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Politiche per aumentare i tassi di completamento

della partecipazione nell’istruzione superiore

5. RISULTATI EFFETTIVI E OCCUPABILITÀ

5.1. I risultati dell’istruzione superiore: livelli delle qualifiche conseguite

5.2.3. Politiche per aumentare i tassi di completamento

2001/02 43,6 : 2002/03 41,4 : 2003/04 47,1 30,7 2004/05 51,6 30,8 2005/06 51,7 32,2 2006/07 51,8 34,5 2007/08 56,6 35,3 2008/09 58,3 36,1

Note: La mediana è il valore per il paese mediano.

Fonte: Eurostat, raccolta dati UOE.

5.2.3. Politiche per aumentare i tassi di completamento

Sebbene la maggior parte dei paesi dell’EHEA affermi di aver messo in atto politiche volte ad aumentare il livello di completamento degli studi, la portata e il contenuto delle misure adottate sono molto vari. Per lo più, i paesi riferiscono che diverse misure politiche di ampia portata, pur non direttamente mirate all’aumento dei tassi di completamento, dovrebbero contribuire all’incremento di questi tassi. Misure che mirino a promuovere percorsi di studio flessibili, migliorare il sostegno agli studenti, riconoscere periodi di studio presso un altro istituto di istruzione superiore, anche all’estero, aumentare la qualità dell’insegnamento e altre misure possono avere ricadute positive sui tassi di completamento.

Una minoranza di paesi (Danimarca, Finlandia, Norvegia e Regno Unito (Scozia)) ha adottato ampie strategie nazionali che si rivolgono a una serie di fattori determinanti per il mancato completamento. Tali strategie combinano iniziative sia a livello nazionale sia a livello di istituto e includono incentivi per istituti e studenti. Inoltre queste misure sono integrate da meccanismi di monitoraggio ben sviluppati. Le iniziative si concentrano sul finanziamento degli istituti e sull’organizzazione degli studi. Possono includere una formula di finanziamento che tenga conto del fatto che gli studenti abbiano o meno portato a termine un programma di studi superiori di primo o secondo livello nel periodo di studio

prescritto. Inoltre agli istituti può essere richiesto di seguire gli studenti a rischio di abbandono, per rafforzare l’orientamento negli studi, la consulenza agli studenti e i percorsi di studio flessibili. Oltre a ciò, i dati sui tassi di completamento sono inclusi nei rapporti annuali degli istituti al ministero e vengono utilizzati per calcolare le sovvenzioni pubbliche per l’anno successivo.

Il sistema di sostegno agli studenti può anche prevedere delle misure che sostengano e incoraggino un completamento degli studi con profitto e nei tempi stabiliti.

Alcuni paesi affermano di implementare diversi dei modelli di misure politiche sopra descritti. Altri (Armenia, Georgia, Moldova, Montenegro, Portogallo e Turchia) si focalizzano su una singola misura volta ad esempio a facilitare il trasferimento da un programma all’altro, a ripetere un corso, oppure a consentire il rientro nell’istruzione superiore.

I n c e n t i v i p e r g l i i s t i t u t i d i i s t r u z i o n e s u p e r i o r e

Al fine di incoraggiare gli istituti di istruzione superiore a impegnarsi ad aumentare i tassi di completamento, i governi fanno ricorso a vari meccanismi di indirizzo. Gli incentivi per gli istituti di istruzione superiore destinati a migliorare i tassi di completamento sono in genere di natura finanziaria. In una minoranza di paesi (Austria, Belgio (Comunità fiamminga), Repubblica ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Islanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia e Regno Unito (Scozia)), lo stanziamento di fondi pubblici dipende in parte dai tassi di completamento. Il numero di crediti ottenuti, i tassi di partecipazione agli esami da parte degli studenti e/o le statistiche sulle qualifiche conferite sono inclusi nelle formule di finanziamento e/o nei fondi dedicati.

Gli incentivi finanziari per migliorare i tassi di completamento possono essere rivolti sia agli istituti che ai singoli studenti. Gli istituti di istruzione superiore possono ricevere finanziamenti per singolo studente e per credito ottenuto dagli studenti. Pertanto gli istituti di istruzione superiore hanno interesse a sostenere gli studenti nell’avanzamento nei loro studi. Anche i sistemi di borse di studio e prestiti agli studenti possono essere legati al numero di crediti che lo studente ottiene ogni anno.

M i s u r e p e r l ’ a s s i c u r a z i o n e d e l l a q u a l i t à

In una minoranza di paesi vengono considerati anche i tassi di completamento quali criteri delle procedure dell’assicurazione esterna della qualità (Albania, Cipro, Danimarca, Italia, Liechtenstein, Lettonia, Lussemburgo, Polonia, Slovenia e Regno Unito (Scozia)) e dell’accreditamento dei programmi (Moldova, Slovenia e Regno Unito (Scozia)).

S o s t e g n o a c c a d e m i c o e p e r s o n a l e a g l i s t u d e n t i

Fattori come la scelta sbagliata di un corso o di una materia, una preparazione insufficiente e una mancanza di volontà e impegno sono ragioni frequentemente addotte per il mancato completamento degli studi. Tuttavia, in diversi paesi, vengono comunemente forniti servizi di orientamento accademico, servizi di orientamento professionale, mentoring e consulenza psicologica (vd. Capitolo 4).

Riconoscendo che l’esperienza del primo anno dell’istruzione superiore ha un notevole impatto sui tassi di completamento, diversi paesi hanno messo in atto misure che si concentrano sull’orientamento e sul sostegno pre-ammissione e nel corso del primo anno. In alcuni casi, queste misure sono rivolte specificamente a gruppi o studenti di condizione socialmente svantaggiata in specifici ambiti accademici.

In Francia, il piano per il “Successo nei programmi di studi di primo livello” mira a portare al 50% il tasso di conseguimento del diploma per i programmi di primo livello entro il 2012. L’orientamento attivo mira ad affrontare le difficoltà che alcuni studenti possono riscontrare nell’accedere a informazioni rilevanti.

Nel Regno Unito (Inghilterra), gli istituti sono incoraggiati a fornire informazioni chiare e confrontabili sui corsi e aiutare così gli studenti a compiere scelte più consapevoli, il che dovrebbe contribuire a ridurre il numero di abbandoni in seguito alla scelta del corso sbagliato o alla mancata comprensione di cosa avrebbe comportato l’istruzione superiore.

In Irlanda, la Strategia nazionale per l’istruzione superiore fino al 2030 raccomanda l’inclusione di programmi di introduzione e preparazione nel curricolo del primo anno, oltre a corsi più generali con maggiori opportunità di apprendimento multidisciplinare. Inoltre vengono implementate misure specifiche per migliorare i livelli di progressione nelle discipline TIC/tecnologiche.

M o n i t o r a g g i o d e i t a s s i d i c o m p l e t a m e n t o

L’ideazione e l’implementazione di politiche efficaci sui tassi di completamento devono essere supportate da un sistema di monitoraggio e reportistica ben sviluppato, sia a livello nazionale che a livello di istituto.

Tutti i paesi, ad eccezione di Georgia, Irlanda e Turchia, riferiscono che i tassi di completamento sono monitorati a livello nazionale e/o di istituto. I dati vengono utilizzati per la preparazione di rapporti statistici annuali, per analisi di efficienza, per la pianificazione delle ammissioni e per il dialogo con le parti interessate.

I tassi di completamento spesso sono considerati importanti per la reputazione del singolo istituto di istruzione superiore, e la pubblicazione di dati a livello di istituto può offrire un incentivo a migliorare i tassi di completamento. Questa è una pratica riferita da Francia, Svizzera e Regno Unito (Inghilterra). In una minoranza di paesi, i tassi di completamento sono uno degli indicatori utilizzati nel quadro dei requisiti per l’assunzione di responsabilità. In Danimarca, ogni istituto di istruzione superiore ha stabilito un obiettivo per i tassi di completamento in un contratto con il Ministero della scienza, dell’innovazione e dell’istruzione superiore che è supervisionato in base ai dati relativi ai tassi di completamento.

Un recente progetto contro l’abbandono universitario nel Regno Unito (Scozia) mostra che tutti gli istituti hanno sviluppato sofisticati sistemi di gestione delle informazioni, che consentono di monitorare, raccogliere e analizzare i dati relativi alla ritenzione degli studenti. Hanno anche sviluppato ottimi meccanismi di reportistica e sono in grado di integrare i rapporti sulla ritenzione nei processi dell’alta dirigenza e nella qualità accademica.

I paesi dichiarano anche che le informazioni sul completamento sono utilizzare per ispirare le politiche e le priorità finanziamento. Tuttavia, sono rari gli esempi concreti di rapporti e delle analisi e del modo in cui hanno influenzato le formulazioni politiche.

In Irlanda, nel 2010, l’Autorità per l’istruzione superiore ha condotto uno studio sulla Progressione nell’istruzione superiore irlandese, che presenta evidenza empirica relativa alla questione della progressione nell’istruzione superiore. Il rapporto vuole essere un documento di riferimento che servirà per ispirare le politiche e lo sviluppo di interventi volti a migliorare i tassi di completamento e conseguimento del diploma (65).

Nel Regno Unito (Scozia), una nuova politica sul finanziamento mirato è stata sviluppata in seguito all’analisi di risultati precedenti. Tutti gli istituti continueranno a ricevere finanziamenti che mirano a migliorare la ritenzione degli studenti, ma gli istituti che recluteranno molti studenti provenienti dalle aree più svantaggiate riceveranno finanziamenti aggiuntivi e dovranno sottoscrivere accordi sui risultati. Questi accordi mostreranno come gli istituti intendano utilizzare i finanziamenti e specificheranno i risultati attesi in merito alla ritenzione.

Per riassumere, sembra che nell’EHEA debba ancora emergere una visione comune della portata e degli elementi delle politiche per il completamento. Nei diversi paesi, gli approcci politici spaziano dagli sforzi sistematici e coerenti per affrontare la questione a progetti isolati su piccola scala, o a una totale assenza di ogni tipo di misura mirata. Un importante motivo della diversità degli approcci potrebbe essere rappresentato dal livello dell’interesse pubblico e governativo per la questione e per la relativa situazione attuale (vd. sezioni 5.2.1 e 5.2.2).

5.3. Diplomati nel mercato del lavoro: disoccupazione e

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