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Regolamentazione e modalità pratiche di deliberazione nel Tribunal Constitucional

In ordine alla distribuzione delle controversie tra i giudici che compongono il Collegio, la prassi deliberativa del TC prevede un sistema di assegnazione automatica, secondo uno schema predefinito analogo a quello vigente nel BVerfG tedesco, caratterizzato dall’adozione di una delibera collegiale sulla ripartizione

degli affari per il corrispondente anno giudiziario68.

In assenza, pertanto, di un meccanismo bifasico “all’italiana” – caratterizzato

da un sistema di assegnazioni “caso per caso” da parte del Presidente69 – appare

innanzitutto interessante concentrare l’attenzione sulla fattispecie in cui il

Magistrado ponente (Giudice relatore) risulti essere in disaccordo con la soluzione

adottata dalla maggioranza.

In primo luogo, si prendano le mosse dall’impostazione concettuale – manifestata nel voto particular di Tomás y Valiente alla STC 60/1983 – secondo la quale «el Ponente expresa la opinión de la Sala y no necesariamente la suya propia». Rivive così il principio della impersonalità e collegialità della decisione, la quale è frutto di tante singole volontà interpretative che, alla fine, trovano composizione in una soluzione imputabile all’organo giurisdizionale in quanto tale (a prescindere

dalla formalizzazione del dissenso)70.

III, 2015, 666-720 e M. ARAGÓN REYES, La reforma de la Ley Orgánica del Tribunal Constitucional, in Rev. Esp. Der. Const., 85, 2009, soprattutto 17 ss. e 34 ss. Funditus sulla riforma,

F. BALAGUER CALLEJÓN, G. CAMARA VILLAR, L. F. MEDINA REY, La nueva ley orgánica del

Tribunal Constitucional, Madrid, Tecnos, 2008.

68 In questo senso, cfr. L. LUATTI, Profili costituzionali, cit., 145 e J.L. CASCAJO CASTRO, La figura

del voto particular, cit., 180, nota 23 (il quale allude ad un «sistema de distribución de ponencias

por turno»). Peraltro, che tale sia il metodo di distribuzione delle cause emerge già da STC 26/1987 (FJ 5), ove si faceva riferimento alla figura del «Magistrado inicialmente designado Ponente en este recurso por turno automático». Sull’esperienza tedesca, cfr. W.K. GECK, Nombramiento y «status» de los magistrados del Tribunal Constitucional federal de Alemania, cit., 217.

69 Cfr. infra, Cap. V, §3.2.

70 Ancor più chiaramente, nel voto particular alla STC 3/1984 Rubio Llorente parla di «opinión mayoritaria de la Sala».

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In questo modo, risulta ragionevole, sul piano logico, la possibilità che lo stesso redattore di una sentenza possa dissociarsi “a titolo individuale” da una decisione non riconducibile direttamente a lui, bensì alla Corte, sulla base di una

fictio iuris che scinde l’opinione personale da quella dell’organo di appartenenza71. A livello pratico, in assenza di indicazioni normative espresse, il TC ha storicamente sviluppato (per via di consuetudine) due soluzioni distinte. Fino al 1985 – in coincidenza non casuale con l’entrata in vigore della LOPJ – infatti, era prassi consolidata che il relatore dissenziente assumesse comunque l’onere di

redigere la motivazione della sentenza72, dando atto della propria contrarietà con

apposito voto particular in calce al provvedimento.

L’adozione della LOPJ ha determinato un importante mutamento di paradigma. Attraverso il rinvio dell’art. 80 LOTC, infatti, si è ritenuto applicabile anche all’organizzazione e funzionamento del TC il disposto dell’art. 206.1 LOPJ, laddove prevede che il Magistrado ponente possa rinunciare alla stesura della sentenza qualora rimasto in minoranza: ciò comporta che egli debba redigere opinione dissenziente, mentre il Presidente del Collegio provvederà alla

riassegnazione della redazione della decisione73.

Tale soluzione non esclude, tuttavia, che il Giudice relatore accetti comunque di stendere la motivazione, decidendo contemporaneamente di dare (eventuale)

conto della propria contrarietà in apposito voto separato74. Rarissima, peraltro, è

71 Illustrano tale configurazione le parole introduttive di Fernández Viagas nel voto particular alla STC 6/1982: «Redactada la Sentencia, en mi condición de Ponente, conforme a la opinión mayoritaria del Pleno, deseo expresar, por medio de este voto particular, la mía, discrepante, defendida en la deliberación».

72 Nel dettaglio, il descritto fenomeno si è verificato per la prima volta nella STC 5/1981, quando Tomás y Valiente chiese di essere esonerato dalla redazione di alcune parti della sentenza (motivi I e II della domanda di incostituzionalità e rationes decidendi I e II della parte dispositiva). Altre indicazioni statistiche in F.J. EZQUIAGA GANUZAS, El voto particular, cit., 131, nota 82.

73 Per un importante caso precedente, cfr. la STC 53/1985 sull’interruzione volontaria di gravidanza (adottata l’11 aprile, circa due mesi prima della promulgazione della LOPJ).

74 Si tenga in considerazione che, tra i giudici in attività, i redattori dissenzienti con più voti particolari al termine del 2019 sono Xiol Ríos e Valdés Dal-Ré (16 voti particolari a testa). Tale dato è di per sé sufficiente per contraddire quanto sostenuto da G. CÁMARA VILLAR, Votos particulares

y derechos fundamentales, cit., 72, nota 175, secondo cui «la entrada en vigor de la LOPJ y la

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stata la prassi dei Presidenti-redattori dissenzienti: si contano, in proposito, unicamente i casi delle SSTC 182/1997 (Rodríguez Bereijo) e 173/2005 (Casas Baamonde).

In tal senso, potrebbe non riscontrarsi alcuna contraddizione. Il mantenimento del ruolo di estensore, infatti, troverebbe giustificazione tanto in esigenze di equilibrio del carico di lavoro nella distribuzione complessiva delle controversie e “rispetto” istituzionale quanto in motivazioni che non necessariamente impongano

uno scostamento così forte dall’onere redazionale75.

Sul punto, tuttavia, non sono mancate critiche: su tutte, quella del Presidente emerito De los Cobos Orihuel (2013-2017), il quale ha parlato di una «práctica discutible» poiché – a suo dire – se è vero che vi sono Giudici capaci di “isolare” il proprio dissenso rispetto alla necessità di stendere una motivazione che non condividono, è vero altrettanto che ve sono altri che non rinunciano a redigere una sentenza debole e lacunosa nei contenuti (quasi “suicida”), al fine di poterla

aspramente criticare nella propria opinione dissenziente76.

Quale sotto-categoria della suddetta modalità “dissociativa”, poi, merita di essere menzionata anche la prassi – invero risalente ed episodica – di auto-assegnazione della stesura di una sentenza da parte del Presidente, in sostituzione

del relatore rimasto in minoranza77.

75 In questo senso, si legga il voto particular di Ollero Tassara in STC 149/2013, ove motiva l’espressione dell’opinione separata (concorrente) con l’esigenza di «hacer constar cómo mi apoyo a esta Sentencia se ha producido tras expresar mi preocupación por las consecuencias a que lleva su opción», pur condividendone il dispositivo ed i contenuti. In quel caso, infatti, a suo parere il thema

decidendum avrebbe dovuto essere più esteso rispetto a quanto statuito dal Collegio, avendo quale

effetto non un mutamento di soluzione, bensì un diverso quadro di conseguenze giuridiche, ritenute più favorevoli al ricorrente.

76 F. PÉREZ DE LOS COBOS ORIHUEL, Los votos particulares en la experiencia del Tribunal Constitucional español, in N. ZANON, G. RAGONE, The dissenting opinion. Selected Essays, cit., 115-116. Secondo Q. CAMERLENGO, La saggezza della Corte costituzionale, in Riv. trim. dir. pubbl., 3, 2011, 677-678, tuttavia, «accettando, comunque, di farsi carico della esposizione delle motivazioni, il relatore ‘abbandonato’ dai suoi colleghi dimostra di abbracciare appieno, e incondizionatamente, l’idea di collegialità che pervade l’opera della Corte».

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4.1. Analisi sistematico-quantitativa dei dati raccolti (2009-2019)

Una ricostruzione della fenomenologia del voto particular nell’ordinamento spagnolo che possa dirsi ragionevolmente completa deve provare a dare conto dell’evoluzione temporale e degli sviluppi sperimentati in relazione alle diverse sfaccettature dell’attività del TC.

Rinviando ad opere pregresse per quanto concerne una prima fase di

evoluzione della giurisprudenza costituzionale attraverso l’opinione dissenziente78,

ai fini del presente lavoro di tesi si è deciso di assumere quale cornice di riferimento il periodo compreso tra il 2009 ed il 2019, concentrando – per ragioni numerico-qualitative – la riflessione scientifica sulle decisioni adottate sotto forma di sentenza (STC).

In particolare, il metodo di analisi prescelto impone di sviluppare innanzitutto una ricostruzione introduttiva di carattere statistico-quantitativo, al fine di costruire una preliminare “cornice numerica” sufficientemente solida entro cui concretizzare più articolate riflessioni di merito.

L’elaborazione dei dati statistici è frutto, in primo luogo, dello studio delle

Memorias annualmente pubblicate dal Tribunal Constitucional a titolo di resoconto

dettagliato della sua attività giurisdizionale e di un’analisi successiva sulle stesse79.

In quest’ultimo senso, si guarderà al rapporto tra tipologie del dissenso giudiziario (individuale, collettivo o per adesione); ai macro-settori di competenza del TC – questioni e ricorsi diretti di costituzionalità, recursos de amparo, conflitti di attribuzione, etc. – nei quali l’assenza di unanimità è più o meno marcata; al rapporto tra durata dell’incarico come giudice costituzionale e numero di dissensi

78 Cfr. F.J. EZQUIAGA GANUZAS, El voto particular, cit., 106-136 (fino al 1988) e L. LUATTI, Profili

costituzionali, cit., 194-227 (fino al 1994). Per alcune brevi annotazioni sui primi anni di attività del

TC, si veda anche P. DEL CASTILLO VERA, Notas para el estudio del comportamiento judicial. El caso del Tribunal Constitucional, in Rev. Esp. Der. Const., 20, 1987, 177-191.

79 Si consideri inoltre che, a partire dalla Memoria del 2013, è possibile disporre del numero totale di opinioni dissenzienti emesse e della loro suddivisione per “funzione” (recurso de

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espressi; all’impiego del voto particular da parte del Presidente e dei Magistrados ed, infine, alle possibili ricadute dell’utilizzo di tale strumento processuale sulle modalità di composizione del Giudice delle Leggi, nonché sull’indipendenza e legittimazione delle sue pronunce.

A livello temporale, si è scelto di prendere le mosse dal 2009 in ragione del carattere “simbolico” di quest’ultima annata nella recente attività del TC. Essa, infatti, rappresenta un importante spartiacque nella giurisprudenza costituzionale spagnola, giacché con STC 155/2009 il Giudice delle Leggi ha dotato di contenuto

“para-normativo” il requisito della especial trascendencia constitucional80, previsto

per l’interposizione dei recursos de amparo, imprimendo un radicale mutamento

(anche sostanziale) nella gestione di tale istituto processuale81.

In termini strutturali, a differenza di quanto accade per le sentenze e le dichiarazioni, la pubblicazione delle ordinanze del Tribunal Constitucional nel

Boletín Oficial del Estado non è obbligatoria: l’art. 86.2 LOTC, infatti, rimette

questa alla discrezionalità della Corte «cuando así lo estime conveniente».

Prendendo ad esempio la penultima annata considerata nella presente analisi (2018), su nove Autos con voto particular, risultano pubblicati nel B.O.E. solo gli ATC 45, 114 e 119, essendo stata omessa la pubblicazione degli AATC 12, 26, 30, 31, 32 e 101 (tutti relativi alla necessità di mantenere la sospensione delle disposizioni adottate dalle Comunidades Autónomas e impugnate dallo Stato, ex art.

161.2 CE)82.

In questo senso, parrebbe opportuno un obbligo di pubblicazione nel B.O.E. delle ordinanze pronunciate ogniqualvolta esse siano quantomeno accompagnate da un dissent, anche ai fini di una migliore reperibilità statistica.

80 Introdotto con Ley Orgánica 6/2007, de 24 de mayo.

81 Sull’argomento, cfr. P. PÉREZ TREMPS, La especial trascendencia constitucional del recurso de amparo como categoría constitucional: entre ‘morir de éxito’ o ‘vivir en el fracaso’, in Teoría y Realidad Constitucional, 41, 2018, 253-270; M. GONZÁLEZ BEILFUSS, La especial trascendencia constitucional de las demandas de amparo. Análisis de la doctrina del Tribunal Constitucional sobre un concepto etéreo, in Rev. Esp. Der. Const., 107, 2016, 333-367 e M. ARAGÓN REYES, La reforma de la Ley Orgánica del Tribunal Constitucional, cit.

82 Nel 2019, invece, gli Autos contenenti almeno un voto particular (AATC 4, 10, 27 e 40) sono stati pubblicati tutti.

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TABELLA n. 1 - Sentenze/ordinanze e voti particolari (2009-2019)

Anno Tot. STC +

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