CAPITOLO 3: La nominalizzazione non marcata
2. Correlati grammaticali
2.2. Perdita di tratti verbali: categorie TAM e diatesi
In questa sede, si è preferito presentare un tratto di categorializzazione (in senso nominale) prima della decategorializzazione (in quanto perdita di tratti verbali) per il motivo che il fenomeno di modificazione tramite la particella 的 de è molto evidente e diffuso in cinese. L’individuazione di un modificatore seguito da 的 de è anzi la più chiara delle tracce di nominalizzazione. Ciononostante, da un punto di vista logico e tipologico il primo grado della nominalizzazione è la perdita dei tratti verbali. L’impossibilità per le forme nominalizzate di realizzare alcune categorie del verbo precede infatti, logicamente e tipologicamente, la realizzazione di categorie del nome. Comrie e Thompson (1985) hanno osservato che l’aspetto e la diatesi sono le categorie verbali che più frequentemente vengono conservate nella forme nominalizzate, mentre il tempo lo è più raramente e il modo e l’accordo praticamente mai.
Come accennato in parte in cap. 1 §2.3.1, l’aspetto è la categoria verbale più grammaticalizzata della lingua cinese. Viene realizzata tramite tre strategie diverse: l’affissazione di particelle invariabili, l’impiego di ausiliari e l’intervento di processi di reduplicazione. In particolare, in cinese standard si individuano i tre suffissi -了 -le PERF, -着 -zhe CONT e -过 -guo ESP, gli ausiliari (collocati prima del verbo) 正 zhèng PROG e 在 zài PROG, la tecnica di reduplicazione con struttura [V + (一 yī ) + V], che esprime aspetto attenuativo, e la sequenza verbale posposta 起来 qǐlai (lett. salire.venire) che esprime significato incoativo (‘iniziare’).
Il cinese si conforma alla caratteristica della perdita dei tratti verbali nei casi di nominalizzazione che si riferiscono a nomi verbali di partecipante (cfr. cap. 4) e a nomi eventivi. Quando una parola che in altri contesti può essere un verbo compare nelle posizioni di nominalizzazione, è escluso che possa essere modificata dalle particelle aspettuali. Si consideri ad esempio (40), in cui il verbo 回升 huíshēng ‘risalire’ funge da soggetto del predicato 不平衡 bù pínghéng ‘non andare di pari passo’:
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(40) 市场 销售 和 工业 生产
shìchǎng xiāoshòu hé gōngyè shēngchǎn
mercato vendere e industria produrre
的 回升 不 平衡。
de huíshēng bù pínghéng DE risalire non equilibrare
‘La risalita delle vendite del mercato e delle produzioni industriali non vanno di pari passo’
(Chinese Giga Word 2 Corpus).
Nell’es. appena citato, il verbo nominalizzato 回升 huíshēng ‘risalire’ non può essere modificato dalle particelle aspettuali, come si vede dall’agrammaticalità di (41):
(41) *市场 销售 和 工业 生产
*shìchǎng xiāoshòu hé gōngyè shēngchǎn
mercato vedere e industria produrre
的 回升 了 不 平衡。
de huíshēng le bù pínghéng DE risalire PERF non equilibrare
(significato inteso) *‘L’essere risalite delle vendite del marcato e delle produzioni industriali non vanno di pari passo’.
Analogamente, si veda l’esempio grammaticale in (42), dove 努力nǔlì ‘impegnarsi’ funge da oggetto del verbo 做 zuò ‘fare’, e l’agrammaticalità della stessa frase se nǔlì è modificato dalla particella aspettuale 着 zhe CONT in (43):
(42) 你 需要 做 长期 的 努力
nǐ xūyào zuò chángqī de nǔlì
tu dovere fare lungo DE impegnarsi
‘Tu devi fare un lungo impegno’ (zhTenTen).
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(43) *你 需要 做 长期 的 努力 着
*nǐ xūyào zuò chángqī de nǔlì zhe
tu dovere fare lungo DE impegnarsi CONT (significato inteso) * ‘Tu devi fare un lungo impegnandosi’.
In generale, quindi, i contesti di nominalizzazione in cui compaiono verbi escludono l’espressione dei valori aspettuali quando la nominalizzazione si riferisce a un nome eventivo. Le categorie del verbo rimangono invece sistematicamente espresse nel caso di nominalizzazioni che si riferiscono a stati di cose (entità del terzo ordine, cfr. cap. 2 §1.2.3), che consistono tipicamente in frasi, anche con verbi flessi, rette da verbi epistemici:
(44) 我 知道 我 迟到 了
wǒ zhīdào wǒ chídào le io sapere io ritardare PERF ‘So che sono arrivato tardi’
(zhTenTen).
Nell’esempio appena citato risulta nominalizzata la frase 我迟到了 wǒ chídào le ‘sono arrivato tardi’, in cui il verbo è modificato dalla particella aspettuale 了 le PERF. In casi come questo, in cui la nominalizzazione si riferisce a un’entità del terzo ordine, i valori aspettuali sono sistematicamente conservati. Il fenomeno è tutt’altro che isolato, ed è anzi ampiamente attestato in tipologia. Il fatto che gli stati di cose vengano nominalizzati senza perdere le proprie caratteristiche verbali spiega anche il caso, mostrato in §1.2, delle copulative a specchio in cui il tema e il rema sono costituiti dallo stesso verbo modificato dalla particella 了 le PERF (cfr. es. (25)). In questo caso, il fatto che due contesti tipicamente nominali siano occupati da due forme verbali ancora pienamente dotate delle proprietà tipiche della categoria è probabilmente riconducibile al loro valore semantico di entità del terzo e non del secondo ordine. Sempre facendo riferimento a (25), 赢了 yíng le ‘aver vinto’ si riferisce a un episodio preciso, e non al generico evento del vincere.
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2.2.1. L’espressione 长期的努力着 chángqī de nǔlì zhe e l’indistinzione fra 的 de e 地 de
Con riferimento all’esempio (42) e all’esempio agrammaticale (43), è molto interessante analizzare una costruzione attestata nella lingua scritta formale, in cui compare il sintagma 长期的努力着 chángqī de nǔlì zhe ‘(lett.) lungo impegnandosi’, ossia un sintagma in cui apparentemente il verbo 努力 nǔlì ‘impegnarsi’ compare in contesto di nominalizzazione, preceduto da un modificatore nominale accompagnato da 的 de, modificato dalla particella aspettuale 着 zhe CONT. Cfr. (45):
(45) 你 需要 长期 的 努力 着
nǐ xūyào chángqī de nǔlì zhe
tu dovere a lungo DE impegnarsi CONT
‘Tu devi impegnarti a lungo’ (zhTenTen).
In questo caso, 努力 nǔlì ‘impegnarsi’, retto da 需要 xūyào ‘richiedere, avere bisogno di’, è modificato contemporaneamente dalla particella aspettuale 着 zhe CONT e dal modificatore attributivo 长期 chángqī ‘a lungo’. Si tratterebbe quindi di un caso in cui una nominalizzazione che compare in funzione di nome eventivo, con tanto di modificatore di tipo attributivo, conserva la particella aspettuale.
In questo caso, tuttavia, nonostante compaia preceduto dalla particella 的 de, tipica dei nomi, 努力 nǔlì ‘impegnarsi’ deve essere in realtà analizzato come verbo. Infatti, in questo caso la particella 的 de ha la funzione di realizzare la modificazione avverbiale, e non attributiva. Di fatto, 的 de svolge in questo caso la funzione che in cinese standard è propria della particella omofona ma non omografa 地 de AVV. Cfr. cap. 2 es. (8), di cui riporto un segmento in (46):
(46) 很 快 地 游泳
hěn kuài de yóuyǒng molto veloce AVV nuotare ‘Nuotare velocemente’ (zhTenTen).
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In breve, quindi, 的 de è seguito da nomi, mentre 地 de AVV è seguito da verbi. Ciononostante, la confusione tra le due particelle omofone de85, in particolare nelle
espressioni fisse, non è affatto rara, e dipende in parte dal fatto che fino a un secolo fa la distinzione fra le tre particelle non esisteva86, e in parte dal fatto che la tendenza
per la lingua moderna sembra essere un nuovo riavvicinamento87.
Il fatto che 努力 nǔlì in questa espressione debba essere analizzato come verbo è molto chiaro, se non in (45), in altri esempi:
(47) 每 一 个 老师 都 在 长期 的 努力 着。
měi yī ge lǎoshī dōu zài chángqī de nǔlì zhe ogni uno CLS insegnante tutti stare lungo DE impegnarsi CONT ‘Tutti gli insegnanti si stanno impegnando lungamente’
(zhTenTen).
In (47) è chiarissimo che 努力 nǔlì ‘impegnarsi’, modificato dalla particella di aspetto continuativo 着 zhe, è il predicato della frase. Ciononostante, il modificatore 长期 chángqī ‘a lungo’ è retto dalla particella di modificazione del nome 的 de, in luogo dell’omonima marca di modificazione avverbiale 地 de.
Lo stesso fenomeno di modificazione di predicati su cui è espresso il valore aspettuale continuativo con la sequenza – tipica della modificazione nominale – 长期 的 chángqī de ‘di lungo tempo’ è attestato per qualche altro verbo, come 奋斗 fèndòu ‘combattere’ e 煎熬 jiān'áo ‘torturare’:
85 Molto meno usuale nel caso della terza particella de, 得, che realizza alcuni tipi di modificazione del verbo.
86 L’introduzione dei tre caratteri distinti faceva probabilmente parte dell’opera di uniformazione linguistica che ha avuto inizio in epoca repubblicana (a partire dal 1912). La scarsa pregnanza della
distinzione è chiara, decenni dopo, ad es. in Norman (1988: 271), che ascrive sia le funzione di 的 de
sia quelle di 地 de AVV a un’unica sillaba.
87 Ad es., il 中学教学语法系统提要(试用) zhōngxué jiàoxué yǔfǎ xìtǒng tíyào (shìyòng) ‘Compendio del
sistema grammaticale per la scuola media (sperimentale)’, il testo pubblicato nel 1984 normalmente
adottato nelle scuole medie della Repubblica Popolare, legittima l’uniformazione di 的 de e 地 de AVV
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(48) 你 需要 长期 的 奋斗 着。
nǐ xūyào chángqī de fèndòu zhe
tu richiedere lungo DE combattere CONT ‘Devi combattere a lungo’
(zhTenTen).
(49) 你 需要 长期 的 煎熬 着。
nǐ xūyào chángqī de jiān'áo zhe
tu richiedere lungo DE torturare CONT ‘Affronterai una lunga tortura’
(zhTenTen).
L’espressione 长期的 + V chángqī de + V ‘V a lungo’ si qualifica quindi come espressione fissa, e la comparsa di 的 de in luogo di 地 de deve essere imputata all’indistinzione tra le due particelle piuttosto che al valore nominale del verbo.