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Costi per gli studenti

della partecipazione nell’istruzione superiore

4.3. Aprire percorsi di accesso all’istruzione superiore e fornire adeguati servizi agli studenti

4.4.1. Costi per gli studenti

Le informazioni sulle spese degli studenti forniscono la prima parte del quadro su come sono strutturati i sistemi di finanziamento dell’istruzione superiore e sulla possibilità che sostengano la dimensione sociale dell’istruzione superiore.

La figura 4.13 offre una panoramica della prevalenza delle tasse nel primo ciclo. Qui non si distingue tra i diversi tipi di tasse (tasse accademiche e tasse amministrative, ad esempio), in quanto le tasse assumono nomi diversi nei diversi paesi. Così, per esempio, una tassa amministrativa in un sistema può essere considerata una tassa accademica in un altro, e viceversa. Le informazioni presentate nella figura 4.13, inoltre, non considerano l’ammontare di tali tasse. Tuttavia distinguono tra i paesi in cui tutti gli studenti sono tenuti al pagamento di tasse e quelli in cui soltanto alcuni studenti devono pagarle. In questa mappa, il riferimento principale è agli studenti in sede e/o studenti che sono considerati secondo lo stesso schema di tasse degli studenti in sede (ad esempio nei paesi dell’Unione europea, studenti di altri stati UE).

In generale è evidente che nello Spazio europeo dell’istruzione superiore le tasse sono molto comuni. Infatti soltanto in sette sistemi di istruzione superiore il primo ciclo è organizzato senza ricorso a tasse. Vi è un chiaro aspetto culturale e geografico in questi modelli che non prevedono tasse, in quanto rappresentano una caratteristica dei sistemi nordici.

Per circa la metà dei paesi dell’EHEA, soltanto alcuni studenti sono tenuti al pagamento di tasse. In questi paesi ciò implica il ricorso a criteri per distinguere chi paga le tasse e chi no.

In 14 sistemi di istruzione superiore, invece, tutti gli studenti sono tenuti a pagare le tasse. Tuttavia va citata in modo specifico la situazione della Repubblica ceca: sebbene tutti gli studenti paghino le tasse, in realtà pagano soltanto una tassa di iscrizione che risulta marginale rispetto alle tasse applicate in molti altri paesi.

Figura 4.13 Prevalenza delle tasse nel primo ciclo, 2010/11

Tutti gli studenti pagano le tasse Solo alcuni studenti pagano le tasse

Nessuno studente paga le tasse Dati non disponibili

Fonte: questionario BFUG.

Le informazioni Eurostudent confermano questi risultati. Infatti la figura 4.14 illustra la grande diversità tra i sistemi e fornisce un quadro più preciso delle percentuali degli studenti che pagano le tasse nei paesi che hanno partecipato a Eurostudent. È emerso che tutti o praticamente tutti gli studenti devono pagare le tasse in Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Svizzera e Regno Unito (Inghilterra e Galles), mentre nessuno le paga nei paesi nordici. In altri cinque paesi, più del 70% degli studenti paga le tasse, mentre in altri sette paesi la percentuale è del 40%. A parte i paesi nordici in cui non si pagano tasse, soltanto Malta (7%) e Austria (23%) hanno basse percentuali complessive di studenti che pagano le tasse.

Figura 4.14: Percentuale di studenti del diploma di primo livello che pagano tasse, 2009/10

PT UK-ENG/ WLS CH NL IT HR SK IE FR TR LV LT PL DE RO EE CZ AT MT SE FI DK 100 100 98,7 97,6 93,5 83,3 81,4 78,5 76,3 75,0 58,8 58,0 50,9 48,3 43,7 43,7 42,3 23,3 7,1 0,0 0,0 0,0

Fonte: Eurostudent.

Le differenze negli approcci alle tasse si riflettono anche nelle informazioni Eurostat sulla percentuale di contributi alle famiglie rispetto alla spesa totale degli istituti di istruzione superiore (figura 4.15). Nei paesi per i quali sono disponibili dati, si è riscontrato un costante aumento generale in questa percentuale tra il 2000 e il 2008, e il valore mediano ha sfiorato il 15%. Tuttavia questa tendenza non è uniforme e un notevole numero di paesi mostra una percentuale statica o decrescente di spesa per l’istruzione superiore. Pertanto le differenze tra i paesi sono considerevoli. C’è un significativo gruppo di paesi (12) in cui la percentuale di spesa per le famiglie è rimasta inferiore o pari al 10% nel 2008. Altri sei paesi si attestano tra il 10-20% e altrettanti tra il 20-30%. I paesi con la percentuale più significativa di spesa per le famiglie sono Regno Unito (49,4%), Bulgaria (33,7%) e Lettonia (32,5%).

Figura 4.15: Percentuale della spesa totale per gli istituti di istruzione superiore derivante da contributi alle famiglie (2000, 2008) BG LV RO PL HR EE LT UK SI NL IE ES FR PT 2000 39,5 38,2 31,1 30,3 26,9 26,1 25,2 20,3 17,2 14,0 11,4 10,3 9,2 7,7 2008 33,7 32,5 29,8 23,5 25,4 17,8 24,1 49,4 15,6 14,8 14,7 17,0 9,5 27,3 CZ HU TR SK BE IT NO AT EL SE MT IS DK 2000 7,5 6,1 4,6 3,8 2,7 2,5 2,5 1,7 0,4 0,0 0,0 0,0 0,0 2008 9,2 6,9 10,0 10,1 5,3 21,1 3,1 5,9 0,4 0,0 0,0 7,2 4,4

Nota: i dati sono distinti per percentuale della spesa totale per gli istituti di istruzione superiore derivante da contributi alle

famiglie nel 2000.

C H I P A G A L E T A S S E ?

Sebbene sia chiaro che esistono notevoli differenze di sistema in termini di prevalenza delle tasse, è anche vero che esistono grosse differenze nei criteri utilizzati per stabilire quali studenti pagano le tasse e quanto devono pagare.

In alcuni paesi si utilizzano considerazioni finanziarie (condizione economica degli studenti) come criteri per applicare le tasse. In altri si utilizzano criteri legati al rendimento accademico per distinguere chi paga le tasse e/o il livello di tasse da pagare. In Slovenia è lo status degli studenti a determinare se si pagano le tasse oppure no: gli studenti a tempo parziale le pagano, mentre gli studenti a tempo pieno no.

Tuttavia la maggioranza dei paesi utilizza un insieme di criteri. Lettonia, Lituania e Ungheria utilizzano criteri basati sul rendimento accademico uniti a quelli basati sul tipo di programma di studio. Sia la Comunità francese che la Comunità fiamminga del Belgio utilizzano criteri finanziari legati alle condizioni economiche degli studenti insieme a criteri legati al tipo di programma di studio. La Francia, invece, utilizza criteri finanziari insieme al rendimento accademico. Cipro e Spagna utilizzano criteri finanziari insieme al rendimento accademico e il tipo di programma di studio. Per Cipro, tuttavia, va tenuto presente che, nel primo ciclo, gli studenti ciprioti o UE che studiano presso istituti pubblici di istruzione superiore non pagano tasse. In Spagna, tuttavia, sono soltanto i criteri finanziari legati alla famiglia a stabilire se uno studente deve pagare le tasse. Vengono poi utilizzati altri criteri in relazione all’ammontare delle tasse da pagare. In Repubblica ceca, Polonia e Slovacchia, gli istituti di istruzione superiore sono liberi di stabilire le proprie tasse per i programmi insegnati in lingua straniera. In Repubblica ceca, questo vale anche per i costi per gli studenti che superano di oltre un anno accademico la durata degli studi prevista. Tuttavia, in tutti gli altri casi, le tasse si limitano alle tasse di ammissione. In Lettonia, sebbene le tasse si applichino alla maggioranza degli studenti, le tasse per i crediti per programmi insegnati in lingua straniera sono generalmente più alte rispetto a quelle per i programmi insegnati nella lingua nazionale.

L’impatto delle tasse sui singoli studenti dipende da diversi fattori. Il livello delle tasse è una questione importante, sebbene incida sugli studenti in modo diverso a seconda della loro specifica situazione economica. Inoltre le autorità pubbliche possono anche alleggerire l’impatto delle tasse attraverso la progettazione di sistemi di sostegno.

La figura 4.16 mostra che, nella maggioranza dei paesi Eurostudent che applicano tasse accademiche per gli studenti dei diplomi di primo livello, la tassa media è inferiore a EUR 100 al mese. Elevati importi assoluti si riscontrano nel Regno Unito (Inghilterra e Galles), Irlanda e Lituania, dove i valori mensili delle tasse variano da oltre EUR 170 a quasi EUR 280. In Danimarca, Finlandia e Svezia, gli studenti dei diplomi di primo livello studiano gratuitamente.

Il significato relativo delle tasse espresse come percentuale della spesa totale mensile degli studenti varia notevolmente tra i paesi. In metà dei paesi, gli studenti dei diplomi di primo livello devono dedicare alle tasse meno del 10% della spesa totale.

In un gruppo di paesi – Irlanda, Turchia e Lituania –, la percentuale di tasse varia circa tra 1/5 e 2/5 delle spese totali mensili degli studenti. Oltre ai costi per l’alloggio, le tasse rappresentano quindi un’ampia fetta del budget degli studenti.

Oltre ai tre paesi scandinavi in cui non si pagano tasse, in altri tre paesi – Repubblica ceca, Malta e Austria – l’impatto relativo delle tasse è piuttosto basso (meno del 5% della spesa mensile).

Figura 4.16: Tasse mensili come percentuale della spesa totale mensile per gli studenti dei diplomi di primo livello che non vivono con i genitori, 2009/10

Eur o al m es e Per cen tual e d el la sp es a t otal e m en si le

Euro al mese Percentuale della spesa totale mensile UK- ENG/WLS IE LT NL PT CH TR ES NO EE LV HR FR PL SK CZ AT MT DK FI SE 278,0 269,0 177,0 136,0 135,0 97,0 92,0 90,0 89,0 79,0 73,0 54,0 46,0 34,0 29,0 20,0 20,0 10,0 0,0 0,0 0,0 16,5 21,5 40,8 14,7 13,8 6,7 24,4 9,7 6,0 14,7 18,9 13,7 5,8 8,0 8,5 4,1 2,1 3,8 0,0 0,0 0,0 Fonte: Eurostudent.

Questi gruppi di paesi, tuttavia, cambiano se si considera un ulteriore elemento della progettazione degli schemi di tasse, ovvero quanti studenti debbano effettivamente pagare le tasse. In Italia, Turchia, Irlanda, Regno Unito (Inghilterra e Galles), Paesi Bassi, Portogallo, Croazia, Repubblica slovacca, Svizzera e Francia, almeno il 75% degli studenti dei corsi di diploma di primo livello è soggetto al pagamento di tasse. In Italia, Regno Unito (Inghilterra e Galles), Paesi Bassi, Portogallo e Svizzera, la percentuale è praticamente del 100%.

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