidèle ou guides étrangers dans la ville de Paris, una sorta di guida sulla quale i suoi contemporanei non sono stati molto teneri. Come ne scriveva il benedettino Louis Mayeul Chaudon nel suo Nouveau Dictionnaire Historique ou
Histoire abrégée de tous les hommes qui se sont fait un nom par des Talens, des Vertus, des Forfaits, des Erreurs depuis le commencement du Monde jusqu’à nos jours, l’opera di
Liger è ricca di imprecisioni ed errori descrittivi.
Ma tornando a La Nuovelle Maison Rustique, l’opera si articola in due tomi. Il primo è composto da due parti, la prima divisa in sei libri, la seconda invece in cinque. Il secondo tomo è anch’esso diviso in due parti, divise a loro volta in tre libri ciascuna.
Fig. 1: Antiporta e frontespizio dell’opera.
Delli Aspetti de Paesi
Vecchi e nuovi Media per l’Immagine del Paesaggio / Old and New Media for the Image of the Landscape - I
Figg. 2-3: Illustrazioni dell’opera, L’apicultura, La fagianaia.
Gli argomenti principalmente trattati sono: l’aia, l’apicoltura, i cavalli, il bestiame, l’agricoltura, gli stagni ed i fiumi, gli alberi da frutta, la potatura e l’innesto, l’orto e la vigna. L’ultimo libro si occupa invece di cucina e contiene le più disparate ricette: per la carne, per la cacciagione ed i volatili, per i legumi, per le confetture e le conserve di frutta, per la pasticceria. Al termine di questa trattazione culinaria seguono nove capitoli incentrati tutti sulla caccia: al cervo, al cinghiale, alla lepre, alla volpe, al coniglio, al lupo, al daino ed al capriolo.
Buona parte del materiale di questa dissertazione tecnico-scientifica e dei consigli sulle pratiche agricole e sulla caccia, sono ripresi, come abbiamo anticipato, dalla celebre opera
L'agriculture, et maison rustique ; plus un Bref recueil des chasses et de la fauconneri di
Charles Estienne e Jean Liébault, che dal secolo precedente circolava ancora copiosamente nelle librerie francesi. Oltre ai contenuti, sono presenti grandi similitudini anche nell’apparato di immagini che correda l’opera: sia quelle che descrivono le parti del corpo degli animali, sia in quelle in cui è presente lo sfondo paesaggistico.
La quantità delle immagini è però molto diversa. Mentre nell’opera di Estienne e Liébaul troviamo poco più che una decina di immagini, nei due tomi dell’imponente lavoro di Liger ritroviamo trentuno incisioni.
Queste illustrazioni da manuale di agronomia possono darci delle serie informazioni sul paesaggio agreste francese?
Il libro scientifico illustrato ha nel XVIII secolo lo scopo di mettere a disposizione dei lettori una rappresentazione esatta e perfetta dell’oggetto in esame, che si tratti di una pianta, di un animale o di un attrezzo da lavoro fa lo stesso. Sotto questo punto di vista l’opera di Liger si adatta perfettamente, infatti, sia le rappresentazioni di piante che di animali ed attrezzi sono estremamente realistiche e fedeli.
Ma ciò che colpisce di più delle illustrazioni dell’opera di Liger è la varietà delle numerose immagini. Queste planches gravées infatti, possono essere suddivise in più categorie. Possiamo ammirare quelle di tipo scientifico, che si occupano della descrizione dettagliata della corporatura degli animali o delle attrezzature per il lavoro agreste; quelle invece, di tipo paesaggistico si dividono a loro volta in illustrazioni che riguardano i suggerimenti e le
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Fig. 4: Illustrazione dell’opera, Attrezzo per la pressa.
proposte per ottenere uno splendido giardino, ricco di fontane, arbusti, statue e colonne di ispirazione classica; ed altre invece, in cui la campagna fa da sfondo alle varie occupazioni agresti trattate nell’opera. Queste ultime in particolare ci regalano ampi scorci di un idealizzato paesaggio rurale, nella cui naturalità possiamo comunque riscontrare dei richiami a modelli pittorici di un certo calibro. Si tratta di echi ed atmosfere campestri che richiamano ai dipinti dei grandi pittori seicenteschi Annibale Carracci, Francesco Albani e il Domenichino. Non si tratta di copie pedisseque, ma la presenza di alcuni elementi, la posizione di alcune figure umane e l’atmosfera di fondo del paesaggio creano queste correlazioni. Possiamo ritrovare dei richiami anche nella miniatura, un esempio su tutti è quello delle rappresentazioni dei Mesi del Très Riches Heures du Duc de Berry dei fratelli Limbourg e soprattutto per quelle dei mesi di giugno, in cui avviene la raccolta del fieno, e per quello di marzo, in cui avviene l’aratura.
Ovviamente non si tratta di immagini speculari, in quanto la presenza dell’imponente castello con le sue mura di cinta occupa la maggior parte dello spazio, cosa dovuta alla volontà di esaltare il contesto di nobiltà e lusso in cui viveva il committente di questo celebre libro d’ore, ma la presenza di soggetti sia femminili che maschili con le falci tra le mani e soprattutto in lontananza la rassicurante presenza della grande dimora creano un parallelo tra le due immagini.
Tornando alle incisioni di Liger, possiamo farci un’idea molto precisa delle modalità di svolgimento delle attività agricole e al contempo ammirare dei paesaggi agresti che non possiamo ricondurre a dei luoghi geografici precisi, ma che comunque ci danno informazioni attendibili sull’ambiente rurale francese. Sullo sfondo di queste illustrazioni è sempre possibile intravedere in lontananza la grande casa nobiliare del proprietario dei terreni, così come possiamo vederla nell’illustrazione dell’antiporta (fig. 1). Qui la facciata ed il giardino di ispirazione classica, che normalmente accolgono i visitatori, sono posti in modo da essere percepiti ma non visti a pieno e l’aia, l’orto, il cortile posteriore e le stalle, situate alle spalle dell’edificio sono posti in primo piano e divengono il soggetto principale dell’immagine. Quasi sempre la grande casa nobiliare sullo sfondo è accompagnata a breve distanza, sul lato posteriore, dagli edifici adibiti alla produzione agricola o all’allevamento, come il mulino (fig. 7) o la fagianaia (fig. 3).
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Figg. 9-10: Illustrazione dell’opera, La raccolta e il trasporto del fieno, La vendemmia.
In altre illustrazioni invece abbiamo proprio in primo piano la presenza degli edifici rurali in cui avvenivano le attività agricole e al cui interno quindi si svolgeva la vita dei contadini e dei fattori (fig. 8), edifici semplici principalmente costruiti in mattoni, su due o tre piani, illustrazioni, che come ci suggerisce monsieur Bourde, donano uno scorcio sulla vita quotidiana di nove decimi della popolazione francese dell’epoca.
Conclusioni
Questa panoramica di immagini illustrate documenta quanto la precisione ed il rigore scientifico del XVIII secolo abbiano influenzato anche l’arte dell’illustrazione libraria e soprattutto per quanto concerne la trattatistica, un tempo quasi del tutto priva di illustrazioni. Come già detto, queste planches gravées non riescono a fornirci la precisione dell’informazione geografica del paesaggio cui si riferiscono, ma non possiamo comunque negare la fedeltà con cui ci descrivono gli ambienti rurali. Un esempio su tutte è l’incisione sulla vendemmia (fig. 10), che a differenza delle altre che ci mostrano una campagna perlopiù pianeggiante, presenta sullo sfondo la tipica sistemazione a “terrazzamento” realizzata nei paesini collinari del sud della Francia per la coltivazione della vite.
Bibliografia
BOURDE, A. (1967). Agronomie et agronomes en France au XVIIIe siècle, Paris : S.E.V.P.E.N.
BRUGUIÈRE, M. (1969). Naissance de l'agronomie moderne [André Bourde, Agronomie et agronomes en France au X.VIIIe siècle.]. In: Journal des savants, Paris.
CRAEYBECKX, J. (1975). Bourde (André J.). Agronomie et agronomes en France au XVIIIe siècle. In: Revue belge de philologie et d'histoire, tome 53, fasc. 3.
JAMMES, B. (1990). Le livre de science, in Histoire de l’édition française, a cura di Roger Chartier e Henri- Jean Martin, Parigi : Fayard.
MICHAUD, L. G. (1862). Nouvelle Biographie générale, t. XXXI.
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