L’ALTRO OBAMA: IL PIVOT TO ASIA E IL CLIMATE CHANGE L’analisi della politica estera e di sicurezza del Presidente Obama nell’area
3.1 Il pivot to Asia o rebalancing: tra continuità e novità
3.1.3 Il pivot: aspetti economici e commercial
La prospettiva commerciale ed economica si è posta sia come causa che come strumento del rebalancing254. Per questo Obama ha proseguito l’impegno iniziato dall’Amministrazione Bush nel febbraio 2008 nella creazione di un’area di libero scambio con la definizione della Trans Pacific Partnership (TPP). Questo progetto venne promosso già nel 2005 da quattro Paesi, Brunei, Cile, Nuova Zelanda e Singapore con la partecipazione alle trattative solo nel 2008 da parte statunitense. Obama, al vertice APEC255 di Honolulu, rilanciò nel novembre 2011 i negoziati per
252https://thediplomat.com/2016/04/lsa-cismoa-beca-and-the-future-of-the-us-india-defense-
partnership/
253 S. Kumar, How Obama Revived US- Indian relations, in The National Interest, giugno 2016,
http://nationalinterest.org/feature/how-obama-revived-us-indian-relations-16473?page=4
254 (A Cura di) Wulzer, L’Asia il Rebalancing e il dilemma con la Cina, in La dottrina Obama, Textus
Ed., L’Aquila, pp 198
255 L’APEC è un organismo internazionale, nato nel 1989, composto da 21 economie dell’Asia Pacifica
coincidente con il Pacific Rim che ha la finalità di incoraggiare relazioni economiche paritetiche tra le economie pacifiche.
85 quello che sarebbe diventato, assieme al TTIP sul versante transatlantico, la seconda colonna di un’area di libero scambio che faceva perno sugli USA. Al termine delle negoziazioni furono 12 i paesi che firmarono il testo il 4 Febbraio 2016256, costituendo così una potenziale area di libero scambio e di integrazione economica di oltre il 40% della popolazione mondiale e del valore di oltre il 60% del PIL mondiale. Questo importante risultato diplomatico rappresentò per Obama uno dei principali successi in campo economico internazionale: gli USA, nonostante l’aumento dei volumi degli affari nell’Asia pacifica, avevano perso importanti posizioni in termini relativi e il TPP in questo senso avrebbe dato un accesso diretto ai mercati dell’Asia, avrebbe stimolato l’export statunitense, generato nuovi posti di lavoro nonché avrebbe conferito un nuovo peso diplomatico nella regione257.
Anche in questo caso, come quello già esaminato dell’Iran Deal, la vittoria diplomatica internazionale del Presidente Obama si tradusse in un’empasse politica sul piano interno, con la consapevolezza da parte dell’Amministrazione258 che l’accordo non sarebbe stato ratificato dal Senato a maggioranza repubblicana, fortemente contraria al TPP259. Inoltre proprio nell’ultimo scorcio della Presidenza, entrambi i candidati alla successione, Clinton e Trump si schierarono contro i contenuti del TPP: Trump, nel giugno 2016 affermò: the TPP is another disaster done and pushed by special interest who want to rape our country; posizione più sfumata e potenzialmente contraddittoria tenne invece la candidata democratica Clinton che, durante il suo mandato da Segretario di Stato 2009-2013 sponsorizzò in prima persona la negoziazione del TPP. In una corrispondenza email pubblicata da Wikileaks260, si evince che se come Segretario di Stato avesse lavorato per un forte, equo e bilanciato
256 Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Perù, Singapore, Stati Uniti, Taiwan e
Vietnam
257 Op. cit. Congressional Research Service, Pivot To Pacific?, pp 23
258 Ben Rhodes, Security Advisor della Casa Bianca affermò: We’re clear-eyed about the current situation. But we believe what we believe about the value of trade and the importance of the Asia- Pacific region to the United States. Fonte:
https://www.independent.co.uk/news/world/americas/tpp-deal-not-pass-congress-obama-admits- donald-trump-election-a7415061.html
“And I think, given its size and importance, it’s going to have to continue to be a focus for the next president and Congress going forward no matter what.”
259 Secondo la Costituzione americana, al Presidente e all’esecutivo è demandata la facoltà di
negoziare trattati internazionali che per la ratifica necessitano tuttavia dell’approvazione da parte di una maggioranza qualificata dei due terzi da parte del Senato. Una volta approvato dal Senato, il trattato internazionale viene formalmente ratificato dal Presidente e si applica a tutti gli Stati Uniti sulla base della clausola di supremazia.
86 TPP, parte della più ampia strategia di rebalancing in Asia, i contenuti dell’Accordo stipulato dal Presidente Obama lasciavano aperte molte questioni sulla protezione dei lavoratori americani e delle loro famiglie, nonché frutto di negoziazioni poco trasparenti261 e che di fronte a queste problematiche, come Senatrice non avrebbe votato la ratifica, né avrebbe proceduto alla ratifica da Presidente degli Stati Uniti. Alla stregua del settore militare, anche l’impegno verso una maggior integrazione economica venne visto dalle autorità cinesi con sospetto, come un’opera di containment economico e politico che rimandava alla dottrina del diplomatico George Kennan sviluppata dal 1947 nei confronti dell’URSS.
La Cina infatti ha spinto negli ultimi anni ad una maggiore integrazione economica attraverso l’ASEAN262+3 e l’ASEAN+6 al fine di creare un’area di libero scambio panasiatico e la promozione della moneta cinese come valuta di scambio regionale263. Questa ricerca di un nuovo assetto pan asiatico di tipo economico commerciale andava a scontrarsi con la volontà statunitense di creare un’area di libero scambio analoga, ma che escludeva la Repubblica Popolare Cinese e faceva perno sugli USA stessi. Da non sottovalutare tuttavia che, negli otto anni di Presidenza Obama, l’interdipendenza commerciale e finanziaria dei due Paesi si è ampliata notevolmente, attutendo così eventuali aspri conflitti economici e commerciali tra i due Stati: nel 2016 gli USA hanno esportato beni e servizi in Cina per oltre 170 mld di $ e importato beni e servizi per quasi 480 mld di $ con un picco per l’anno precedente di quasi 500 mld di $ per un deficit commerciale di oltre 300 mld di $ all’anno264. Inoltre la Banca Centrale Cinese possedeva nel 2015 circa l’8% del debito pubblico statunitense, tanto che Hillary Clinton parlò della Cina come banchiere degli USA265.
261 We need to be sure that any new trade agreement will create good American jobs, raise wages, and advance our national security. The goal is greater prosperity for American families, not trade for trade’s sake. (estratto da una bozza di dichiarazione sul TPP elaborate dallo staff di Clinton e pubblicata da wikileaks: https://wikileaks.org/podesta-emails/emailid/5192)
262 L’Asean è un’istituzione multilaterale fondata con la Dichiarazione di Bangkok nel 1967, composta
oggi da dieci membri: Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Filippine,, Singapore, Tailandia e Vietnam. Gli scopi dell’ASEAN sono la promozione della cooperazione economica, politica e in materia di sicurezza. Negli anni si sono sviluppati alcuni forum di discussione tra l’Asean e Stati non aderenti: l’Asean Regional Forum (1993) sui temi della sicurezza regionale; l’Asean+3; l’East Asia Summit. (fonte: E. Albert, ASEAN: The Association of southeast Asian nations,Council on Foreign Relations, novembre 2017, https://www.cfr.org/backgrounder/asean-association-southeast-asian- nations )
263 Op. Cit. Congressional Research Service, Pivot to Pacific? Pp 23 264https://www.bea.gov/international/index.htm
265 In un documento secretato del Dipartimento di Stato del marzo 2009, rivelato da Wikileaks, si
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