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Capitolo 2. Introduzione all’analisi economica: finalità

3.2 L’analisi del benchmark di riferimento: il TCO dei veicol

3.2.1 Prezzo di acquisto e valore residuo

Come anticipato nel capitolo precedente, per quanto riguarda le quattro tipologie di auto ad alimentazione “tradizionale” il riferimento sarà costituito dalle altrettante versioni (corrispondenti, appunto, ai quattro diversi tipi di alimentazione) dello stesso modello di

auto: una Fiat Punto 4a serie modello Street. Questo modello di auto, già disponibile

sui mercati, è infatti realizzato nelle quattro versioni oggetto d’analisi in questo lavoro. In particolare considereremo:

-­‐ per la versione a benzina una Fiato Punto 1.2 8V 5p. Street -­‐ per la versione diesel una Fiat Punto1.3 MJT II 75CV 5p. Street -­‐ per la versione a GPL una Fiat Punto 1.4 8V 5p. Easy Power Street

-­‐ per la versione a metano una Fiat Punto 1.4 8V 5p. Natural Power Street 116.

Per quanto riguarda le versioni a GPL e a metano il modello di riferimento è, come anticipato, un bi-fuel ovvero un’auto ad alimentazione mista benzina - GPL e benzina - metano: questo tipo di motorizzazione prevede che l’auto possa funzionare o solo a benzina o solo a GPL/metano ma non contemporaneamente in entrambe le modalità. In ogni caso è però necessario un avviamento iniziale a benzina per poi passare automaticamente ad un’alimentazione esclusiva a GPL o metano. Ai fini della nostra analisi ci concentreremo sul caso di un’alimentazione esclusiva a GPL e a metano, tralasciando la possibilità di funzionamento a benzina di queste vetture, visto che tali vetture sono acquistate per un uso prevalente a GPL o metano e che per il confronto con un’analoga auto a benzina è stato considerato un altro modello. 117

Il prezzo di acquisto considerato per ognuna delle tipologie di auto è rappresentato dal prezzo di listino “chiavi in mano” di un’auto nuova, disponibile online sul sito della rivista automobilistica “Quattroruote” 118. In particolare in tabella 3.1 sono riportati i prezzi di acquisto per ognuno dei modelli considerati:

                                                                                                               

116  La scelta di considerare la versione 1.200 cc a benzina è dipesa dal fatto che, per

quanto riguarda il modello da noi considerato di Fiat Punto quarta serie, non esiste la versione a benzina 1.400 cc. La scelta della casa costruttrice è stata, infatti, quella di produrre un’unica versione a benzina (di cilindrata 1.200 cc, appunto) e di realizzare nella cilindrata 1.400 cc unicamente le versioni bi-fuel a benzina-GPL e benzina-metano. Lo stesso ragionamento vale per la versione diesel, di cui esiste solo la versione di cilindrata 1.300 cc.

117 Il consumo di benzina, seppur presente, si considera in questi casi limitato alla sola

fase di avviamento del veicolo e quindi di ammontare trascurabile rispetto al consumo dei combustibili principali, ovvero GPL e metano. Si consideri che i veicoli bi-fuel a metano passano quasi immediatamente all’alimentazione a metano una volta avviati, mentre per quelli a GPL servono pochissimi minuti (circa 500 metri). Le informazioni tratte da alcuni proprietari di queste tipologie di veicoli confermano che si tratta di un consumo veramente irrisorio per quel che riguarda la benzina: circa 2 litri ogni 1000 km, ovvero l’1 – 2% circa dei consumi totali.

118 Dati disponibili online al sito: Quattroruote, Listino Fiat Punto, http://www.quattroruote.it/listino/fiat/punto (sito consultato il 4 novembre 2015).

Tabella  3.1:  prezzo  di  acquisto  “chiavi  in  mano”  delle  varie  versioni  

ALIMENTAZIONE MODELLO PREZZO DI ACQUISTO

BENZINA Fiato Punto 1.2 8V 5p. Street € 14.000

DIESEL Fiat Punto1.3 MJT II 75CV 5p. Street € 15.900

METANO bi-fuel Fiat Punto 1.4 8V 5p. Natural Power Street € 17.000 GPL bi-fuel Fiat Punto 1.4 8V 5p. Easy Power Street € 16.000

Fonte  dati:  Listino  Fiat  Punto,  Quattroruote,  http://www.quattroruote.it/listino/fiat/punto

Come si può vedere il prezzo della Fiat Punto aumenta quando si passa alle versioni a metano ed a GPL: il motivo di questo aumento è rappresentato dal fatto che per ottenere, per esempio, un’auto a GPL è necessario apportare alcune modifiche alla versione originale a benzina per adattarla ad una alimentazione alternativa a GPL, ovvero inserire un impianto a GPL. Lo stesso ragionamento vale per l’auto a metano. 119

I costi di un impianto a GPL, come pure di uno a metano, variano in base al tipo di vettura cui sono destinati (a seconda che tale vettura sia a carburatore, ad iniezione o che sia ad iniezione con marmitta catalitica) ed inoltre anche in base al tipo di impianto utilizzato (con miscelatore, o di ultima generazione, a iniezione multipoint con elettro iniettori). Si può affermare, in ogni caso, che un impianto a metano costa mediamente di più rispetto ad uno a GPL e questo è dovuto principalmente al costo del serbatoio ad alta pressione per lo stoccaggio del metano 120.

Passiamo ora ad analizzare il valore residuo delle quattro versioni di Fiat Punto considerate, ovvero il valore posseduto da ciascuna di esse al momento della rivendita sul mercato dell’usato dopo un periodo di utilizzo di cinque anni (come previsto dalle ipotesi presentate nel capitolo precedente). Questo valore sarà certamente inferiore                                                                                                                

119 In Italia esistono due principali aziende, leader mondiali nella conversione di auto a

benzina o diesel in auto bi-fuel a GPL o metano: Landi Renzo e BRC. Queste aziende realizzano sia adattamenti per un funzionamento a GPL o metano di auto usate di proprietà di soggetti privati, sia il montaggio di impianti a GPL o metano in auto nuove per conto delle case costruttrici (questo significa, in termini pratici, che per esempio per la versione bi-fuel a benzina o GPL della Punto, la Fiat realizza esclusivamente le fasi produttive che portano all’ottenimento di un’auto a benzina e poi commissiona a Landi Renzo l’installazione su questo veicolo di un impianto a GPL, in modo da ottenere alla fine di tutte queste fasi un’auto bi-fuel a benzina o GPL).

120 Il prezzo di un impianto a GPL varia da 550 a 1.800 €, mentre quello di un impianto

a metano ha un range che va da 1.000 a 2.300 €. Dati ufficiali forniti dall’azienda Landi Renzo sul sito: http://www.landi.it/ita/Costo-impianto-a-gas-costo-impianti-gpl-e-metano.jsp (sito consultato il 4 novembre 2015).

rispetto al prezzo al di acquisto per effetto del fenomeno dell’obsolescenza economica e del logorio fisico-tecnico delle auto, ma per stimarne l’ammontare esistono due possibili approcci. Un primo approccio per la “quotazione” delle auto usate prevede di effettuare un calcolo matematico approssimativo basato esclusivamente sugli anni di utilizzo e su alcune percentuali di svalutazione fisse e predeterminate che aumentano semplicemente al passare del tempo. Il principale limite di questo approccio è costituito dal fatto che esso non tiene conto delle reali condizioni del veicolo ma soltanto dell’anno di acquisto. Inoltre trascura la componente “pregio” ovvero il fatto che per alcuni modelli particolarmente pregiati la quotazione non scende mai al di sotto di un valore minimo di mercato (inoltre dopo 20 anni un’auto inizia la sua carriera “d’epoca” e comincia a rivalutarsi come “auto d’epoca”). L’altro approccio utilizzabile per una stima del valore residuo dell’auto dopo un certo numero di anni di utilizzo è quello di affidarsi a siti specializzati (come Eurotax o Quattroruote) che effettuano un calcolo più realistico a partire dai dati relativi alla specifica vettura da valutare (alcuni dei quali reperibili nel libretto di circolazione del veicolo). Anche questo modello però, pur essendo meno approssimativo del precedente, non è esente da difetti in quanto non considera né le reali condizioni dell’auto, né il rapporto tra domanda e offerta specifico del contesto in cui l’auto sarà venduta 121.

Nell’ambito della nostra analisi la scelta non può che ricadere sul primo dei due approcci appena descritti per la stima del valore residuo delle varie tipologie di auto considerate, ovvero quello delle percentuali di svalutazione, in quanto, trattandosi di un’analisi puramente teorica, facciamo riferimento a modelli specifici di auto di cui però non possiamo conoscere il reale stato di usura 122. Inoltre l’importante, al fine di ottenere dati omogenei e confrontabili, è adottare una metodologia coerente ovvero identica per tutte e quattro le auto oggetto d’analisi.

In particolare il calcolo matematico da noi adottato prevede le seguenti percentuali: • dopo 1 anno l’auto si svaluta del 25% e quindi vale il 75% del prezzo originario; • dopo 2 anni l’auto si svaluta del 15% e quindi vale il 60% del prezzo originario;                                                                                                                

121 Cfr. Latuaauto, http://www.latuaauto.com/come-quotare-la-propria-auto-1443.html

(sito consultato il 5 novembre 2015).

122 Si pensi all’infausta evenienza di un incidente stradale, il che provocherebbe una

forte riduzione nel valore residuo dell’auto a causa dei danni subiti (in alcuni casi addirittura il valore può azzerarsi se il veicolo viene completamente distrutto). E’ chiaro, però, che questo costituisca un evento accidentale che non può essere previsto anticipatamente e che quindi dovrà essere trascurato nella nostra analisi, nonostante rappresenti una possibilità reale che spesso influenza pesantemente il valore residuo dei veicoli al momento della rivendita.

• dopo 3 anni l’auto si svaluta del 10% e quindi vale il 50% del prezzo originario; • dopo 4 anni l’auto si svaluta del 7,5% e quindi vale il 42,5% del prezzo

originario;

• dopo 5 anni l’auto si svaluta del 7,5% e quindi vale il 35% del prezzo originario123.

Applicando queste percentuali di svalutazione possiamo stimare il valore residuo di ognuna delle versioni di Fiat punto considerate dopo un periodo di cinque anni di utilizzo, semplicemente calcolando il 35% del prezzo di acquisto iniziale. I prezzi di acquisto ed i corrispondenti valori residui per ciascun modello considerato sono presentati in tabella 3.2:

Tabella  3.2:  prezzo  di  acquisto  e  valore  residuo  dopo  5  anni  delle  varie  versioni  

ALIMENTAZIONE MODELLO PREZZO DI ACQUISTO VALORE RESIDUO

BENZINA Fiato Punto 1.2 8V 5p.

Street € 14.000 € 4.900

DIESEL Fiat Punto1.3 MJT II 75CV 5p. Street € 15.900 € 5.565

METANO bi-fuel Fiat Punto 1.4 8V 5p.

Natural Power Street € 17.000 € 5.950

GPL bi-fuel Fiat Punto 1.4 8V 5p.

Easy Power Street € 16.000 € 5.600

Fonte  dati:  elaborazione  su  dati  Latuaauto,  http://www.latuaauto.com/come-­‐quotare-­‐la-­‐propria-­‐auto-­‐ 1443.html