4.2. L'identità culturale come veicolo di umorismo
4.2.2. One, Two, Three: Yankee go home! Russki go home!
L'opposizione in chiave umoristica fra identità culturali, fra americani e russi, da un lato, e capitalisti (repubblicani) e comunisti, dall'altro, trova la sua massima espressione in una scena successiva del film. In questo caso, è la cattiva interpretazione, o per meglio dire una conoscenza non adeguata del retroterra simbolico e di quel patrimonio comune di valori e significati socialmente condivisivi che fondano i concetti di cultura e identità (cfr. Hannerz, 1998, 2001) a innescare un momento di ilarità e comicità, specialmente se si considera che lo spettatore del film certamente condivide quel bagaglio culturale di riferimento.
Nella scena che si vuole analizzare, Mac, che sta ospitando in casa sua la vivace e svampita figlia diciassettenne del suo capo di Atlanta, Scarlett Hazeltine (nella versione italiana Rossella87), ha appena saputo dall'autista Fritz che nel corso dell'ultimo mese la ragazza si è fatta accompagnare tutte le notti a Berlino Est, per poi rientrare furtivamente alle prime luci dell'alba in modo da non destare sospetti. Quella mattina, però, Scarlet non si è presentata al consueto appuntamento alla Porta di Brandeburgo per rincasare dai
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Fra le commedie del campione il primo caso in assoluto in cui il russo è stato reinciso da un attore doppiatore italiano si ha con il doppiaggio del film The Great Race / La grande corsa (1965). Si tratta dell'unica situazione multilingue all'interno del film: una frasetta in russo pronunciata dalla protagonista Maggie Dubois (interpretata da Natalie Wood e doppiata da Valeria Valeri) che, grazie alle sue “inaspettate” capacità linguistiche, salverà sé stessa e i suoi compagni di avventura da un sicuro linciaggio di massa. In questo caso, però, il russo è parlato dal personaggio come lingua seconda.
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Nella versione italiana Scarlett diventa Rossella per mantenere il legame con la protagonista del film Gone with the Wind / Via col vento (Victor Fleming, 1939). Questo perché in un paio di occasioni nel corso del film Phyllis, la moglie di Mac, farà delle pungenti battute sarcastiche su Scarlett con una chiara allusione alla protagonista di Gone with the Wind. In questo modo anche lo spettatore italiano ne può cogliere immediatamente il senso.
McNamara. Mac, allarmato perché proprio un attimo prima è stato informato dell'imminente arrivo a Berlino degli Hazeltine, va su tutte le furie, scatenando un vero e proprio putiferio, con tanto di telefonate internazionali a diverse autorità americane (fra cui l'FBI) nel tentativo di farsi aiutare a rintracciare la ragazza. Sul più bello, Scarlet piomba nel suo ufficio, come se nulla fosse. Messa alle strette da Mac, gli spiega il motivo delle sue fughe notturne a Berlino Est: lì ha incontrato un ragazzo fantastico di nome Otto di cui si è innamorata. Mac, sapendo bene del “sangue caldo” che contraddistingue la ragazza, le chiede altri dettagli in merito. Di seguito la trascrizione della parte culminante della conversazione fra i due.
Personaggio Battuta versione originale Battuta doppiaggio italiano
Mac Now, you and this Otto. Exactly what do you when you're together?
Senti, tu e questo Otto che cosa fate di preciso quando siete insieme? Scarlett All kinds of goodies. I wash his shirts
and he broadens my mind. And if it's a warm night we go lie on the roof and watch the Sputniks go by.
Oh, un sacco di cosine. Io gli lavo le camicie e lui mi illumina la mente. E se è una bella serata, ci stendiamo sul tetto a vedere gli Sputnik che passano in cielo.
Mac Is that all? Nient'altro?
Scarlett Last night we were blowing up balloons.
Bè, ieri sera abbiamo gonfiato i palloncini.
Mac Balloons? Palloncini?
Scarlett You know… Ma sì..
Schlemmer It is a communist trick. When the wind is right, they float them across to undermine our morale.
É la loro propaganda. Quando il vento è in qua, li mandano per aria per minarci il morale.
Mac “Yankee go home”?! “Yankee go home”?! Scarlett They come in all colors: green and
yellow and blue.
Di tanti bei colori: verdi, gialli, blu.
Mac You were helping this guy to spread anti-American propaganda?
E tu lo hai aiutato a fare propaganda anti-americana?
Scarlett It's not anti-American, it's anti-Yankee. Where I come from everybody's against the Yankees.
Ma non è anti-americana, è anti- yankee. Anche noi del sud siamo contro gli Yankee.
Schlemmer I have a good mind to change this to “Russki go home” and when the wind blows the other way...
Io cambierei la scritta in
“Russki go home” e quando il vento...
Mac OK. OK. You listen to me, Scarlett Hazeltine. There's gonna be no more of this foolishness, because tomorrow, your parents are coming to take you home.
OK. OK. Ora stammi a sentire, Rossella Hazeltine. Tutte queste sciocchezze devono finire perché domani arrivano i tuoi genitori per riportarti a casa.
La discussione fra i due prosegue. Scarlet quindi dice a Mac che Otto l'ha accompagnata e che la sta aspettando di sotto. Va alla finestra e invita il giovane a raggiungerla nell'ufficio di Mac. Mac I don't want that creep in my office.
Why don't you send him home to clean out his cage?
Non voglio quell'essere nel mio ufficio. Digli che torni a casa sua a pulirsi la tana.
Scarlett I think he better be here, because we have something to tell you.
Credo sia meglio che venga perché abbiamo qualcosa da dirle.
Mac Tell me what? You're not engaged again, are you?
Dirmi che? Non ti sarai fidanzata di nuovo, eh?
Scarlett No, not this time. No, stavolta no.
Mac Thank God. Grazie al cielo.
Scarlett We're married. L'ho sposato. Mac For a minute there, I was afraid...
You're married?
Per un attimo ho temuto... L'hai sposato?
Scarlett It will be six weeks on Monday. Lunedì fanno sei settimane. Mac You married a Communist? Hai sposato un comunista? Scarlett He's not a Communist. He's a
Republican. He comes from the Republic of East Germany.
Ma non è un comunista, è un repubblicano. È della Repubblica orientale tedesca.
Esempio 4.2. Da One, Two, Three e Uno, due, tre!
L'umorismo in questa scena è generato, prima, dalla mancata comprensione da parte di Scarlet del carattere anti-americano della scritta riportata sul palloncino: “Yankee go home”, e poi di nuovo quando afferma veemente di non aver sposato “un comunista, ma un repubblicano che viene dalla Repubblica orientale tedesca.” (enfasi aggiunta). All'obiezione mossa da Mac di fare propaganda anti-americana l'ingenua ragazza risponde che si tratta di propaganda anti-yankee, precisando che: “Anche noi del sud siamo contro gli Yankee”. Scarlet, che è di Atlanta (in Georgia, uno degli stati membri della Confederazione secessionista nella guerra civile americana), confonde dunque la parte per il tutto, dimostrando di non essere a conoscenza del fatto che nel resto del mondo gli americani tout court sono stigmatizzati in chiave negativa come “Yankee”. Di conseguenza, le sfugge totalmente il carattere problematico che una scritta del genere porta con sé in una Berlino che agli inizi degli anni Sessanta è spaccata in due blocchi, quello occidentale e quello orientale. Scarlet sembra essere totalmente aliena alla situazione politica in cui si è trovata a vivere negli ultimi due mesi. Ciò che produce il sorriso nello spettatore (di entrambe le versioni) è proprio il fatto che la giovane donna non sembra cogliere per nulla il tratto umoristico, ma al contempo offensivo, che è racchiuso in un palloncino apparentemente tanto “innocuo” come quello.
Yankee go home88 rappresenta, infatti, un chiaro esempio di battuta che è tipicamente contenuta in un graffito in un contesto di scontro interculturale, sulla falsa riga della coppia bilingue Froggies go home! - Et ta soeur? (Chiaro 1992: 98). Il primo elemento di questa coppia, in lingua inglese, costituisce il mondo in cui gli abitanti del Regno Unito si
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Si noti che nella versione italiana l'espressione Yankee go home è stata mantenuta in inglese per conservare intatto l'ancoraggio con il codice visivo: nel momento in cui Mac legge stupefatto la scritta sul palloncino, la macchina da presa ne fa un primo piano. Anche il successivo Russki go home è stato di conseguenza detto in inglese (per un problema di coerenza testuale). Anche nell'ipotesi in cui lo spettatore non dovesse conoscere il significato di questa breve frase in inglese, il suo significato viene ampiamente chiarito e specificato nel corso del dialogo del film.
accaniscono contro i loro vicini francesi: alla formula scortese (go home) si abbina la caricatura con cui si è soliti apostrofare i francesi (Froggies) con ovvio riferimento alla loro immagine fortemente stereotipata di mangiatori di rane. Il secondo elemento, in lingua francese, è la pronta risposta da parte degli abitanti d'oltre Manica al graffito inglese: in questo caso la domanda retorica riferita alla sorella dell'avversario vuole alludere a comportamenti ses suali libertini praticati dalle componenti femminili della famiglia. Si tratta di quello che Chiaro (ibidem) definisce “languages in contrast”, ovvero “a very common type of humour [that] involves jokes which play one language off against another”.
All'offensivo Yankee go home da parte dei russi e dei tedeschi orientali, Schlemmer, l'assistente di Mac, suggerisce di controbattere con Russki go home. In questa scena del film, non sono tanto le lingue a essere in contrasto fra loro, quanto le identità culturali più in generale: a ben vedere, l'insulto che i comunisti rivolgono agli americani (e ai loro alleati occidentali) è prodotto nella lingua dell'avversario (l'inglese) e non nella propria (il russo), a differenza di quanto non avvenga invece nel caso della coppia Froggies go home! - Et ta soeur, dove ciascuna delle due parti schernisce l'altra nella propria lingua. Qui la risposta da parte degli americani risulta una specie di ibrido linguistico: l'avversario è chiamato in causa nella sua lingua (Russki), ma l'offesa ricalca esattamente quella di partenza, anche sul piano linguistico (si dice go home, in inglese). Sulla scia di Chiaro (ibidem), si potrebbe perciò parlare in questo caso di un umorismo fra identità linguistiche e culturali in contrasto, dove sono piuttosto culture e identità diverse a essere messe in gioco fra loro.
Questa scena ha, inoltre, importanti conseguenze anche sul piano narrativo. La proposta di Schlemmer di rispondere a tono alla provocazione dei comunisti offre a Mac lo spunto per preparare un'ingegnosa trappola ai danni del malcapitato Otto. Innanzitutto, fingendo di voler omaggiare i novelli sposi, Mac regala a Otto l'orologio a cucù che suona al ritmo del brano patriottico americano Yankee Doodle Dandy. Molto abilmente, Mac glielo avvolge in una copia del Wall Street Journal. Inoltre, ordina a Schlemmer di attaccare un palloncino sgonfio con su scritto “Russki go home” al tubo di scappamento della motocicletta dell'ignaro Otto. L'idea è che il palloncino si gonfi man mano che la moto acquisti velocità, attirando l'attenzione della polizia di frontiera, una volta che il giovane tedesco rientri a Berlino Est. Come lo stesso Mac spiegherà a Schlemmer (e allo spettatore) in una scena successiva, ha in sostanza assemblato tutta una serie di falsi indizi per far apparire Otto come un militante filoamericano. Come evidenziato da O’Sullivan
(2011: 74-77), tutti questi elementi preparano insieme il terreno, testuale e traduttivo, alla scena dell'interrogatorio in tedesco a cui la polizia sottometterà Otto con l'accusa di essere “ein amerikanischer Spion” (cfr. sezione 4.5.1): si tratta di un caso di “translating mise en scène”, in cui cioè è la stessa messa in scena a farsi carico della traduzione, guidando lo spettatore nella comprensione di quei dialoghi del film che sono in tedesco, ovvero in una lingua che presumibilmente non conosce.