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Semantica degli argomenti

CAPITOLO 3: La nominalizzazione non marcata

1. Contesti sintattici e pragmatici

1.1. Argomento del predicato e complementazione

1.1.2. Semantica degli argomenti

I casi in cui frasi o verbi compaiono come argomenti del nome presentano alcune interessanti caratteristiche semantiche che hanno anche una certa rilevanza tipologica. In primo luogo, la proprietà di richiedere come soggetto un’entità del terzo ordine è caratteristica dei predicati epistemici (come essere vero / falso), valutativi (essere buono...) e che esprimono la fattibilità (essere impossibile...) (Givón 1979: 94-95). Dal momento che le entità del terzo ordine, come visto in cap. 2 §1.2.3, riferendosi a stati immutabili o a proposizioni, sono spesso rese con frasi, i predicati che le richiedono come argomenti tendono a reggere frasi.

Va segnalato a margine che, anche con i tipi di predicati appena menzionati, emerge in qualche modo la tendenza delle lingue a prediligere argomenti nominali: infatti, alcune lingue dispongono di strutture grammaticali che trasformano le argomentali in frasi relative rette da nomi veri e propri, anche nel caso di argomenti del terzo ordine (cfr. ad esempio la perifrasi dello spagnolo el hecho de que, italiano il fatto che).

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Vi è poi un’associazione – sempre di natura semantica – tra la parte del discorso di un argomento e il ruolo theta svolto. In questo senso, agente e paziente sono gli argomenti più propriamente nominali: l’agente, ossia l’entità che compie l’azione, è tipicamente un’entità del primo ordine, come anche il paziente, ossia l’entità affected dall’azione (Hopper & Thompson 1980). Da questo punto di vista, il soggetto e l’oggetto di verbi fortemente transitivi sono entità prototipicamente nominali: entità del primo ordine, capaci di compiere azioni o di subirle. Non è necessariamente un’entità del primo ordine, invece, il tema. Adottando la definizione proposta da Van Valin (2001: 24), intendo con “tema” un’entità che non svolge né subisce l’azione, essendo sottoposta non a un cambiamento di stato, ma a un cambiamento di posizione o di possessore; in questo senso, nel ruolo di tema è incluso anche il locativo. Il tema viene tipicamente selezionato da verbi monoargomentali o da biargomentali dal contenuto semantico non fortemente transitivo. In cinese come in italiano, il tema è un argomento meno prototipicamente nominale, ed è non di rado reso tramite verbi o frasi. Negli esempi che seguono si vede come verbi monoargomentali che selezionano un tema possono reggere sia nomi sia verbi. In particolare, si vedano gli esempi della reggenza dei verbi 喜欢 xǐhuan ‘piacere’ e 考虑 kǎolǜ ‘riflettere su’, che in cinese, come del resto in inglese like e consider, sono transitivi, mentre in italiano, come conseguenza della bassa transitività logica, sono intransitivi:

(11) 我 喜欢 这 部 电影

wǒ xǐhuan zhè bù diànyǐng io piacere questo CLS film ‘Mi piace questo film’.

(12) 我 喜欢 吃饭

wǒ xǐhuan chīfàn

io piacere mangiare

108 (13) 考虑 问题 kǎolǜ wèntí riflettere su problema ‘Riflettere su un problema’. (14) 考虑 怎么样 做好 工作

kǎolǜ zěnmeyàng zuòhǎo gōngzuò

riflettere su come fare.bene lavoro ‘Riflettere su come fare bene un lavoro’.76

Un tipo di predicazione che seleziona tipicamente soggetti tematici è la predicazione nominale. Cfr. ad esempio (15), dove la frase presentativa77 ‘esistono

opinioni diverse’ funge da soggetto tematico del predicato nominale ‘essere una cosa naturale’:

(15) 存在 一些 不同 的 看法

cúnzài yīxiē bùtóng de kànfǎ esistere alcuni diverso DE opinione

是 很 自然 的 事情。

shì hěn zìrán de shìqing essere molto naturale DE cosa

‘Che esistano opinioni diverse è una cosa molto naturale’ (Chinese Giga Word 2 Corpus).

I temi sono tipicamente concepiti come entità meno nominali perché mancano delle caratteristiche di concretezza e manipolabilità proprie delle entità fisiche che sono di solito gli agenti e i pazienti. In questo senso, un’interessante eccezione alla tendenza per cui gli argomenti del verbo non nominali sono distanti dal centro prototipico dei nomi è costituita dai casi in cui un verbo segue la particella 把 bǎ OGG (cfr. es. (5)). Come accennato, infatti, 把 bǎ deriva dall’omonimo verbo

76 L’esempio di 考虑 kǎolǜ ‘riflettere su’ mostra con particolare chiarezza perché il ruolo theta del locativo viene incluso in quello del tema.

77 Come si vede in (15), la frase presentativa del cinese permette l’inversione dell’ordine di soggetto e

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‘afferrare’ e regge pertanto, tipicamente, oggetti fortemente nominali, solitamente definiti o generici. Cfr. (16):

(16) 他 把 学习 当作 一 种 兴趣

tā bǎ xuéxí dàngzuò yī zhǒng xìngqù lui OGG studiare considerare uno CLS interesse ‘Considera lo studio un tipo di interesse’

(zhTenTen).

La comparsa di un verbo (学习 xuéxí ‘studiare’), dopo la particella 把 bǎ, lo presenta come fortemente reificato. Lo stesso non è vero di altre preposizioni che possono introdurre l’oggetto del predicato, ma non hanno lo stesso valore reificante. Ad esempio, le preposizioni 对 duì e 对于 duìyú hanno spesso la funzione di introdurre, anticipandolo al verbo, l’oggetto (Romagnoli 2012: 165-166). Non si tratta tuttavia di preposizioni che presuppongono una precisa configurazione semantica del nome che le segue. Infatti, come preposizioni che introducono il complemento di limitazione, 对 duì e 对于 duìyú sono spesso seguite da nominalizzazioni. Cfr. ess. seguenti:

(17) 中央政府 对 房地产 市场 的 调控

zhōngyāng zhèngfǔ duì fángdìchǎn shìchǎng de tiáokòng governo centrale verso immobiliare mercato DE regolare

不 能 放松

bù néng fàngsōng

NEG potere rilassarsi

‘Il governo centrale non può rilassarsi nei confronti della regolamentazione del mercato immobiliare’

(Chinese Giga Word 2 Corpus).

(18) 对于 参加 喝酒 、 吃饭 、 打牌 [...]

duìyú cānjiā hējiǔ, chīfàn, dǎpái [...]

rispetto a prendere parte bere.vino mangiare giocare a carte ‘Per quanto riguarda bere, mangiare e giocare a carte [...]’

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In (17) e (18) 对 duì e 对于 duìyú sono seguite rispettivamente dal verbo 调控 tiáokòng ‘regolare’ e dal verbo 参加 cānjiā ‘partecipare’, che non risultano affatto fortemente reificati.