Analogamente a quanto già detto per le azioni preventive, anche i controlli vengono ripresi in parte sia dal manuale tecnico sia dal programma. L’impostazione, proprio per la ragione appena esposta, rimane simile a quella dei documenti precedenti, cioè si analizza ciascuna classe di elementi e per ogni categoria vengono indicati i controlli relativi alle problematiche individuate nel manuale tecnico:
– fondazioni; – pavimenti esterni e interni;
– strutture verticali; – rivestimenti interni ed esterni;
– strutture orizzontali; – apparati decorativi;
– coperture; – infissi;
– collegamenti verticali esterni; – impianti;
– collegamenti verticali interni; – beni mobili.
Questa è la logica di compilazione, ma una volta redatta non sempre sarà evidente la stretta connessione tra verifica e problematica, in quanto alcuni controlli sono comuni a più problematiche.
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Allegati
Al manuale d’uso dovranno essere allegati:
– gli schemi grafici contenenti le codificazioni degli elementi tecnologici e l’orientamento, al fine di ga-rantire la comunicazione tra utente e servizio di attuazione del piano,
– lo schema del piano di sicurezza sul luogo di lavoro previsto dalla vigente normativa. Sarà cura del com-pilatore del piano valutare i possibili nessi tra piano di sicurezza e previsioni del manuale d’uso;
– il glossario. Data la dichiarata destinazione a un pubblico non esperto si è ritenuto indispensabile intro-durre come strumento di supporto un glossario apposito, che attinge dal glossario generale allegato al rapporto di ricerca, selezionando i termini che fanno riferimento all’edificio, e se necessario aggiungen-do lemmi o ulteriori spiegazioni a vantaggio di utenti non professionali;
– le schede di intervento, in cui si registrano, aggiornando così il documento, le notizie relative a modifi-che apportate successivamente all’edificio;
– le certificazioni e i manuali relativi agli impianti;
– le schede di segnalazione di anomalie riscontrate nell’edificio. Tale scheda è costituita da voci che iden-tificano l’oggetto, la sua ubicazione, la data dell’ispezione, le condizioni ambientali, i risultati, ed even-tuali annotazioni. Ogni ispezione dovrebbe essere corredata da una serie di fotografie dell’oggetto o del componente ispezionato.
Scheda di intervento Data dell’intervento
Parte interessata dall’intervento:
Materiali e tecniche impiegate:
Tempi di ispezione per il controllo dell’intervento:
Punti critici da controllare con accuratezza:
Problemi non risolti dall’intervento:
inizio:
fine:
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SCHEDA DI SEGNALAZIONE DI ANOMALIE RISCONTRATE Oggetto dell’ispezione:
Codice univoco Carta del Rischio:
Ubicazione nell’edificio:
Piano:
Vani adiacenti:
Condizioni in cui è avvenuta l’ispezione Data e giorno della settimana:
Ora del giorno:
Temperatura atmosferica (si può ricavare dai giornali):
Umidità relativa (se disponibile):
Condizioni atmosferiche: ❑Sole ❑Pioggia ❑Nebbia
Condizioni atmosferiche del giorno precedente: ❑Sole ❑Pioggia ❑Nebbia
Modifiche rispetto alla situazione registrata intervenute nell’uso e nella gestione, attuate senza consultare il progettista
❑ Destinazione d’uso Quando: Perché:
❑ Accessibilità Quando: Perché:
❑ Afflusso di pubblico Quando: Perché:
❑ Altro Quando: Perché:
Motivazione che ha portato all’ispezione
❑ Segnalazione di un fenomeno di degrado o di un guasto da parte di inquilini/turisti/altri
❑ Scadenza del periodo consigliato di ispezione
❑ Ispezione occasionale
Elemento ispezionato
Codice:
Se si tratta di un intonaco o finitura esterna. Esposizione della facciata controllata:
Durante l’ispezione sono stati osservati i seguenti fenomeni:
Primi provvedimenti presi in seguito al rilevamento di guasti o fenomeni di degrado:
Il provvedimento di emergenza è stato eseguito in data:
Chi ha eseguito il provvedimento di emergenza: ❑Tecnico responsabile ❑Utente ❑Impresa Dati di chi eseguito l’intervento:
Nome Cognome
Qualifica Indirizzo
Si è ritenuto opportuno avvisare del problema i responsabili della gestione tecnica: ❑Sì ❑No Perché:
Note generali che si ritiene opportuno segnalare:
❑ Fondazioni
❑ Strutture verticali
❑ Strutture orizzontali
❑ Coperture
❑ Collegamenti verticali interni
❑ Collegamenti verticali esterni
❑ Pavimentazioni interne
❑ Pavimentazioni esterne
❑ Rivestimenti e decorazioni interni
❑ Rivestimenti e decorazioni esterni
❑ Infissi
❑ Impianti
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Classe Impianto Sottoclasse Elementi Impianto
Capitolo 1 – Disposizioni generali
1.1. Premessa
L’Amministrazione Committente, preso atto dell’importanza culturale del proprio patrimonio architettonico, intende avviare una prassi che consenta di seguire la trasformazione degli edifici e prevenire i processi di de-grado, così da massimizzarne la permanenza materiale.
A tale scopo essa ha predisposto un Piano di conservazione che fornisce tutte le informazioni possedute sull’edificio, le indicazioni dei controlli necessari a monitorare lo stato di conservazione nonché degli inter-venti che, in base ai dati rilevati, si rendano necessari per prevenire il degrado dell’edificio.
L’Amministrazione Committente reputa infatti che una costante e accurata opera di conservazione pro-grammata e di manutenzione preventiva possa incrementare la durabilità dell’edificio e limitare i danni dei fattori aggressivi esterni.
Tale processo conservativo si basa su una serie di informazioni accuratamente raccolte nel Piano di con-servazione e si articola nei seguenti momenti fondamentali:
– monitoraggio e controllo dell’edificio orientati alla conoscenza del bene e del suo stato di conserva-zione, onde rilevare tempestivamente eventuali segni di alterazione;
– adempimento costante di piccoli interventi manutentivi che consentano di prevenire fenomeni di degrado;
– diagnostica in relazione agli stati di degrado, di guasto o alle anomalie che fossero eventualmente riscon-trati nel corso dei controlli, al fine di predisporre i dati necessari alla progettazione degli interventi riparativi;
– eventuali interventi di riparazione a fronte di degradi o guasti verificatisi, qualora la loro gravità renda improrogabile l’intervento senza che si verifichi la perdita di componenti dell’immobile.
Per applicare sistematicamente il predetto Piano di conservazione, l’Amministrazione Committente in-tende conseguentemente istituire uno specifico servizio.
Poiché la realizzazione di tale programma richiede specifiche conoscenze, una pluralità di competenze professionali e precedenti esperienze di questo peculiare tipo di servizio nel settore dei beni culturali, e con-siderati inoltre gli impegni che gravano sulle proprie strutture tecniche e amministrative, l’Amministrazione ha ritenuto opportuno fare ricorso a un soggetto esterno particolarmente qualificato.
1.2. Forma
Per il raggiungimento degli scopi definiti in premessa, la stazione appaltante ha deciso di valersi di un ap-palto di servizi secondo la disciplina del D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 157 «Attuazione della Direttiva 92/50/CEE
in materia di appalti pubblici di servizi», scegliendo quale procedura d’aggiudicazione la licitazione priva-ta/l’appalto – concorso ecc.
1.3. Oggetto dell’appalto
Il presente appalto ha per oggetto l’integrale Servizio di Conservazione Programmata. Esso consiste nella somministrazione dei servizi e nell’esecuzione delle opere così come indicati di seguito, ed ha per oggetto gli immobili indicati nell’allegato B.