Capitolo 9 Lo strumento di indagine per il modello del ruolo agito
9.1 Il processo di analisi del ruolo agito
Gli strumenti maggiormente utilizzati per la definizione dell’analisi del ruolo agito sono l’osservazione partecipata e l’intervista semistrutturata. In particolare per questo studio si è approfondita quest’ultima metodologia. Come si è detto per questo studio sono state svolte 134 interviste della durata di circa 55 minuti. Lo strumento si è via via perfezionato fino a raggiungere il grado di definizione che qui si presenta.
La metodologia di analisi del ruolo agito proposta è un procedimento di ricerca fondato sul momento chiave dell’intervista.
Il tipo di intervista descritto in questo paragrafo è quello biografico, fondato cioè sul racconto di un “progetto di senso” da parte dell’intervistato stimolato da domande specifiche ma formulate in modo aperto e non del tutto sistematizzato.
In questo processo, il ruolo dell’intervistatore non è dunque soltanto quello di “fare una serie di domande e raccogliere le risposte”, ma quello più complesso di condurre una discussione incentrata sul tema del ruolo agito all’interno dell’organizzazione, cercando il più possibile di lasciare inalterato il progetto di senso dell’intervistato e la sua “narrazione”. Per questo, è importante che la discussione sia arricchita da esempi ed esperienze dirette, che vanno considerate come parte essenziale dell’analisi.
Questa metodologia di intervista è tipica della ricerca sociale non standard e qualitativa, caratterizzata da:
• Interazione caratterizzata da prossimità ed empatia • Strumenti di rilevazione non direttivi e poco strutturati • Materiale raccolto in modo non codificato (testi)
• Presentazione del materiale con uso di frammenti di testi
L’intervista biografica presentata in questo documento è costruita per essere somministrata direttamente al titolare del ruolo agito. L’analisi può essere arricchita in seguito da interviste di approfondimento a colleghi pari grado, responsabili e “clienti” del ruolo analizzato; si ritiene però
assolutamente indispensabile coinvolgere direttamente il titolare del ruolo indagato per poter cogliere sfumature, stili di lavoro e situazioni “di fatto” che possono facilmente sfuggire ad analisi effettuate esclusivamente in back office.
Il processo di analisi del ruolo agito ha seguito le seguenti fasi:
1. Preparazione
a. Raccogliere informazioni e dati di sfondo b. Pre-analizzare i dati
c. Predisporre il “Dossier dell’ intervitato” raccogliendo preliminarmente tutti i dati
disponibili (“dossier” dell’intervistato: curriculum, performance review, job description, assessment, ordini di servizio)
2. Realizzazione
a. Stabilire il “Patto”: esplicitare gli obiettivi subito avendo già chiarito finalità e motivazioni nella convocazione
b. Gestire i contenuti c. Gestire la relazione 3. Analisi
a. Comincia durante l’intervista b. Prosegue durante il debriefing 4. Formalizzazione
a. Trascrivere informazioni, dati, elementi emersi nell’intervista b. Esplicitare i risultati
5. Feedback
a. Condividere i risultati
b. Gestire il processo sia nei contenuti sia nella relazione
La fase preliminare: preparazione dell’intervista e raccolta della documentazione
Pur contenendo in sé molte domande in grado di far emergere aspetti rilevanti del Ruolo, della Professione e della Persona, è necessario preparare l’intervista raccogliendo quante più informazioni “ufficiali” a disposizione della Direzione Risorse Umane riguardo l’intervistato e la posizione aziendale da lui occupata al momento dell’intervista. Per esempio, possono essere di grande utilità per l’interpretazione del ruolo agito sia documenti organizzativi, ordini di servizio, incarichi formali sia risultati di Assessment e monitoraggi precedenti, nonché curriculum vitae aggiornato e, in generale, qualunque altra informazione in possesso della Direzione Risorse Umane.
Si ritiene inoltre essenziale una ricognizione sul contesto organizzativo in cui opera la persona, in particolare lo snodo organizzativo, la sede e l’importanza strategica del business in cui è coinvolto (per esempio, Alta Velocità).
La conoscenza approfondita di questi elementi prima di iniziare l’intervista consente una corretta taratura sia degli indicatori, sia di consegne e rilanci da utilizzare durante l’intervista.
La conduzione dell’intervista: consegne e rilanci
Come accennato in precedenza, lo stile di intervista previsto da questa metodologia è ti tipo non sistematico. La struttura di intervista e la traccia riportata nei paragrafi successivi è da intendersi quindi come fonte di ispirazione per la conduzione, che deve avvenire utilizzando quanto più possibile consegne e rilanci ed evitando il più possibile domande reiterate o richieste dirette: Le consegne sono modi diretti di sollecitare la continuazione del discorso dell’intervistato, chiedendo approfondimenti o spiegazioni su un argomento appena narrato; sono spesso interrogazioni categoriali: come, perché, quando… Esse portano l’intervistato a parlare più diffusamente del sotto-tema al quale si riferiscono, facilitando la produzione discorsiva
I rilanci hanno la stessa finalità ma si riferiscono più da vicino e con maggiore incisività al livello intenzionale e valutativo del discorso. Essi tendono a far sì che emergano motivazioni e giudizi non legati a concatenazioni causali prodotte ad hoc. Esempi: “Lei mi ha detto che… io ne ho dedotto” Possono portare a effetti di resistenza o di reattività (radicalizzazione dell'opinione espressa). L'intervistatore deve saper costruire tutti i tipi di rilancio in ogni momento dell'intervista, in modo che possa selezionare, quando decide di intervenire, il rilancio più opportuno, tenendo conto della "diagnosi interpretativa" effettuata sul frammento di discorso dell'intervistato precedente il suo intervento.
La consegna iniziale: il patto d’intervista
La consegna iniziale, o “patto d’intervista”, viene costruita sia attraverso la formula di convocazione, sia nei primi minuti dell’incontro. Essa è essenziale per superare i normali dubbi,
incertezze e timori che possono accompagnare l’atmosfera d’intervista.
Di seguito un esempio di script iniziale d’intervista:
Come le avranno già annunciato, abbiamo richiesto la sua collaborazione per questa breve intervista con lo scopo di analizzare il suo “ruolo agito” all’interno della sua organizzazione.. Intendiamo per “ruolo agito” ciò che ogni persona fa effettivamente, in rapporto con gli altri ed in relazione ai risultati e alle aspettative attese. Nell'interpretazione del ruolo agito, teniamo conto di tre dimensioni rilevanti: il ruolo, la professione e la persona.
Il processo di analisi utilizza l'approccio tipico delle scienze sociali, e prevede una parte di analisi qualitativa sul campo condotta attraverso interviste. Ed eccoci al motivo del nostro incontro odierno: le chiediamo di raccontarci il suo "ruolo agito", cioè il modo in cui è solito interpretare e svolgere il suo lavoro quotidiano.
L'intervista sarà condotta in un modo il più possibile informale e destrutturato, cercando però allo stesso tempo di toccare tutti i punti essenziali per l’analisi.
In generale, ci sono alcuni elementi che è spesso utile chiarire al fine di presentare l’intervista: • Non si tratta di uno strumento di valutazione, ma di analisi del lavoro.
• Non è essenziale sforzarsi di essere “oggettivi”, perché la metodologia qualitativa è in grado di sistematizzare e valorizzare il percepito di ciascun intervistato.
• Il risultato dell’intervista contribuisce ad alimentare la conoscenza dell’organizzazione reale delle funzioni di staff incaricate dello sviluppo del Personale.