• Non ci sono risultati.

Studiare nell’istruzione superiore con uno status formale diverso da quello di studente a tempo pieno

istruzione superiore

6.4.2. Studiare nell’istruzione superiore con uno status formale diverso da quello di studente a tempo pieno

Parallelamente allo status di studente a tempo pieno, la maggioranza dei paesi riconosce formalmente almeno un ulteriore status di studente. La figura 6.2 fornisce una panoramica della situazione nell’EHEA. Mostra che, su 47 sistemi di istruzione superiore per i quali sono disponibili dati, in circa due terzi c’è uno status ufficiale di studente diverso dallo status di studente a tempo pieno. Negli altri sistemi di istruzione superiore si osservano varie situazioni. Nella maggioranza di essi, c’è solo uno status ufficiale di studente, cioè lo status di “studente” senza ulteriori distinzioni. In altri casi possono esserci diversi status formali di studente, ma la distinzione non si basa sulla dicotomia “status di studente a tempo pieno” versus “status alternativo di studente” (in Repubblica ceca, ad es., la normativa distingue tra studi “in presenza”, “a distanza” e “combinati”). La Santa Sede rappresenta un caso speciale, in quanto i suoi istituti di istruzione superiore sono principalmente situati al di fuori del suo territorio e pertanto seguono vari modelli in termini di offerta di status alternativi di studente.

Figura 6.2: Presenza di uno status formale di studente diverso dallo status di studente a tempo pieno, 2010/11

Esistenza uno status formale di studente diverso da quello a tempo pieno

Nessuna distinzione formale tra studenti a tempo pieno e altri status

Dati non disponibili

Fonte: questionario BFUG.

Nei paesi che distinguono formalmente tra studenti a tempo pieno e studenti con altri status, lo status alternativo più comune è quello di studente a tempo parziale. Tuttavia, i paesi che riconoscono formalmente lo status di studente a tempo parziale non lo definiscono necessariamente nello stesso modo.

Più generalmente, la definizione di status di studente a tempo parziale si basa sul carico di lavoro degli studenti, spesso misurato in crediti ECTS. Laddove venga utilizzato questo concetto, gli studenti a tempo parziale sono generalmente definiti come coloro che acquisiscono meno di 60 crediti ECTS per anno accademico e meno di 30 crediti ECTS per semestre (ad es. Irlanda e Malta). Ci sono anche delle variazioni, come ad esempio a Cipro, dove gli studenti a tempo parziale sono tenuti ad acquisire meno di 25 crediti per semestre, oppure in Lussemburgo, dove si iscrivono soltanto per 15-20 crediti ECTS per semestre.

Il carico di lavoro degli studenti a tempo parziale può anche essere espresso in ore/settimane di studio anziché in crediti ECTS. È questo il caso del Regno Unito (Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord), dove lo studente a tempo parziale è uno studente che non rientra nella categoria di studente a tempo pieno, e dove studiare a tempo pieno significa studiare almeno 21 ore alla settimana per almeno 24 settimane all’anno.

Nel Regno Unito (Scozia) e Lettonia, la definizione di studente a tempo parziale unisce i due approcci sopraindicati, il che significa che si riferisce ai crediti e alle ore dedicate agli studi superiori. In Scozia, gli studenti a tempo parziale sono definiti come coloro che studiano per almeno di 120 crediti SCQF (60 ECTS), meno di 24 settimane all’anno, e meno di 21 ore alla settimana in media. In Lettonia sono definiti come studenti che acquisiscono meno di 40 crediti LV (60 ECTS) all’anno con un carico di lavoro inferiore a 40 ore alla settimana.

Sebbene anche l’Estonia basi la sua definizione sul carico di lavoro degli studenti, definisce gli studenti a tempo parziale in termini di percentuale del carico di lavoro di quelli a tempo pieno. Ci si aspetta che gli studenti a tempo parziale svolgano complessivamente meno del 75% del carico di studio annuo degli studenti a tempo pieno.

In alcuni paesi (ad es. Bulgaria, Ungheria e Moldova), la definizione di studenti a tempo parziale non si riferisce al carico di lavoro, ma alla loro limitata partecipazione diretta alle sessioni di studio. Ciò significa che, in linea di principio, gli studenti a tempo parziale devono conseguire lo stesso numero di crediti di quelli a tempo pieno, ma ci si aspetta che dedichino più tempo ad attività di studio individuale.

Diversi paesi che hanno partecipato all’indagine BFUG affermano che lo status di studente a tempo parziale esiste all’interno dei rispettivi sistemi di istruzione superiore, ma non ne forniscono una definizione. Due di questi paesi, Italia in Polonia, indicano che i documenti di indirizzo relativi all’istruzione superiore citano espressamente la possibilità di offrire studi a tempo parziale, ma spetta ai singoli istituti di istruzione superiore definire i requisiti legati allo status di studente a tempo parziale. È probabile che questo valga anche per altri paesi in cui esiste lo status formale di studente a tempo parziale ma non ne viene fornita una definizione.

Anche se lo status di studente a tempo parziale è lo status più comune dopo quello di studente a tempo pieno, ci sono anche paesi che indicano altri status, come quello di studente esterno (Slovacchia e Ucraina) o di studente a distanza (Bulgaria, Ungheria e Ucraina). Inoltre, in alcuni paesi, esistono più di due status formali di studente. Nei Paesi Bassi, ad esempio, parallelamente allo status di studente a tempo pieno e a tempo parziale, esiste anche un duplice status di studente, che riguarda coloro che uniscono gli studi a un’esperienza lavorativa in un campo correlato.

Danimarca e Comunità francese del Belgio rappresentano casi piuttosto specifici, in quanto la loro distinzione tra i diversi status di studente si lega all’esistenza di diversi sottosistemi di istruzione superiore. Il primo paese indica studenti che studiano all’interno del sistema di istruzione superiore professionale per adulti, mentre la Comunità francese del Belgio indica studenti che seguono studi all’interno del sottosistema dell’Istruzione per l’avanzamento sociale (cioè un sottosistema rivolto agli studenti maturi).

Lo status formale diverso da quello a tempo pieno influenza le condizioni in cui gli studenti seguono gli studi, in particolare gli aspetti finanziari. Ciò include tasse accademiche, borse di studio, prestiti e altri aiuti finanziari ai quali gli studenti possono avere diritto. La figura 6.3 fornisce una panoramica della situazione nell’EHEA.

Figura 6.3: Impatto dello status formale di studente sugli accordi finanziari legati agli studi superiori, 2010/11

Gli studenti con status diverso da quello a tempo pieno

probabilmente corrispondono contributi finanziari privati più alti rispetto agli studenti a tempo pieno

non sono tenuti a corrispondere contributi finanziari privati più alti rispetto agli studenti a tempo pieno

Nessuna distinzione formale tra studenti a tempo pieno e altri status

Dati non disponibili

Fonte: questionario BFUG.

In diversi paesi (Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Danimarca, Estonia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Ucraina e Regno Unito), gli studi a tempo parziale sono probabilmente legati a maggior investimenti finanziari privati rispetto agli studenti a tempo pieno. Ciò si esprime in vari modi, diretti e indiretti. In Slovenia e Regno Unito, ad esempio, le tasse accademiche per gli studi a tempo parziale non sono regolamentate e possono essere stabilite dagli istituti di istruzione superiore stessi, mentre le tasse accademiche per gli studi a tempo pieno sono regolamentate a livello centrale. Analogamente, in Estonia, gli studenti a tempo parziale non sono espressamente tenuti a pagare tasse più alte, ma poiché esistono solo pochissime strutture finanziate dallo stato per questa categoria di studenti, spesso questi devono

provvedere autonomamente a coprire le spese di frequenza. In Irlanda, gli studenti a tempo parziale non possono partecipare alla Free Fees Initiative (iniziativa tasse gratuite), grazie alla quale gli studenti a tempo pieno sono esonerati dal pagamento di tasse accademiche.

Il sostegno agli studenti è un’altra area in cui si osservano differenze tra studenti a tempo pieno e a tempo parziale. In Irlanda, Lettonia e Paesi Bassi, ad esempio, gli studenti a tempo parziale non possono richiedere borse di studio, e a Malta solo alcune categorie di studenti a tempo parziale possono avere accesso a questo tipo di sostegno. L’Ungheria afferma che, contrariamente agli studenti a tempo pieno, quelli a tempo parziale non possono richiedere forme di sostegno basate sulla necessità. In Croazia, chi studia a tempo parziale non ha diritto a molti benefit per gli studenti, incluso vitto e alloggio sovvenzionati e assicurazione sanitaria, mentre in Estonia gli studenti a tempo parziale non possono richiedere prestiti. Sebbene il Regno Unito offra sostegno finanziario sia agli studenti a tempo pieno che a quelli a tempo parziale, ciascuna categoria di studenti è coperta da un diverso schema di sostegno finanziario.

Alcuni paesi o regioni all’interno di paesi (Armenia, Azerbaigian, Comunità francese del Belgio, Bulgaria, Cipro, Grecia, Italia, Kazakhstan, Lituania, Lussemburgo, Moldova, Norvegia e Spagna) indicano che non c’è differenza tra studi a tempo pieno e a tempo parziale a livello di tasse e di sostegno finanziario. In base alla definizione di studente a tempo parziale di ciascun paese (vd. informazioni fornite all’inizio di questo paragrafo), ciò può assumere significati diversi. Nei paesi in cui gli studenti a tempo parziale acquisiscono un numero di crediti meno significativo per anno accademico rispetto agli studenti a tempo pieno, le tasse e il sostegno sono calcolati in relazione al carico di lavoro degli studenti; in altre parole, se gli studenti ottengono meno crediti, pagano meno tasse e possono richiedere meno sostegno finanziario (ad es. in Italia e Lituania). Nei paesi in cui gli studenti a tempo pieno e a tempo parziale conseguono lo stesso numero di crediti, le tasse e il sostegno sono identici per entrambe le categorie di studenti (ad es. in Bulgaria e Moldova).

Tra i paesi in cui gli studenti a tempo parziale corrispondono contributi finanziari privati più alti rispetto agli studenti a tempo pieno, soltanto due paesi – Irlanda e Slovenia – affermano che stanno considerando una riforma del sistema a favore degli studenti a tempo parziale. In Irlanda, la National

Strategy for Higher Education to 2030 (Strategia nazionale per l’istruzione superiore fino al 2030)

raccomanda la rimozione dei disincentivi agli studi a tempo parziale, mentre in Slovenia il Piano generale per l’istruzione superiore 2011-2020 include l’obiettivo politico di eliminare le tasse accademiche per gli studi a tempo parziale.

6.4.3. Offerta di studi a tempo parziale da parte degli istituti

Documenti correlati