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Procedure di partecipazione dell’utente al controllo dell’edificio

Nel documento Regione Lombardia. Volumi pubblicati (pagine 138-143)

Analogamente a quanto già detto per le azioni preventive, anche i controlli vengono ripresi in parte sia dal manuale tecnico sia dal programma. L’impostazione, proprio per la ragione appena esposta, rimane simile a quella dei documenti precedenti, cioè si analizza ciascuna classe di elementi e per ogni categoria vengono indicati i controlli relativi alle problematiche individuate nel manuale tecnico:

– fondazioni; – pavimenti esterni e interni;

– strutture verticali; – rivestimenti interni ed esterni;

– strutture orizzontali; – apparati decorativi;

– coperture; – infissi;

– collegamenti verticali esterni; – impianti;

– collegamenti verticali interni; – beni mobili.

Questa è la logica di compilazione, ma una volta redatta non sempre sarà evidente la stretta connessione tra verifica e problematica, in quanto alcuni controlli sono comuni a più problematiche.

©Edizioni Angelo Guerini e Associati

Allegati

Al manuale d’uso dovranno essere allegati:

– gli schemi grafici contenenti le codificazioni degli elementi tecnologici e l’orientamento, al fine di ga-rantire la comunicazione tra utente e servizio di attuazione del piano,

– lo schema del piano di sicurezza sul luogo di lavoro previsto dalla vigente normativa. Sarà cura del com-pilatore del piano valutare i possibili nessi tra piano di sicurezza e previsioni del manuale d’uso;

– il glossario. Data la dichiarata destinazione a un pubblico non esperto si è ritenuto indispensabile intro-durre come strumento di supporto un glossario apposito, che attinge dal glossario generale allegato al rapporto di ricerca, selezionando i termini che fanno riferimento all’edificio, e se necessario aggiungen-do lemmi o ulteriori spiegazioni a vantaggio di utenti non professionali;

– le schede di intervento, in cui si registrano, aggiornando così il documento, le notizie relative a modifi-che apportate successivamente all’edificio;

– le certificazioni e i manuali relativi agli impianti;

– le schede di segnalazione di anomalie riscontrate nell’edificio. Tale scheda è costituita da voci che iden-tificano l’oggetto, la sua ubicazione, la data dell’ispezione, le condizioni ambientali, i risultati, ed even-tuali annotazioni. Ogni ispezione dovrebbe essere corredata da una serie di fotografie dell’oggetto o del componente ispezionato.

Scheda di intervento Data dell’intervento

Parte interessata dall’intervento:

Materiali e tecniche impiegate:

Tempi di ispezione per il controllo dell’intervento:

Punti critici da controllare con accuratezza:

Problemi non risolti dall’intervento:

inizio:

fine:

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SCHEDA DI SEGNALAZIONE DI ANOMALIE RISCONTRATE Oggetto dell’ispezione:

Codice univoco Carta del Rischio:

Ubicazione nell’edificio:

Piano:

Vani adiacenti:

Condizioni in cui è avvenuta l’ispezione Data e giorno della settimana:

Ora del giorno:

Temperatura atmosferica (si può ricavare dai giornali):

Umidità relativa (se disponibile):

Condizioni atmosferiche: Sole Pioggia Nebbia

Condizioni atmosferiche del giorno precedente: Sole Pioggia Nebbia

Modifiche rispetto alla situazione registrata intervenute nell’uso e nella gestione, attuate senza consultare il progettista

Destinazione d’uso Quando: Perché:

Accessibilità Quando: Perché:

Afflusso di pubblico Quando: Perché:

Altro Quando: Perché:

Motivazione che ha portato all’ispezione

Segnalazione di un fenomeno di degrado o di un guasto da parte di inquilini/turisti/altri

Scadenza del periodo consigliato di ispezione

Ispezione occasionale

Elemento ispezionato

Codice:

Se si tratta di un intonaco o finitura esterna. Esposizione della facciata controllata:

Durante l’ispezione sono stati osservati i seguenti fenomeni:

Primi provvedimenti presi in seguito al rilevamento di guasti o fenomeni di degrado:

Il provvedimento di emergenza è stato eseguito in data:

Chi ha eseguito il provvedimento di emergenza: Tecnico responsabile Utente Impresa Dati di chi eseguito l’intervento:

Nome Cognome

Qualifica Indirizzo

Si è ritenuto opportuno avvisare del problema i responsabili della gestione tecnica: No Perché:

Note generali che si ritiene opportuno segnalare:

Fondazioni

Strutture verticali

Strutture orizzontali

Coperture

Collegamenti verticali interni

Collegamenti verticali esterni

Pavimentazioni interne

Pavimentazioni esterne

Rivestimenti e decorazioni interni

Rivestimenti e decorazioni esterni

Infissi

Impianti

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Classe Impianto Sottoclasse Elementi Impianto

Capitolo 1 – Disposizioni generali

1.1. Premessa

L’Amministrazione Committente, preso atto dell’importanza culturale del proprio patrimonio architettonico, intende avviare una prassi che consenta di seguire la trasformazione degli edifici e prevenire i processi di de-grado, così da massimizzarne la permanenza materiale.

A tale scopo essa ha predisposto un Piano di conservazione che fornisce tutte le informazioni possedute sull’edificio, le indicazioni dei controlli necessari a monitorare lo stato di conservazione nonché degli inter-venti che, in base ai dati rilevati, si rendano necessari per prevenire il degrado dell’edificio.

L’Amministrazione Committente reputa infatti che una costante e accurata opera di conservazione pro-grammata e di manutenzione preventiva possa incrementare la durabilità dell’edificio e limitare i danni dei fattori aggressivi esterni.

Tale processo conservativo si basa su una serie di informazioni accuratamente raccolte nel Piano di con-servazione e si articola nei seguenti momenti fondamentali:

– monitoraggio e controllo dell’edificio orientati alla conoscenza del bene e del suo stato di conserva-zione, onde rilevare tempestivamente eventuali segni di alterazione;

– adempimento costante di piccoli interventi manutentivi che consentano di prevenire fenomeni di degrado;

– diagnostica in relazione agli stati di degrado, di guasto o alle anomalie che fossero eventualmente riscon-trati nel corso dei controlli, al fine di predisporre i dati necessari alla progettazione degli interventi riparativi;

– eventuali interventi di riparazione a fronte di degradi o guasti verificatisi, qualora la loro gravità renda improrogabile l’intervento senza che si verifichi la perdita di componenti dell’immobile.

Per applicare sistematicamente il predetto Piano di conservazione, l’Amministrazione Committente in-tende conseguentemente istituire uno specifico servizio.

Poiché la realizzazione di tale programma richiede specifiche conoscenze, una pluralità di competenze professionali e precedenti esperienze di questo peculiare tipo di servizio nel settore dei beni culturali, e con-siderati inoltre gli impegni che gravano sulle proprie strutture tecniche e amministrative, l’Amministrazione ha ritenuto opportuno fare ricorso a un soggetto esterno particolarmente qualificato.

1.2. Forma

Per il raggiungimento degli scopi definiti in premessa, la stazione appaltante ha deciso di valersi di un ap-palto di servizi secondo la disciplina del D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 157 «Attuazione della Direttiva 92/50/CEE

in materia di appalti pubblici di servizi», scegliendo quale procedura d’aggiudicazione la licitazione priva-ta/l’appalto – concorso ecc.

1.3. Oggetto dell’appalto

Il presente appalto ha per oggetto l’integrale Servizio di Conservazione Programmata. Esso consiste nella somministrazione dei servizi e nell’esecuzione delle opere così come indicati di seguito, ed ha per oggetto gli immobili indicati nell’allegato B.

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