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I BISOGNI DEGLI UTENT

3.5 OPPORTUNITà D’USO

3.5.5 QUANDO FINISCE IL PROGETTO? LA GESTIONE DEL LUOGO

L’inizio della fase di manutenzione, gestione e monitoraggio è spesso marcata da un’inaugurazione ufficiale. Molti la considerano come la fine del progetto, in realtà è l’inizio della quarta fase (vedi figura 225 p. 129), una di quelle più importanti e da non dimenticare [Stiles, 2010, p. 39].

Matthew Carmona definisce “public space management” come «The set of process- es and practices that attempt to ensure that public space can fulfil all its legitimate roles, whilst managing the interactions between, and impacts of, those multiple functions in a way that is acceptable to its users103» [Carmona, 2008, p. 66].

Nella pubblicazione Public Space: The Management Dimension, la gestione è concet- tualizzata in quattro processo chiave interrelati:

• la gestione degli usi e dei conflitti tra gli usi; • la manutenzione programmata;

• i nuovi investimenti sullo spazio pubblico e il reperimento delle risorse104;

• il coordinamento degli interventi sullo spazio pubblico105.

Questi tre modelli hanno caratteristiche differenti, i loro vantaggi106 e svantaggi107, e

non c’è una ragione pratica o morale che rende un modello migliore dell’altro. Nel- la realtà non costituiscono approcci completamente separati; nell’effettiva gestione dello spazio pubblico questi tre modelli si combinano talvolta in modo armonico, tal- volta conflittuale [Carmona, 2008, p. 79]. La gestione partecipata fornisce un senso di attaccamento alla comunità, incrementa il “sense of place”, ecc. oltre a diminuire i costi di manutenzione da parte dell’Amministrazione comunale (e in regime di risor-

103 “La gestione dello spazio pubblico è l’insieme dei processi e delle pratiche che cercano di garantire che lo spazio pubblico sia in grado di soddisfare tutti i suoi legittimi ruoli, mentre allo stesso tempo regola le interazioni tra - e gli impatti di - le multiple funzioni in un modo che sia accettabile per i suoi utenti” (traduzione dell’autore).

104 la regolazione degli usi e dei conflitti, e la manutenzione fisica degli spazi pubblici richiedono risorse, finan- ziarie e materiali. L’efficacia degli strumenti regolativi e delle manutenzione programmata è correlata alla somma di risorse dedicate a queste attività. Di tanto in tanto sono necessarie somme di denaro più consistenti per interventi di ridisegno dello spazio.

105 Tutti gli attori e gli uffici coinvolti nella regolazione, nella manutenzione e nel reperimento delle risorse devono lavorare nella stessa direzione.

106 la chiarezza delle responsabilità del modello state-centred; l’abilità di destinare le risorse in modo più sen- sibile e responsivo ai cambiamenti nella domanda nel modello market-centred; la sensibilità nei confronti delle necessità degli utenti e l’impegno della comunità nell’approccio community-centred [Carmona, 2008, p. 80].

107 la potenziale burocratizzazione e insensibilità del modello state-centred; il rischio di esclusione e merci- ficazione dell’approccio market-led; la frammentazione, la mancanza di prospettiva e l’ineguaglianza del modello

Figura 225. S t i l e s [2010], Urban Open Space Programming, Design and Mainen- tance: le quattro fasi del progetto.

Figura 227. Carmona, 2012, “The three models of public space management”.

Figura 226. Il proces- so di pianificazione come un ciclo conti- nuo, Anderson 1995 in Steiner e Butler, 2007, p. 3.

La manutenzione di MFO Park è facilitata da una se- rie di dispositivi integrati nel progetto, che rendono completamente ispeziona- bile la struttura e permetto- no di chiuderla al pubblico in occasione di eventuali lavori @DC.

Figura 229. Granada: la completa accessibilità fa- vorisce anche i mezzi mec- canici che si occupano della pulizia della pavimentazio- ne @DC.

Figura 230. CABE, Commu-

nity-led spaces. A guide for local authorities and com- munity groups [2010].

Figura 231. CABE, Mana-

ging green spaces. Seven ingredients for success

se limitate questo è molto comodo). Le persone iniziano a percepire il “senso della proprietà dello spazio pubblico”: se da una parte questo è positivo, e include un in- sieme di valori, percezioni e motivazioni che promuovono la “presa di possesso” da parte dei cittadini dei processi di gestione dei valori dello spazio pubblico, dall’altro lato c’è il rischio di “privatizzazione” dello spazio da parte di una comunità che avver- te lo spazio come proprio, a scapito degli altri.

MANutENzIONE PROGRAMMAtA

Lo spazio pubblico e le infrastrutture, attrezzature e impianti hanno bisogno di esse- re mantenuti al fine di svolgere le funzioni che ne giustificano l’esistenza [Carmona, 2008, p. 66].

Questo riguarda qualsiasi cosa che permetta agli spazi pubblici di essere utilizzabi- li, sgombri (uncluttered), puliti e sicuri e comporta una serie di compiti regolari; la Commissione Europea nel documento Planning urban design and management for crime prevention [2008] ha esplicitato che «La manutenzione degli spazi pubblici comprende le funzioni di nettezza urbana (raccolta dei rifiuti domestici, rifiuti ingombranti, raccolta differenziata), di riparazione e manutenzione (sostituzione degli arredi danneggiati, ripristino dell’assetto stradale, gestione dei rottami) a cura dei responsabili della gestione, con il supporto di altri servizi pubblici e privati. In un’ottica di sicurezza, gestire bene la manutenzione permette di prevenire quegli elementi che portano alla svalutazione di uno spazio (disfunzioni, degrado, sporci- zia, rischio di aumento degli incendi, ecc.) e che rappresentano una fonte di allarme per gli utilizzatori e di stimolo per comportamenti criminali o vandalici» [European Commission, 2008].

La manutenzione dovrebbe essere presa in seria considerazione da tutti gli interes- sati, in quanto si tratta di un ulteriore investimento a lungo termine, senza il quale tutto lo sforzo che è stato fatto per progettare lo spazio può essere messo a rischio. Anche in questa fase è possibile coinvolgere la comunità locale in alcuni compiti, come ad esempio esercitare un controllo informale del sito, e assicurarsi che i pro- blemi che emergono vengano portati velocemente all’attenzione dei responsabili [Stiles, 2010, p. 39].

Le ricerche passate dimostrano che gli spazi aperti – anche i migliori – non possono essere progettati e dimenticati. La gestione e la manutenzione di uno spazio sono fondamentali per il suo buon funzionamento. Sono state messe a punto numerose tecniche di gestione, che includono programmazione di attività, gruppi di gestione degli utenti e associazioni pubblico-private. «Of course some management plans will

be better than others, but in nearly every case, any management plan that has been reasonably well thought through will be better than none at all108» [CABE, 2004b,

p.3].

Il presidente del CABE John Sorrell nella prefazione del libro di Sarah Gaventa [2006] ha dichiarato che alcuni dei nuovi spazi meravigliosamente progettati negli ultimi anni a Londra stavano cominciando a sembrare trasandati perché accuditi malamen- te. È importante assicurarsi che gli spazi siano accuditi da gruppi di persone com- petenti, e che ci sia a disposizione denaro sufficiente per prendersi cura degli spazi pubblici.

Sarah Gaventa [2006] continua: i nuovi spazi necessitano di essere gestiti e mante- nuti senza prosciugare in maniera estenuante le risorse. Progettare spazi che abbia- no bisogno di poca manutenzione è una preoccupazione importante, ma che ne- cessita di essere raggiunta senza realizzare spazi insipidi e poco attraenti. In alcuni casi, quando un progetto è di alto profilo o include significativi elementi vegetazio- nali, possono essere accettati alti costi di manutenzione. Fare economia al principio, come ad esempio utilizzare un manto erboso economico che necessita di essere rimpiazzato l’anno successivo, è una falsa economia. Un ragionamento sul breve ter- mine non è possibile quando si commissionano spazi pubblici.

«Monitoring and review allow you to keep the process of management planning alive after the document is written. They also give you the opportunity to keep dia- logue going, to continue to involve key officers and stakeholders and to celebrate success as you achieve your aims109» [CABE, 2004b, p.43].

Le Design & Management Recommendation for Public Open Space di PPS [How to turn a place around, 2000] esortano a incoraggiare volontari dalla comunità ad assi- stere con miglioramenti o manutenzione del luogo.